Gay & Bisex
l'amico di famiglia
di pirlino
14.09.2020 |
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"Lui mi abbraccia e mi bacia, all’inizio era quasi fastidioso ma poi al terzo bacio ci davamo dentro con la lingua da pazzi..."
Finalmente è successo, finalmente sono riuscito a realizzare il desiderio.Era un desiderio che da molto tempo avevo dentro; che volevo realizzare ma che non avevo avuto il coraggio di mettere in pratica, almeno fino a quel giorno.
Volevo essere inculato da un conoscente di famiglia,lui felicemente sposato, figli, un omone grosso come un armadio,panciuto e peloso come piacciono a me,piu' di una volta l'ho visto che mi guardava il culo e da allora ho capito che gli interessavo,ma poiche' conosceva i miei,si teneva sulle sue. Era una voglia che avevo da molto, ma che mi era sempre mancato il coraggio di provare,vuoi perché vi era la paura di essere riprovato, vuoi la paura che quello che io desideravo, che fantasticavo, che mi eccitava si rivelasse poi fiasco. Ma la voglia di averlo aumentava, e sentivo la necessità di togliermi il dubbio, dovevo sapere se gli sarebbe veramente piaciuto che io fossi la sua femmina.
Ho quindi iniziato a corteggiarlo con movimenti del mio culetto e occhiate furtive al suo inguine mentre parlava con mamma o era a casa mia,seduto sul divano.
L'impresa è stata, lunga e difficile, inoltre vi era l’impossibilità da parte mia e dalla sua di ospitare, avevo perso quasi le speranze, era quasi un anno che cercavo di fargli capire che lo volevo, poi l'ho incontrato in citta', ci siamo recati in un bar per un caffè, abbiamo parlato molto di noi,gli ho confessato di essere gay e che mi attiravano persone adulte come lui, lui
mi ha allora confessato che aveva capito da tempo che a me piaceva,ma si era sempre contenuto per rispetto della mia famiglia,e che aveva avuto esperienze omo con ragazzi della sua eta' quando era all universita'.Poi mi fa sapere di avere casa libera il prossimo venerdi' sera,che la moglie e figli vanno a fare visita a una sorella su al nord, perfetto.
Fissiamo per il venerdì sera. Io alla mamma dico di andare a pizza con amici di scuola, tutto a posto. Ci sentiamo nel tardo pomeriggio per gli ultimi accordi, nello stabilire il luogo e l’ora dell’incontro, io gli dico che per me non vi erano problemi, poiché non tornavo a cena a casa," perfetto vieni prima, mangiamo insieme a casa mia".Dice
Eccomi. Davanti a lui, che fifa, “sei a disagio” mi dice, non è facile trovarsi per la prima volta davanti ad un uomo che sa che sono li per il suo cazzo, mi avvicino ho voglia di toccarlo, ho voglia di rompere subito il ghiaccio, con la mano lo accarezzo, è gia duro dentro i pantaloni. Lui mi abbraccia e mi bacia, all’inizio era quasi fastidioso ma poi al terzo bacio ci davamo dentro con la lingua da pazzi.
Il ghiaccio era rotto, mi sono inginocchiato, gli ho slacciato i pantaloni ed ho iniziato. Prima mi sono concentrato sulle palle, per poi con la lingua scorrere su tutto il cazzo, ho appoggiato le labbra sulla cappella ed iniziato a succhiare. Fantastico stavo facendo un pompino al mio uomo preferito, ed era bellissimo.
Dopo dieci minuti eravamo in salotto, nudi intenti in un 69 fantastico, io sopra e lui sotto che mentre mi succhiava il cazzo m’inumidiva il buco del culo, ormai non ne potevo più, si è sfilato di sotto e mi e venuto dietro, stava per piantarmelo in culo, ma gli ho chiesto di appoggiarlo solamente, e cosi ha fatto. Appena l’ho sentito li ho iniziato ad andare lentamente indietro, l’ho sentito entrare dentro di me, lentamente tutto fino infondo, cazzo era bellissimo.
