trio
giochi bsx con mia moglie
di pirlino
28.09.2023 |
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"Quando si usciva, non dava mai l’aria di fare la troietta, anzi, sembrava davvero la più suora del gruppo, e vederla così, in discoteca, mentre i ragazzi..."
Avevo 25 anni, sposato con Angela di 23, una di quelle ragazze che ti fanno girare ad osservarle quando ti passano accanto, alta, slanciata, una bella terza di seno, capelli biondi lisci da accarezzare e un paio di occhioni verdi che scioglierebbero chiunque. E sessualmente molto, molto eccitante, non mi aveva mai fatto mancare niente, anche nel partecipare a sbocchinare un bel cazzo insieme, sapendo del mio amore per bei cazzi turgidi. Quando si usciva, non dava mai l’aria di fare la troietta, anzi, sembrava davvero la più suora del gruppo, e vederla così, in discoteca, mentre i ragazzi le lanciavano occhiate di desiderio mi eccitava davvero a mille. L’unico momento del suo vero carattere era quando si andava a chattare insieme: uno di fianco all’altra da soli, ci eccitavamo a raccontare di sesso fatto con altre persone, il più delle volte maschi, e naturalmente in quelle occasioni era lei che prendeva in mano la situazione, e alla fine aveva una voglia tale da saltarmi addosso e fare tutto quello che le dicevo, per me andava benissimo così. Finchè una sera si è presentata un occasione che lei, da brava troia, non si è lasciata sfuggire.É capitato che siamo rimasti in casa da soli con un nostro amico, Paolo (single), a vedere un film. Lei aveva sempre avuto un debole per lui, specie dopo aver sentito voci sulla grandezza del suo cazzo da un amica che era stata a letto con lui. Niente di che naturalmente, tranne che, alla fine, abbiamo iniziato a chiacchierare del più e del meno, Angela abilmente, sposta la conversazione sul sesso, e inizia a chiedere a Paolo se quella ragazza che aveva conosciuto in disco l’ultima volta se la fosse già portata a letto. Paolo rimane un po’ stupito, mai si sarebbe aspettato una simile domanda dalla mia Angela, ed io stesso rimango basito. Dopo un po’ di imbarazzo, lui le dice che alla fine non se ne era fatto niente, solo qualche toccatina reciproca ma niente più, e che dopo non l’aveva più sentita. Ecco allora che con fare malizioso, con un sorrisino a metà strada tra la presa in giro e la provocazione, se ne esce dicendo che forse in realtà lui non era riuscito a soddisfarla, siamo senza parole, Paolo diventa quasi rosso, io inizio ad agitarmi un po’. Con un po’ di imbarazzo, le risponde che finora nessuna si è mai lamentata di lui e non sarebbe stato certo quello il problema.
“Dai, la solita risposta di voi ragazzi, che nessuna si lamenta mai, che cosa vuol dire, di certo non viene a dirtelo se vai male, non credi? E poi, lo sapete che noi ragazze diciamo così per farvi piacere!”
Ormai Paolo si sente punto nell’orgoglio, ed è proprio quello a cui quella troietta di mia moglie stava puntando.
“Beh, anche a voi ragazze interessa solo una cosa, nonostante non lo ammettiate, lo sappiamo benissimo che poi tra di voi parlate solo di quello, e si da il caso che io non abbia nulla di cui lamentarmi!”
Allora Angela insiste: “Non so, credo che alla fine a parole tutti sapete difendervi, ma con i fatti, mai nessuno che dia qualche prova..” “Ma scusa, e che tipo di prova possiamo dare?”
Io ormai sono estraneo alla loro conversazione, ascolto e, mio malgrado, inizio ad eccitarmi, vedere mia moglie fare certi discorsi con un altro mi stuzzica e mi eccita, capisco a dove vuole arrivare.
“Ad esempio nel momento che uno si vanta potrebbe benissimo alzarsi e farcelo vedere, non credi, così saremmo noi donne a dire se non c’è nulla da lamentarsi!”
A questo punto sono veramente eccitato, il cuore inizia a battermi forte, e dal rigonfiamento nei jeans di Paolo posso dire che ha fatto lo stesso effetto su di lui. Per non rimanere indietro, si lancia: “io non avrei problemi a farmi vedere, ci mancherebbe” Attimi di silenzio imbarazzato.
