Gay & Bisex
In campeggio con i miei 2° cap.
di pirlino
14.03.2023 |
2.735 |
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"Camminai verso la spiaggia e mi sedetti accanto al signor Giorgio, mentre controllava il mio cazzo duro, chiedendomi cosa mi avesse eccitato così tanto..."
Il giorno dopo essere stato trapanato dal vecchio Giuseppe avevo il culo che mi bruciava, ma avevo ancora voglia, l'occasione venne quando accanto al nostro camper si fermo' una famiglia composta da padre, madre ed un bel giovanotto della mia eta'. Arrivata ora di pranzo, erano gia' in amicizia con i miei, che li avevano invitati alla nostra tavola. Io avevo trascorso la mattinata a giocare a dama con Aldo,un bel ragazzino di appena 16 anni, ma molto sveglio e aitante. Durante due giorni che ho passato con lui, non potei fare a meno di notare dal suo gonfiore dei pantaloncini che il ragazzo era ben messo. Un giorno lo invitai a venire con me al fiume per farci un bagno. Accetto' subito e dopo nemmeno 20 minuti arrivammo in un bel posto isolato. Aldo, senza nemmeno un po' di pudore, si denudo' rimanendo nudo, mettendo in mostra un magnifico cazzo, mezzo moscio, ma gia' sui 17 cm. Rivolgendosi a me disse" E' tutta la mattina che lo volevi vedere, eccolo, se vuoi ci puoi giocare". Non credevo di essere stato cosi' sfacciato, ma non persi tempi, mi inginocchiai e lo presi in bocca. nemmeno 5 minuti e mi riempi' la bocca di sborra giovane e calda. Dopo volle anche lui succhiarmi il cazzo e leccarmi il buco del culo, e mentre me lo leccava ci introdusse prima uno e poi due dita, fino a quando mi fece sborrare. Aldo mi confesso' che era da tempo amante del cazzo, e che era stato un suo zio ad introdurlo nel mondo gay. Questo suo zio, Dario, sarebbe venuto il giorno dopo a trovare la sua famiglia e mi ha chiesto se volevo conoscerlo. Lo zio abitava a circa 20 km dal campeggio, e saputo della sua visita gli aveva promesso di venirlo a prendere per passare due giorni con lui sul lago, dove aveva una bella villetta. Prima di ritornare gli ho fatto un altro bocchino, ci siamo fatti un bel bagno, e rivestiti siamo ritornati al campeggio. Ho detto che se i miei avrebbero acconsentito, avrei di certo voluto conoscerlo, sapendo bene cosa mi sarebbe successo. Arrivato, dissi ai miei del piano per il giorno dopo. Entrambi erano felici di sbarazzarsi di me per due giorni interi, quindi ho preparato uno zaino con costume da bagno e qualsiasi altra cosa che potesse essere necessaria. Andai al camper di Aldo come pattuito alle 8 del mattino, e lo zio Dario, un uomo sui 50 anni, arrivò , e dopo aver salutato i suoi parenti, partimmo. Dieci minuti dopo si fermo' per far salire un altro uomo. Questo sconosciuto era più vecchio dello zio di Aldo, credo avesse minimo 60 anni, e una volta che era in auto, ci fu presentato come Sig. Giorgio, suo carissimo amico. Dario guidava da circa 1 ora, Giorgio sembrava essere una brava persona, ha iniziato a prendere in giro noi ragazzi, su quanto sembrassimo sardine pigiate sul sedile posteriore della piccola auto. Il viaggio è durato circa un'ora e 40 minuti, quando siamo arrivati era circa mezzogiorno, siamo arrivati sul lago di Campotosto, dove Giorgio aveva una stupenda villetta. Dario ci ha detto di andare a nuotare. Aldo, ha detto che dovevamo indossare i nostri costumi da bagno ed entrambi hanno riso e ci hanno detto, per cosa? nessuno in giro per miglia per vederci, e se volevamo potevamo nuotare nudi.Sono sempre stato quello piu' audace e ho detto ad Aldo, "non devono dirmelo due volte" mentre mi toglievo la camicia e calciavo le scarpe da ginnastica e i pantaloncini di lato. Lasciai cadere i miei slip sulla pila di vestiti e corsi a saltare nel lago. Mi alzai per prendere aria e vidi Aldo che si toglieva i vestiti e Giorgio fare la stessa cosa. Aldo saltò dietro di me e mentre mi alzavo sul petto in acqua, non potei fare a meno