Dopo un attimo si era fatto completamente posto dentro il mio culo, mi pompava come un dannato, spingendomi il cazzo fino infondo, io lo sentivo dentro. Stavo iniziando a godere, quando Giancarlo mi ha inondato il culo di sperma, caldo, ed è stato piacevole.
Si è scusato, ma non era riuscito a trattenersi, il mio culo così cedevole e accogliente l’aveva mandato in estasi. Pazienza, abbiamo cenato e parlato per conoscerci meglio, mi ha raccontato che ogni tanto gli piaceva inculare la moglie, ma mi confida di non possedere un culo cosi aperto come il mio. Ci gustammo dei pasticcini che avevo comprato, ed un po’ di vino, infine caffè.
Nel soggiorno avevo visto che ad una parete vi era un grande specchio, era quello che ci voleva, lo predo per la mano e lo porto li davanti, mi inginocchio ai suoi piedi ed inizio un pompino da vero maestro, cazzo era eccitante vedersi allo specchio succhiare il cazzo, e la cosa era gradita anche a lui vista l’erezione, mi sono alzato, mi sono piazzato davanti allo specchio e l'ho implorato di riempirmi di nuovo il culo.
E cosi è stato, me lo ha piantato dentro ed ha iniziato a fottermi, cazzo dopo un po’ godevo come una troia, e mentre godevo gli chiedevo di spingere di non lasciarne fuori neanche un millimetro, lo volevo tutto. Le gambe mi tremavano, sono venuto, ma tante erano le sensazioni, che quasi non mene ero accorto.
Siamo andati in bagno a lavarci, lui era convinto che tutto fosse finito, eravamo pari, avevamo goduto tutti e due, ma io non volevo lasciarmi scappare l’occasione, era ancora presto per andar via. Ho preso una sedia, l’ho messo a sedere davanti allo specchio, in modo che potesse vedere la mia bocca che gli succhiava il cazzo, ed ho iniziato a lavorarmelo. Prima con la lingua, dalle palle alla cappella, poi l’ho fatto scivolare dentro la gola, cercando ad ogni uscita ed entrata di andare più a fondo, non ho una bocca profonda come il culo, ma ci ho messo tutta la passione che potevo, lui ha iniziato a gemere di piacere, mi diceva della gran porcate. Poi è esploso, schizzi di sborra mi hanno riempito la gola, all’inizio non era una bella sensazione, era acre, ma è passata subito e non riuscendo più a contenerla l’ho mandata giù, l’acre iniziale aveva lasciato il posto ad un sapore agro dolce molto piacevole, ho quindi fatto in modo di non perderne neanche una goccia, restituendogli il cazzo pulito e lindo. Mi ha come “sfondato” il palato, e a me è piaciuto. mi sono sentito molto troia in quel momento con il suo cazzo che mi riempiva completamente la bocca e scendeva letteralmente nella mia gola.
ma nello stesso tempo ho sentito la necessità di tossire e di prendere aria dalla bocca, senza però riuscirvi a causa di quel grosso cazzo che mi occupava letteralmente la gola e pareva chiudermi la trachea; e così delle contrazioni come di conati e il desiderio di vomitare.Lui allora ha tolto via il suo pisello dalla mia bocca e appena ho ripreso aria me lo ha rimesso, spingendolo di nuovo dentro, tutto dentro. ma io proprio non ce l’ho fatta e di nuovo ho iniziato a tossire e ad avere le contrazioni per espellere quel corpo estraneo dalla mia gola.Ce lo aveva ancora barzotto, a quel punto mi ha detto: se vuoi te lo metto dietro.