Angela è la più svelta, e ne approfitta subito. “dai allora, facciamo così, visto che sei così sicuro di te stesso, perchè adesso non ti alzi e me lo fai vedere? Naturalmente lo fa anche mio marito, così vediamo con chi sarei più spinta a farlo davvero!”. Lui ormai ha capito il gioco, e non vuole lasciarsi sfuggire l’occasione “Dai, per me si può fare”. Entrambi si girano verso di me e aspettano la mia risposta. Io mi sento in trappola. So di non avere un gran cazzo, però non so nemmeno come lo ha Paolo, a parte le dicerie e dire di no sarebbe come ammettere di avere perso, non ho scelta, col cuore in gola dico: “ok anche per me”. Subito la troietta si illumina, sorride maliziosa e dice “bene, per non essere contraddetta, servirà una misura oggettiva.” così si alza e scatta in camera, da dove ritorna in un attimo con un bel sorriso stampato sulla faccia e un metro da sarta in mano! Sono eccitatissimo a questo punto, non mi era mai successo di averlo così duro, mia moglie che vuole misurarmi il cazzo assieme a quello di un altro ragazzo!!!
Noi siamo paralizzati, ma lei subito dice “Bene, adesso tocca a voi, avanti sù, non vi tirerete indietro proprio ora, lo sapevo che non avevate il coraggio!”
A questo punto Paolo la guarda negli occhi e inizia a slacciarsi la cintura. Anche lei lo guarda negli occhi, per poi concentrarsi subito sul pacco di Paolo, ormai in evidenza. Anche io guardo, ormai non capisco più niente. Si abbassa i jeans che cadono alle caviglie e resta in boxer, attillati, che subito afferra e abbassa davanti allo sguardo attentissimo della mia troia. Lei appena lo vede si lascia sfuggire un’esclamazione di stupore: il cazzo di Paolo è infatti di notevoli dimensioni, molto più del mio, e io so di essere nei casini ora. Infatti lei si gira verso di me, mi guarda, mi sorride angelica e dice :”dai amore, che fai, ormai non puoi più tirarti indietro”. Non posso fare altro che slacciarmi i pantaloni e abbassarli, seguiti dagli slip, e mostrare il mio cazzo, davanti ai loro occhi, completamente in tiro. Lei ride, di gusto, la troia “secondo me non ci sono dubbi su quale potrebbe soddisfare di più, non credete anche voi?” dice. Al che Paolo ormai sicuro di se si lascia scappare una risatina. Io sono imbarazzatissimo, ma ormai non so più cosa posso fare. Lei continua, decisa ad umiliarmi: “ormai che ci siamo dobbiamo misurare, per avere la certezza, dai amore vieni qui”. Mi avvicino. Lei mi guarda, me lo prende in mano. Appena me lo sfiora mi sembra che mi sta per scoppiare da quanto è duro. Lei ridacchia, da vera bastarda, e prende il metro in mano. Si vede che si sta divertendo a farmi soffrire, e paradossalmente la cosa invece di farmi incazzare mi eccita ancora di più. Mi mette il cazzo in orizzontale, e appoggia sopra il suo bel metro, con aria da precisina, poi guarda. “Scusa Paolo, puoi venire a controllare, così non potete dire che baro”, dice la stronza, ormai è chiaro, mi vuole umiliare di fronte a lui, e lui sta al gioco: “certo cara, meglio essere sicuri!” e si avvicina. “Mmmh io direi 18 cm, tu che dici?” “Sì, anche per me è solo 18 cm” risponde divertito lui. “Bene, dunque tocca a te adesso” dice lei, e allunga la sua bella mano affusolata. Vedere le sue dita stringersi attorno al grosso cazzo di Paolo mi manda a mille. Lo prende, lo tocca, ci gioca un po’. Poi mette dritto anche il suo e appoggia sopra il metro. “Cavoli, se non vedo male son 21cm!!!”. Merda, è davvero così grosso, quel bastardo. “Dunque non ci sono dubbi, il vincitore è Paolo, e non vi sono dubbi nemmeno su chi dei due mi soddisferebbe meglio e adesso che premio diamo al vincitore? Dai, ti lascio scegliere.” rivolta a lui, con ancora il suo cazzone in mano. E lui, ormai preso “Visto che ti piace tanto potresti assaggiarlo, che ne dici?”