di fissare Giorgio in piedi nudo sulla spiaggia. Lo zio Dario disse che avrebbe portato tutte le borse in villa e che sarebbe andato in paese a prendere del cibo per stasera. Noi tre stavamo giocando nel lago, mentre lo zio Dario se ne andava. Abbiamo continuato a giocare per un po' e poi il signor Giorgio è uscito per sedersi sulla spiaggia. Non potei fare a meno di guardarlo e notai quanto fosse grande e peloso il suo cazzo e iniziai a diventare duro. Ho guardato Aldo che stava nuotando sulla schiena e stavo anche controllando le dimensioni del suo cazzo. Aldo ed io ci eravamo succhiati solo un paio di volte e iniziai a pensare ai carichi di sborra che avrebbe sparato e il mio cazzo era ormai duro come una roccia. Camminai verso la spiaggia e mi sedetti accanto al signor Giorgio, mentre controllava il mio cazzo duro, chiedendomi cosa mi avesse eccitato così tanto. Aldo continuava a nuotare, e io dissi al signor Giorgio che non ne ero sicuro, ma tutti noi nudi mi eccitava. Mi guardò sorridendo e disse che eccitava anche lui. Abbassai lo sguardo e il suo cazzo era enorme e molto duro. Mi ha chiesto se avessi finito di nuotare che sarebbe venuto con me per asciugarmi. Aldo stava ancora nuotando, mi alzai per entrare in casa, il signor Giorgio era proprio dietro di me. Mi ha detto che gli asciugamani erano in bagno e di portargliene uno. Iniziai ad asciugarmi e andai verso la camera da letto per trovare Giorgio sdraiato sul letto, che accarezzava il suo grosso cazzo. L'ho guardato per qualche minuto e mi ha chiesto se volevo unirmi a lui. Non ero sicuro di cosa fare, o dire, quando ha detto che sapeva che Aldo e io ci siamo sbocchinati a vicenda. Ero scioccato, ma di nuovo eccitato e gli chiesi come facesse a saperlo. Mi disse che Aldo lo aveva detto a lui e a lo zio Dario .
Ero imbarazzato, ma molto arrapato, così salii sul letto e iniziai ad accarezzare il mio cazzo insieme al signor Giorgio. Erano passati alcuni minuti e mi chiese se volevo accarezzare il suo cazzo e lui il mio. Non vidi nulla di male e mi avvicinai e presi il suo cazzo grasso nella mia mano. Non avevo mai toccato un altro cazzo così grasso, caldo e setoso mentre lo accarezzavo, Aldo è entrato, ho cercato di nascondere cosa stavo facendo, ma Giorgio non ha smesso di accarezzare il mio cazzo. Potevo vedere che Aldo era eccitato e iniziò ad accarezzare il suo cazzo in piedi di fronte a noi.
Il signor Giorgio si fermò e chiese se volessimo succhiare insieme il suo cazzo. Entrambi abbiamo riso e abbiamo detto di si, lui ha sorriso e ci ha detto che avremmo dovuto prima farlo noi l'uno con l'altro. Guardai Aldo, mentre il signor Giorgio si alzava per lasciare che Aldo prendesse il suo posto. Presi il cazzo di Aldo in mano e iniziai ad accarezzarlo lentamente. Il signor Giorgio si sedette in un angolo, accarezzando ancora il suo cazzo, dicendomi di prendere il cazzo in bocca. Guardai Aldo e poi mi chinai un po' prendendo il suo cazzo in bocca, presi tutto il suo cazzo nella mia bocca, sapendo che i gemiti di Aldo mi stavano dicendo che stavo facendo bene. Dopo nemmeno 5 minuti mi ha detto che stava per sborrare, infatti nemmeno un secondo dopo sparava diversi carichi di sborra nella mia bocca. Aldo gemeva e il signor Giorgio si avvicinò al letto, in piedi di fronte a me, accarezzando ancora il suo grosso cazzo e mi disse di assaggiarlo e poi deglutire. Alzai la testa, togliendo il cazzo di Aldo dalla mia bocca tenendo la bocca piena di sborra, lo ingoiai tutto. Mi tenne la testa tra le mani e iniziò a pompare il suo grosso cazzo nella mia bocca, spingendomelo in gola. Mi disse che ero un buon succhiacazzi e di prepararmi per il suo carico. Ha pompato e ha spinto in profondità e poi l'ho sentito esplodere, la sua sborra mi e' sparata dritto in gola. Si tirò fuori e lasciò che gli ultimi due schizzi mi sparassero in faccia. L'ho guardato e poi ho ingoiato la sua sborra.