Mi piace chiavarti il tuo bel culo,cosi' mi porta sul divano, e mi ha toccato un po’ lì, intorno al buchetto, con le dita che aveva inumidito con qualche crema, o forse un olio. mi ha fatto inginocchiare sul divano, mani sulla spalliera e il culo verso di lui, che stava dietro a me, che mi toccava e mi diceva che il mio culo è molto bello, e stretto, e che lo voleva….
a me piaceva e mi sentivo sempre più languido, sempre più invogliato, sempre più “femmina”, soprattutto quando lui appoggiava il suo cazzo sul mio sedere, sul mio buchetto, e me lo faceva sentire appena. in quel momento mi sono sentito proprio femmina, desiderato per il mio lato femminile, per il mio culo, per essere scopato.
una sensazione sia fisica che psicologica molto intensa e molto piacevole.
volevo che mi inculasse, volevo sentirmi penetrare e scopare, sentirmi sbattere come una troia.Lui è stato molto attento e me lo ha messo dentro piano, spingendo con continuità ma delicatamente. faceva male, o meglio era una sensazione strana.il culetto, il buchino, non mi faceva proprio male. tirava un po’, ma non era esattamente doloroso. anche perchè io “spingevo”, come mi diceva lui, spingevo indietro e spingevo con i muscoli del sedere.
ma poi il cazzo ha continuato ad entrare, era lui a spingere, lui a farsi strada dentro.
in fondo, dove c’è come un secondo anello, che sta chiuso e, quando ci passa il cazzo, lo senti; ti senti davvero riempire,ti senti proprio pieno. e quello continua a stare li e anzi entra ancora un po’, più dentro, più dentro,a quel punto la voglia, il bisogno, la necessità pareva quella di doverlo far uscire subito; che lo tirasse fuori,e gliel’ho chiesto. gli ho detto basta, tiralo fuori, mi fa male, mi sento aperto, mi sento dilaniare dentro, è troppo grosso….
lui invece mi ha detto di no, che adesso si sarebbe fermato un momento, e poi avrebbe cominciato a muoversi, a scoparmi, e che mi sarebbe piaciuto e che mi sarei sentito la sua troia, il suo culo da scopare,e lo ha fatto. si è fermato un momento. e io sentivo il suo cazzo ben piantato dentro di me che, quasi immobile, vibrava appena di piccolissimi brevi sussulti, e mi teneva completamente aperto, incastrato nei miei muscoli sensibilissimi che lo stringevano, lo avviluppavano e, in realtà, lo stavano gustando. e mi sono sentito veramente suo, “posseduto” dal suo cazzo potente e duro, mi sono riconosciuto come il suo culo da fottere, proprio quello che aveva detto lui e come volevo io.
Ha ripreso a muoversi, spingendo fino in fondo, fino a dove arrivava, sbattendo con il suo pube e le sue palle contro di me, a fondo corsa, il cazzo che esplorava il mio culo, le mie viscere, me. poi ritraendosi, piano, poco e spingendo di nuovo, più forte, come per entrare di più. ma più di così non poteva, era tutto dentro, era dentro e grosso fino in fondo, eppure lui spingeva e si appiccicava a me facendomi sentire le sue palle che accarezzavano le mie.Mentre mi scopava li per li mi pareva di morire, credevo che mi stesse letteralmente spaccando tutto….la sensazione era quella, ma e' durato poco,piano piano mi sono rilassato, o meglio gli ho ceduto, ho capitolato. e il suo cazzo ha cominciato a scivolare dentro e fuori, e sempre più velocemente, e sempre più fuori e poi più dentro e più forte. è diventato molto piacevole.Intanto il culo, il retto, ha iniziato ad emettere una specie di lubrificante, una specie di cremina leggermente viscosa e che facilita molto tutto il movimento; e poi il culo, il buco, si allarga. si apre proprio.
ed è una sensazione bella non c’è paragone con scopare (che è altrettanto, forse più, bello!, ma diverso).mi avrà scopato per 10/12 minuti, penso.