. “Dico che per me va bene, ci mancherebbe; e va bene pure a te vero amore? Non vorrai negarmi questo bel cazzone dai, soprattutto dopo avere visto il tuo cosino!?”. Io sono senza parole, che cosa posso dire dopo una frase del genere? La guardo e basta. Per tutta risposta lei si abbassa sul coso di Paolo, tira fuori la lingua e tenendoglielo in mano la appoggia sul buchino della cappella, spingendo un po’. A Paolo scappa subito un gemito di piacere e allora lei appoggia lentamente le labbra alla sua cappella, le allarga piano piano, e le fa scorrere su tutta la sua punta, finchè tutta la cappella di Paolo è nella sua bocca. Inizia a ciucciarlo e a lavorarlo di lingua, a occhi chiusi, come non aveva mai ciucciato il mio. Io sto impazzendo, e ho il cazzo che scoppia. Finalmente lei smette, allontana il viso e lo guarda in faccia sorridendo, per riprenderlo subito anche con l’altra mano. Adesso ha due mani sul suo cazzo, e lo tiene stretto. Anche così la cappella è tutta fuori, oltre a qualche cm di manico. Allora lei mi guarda e ridendo dice “vedi, col tuo cazzino non si riesce a farlo con due mani, scompare tutto.” e si ributta con la bocca sulla cappella di Paolo. Dopo qualche minuto di quel meraviglioso pompino si rialza. “ Adesso sono eccitata anche io” dice, e avvicinandosi a me mi dice “dai amore, spogliami”. Troppo eccitato per pensare, credendo di essere al mio turno, lo faccio, spoglio mia moglie davanti agli occhi di Paolo, nuda. Subito lei fa lo stesso con me. Mi accarezza ancora il cazzo, e inizia a farmi una sega, io già mi preparo al meglio. Ma poco dopo smette, mi sorride e va verso di lui. Lo spoglia completamente, poi con una mano gli prende il cazzo, con l’altra la testa, lo avvicina a se e se lo slingua in bocca, mentre gli sega il cazzone. “Ho voglia” dice, e va verso il divano. Lì si siede, a gambe larghe, e ci fa segno di avvicinarci. La sua figa è lì, davanti a noi, tutta depilata, aperta. Paolo la guarda, ammirato, sta guardando la figa aperta di mia moglie, con le grandi labbra allargate, il clitoride sporgente e la parte più nascosta di lei tutta in vista. “Dai, adesso aspetto solo le vostre lingue, assieme” ci dice. Subito ci mettiamo tra le sue gambe, lei le appoggia sulle nostre spalle e noi siamo lì, davanti alla sua figa allargatissima, nudi e super eccitati. Paolo non aspetta molto, mi guarda e va subito con la lingua dentro. Lo vedo che la lecca, che spinge la lingua tutta dentro la figa, che le prende in bocca il clitoride e lo succhia, strappandole mugolii di piacere. Io non ce la faccio più, e inizio anche io a leccarle l’interno coscia, spingendomi sempre più verso la sua figa. Alla fine siamo lì tutti e due, a leccarle la figa, e le nostre lingue si incrociano sul suo clitoride durissimo, sui suoi umori che ormai non riesce più a trattenere da quanto sta godendo, è bagnatissima e inizia a gemere. Dopo poco la troietta viene, tra urla di piacere, ci viene sulle nostre lingue, sentiamo che ci cola in bocca mentre cerca di stringere le gambe per il troppo piacere, e ci accarezza i capelli. Ci fa allontanare e si sdraia ansimando, dicendo di non avere mai goduto così tanto. Ma è un attimo, subito si riprende e ci guarda, osserva i nostri cazzi durissimi con un sorrisino malizioso “e adesso… proviamo a vedere quanto contano le dimensioni per far godere una ragazza…”. “Siediti tu adesso” dice a Paolo, che subito si mette sul divano. Lei si avvicina, è davanti a lui in piedi, con un piede sul divano