Il signor Giorgio, si è diretto in bagno e ci ha detto di andare a lavarci nel lago. Entrambi siamo corsi fuori e ci siamo tuffati nel lago. Dissi ad Aldo che suo zio Dario e il signor Giorgio mi avevano fatto arrapare. Gli ho detto che forse avremmo potuto giocare di nuovo tutti più tardi, ha detto che lo sperava anche lui. Aldo ed io stavamo ancora nuotando, quando lo zio Dario ritornò. È sceso dall' auto con un paio di borse e ci ha salutato. Aldo mi mi chiese cosa ne pensavo del signor Giorgio. Gli ho detto che mi sarebbe piaciuto provarlo nel culo oltre che in bocca. Aldo rise e poi mi chiese se mi fosse piaciuto il sapore della loro sborra. Ho sorriso e gli ho detto che era buono, salato e dolce e che il suo era migliore del sig. Giorgio. Mi avvicinai e gli presi il cazzo in mano e gli diedi una stretta, proprio mentre sentivamo lo zio urlare per noi. Abbiamo guardato a riva, e lui era lì con gli asciugamani, invitandoci di uscire. Arrivammo dallo zio Dario, in piedi lì con gli asciugamani che guardava i nostri cazzi rimbalzare dritti. Mentre prendevamo gli asciugamani dallo zio, notai che mi stava fissando e mi ha fatto l'occhiolino. Gli sorrisi, e lui dopo avermi palpato il culetto, disse di andare nelle nostre stanze, fino a quando la cena fosse pronta. Aldo gli diede un bacio sulle guance, ed io lo seguii nella nostra stanza.
Chiusi la porta dietro di me e salii sul letto. Ero in mezzo al letto inginocchiato aspettando che Aldo salisse accanto a me. Lasciò cadere l'asciugamano e salì sul letto, gli aprii le gambe per sdraiarmi tra di esse. Ero in una posizione perfetta, mentre prendevo la testa del cazzo di Aldo nelle mie labbra, e ho iniziato a leccare la parte inferiore della testa del suo cazzo, le mie caviglie erano divaricate e sentii un corpo che si incuneava tra le mie ginocchia, sentivo una solida cappella calda muoversi su e giù per il culo. Ha trovato il mio ano e ha iniziato a sondare all'apertura. Ho gridato mentre il cazzo rigido spingeva nel mio sfintere. L'enorme testa mi è entrata nell'ano e ho urlato di dolore e di gioia, non avevo idea di chi fosse il cazzo nel mio sedere, ma ero sicuro che fosse quello dello zio Dario, piu' spingevo in fuori, più gli sembrava facile spingere il suo enorme cazzo rigido sul mio culo.