poi è venuto e il suo cazzo pulsava e spingeva, voleva entrare di più
poi è rimasto dentro un po’ mentre si ammosciava. è strano anche sentirlo ammosciare, praticamente si sgonfia abbastanza rapidamente, perde consistenza anche se continui a sentirlo dentro, che pian piano si ritira e diventa meno ingombrante, meno “scomodo”, meno “oppressivo”.alla fine lo ha tolto ed è scivolato fuori: dà un sacco gusto anche quando esce fuori moscio e floscio, morbido .A me è piaciuto subito, fin da subito, farmi scopare. anche se poi, ritornandomene via, verso casa, mi sono sentito come…. insomma dai, come di aver perso qualcosa, una parte della mia mascolinità…. come un po’ meno uomo di prima, come se avessi qualcosa di diverso… anzi un po’ diverso.
ho giurato a me stesso che non l’avrei fatto mai più. che avevo fatto la prova, ma che non era per me, che io ero sempre un uomo, un maschio e quella cosa li, farsi scopare, non era per me.Poi però mi sono reso conto che in realtà mi è piaciuto, anche molto. e che nonostante tutto io sono sempre io.anzi! semmai ho provato una cosa bella e piacevole in più, ho provato l’intenso piacere di sentirmi sbattere e scopare, il piacere e la sensazione di avere successo ed essere desiderato per il mio culo da fottere, la sensazione di sentirmi anche un po’ donna, un po’ femmina, desiderato e, si, scopato; mi è piaciuto essere scopato ed essere trattato, anche se con gentilezza e delicatezza, al pari e come una troia vogliosa. mi è piaciuto sentirmi una troia vogliosa.E' una cosa che non ha paragoni. il dildo ti apre il buchetto e ti fa sentire il culetto pieno. magari vibra…… ma quando lui te lo mette e lo esce e lo rimette, lo spinge, lo rotea, cambia passo…..mmmmmmmmmmm
poi il tocco, le sue mani che si appoggiano su di te, che ti tengono le gambe, ti allargano il culo, allargano le chiappe. poi ti attirano verso di lui… ti fa sentire una gran troia…. il suo corpo che si appoggia al tuo, lo senti, è proprio bello. si ti senti troia, capisci cosa significa il termine troia e ti ci senti, e sei compiaciuto.Lui mi ha preso inginocchiato sul divano, da dietro, e mi faceva spingere il culo in fuori e mi incitava a piegarmi, mi spingeva delicatamente sul collo e tirava a sè il mio bacino, mi accarezzava le cosce e il culo. per rilassarmi, dicendomi che sono bello, che il mio culo è bello e che gli piaceva e che gli piaceva tantissimo scoparmi, anzi incularmi. che sentirsi dentro di me, sentire il suo cazzo dentro il mio culo lo eccitava. sentire il mio culo aperto dal suo cazzo, pieno del suo cazzo, gli dava la sensazione che ero suo, il suo culo da scopare, il suo culo da sbattere, la sua troiona ingorda e vogliosa. e me lo diceva, me lo ripeteva, mi convinceva…. se c’era ancora da convincermi….si appoggiava alla mia schiena, mi faceva sentire il suo torace e i suoi capezzoli sulle spalle.
e mi chiedeva che che io gli dicessi che ero la sua troia, che poteva incularmi, e che io lo volevo, che io ero suo, che lui era il mio uomo, il mio cazzo, il cazzo che mi avrebbe portato all’orgasmo, a godere come una vera femmina, una puttanella, una zoccola.
e mi toccava i miei capezzoli, anche strizzandomeli forte, incitandomi a sfogarmi, a dirgli che mi piaceva, a dire che sono una vera zoccola, una troia in calore, che mi piace il cazzo, che mi piace farmi fare il culo, farmi sbattere, sentirmi femmina.
io non ci sono riuscito a dirgli che ero la sua troia.Lui insisteva e me lo ripeteva e mi diceva che se anche io non glielo dicevo, ero lo stesso la sua zoccola. mi ripeteva che lui stava inculandomi, mi stava sbattendo perchè ero la sua cagna, il bel culo da scopare.