di fianco alla sua coscia, la figa in vista. Si gira verso di me, e mi fa segno di avvicinarmi da dietro. Io mi metto dietro di lei, il mio cazzo appoggiato al suo bellissimo culo. Lei si china e si appoggia con le mani allo schienale del divano, con Paolo in mezzo alle braccia, a 20 cm dalle sue tette. “Adesso amore devi scoparmi tu… sei pronto a far vedere quello che sai fare?” “si tesoro, sono qui” rispondo io. “Bene… voglio che adesso Paolo ti prenda il cazzo in mano e me lo metta dentro”. Io non so cosa dire, sono ammutolito, ma in un attimo Paolo si muove, allunga un braccio tra le gambe di Angela ed ecco che sento le sue dita sulle mie palle, che risalgono, mi prendono il cazzo in mano e lo piegano in avanti. Il mio cazzo tra le mani di un ragazzo che credevo fosse etero al 100%, quasi non ci credo, e lui intanto me lo prende, lo scappella, poi appoggia la punta alla figa di Angela e inizia ad inserirla. “Dai adesso vediamo come ti scopi tua moglie!” mi dice, poi torna con le mani sulle mie palle e le tira verso di se, per farmi venire avanti, io assecondo il gesto, e il mio cazzo scivola piano nella figa, tutto.
“Vedi come entra facilmente il tuo cazzino, credo che nemmeno ti abbia sentito lei… dai falla godere adesso” mi dice Paolo. Io metto le mani sui fianchi di Angela e inizio a scoparla. La sbatto con forza, veloce, sono davvero eccitatissimo e il cazzo mi fa male da quanto è duro. Sento che lei si sta bagnando ancora, la mia asta scorre dentro che è un piacere, sto godendo come poche volte, e in più c’è lui lì davanti che vede la figa di Angela e il mio cazzo che entra ed esce da lei. Dopo pochi minuti io sento che devo già venire, è stato troppo per me, “tra poco vengo, vengo!!!”. E lei “Mmmm di già, sei un po’ scarsino…” e spingendosi in avanti di colpo lo fa sfilare. “Non ti meriti di venirmi dentro allora, nemmeno dieci minuti di scopata” e con la mano dà un colpetto al mio cazzo durissimo e pronto a scoppiare. “Adesso vogliamo vedere quanta ne fai, se almeno riesci a venire in modo decente, vero Paolo?” “Sì certo, vediamo quanto skizza questo pisellino”. Ormai sono completamente a loro disposizione, farei qualsiasi cosa da quanto sono eccitato. “Dai Paolo fallo sborrare” gli dice, lui si alza, si mette dietro di me e me lo prende in mano, con Angela di fianco che guarda. Un bel ragazzo che mi fa una sega davanti alla mia mogliettina, nemmeno il tempo di pensarci e lui inizia a menarmelo, il mio cazzo è tutto nella sua mano, mi sembra di essere in suo possesso, mi sega veloce e anche bene il bastardo, ogni tentativo di resistere è inutile, sento che mi sta per fare scoppiare. “Sìììì, vengo, eccomi!!!” mi viene da urlare, e infatti subito dopo esplodo, 4 schizzi lunghi, e il resto che cola sulla mano di Paolo. Lui smette, mentre Angela ride e applaude “bravissimo, così si fa” poi si avvicina, prende la mano a Paolo e lecca tutta la mia sborra rimasta lì sulle sue dita. “ Adesso tocca a te” gli dice. Lo fa stendere a terra e si mette sopra in piedi, a gambe larghe. “Amore, adesso tocca a te aiutarlo a entrare” mi dice. Lei si piega, è quasi giù, e io devo aiutarla. Mi abbasso, e prendo in mano il cazzo di Paolo. È davvero grosso, fa impressione averlo in mano, lo alzo, adesso è lì che punta verso la figa di Angela. Lei scende ancora, si toccano. Vedo la cappella che inizia ad entrare. Lei si abbassa ancora, il cazzo inizia ad entrare, ma fa fatica. Chiara inizia già a gemere, quel palo la sta allargando, e non è nemmeno dentro tutto. Io la vedo tutta aperta adesso, vedo la sua figa stirata dal cazzone di Paolo, che entra piano, un centimetro alla volta, e la