Una volta che il cazzo era tutto nel mio culo, ha iniziato a chiavare il mio corpo prostrato. Le lacrime scorrevano dai miei occhi, mentre pompavo il cazzo di Aldo . Sembrava un'eternità mentre il cazzo invadeva il mio retto. Si irrigidì e speronò più forte che poteva circa tre volte e poi potei sentire un flusso di sperma colpire le pareti del mio retto. Dario mi ha devastato il culo fino a svuotarsi le palle. Mentre si tirava fuori dal mio ano dolorante, pensai che fosse finita. Con mio orrore ho sentito Dario dire a Giorgio "OK il tuo turno ora." Giorgio si sollevò dalla sedia su cui era seduto e tirandomi su, mi penetro' in un sol colpo. Aldo spronava sia me che lui, ero in loro completa prigionia con un cazzo nel culo ed uno in bocca. Giorgio si muoveva tra le mie gambe come un ossesso, mentre Aldo lo incitava dicendo" Dai, chiavala sta troietta". Con mio orrore potevo sentire una sostanza umida fluire dal mio ano rotto giù tra i miei testicoli. Fu allora che capii cosa fosse quando Dario rise e disse a Giorgio "Cazzo, gli hai riempito la figa con un litro di piscio." Giorgio mi aveva pisciato nel buco del culo. Cinque minuti dopo, mi sborro' dentro, e ci rimase fino a quando si ammoscio. Fu allora che Aldo mi venne dietro per incularmi anche lui.
Di nuovo sentii un altro cazzo allinearsi al mio culo. Il mio sedere, essendo lubrificato dalla sborra scivolosa e dal piscio che era già depositato nel mio sedere, permise a questo ultimo invasore di entrare senza problemi. Godevo in modo incontrollabile ad essere il giocattolo dei cazzi che stavano devastando il mio sedere.
Fui in grado di alzare la testa e vedere che Dario era indietro ad Aldo e lo stava inculando mentre lui inculava me. Giorgio mi mise il cazzo in bocca che sapeva ancora di piscio ordinandomi di pulirglielo. Aldo mi tenne i fianchi e spinse il suo cazzo sempre più forte nel mio culo, mentre Dario con un urlo di soddisfazione gli dovette sborrare in culo. Ancora 3 minuti e anche Aldo mi riempi' il culetto, mentre Giorgio mi diede ancora un poco di sborra subito seguito da un altro getto di piscio, mi assicurai di ingoiare tutto dopo averlo fatto roteare nella mia bocca. Alzai lo sguardo verso Aldo e lo baciai in bocca. Mi avvicinai e mi sdraiai accanto a lui, si avvicinò prendendo il mio cazzo in mano, accarezzandolo lentamente. Gli ho detto di prenderlo in bocca perche' volevo sborrare. Aldo continuò ad accarezzare il mio cazzo mentre fece scivolare il prepuzio verso il basso leccando la testa del mio cazzo. Mi sentivo così bene, non mi aspettavo quello che stavo provando, ed ero pronto a sborrare. Non dissi nulla ad Aldo mentre gli afferravo i lati della testa, come Giorgio aveva fatto con me forzando il mio cazzo nella sua bocca, mentre iniziavo a sparare schizzi dopo schizzi di sborra nella sua gola. Si imbavagliava un po', ma stava deglutendo come me, e quando ho lasciato andare, ha tirato indietro la testa e i miei ultimi due schizzi hanno colpito il suo mento. Aldo si è sdraiato accanto a me e ha detto che aveva un buon sapore e ha riso sornione. Mi chinai e leccai la sborra che gli avevo sparato sul mento. Aldo aveva ragione, era buono, più dolce del suo. Mi sporsi ulteriormente e baciai Aldo, potevamo assaggiare la sborra l'uno dell'altro. Giorgio e Dario avevano preparato da mangiare. Vollero che noi ragazzini rimanessimo nudi per tutta la durata del tempo trascorso con loro, cosi che potevano incularci ogni qualvolta che lo desideravano.
Quella fu la prima volta che provai ad avere due cazzi nel culo in contemporanea. Gridavo di piacere mentre mi inculavano e Aldo volle provarlo anche lui mentre io gli facevo un bocchino. Furono due giorni di sesso continuo, mai avuto tanta sborra in culo e in bocca da allora. Giorgio ci prese gusto a pisciarmi nel culo ogni qualvolta mi sborrava dentro e ci provo' anche a farlo ad Aldo, ma lui non volle. Ritornammo al campeggio completamente distrutti. Mia madre chiese come mai ero cosi' stanco e le risposi che avevo esagerato nel nuotare e fare baldoria tutti i giorni passati dallo zio di Aldo. Rimasi in contatto con Aldo e con suo zio, ma soprattutto con Giorgio che per fortuna abitava non lontano da me.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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