era molto eccitante. mi piaceva. ma non riuscivo a dirgli quelle cose. non dicevo nulla, la mia bocca era come paralizzata, non riuscivo a dire nulla. gustavo la scopata, assaporavo il suo pisello che entrava bene e profondamente dentro di me, sentivo le sue parole eccitanti, mi riconoscevo troia, zoccola, femmina, perverso/a ma non riuscivo a spiccicare parola.Il mio cazzo era duro, ma lui non me lo toccava. e io avevo le mani sullo schienale della poltrona e mi ci appoggiavo, e non potevo toccarmi da solo. ma lo vedevo dritto, vibrante, e avrei voluto prendermelo in bocca se avessi potuto, e leccarlo, morderlo, suggerlo. o farmelo fare.era duro e umido, con una gocciolina sempre attaccata … pronta per essere leccata via.In quel momento ero veramente una troia, e ho desiderato di avere un secondo cazzo a disposizione, da farmelo mettere in bocca, per leccarlo, e succhiarlo fra le labbra.La sera e anche il giorno dopo, il culo poi mi faceva un po’ male. mi pareva quasi di non poterlo più usare. per niente,ma poi è passato. ovviamente. niente sangue, insomma nessuna lesione. solo una bella forzatura….ma davvero bella .
……… ricordo lui appena venuto, che dalla massima animazione e spinta mentre sborrava, è passato ad accasciarsi su di me, sulle mie spalle, sul mio corpo con tutto il peso…. bellissimo. mi ha fatto sentire proprio come se in quel momento fossi una femmina.
Ritorniamo in cucina,dove mi offre della birra fresca e si siede accanto a me ancora nudi tutti e due,mi bacia e mi tocca il cazzo e le cosce mentre io mi impadronisco del suo e ci gioco arrivando anche alle sue belle palle pelose,mi sposto e mi siedo a cavalcioni su di lui!!! sono talmente aperto che senza fatica mi rientra dentro...messo viso-a-viso, sento la scopata arrivarmi in gola.... con un gesto repentino gli infilo la lingua in bocca, ravanandolo e spingendomi fino in gola !! rimango comunque attento ai suoi segnali.... quando lo sento ansimare, chino la testa, gli mordo i capezzoli e mi sporgo indietro ... mi è dentro fino alle palle... dure.... piene... sollevo le natiche, concedo piccole penetrazioni stimolanti e quando giunge l’attimo, mi lascio cadere, anzi, con una decisa spinta, prendo tutto il cazzo dentro il culo!! proprio quando è tutto in fondo, esplode schizzando!! sento gli spruzzi che mi riempiono.. sento le contrazioni del cazzo che continua a spruzzare... sento lo sperma caldo dentro me!! sembra salirmi dalle viscere alla gola.... in questo momento mi accorgo che mi sta facendo una sega.... il mio cazzo reagisce bene, ed invece che ridursi, diventa duro ed arrivo a sborrare nelle sue mani!! raccolgo il mio sperma, lo porto alla mia bocca , e cerco di passarglielo baciandolo!, la sua reazione è e negativa... quasi mi rifiuta...mi fa alzare e si alza anche lui.. dal mio culetto sgorga il suo sperma che con delle spinte, cerco di espellere il più possibile. Poi con i tovagliolini ci ripuliamo, sempre molto silenziosi, alterno degli sguardi languidi a carezze sulle sue mani.. Quest'uomo e' un portento,mi ha sborrato gia' tre volte in meno di tre ore ed il suo cazzo e' sempre bello barzotto.Sono oramai le 21 e devo ritornare a casa,prima di lasciare pero' mi fa promettere di ritornare il mattino dopo,che aveva ancora voglia di scopare il mio bel culo da femminuccia,dicendomi di nuovo che e' piu' bello e stretto di quello della moglie.Appena torno a casa scappo in bagno a pulirmi il buco del culo e applico della cremina,per poi andare a dormire.Il mattino dopo alle 10 mi ripresento a casa sua,mi apre subito e mi bacia con passione,mentre io gli tocco il cazzo e lo trovo bello duro.Mi inginocchiai davanti a lui e cosi' mi ritrovai col suo cazzo completamente eccitato sul viso. E fu allora che mi resi conto di quanto fosse enorme, io ho un cazzetto "normale" di circa 16/17 cm, il suo invece ne misurava almeno 22 in lunghezza ma sopratutto era grosso quattro volte il mio. Evidentemente si accorse dei miei pensieri e disse《Ti piace vero? Tranquillo tra poco lo assaggi. Così senza che io potessi dire niente mi obbligò a leccargli la cappella, per poi girarsi ed offrirmi il suo buco del culo da leccare, io inizialmente ero un po' schifato e mi opponevo, però ad un certo punto qualcosa in me é scattato ed il mio cazzo ha iniziato a indurirsi. Questa situazione dl abuso mi eccitava, così ho iniziato a leccare il suo buco del culo e le palle a penzoloni che aveva tra le gambe. Si accorse che il mio cazzetto era in tiro, e mi disse 《Hai visto che ti piace, continua a leccare troia, lo sapevo che il mio bastone ti sarebbe piaciuto. Quasi quasi mi piace far godere come una cagna uno stronzetto come te, ma oggi mi sento buono, cosi ti farò diventare la mia puttana》.