apre sempre di più. Mi sembra di sentirlo dentro, immagino che sia arrivato dove io non sono mai potuto arrivare, e continua a penetrarla e allargarla, sempre più su. Ora è seduta su di lui, il cazzo è dentro fino alle palle, lei è a occhi chiusi, si sta godendo la sensazione di avere un palo fin nella pancia, lo sta sentendo dentro. “Amore… questo sì che è un cazzo, non sai come godo”. E inizia a cavalcarlo. Prima piano, inarcando la schiena, con quel movimento sensuale ed erotico che a lei viene così bene, poi sempre più velocemente, quasi con foga, come se volesse goderselo tutto in un colpo. Viene in un attimo, lei. Urla, si ferma, abbassa la testa e quasi trema, mentre del liquido scende lungo l’asta di Paolo. “Dai non ti fermare bella, vedrai adesso come godi” le dice lui. E subito lei, ubbidiente, ricomincia. Bagnati dai suoi liquidi, i loro organi adesso scivolano l’uno nell’altro come un perfetto meccanismo, io li guardo estasiato, e il mio cazzo ritorna in tiro. Adesso urlano tutti e due, ma è lei a venire ancora. Io non ci credo, con me non è mai venuta così in fretta, e soprattutto mai due volte prima di me. Eppure adesso viene, urla e lo graffia sul petto mentre altri umori escono dalla sua figa ormai sfondata. Dopo un momento di pausa lei si alza e paino piano lo sfila, mandando gemiti di godimento anche mentre quel coso esce dal suo buchino. Mi guarda con aria sognante, poi guarda lui e gli dice “Lo voglio da dietro”. Però si avvicina a me, e mi dice di stendermi a terra, a pancia in su. Io lo faccio, e lei si mette a quattro zampe, con le sue ginocchia di fianco alle mie spalle e la sua figa sopra la faccia. “Dai leccamela amore” e si abbassa. Io devo solo spostarmi un attimo e la mia lingua è dentro di lei. La sto leccando tutta, sento che è allargatissima, posso leccarle tutto l’interno della figa, il clitoride è praticamente tutto fuori, lo prendo in bocca e glielo succhio. Lei gode ancora ma ad un certo punto dice “Dai Paolo cosa aspetti, rimettilo dentro”. Mentre la lecco sento lui che si avvicina, si mette in ginocchio dietro di lei, con me all’interno delle sue gambe, io lo sento e smetto di leccarla.
Vedo il suo cazzo vicinissimo, che arriva sulla figa di Angela e, sotto i miei occhi, la penetra. Con un cazzo di quelle dimensioni, anche da dietro riesce a entrarle di parecchio, io vedo quanto ne entra nella sua figa e sento lei che gode. Lui inizia a scoparla, vedo il suo cazzo a dieci centimetri che entra ed esce dalla figa, vedo le sue grosse palle che sbattono sulle chiappe di mia moglie quando lo spinge dentro tutto. “Ehi amore, tu devo continuare a leccarmela però!”. Cosa vuole adesso questa troia, che le lecco la figa mentre uno se la sta scopando?. Ma ormai non riesco più a dirle di no, mi avvicino e le lecco il clitoride, spinto ancora più fuori dal cazzone di Paolo. La lecco, e mi eccito sempre più, dopo poco mi accorgo che in realtà sto leccando tutto, la sua figa e il cazzone di Paolo che entra ed esce come uno stantuffo. “Ehi troietta, tuo marito mi sta leccando il cazzo!” dice lui ad un certo punto, fermandosi. Lei guarda da sotto e mi vede, vede che li sto leccando entrambi e dice “Bene, così mi piace il mio amore, che ci fa godere tutti e due! Dai leccagli anche le palle”. Non me lo faccio ripetere, mi sposto un attimo e subito la mia bocca va sui testicoli di Paolo. Glieli lecco, poi li prendo in bocca, uno alla volta, e li succhio, mentre lui mugugna di piacere “Ehi, ma che bel frocetto, come succhi bene, dai prendilo in bocca” e sfila il cazzo dalla figa di mia moglie. Adesso ho la sua cappella sulle labbra, ma ormai so che non posso