Iniziai così a spompinare l'enorme cazzo tirato all'indietro. che non mi dava respiro, mi teneva per la nuca tra le sue natiche fino a soffocarmi. Io non riuscivo a tenerlo tutto in bocca però mi abbandonai a quell'uomo come una troia, cercando di farlo godere, ma lui era una furia e non aveva nessuna intenzione di fermarsi così presto, infatti si giro' e mi riempì la bocca col suo cazzo per almeno quindici minuti con un ritmo sempre più intenso. Quando il porco si accorse che non ce la facevo più, mi diede tregua, facendomi rialzare, quardò il mio uccellino ormai in tiro e iniziò a segarmelo, dicendomi che io non potevo toccarmelo mai da solo e che sarebbe stato lui a farmi avere la mia parte di godimento.
Dopo quelle parole, pensai volesse farmi una sega e che forse il rapporto non sarebbe stato a senso unico, ma mi sbagliavo, infatti di scatto mi voltò e facendomi appoggiare con le mani sulla tavola in cucina mi mise a novanta gradi con il mio culo alla sua mercè. mi disse che ora sarebbe iniziato il divertimento, così iniziò a leccarmi il culo, con una mano mi allargava le chiappe e con l'altra stringeva le mie palle. La sua lingua piano piano iniziò ad entrare nel mio buchetto e mi diede una sensazione di piacere fortissima che mi fece dire parole inaspettate 《dai, leccami il buco del culo come fosse una fica, dai sfondami mi sento una cagna in calore sono la tua puttana ...》 insomma mi trasformai in una troia assetata del suo enorme cazzo. A quel punto si fermò e fiero di come fossi ormai il suo nuovo giocattolo mi disse 《puttanella hai il buco stretto ma vedrai che la cosa durerà poco》 e rise, poi continuò dicendomi 《vedrai come ti piacerà il mio cazzo, ti riempirò fino allo stomaco, e tu mi chiederai di continuare perchè sei un frocetto che non aspettava altro che un palo di carne》 e io ormai preso da una smania incontenibile risposi 《si,dai fammi provare il piacere di essere chiavato in culo da un vero uomo》.
Alle mie parole, il porco mi schiaffeggiò più volte le chiappe e mettendomi la mano davanti alla mia bocca mi disse 《dai puttanella sputa più saliva che puoi ti servirà 》e poi ancora 《non ti voglio distruggere il culo altrimenti poi non mi divertirò più》.