più tornare indietro. Apro la bocca e la faccio entrare. Ho il suo cazzo in bocca, me la riempie, è davvero grosso, lo lecco e lo succhio, sento il sapore di figa e la cosa mi eccita, so che quel cazzone un momento prima era nella figa della mia donna. Poi lo sfila e lo rimette nella sua figa, e io ricomincio a leccarli tutti e due. Angela viene un'altra volta, e io sento tutti i suoi umori che mi colano sulla lingua, mentre lui senza pietà continua a sfondarla. Finalmente anche Paolo arriva al limite “Non resisto più, sto per venire, sborro!” dice. Lei si toglie “voglio che mi vieni sopra le tette ed in faccia”, si sposta e si mette stesa sulla schiena. “vieni qui tra le mie gambe” lui si mette davanti alla sua figa, le gambe di lei lo cingono dietro la schiena, e il suo cazzo rientra nella figa per essere portato di nuovo al limite “dai dai scopami e skizzami sopra” dice lei, “fammi vedere come skizzi, daii, fallo per me, dai”. Lui non resiste più, dopo pochi colpi lo sfila e lo prende in mano, si piega un po’ all’indietro e inizia a segarsi, con una mano sul cazzo e l’altra sulle palle. “Sììììì, vengooo, sìììì!” urla, e subito uno schizzo parte dal suo cazzone. Le arriva fino in faccia, è incredibile vedere quanto riesce a sborrare, fa sei o sette schizzi che la riempiono dalla figa ai capelli, poi altri più corti, fino alle tette. Quando ha finito lei è piena di sborra, vederla così mi fa eccitare tanto. “Mi hai svuotato, sei troppo troia, non avevo mai scopato così bene”, le dice. Lei gli sorride “Anche tu mi hai fatto godere come mai, non avevo mai provato un cazzo così, e guarda come sei venuto… uno spettacolo…” dicendo questo mi guarda e ride. “Dai amore non dirmi che non ti sei divertito. adesso che abbiamo trovato il terzo con un cazzo del genere lo rifaremo spesso, vero, e poi dopo lo voglio provare anche nel culo!” e si avvia verso il bagno. Paolo ed io ci sediamo sul divano esausti. Gli porto da bere e dopo una decina di minuti Angela ritorna scalza dal bagno, indossando solo l accappatoio e con la sua voce languida e sensuale, mi ha chiesto: «Allora, vogliamo ricominciare i nostri giochi?" Ho guardato mia moglie ed ho risposto: «Certo, tesoro; io mi metterò comodo ad ammirarvi». Poi lei si è girata verso di lui, si è passata la lingua sulle labbra, compiaciuta nel rimirare il notevole cazzo ancora semiduro. "Paolo, tu sei pronto?" "Sì, vieni pure, che ho proprio voglia di scoparti di nuovo!". Ci siamo mossi in camera da letto dove Angela si è messa in ginocchio sul letto insieme a lui e subito hanno preso a baciarsi, mentre lui ha iniziato a toglierle l accappatoio.
Io, nello stesso momento, ho iniziato pian piano a menarmi il cazzo e palle che già iniziavano a bollire. A quel punto, lui ha preso a baciarle i seni, e nel mentre, anche lei è scesa con le mani sul cazzo che, oramai, si vedeva già gonfio e duro. Allora lei si è chinata su di lui ed iniziò a fargli un sontuoso pompino davanti ai miei occhi. Mi è subito sfuggito un apprezzamento nei suoi confronti. «Brava, amore mio! Fa sentire al nostro amico quanto sei brava a succhiare il cazzo!»
Lei si è voltata un attimo verso di me ed ha sorriso, poi ha preso a leccare la cappella e l’asta in tiro e lui non ha potuto far a meno di gemere dal piacere. A quel punto se lo è preso in bocca, guardandolo dritto negli occhi per continuare a farlo eccitare. Nel sentire la sua bocca calda avviluppare la sua verga, lui ha preso a gemere ed a complimentarsi con lei.
"Che spettacolo! Ha una bocca che sembra un vulcano! La lingua poi è fantastica! Brava, continua a succhiare! Amico mio, tua moglie è una perfetta pompinara!"