Fu cosi che iniziò a lubrificarmi il buco del culo infilandomi prima un dito e poi ancora un altro, in modo da farmi allargare i muscoli del mio buchetto. All'inizio fece male però ci sapeva fare e iniziò a procurarmi piacere. Sembrava tutto tranquillo, quando mi sento mettere una mano in bocca che mi impediva di parlare e subito dopo sentivo che mi aveva appoggiato la sua cappella sul buco del culo. Fu un attimo, ho sentito le fibre del mio culo lacerarsi, un dolore impressionante mi avvolse e raggiunse il mio cervello, provavo ad urlare e non usciva un fiato, ho provato a divincolarmi ma era ancora piu doloroso.Lui a quel punto mi disse 《stai calmo che ora passa, piu cerchi di opporti e più farà male》Dopo queste parole provai a rilassarmi ed effettivamente faceva meno male, si accorse che soffrivo di meno e lentamente ma con decisione inizio' a scoparmi il culo come se fossi una donna. Mano a mano che aumentava il ritmo sentivo il mio culo che si bagnava come una figa e fu così che mi ritrovai ad assecondare i suoi movimenti cercando di far entrare quel mostro sempre più in fondo. Quando si accorse del mio piacere, ridendo mi disse 《hai visto troia come lo vuoi, dopo questo pomeriggio non potrai più fare a meno del mio cazzo in culo, anzi penso che andrai in cerca di altri cazzi grossi come il mio e fino ad ora ho solo scherzato , ancora non l'ho infilato tutto dentro》.A questo punto sfilo il suo cazzo gigante dal mio culo in fiamme, mi fece girare e distendere sulla tavola e disse 《ora ti chiavo guardandoti in faccia troia, cosi vedo come gode una cagnetta in calore come te》io senza opporre resistenza divaricai le gambe e mi ritrovai a dirgli《Siiii dai spaccami ancora voglio godere come la vacca che sono》non credevo alle mie orecchie mi appellavo al femminile, ma ormai ero la sua troietta vogliosa. A queste mie esternazioni, sputò sul suo cazzo mi prese per le caviglie e mi spinse in un colpo solo il suo cazzo per tutta la lunghezza nel culo. Sentii un dolore lancinante e per un attimo forse persi conoscenza, però vederlo che mi apriva il culo come un toro da monta mi fece subito iniziare a godere, gli urlavo di non smettere mai, che avrei fatto tutto quello che voleva etc etc, quando ad un certo punto ho sentito una sensazione nuova, e un calore indescrivibile mi si formò nel basso ventre e vidi il mio cazzo sborrare come un vulcano, senza che lo toccassi. Rimasi incredulo nel vedere il mio cazzetto che veniva grazie a quel cazzo fenomenale.Lui quando si accorse che venivo tolse il suo palo dal mio culo e mi disse 《 sei una grandissima zoccola, hai visto che alla fine ti ho fatto squirtare come la troia infoiata che sei》a questo punto mi montò sopra il petto pieno della mia sborra, la raccolse e passandosela sul suo cazzo ancora pompatissimo mi disse 《finocchietto ora ti affogo con la mia sborra bella densa》 cosi avvicinò il suo uccello enorme alla mia bocca e inizio a sbattermelo in faccia segandoselo, finché innarcando la schiena e gridando mi disse《vengo troia, apri la bocca e bevila tutta》.Io di riflesso ho aperto la bocca e mi sono sentito innondare da un fiotto enorme di sborra calda, e poi un altro e un altro ancora, finchè non avendo più spazio, chiusi le labbra e deglutii tutto quel caldo liquido dolciastro e denso. A questo punto finalmente esausto, iniziò a tranquillizzarsi e mi disse con un tono più amichevole 《cazzo che scopata, sei fantastica, la migliore fighetta che mi sono mai trombato.》anche io avevo ripreso il controllo di me e replicai 《ho goduto come mai nella vita, ma perchè parli di me al femminile?》 e lui mi rispose ridacchiando 《semplice perchè tu da oggi sarai la mia puttana, e ti scoperò come e quando voglio.Fu cosi che da quel pomeriggio divenni la sua puttana.Siamo ancora in contatto, ci sentiamo per telefono, sicuramente organizzeremo per luglio, anzi siccome lui ha più tempo libero di me, gli ho chiesto se riesce ad organizzare, con un altro suo amico o conoscente, voglio provare ad avere un cazzo in bocca ed uno in culo insieme.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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