Ho visto che era davvero preso da lei. Si lasciava ciucciare il cazzo beatamente. Io lo guardavo e già immaginavo quando l'avrebbe scopata, e, soprattutto quando quella verga fosse sprofondata nel culo di Angela, visto che era una cosa desiderata da entrambi. A quel punto, lui l’ha fatta fermare e mettere carponi con lo sguardo rivolto verso il muro, affinché io avessi la perfetta visione del suo culo, poi ha iniziato a sculacciarla, prima su una chiappa e poi sull’altra, lasciandole dei bei segni rossi su entrambe le chiappe. Dopodiché, ha messo due dita nella fica, facendola godere allo spasimo. Lei ha gradito il gioco e lo incitava ancor più in quanto era molto bagnata ed eccitata.
"Sì, così! Muoviti più velocemente, dai, che vengo! Vengo!"
Quando ha raggiunto il massimo del piacere si è girata verso di me che le sorridevo soddisfatto. Dopo averla fatta godere con le mani, si è avvicinato a lei ed ha appoggiato la cappella fra le labbra della sua fica e, tenendola per i fianchi, con una spinta decisa è affondato tutto dentro di lei. Ho visto il corpo di Angela inarcarsi per reggere la forte spinta con cui lui l’ha penetrata. Dopo essere rimasto un attimo immobile, ha preso a stantuffarla sempre più velocemente.
"Che meraviglia! Che fica calda e bollente! Sei fantastica! Adesso ti sfondo tutta!"
Angela ha preso a godere in abbondanza. Lui le ha assestato una pacca sul culo, e poi le ha ordinato di masturbarsi. Lei in preda al raptus erotico, lo ha assecondato e ha portato la sua mano sotto di sé, così da titillarsi il bottoncino, giungendo subito ad un nuovo orgasmo.
«Bellissimo! Mi stai sfondando! Continua più forte! Spaccami tutta! E tu, cornuto, guardami! Guarda come il tuo amico sta facendo godere questa vacca di tua moglie! Sei un cornuto! Meravigliosamente cornuto! Ti amo da impazzire!»
Paolo la stava sbattendo come un forsennato. Le ha lasciato assaporare ancora questo orgasmo, poi si è allungato su di lei ed ha afferrato i suoi seni, per farla sollevare. Quindi si è ritrovata inginocchiata davanti a lui, che la sbatteva con più forza e, mentre impastava i suoi seni, la trattava da vera zoccola.
"Sei una troia, tutta sfondata! Per ora ti sfondo la fica poi ti rompo anche il culo!"
Angela ha preso a godere con un orgasmo dopo l’altro. Le ha fatto cambiare anche posizione e l'ha scopata tenendola sotto di lui, con le gambe alzate e anche stesa di lato. Vedevo quella grossa verga sfondare la fica di mia moglie e la gioia che mi prendeva mi lasciava estasiato. Lui le ha sussurrato qualcosa, lei si è girata verso di me e, all’unisono, mi hanno fatto il gesto delle corna, facendomi sborrare all’istante. "Amore, sei un cornuto!"
È stato un momento di profonda libidine. Poi lui le ha fatto di nuovo cambiare posizione. L'ha fatta mettere a quattro zampe, facendo in modo che io avessi una completa visuale su quello che avrebbe fatto. Quindi le ha fatto colare della saliva sul buco del culo ed ha preso a puntarle la cappella sul buchetto.
Io, intanto, mi stavo masturbando il cazzo e, nonostante avessi da poco sborrato, ce l'avevo ancora molto duro. Sentivo che il piacere affiorava con irruenza. Poi, ho avvertito un brivido lungo la schiena non appena ho visto quel suo enorme cazzo penetrare nel culo di lei. Lui si è girato verso di me e mi ha chiesto di avvicinarmi.
"Vieni a vedere come sfondo il culo a tua moglie!"
Mi son avvicinato, mi son inginocchiato di lato a lui ed ho avuto la completa visione di ciò che stava facendo. Egli, però, non era ancora soddisfatto e mi ha rivolto una ulteriore richiesta." Così non va bene. Devi sdraiarti sotto di lei e leccarle la fica, mentre assisti a questa particolare operazione che sto eseguendo su tua moglie"
Un attimo dopo era sdraiato sotto di lei che, immobile, accoglieva dentro il suo culo quel palo di carne umana. Era qualcosa di fantastico veder sfondare il culo di mia moglie, qualcosa che adoravo sempre vedere. Non che lei non me lo concedesse, ma vederla così squassata da quell'enorme verga, era ancor più eccitante di quando ero io stesso ad incularla. Dopo esser penetrato, ha iniziato a muoversi lentamente, limando sapientemente quel buco di culo. Lo faceva scorrere tutto fuori, per poi affondarlo di nuovo tutto dentro di lei. Lei sembrava un mantice dal troppo ansimare ed emetteva uggiolii quasi stesse soffrendo. "Fa piano, ti prego! Sei enorme! Mi stai spaccando il culo! Piano, che me lo sfondi!" Paolo non ha badato alle sue parole, ma ha continuato a scoparla con sempre più vigore, addirittura afferrandole i capelli e tirandola un po’ a sé. "Zitta, troia! Ti sfondo il culo a mio piacimento! Te lo voglio ridurre ad una voragine! Sei tutta da godere e sfondare! E tu? stai osservando con attenzione a come le sto spaccando il culo?»
Ho risposto con un gemito, perché in realtà stavo leccando il torrente di umori che colava dalla fica di mia moglie. Stava veramente godendo nel sentirsi sfondare dal nostro amico. Lui l’ha afferrata per i fianchi ed ha preso a limare quel buco con colpi molto forti e ben assestati. Lei ha avuto un orgasmo ed io mi sono preso in bocca tutto il suo piacere, mentre ora lo incitava a scoparla più forte. "Sei fantastico! Più forte!, scopami più forte! Dai, spaccami il culo! Fai vedere al mio adorabile cornuto, come si rompe il culo a quella vacca di sua moglie!". Ho sollevato il bacino e il mio cazzo duro era proprio davanti alle labbra di Angela che, dopo aver avuto un altro orgasmo, ha spalancato la bocca e se l’è infilato tutto in gola. Anche Paolo era sul punto di venire e, ad un tratto, gliene ha infilato solo la metà nel culo: si era bloccato, immobile, perché glielo stava riempiendo di sborra. "Eccomi. Sborro! Sto sborrando! Adesso te lo riempio!»
Ho assistito alle contrazioni del suo cazzo, mentre farciva il culo di mia moglie. Poi lo ha sfilato velocemente e le ha sborrato lungo il solco delle natiche, facendo colare tutta la sua sborra tra le chiappe e sulla figa arrossata dalla vigorosa chiavata. Anch’io in quell’istante son venuto in bocca a lei. Lei ha ingoiato tutto, mentre Paolo mi impartiva un ennesimo ordine. "Cornuto, lecca! Lecca tutta la sborra che sta colando!".
Ho allungato un po’ il collo e mi sono trovato con la bocca proprio lungo il taglio della fica di mia moglie, con, al di sopra, il suo culo da cui promanava un lungo rivolo di sbrodaglia, quale conseguenza di quanto egli le aveva iniettato all'interno. Ho leccato avidamente fino all’ultima goccia, mentre lui, dopo aver spremuto il cazzo su di lei, l’ha presentato alla sua bocca per farselo pulire." Lecca e ripulisci tutto, mentre lui sta raccogliendo tutto quello che ti ho schizzato dentro!"
Vedevo il buco del culo largo di mia moglie ed ho leccato tutta la sborra di Paolo, considerandola come un premio. Poi mi son sfilato da sotto di lei e, avendo anche lei finito di pulire quella verga che tanto l’aveva fatta godere, ci siamo guardati tutti e tre negli occhi e, abbracciatici, siamo scoppiati a ridere.
Lui è rimasto oltremodo contento per l'esperienza vissuta e lo stesso è stato per me e mia moglie, così adesso ogni volta che ne abbiamo voglia, ci incontriamo per passare dei momenti stupendi, ma, soprattutto, per vedere con quanto piacere lui sfonda il culo di mia moglie, che non smette mai di ringraziarmi per averle donato la dotazione del mio amico..
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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