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Pigronaldo Fancazzieri - 02


di Castellozzo02
19.10.2024    |    1.525    |    9 8.5
"Grande fu la sua sorpresa quando anche Olobrando si abbassò verso la sua cappella..."
«E tu cosa ci fai qui?» esclamò Pigronaldo. Aveva interrotto la sua pistonatura ed era rimasto col cazzo dentro per tre quarti nella bernarda di Teodosia che si girò guardando prima il marito e poi il giovane «Proprio adesso dovete mettervi a discutere? Io ho voglia di cazzo!»
«Hai sentito la signora?» rise Olobrando «Vai avanti a chiavartela!»
«Sicuro?» fece Pigronaldo.
«Al mille per mille! Dai, chiava questa bella figa che mi eccita quando fa la troia!»
La “troia” riprese in bocca il cazzo coniugale e Pigronaldo tornò a scoparla. Dovette ammettere a se stesso che la scena del pompino a cui stava assistendo lo eccitò. Poco dopo si sentì prossimo all’eiaculazione.
«Sto per venire…» gemette.
«Riempila di sborra! Riempila tutta! Sborra, sborra che tanto prende la pillola!» lo incitò Olobrando.
Pigronaldo non se lo fece ripetere ed ebbe un intenso orgasmo. Finito di eiaculare, rimase dentro alla donna per qualche istante e poi si staccò per lasciarsi cadere disteso col fiato corto.
Olobrando si mosse e andò alla figa della moglie che aveva mantenuto la posizione a pecora e si fece colare in bocca una buona porzione di sborra mista ad “Acqua di Vagina”. Poi andò da Teodosia e la baciò in bocca per darle il risultato di quella scopata.
«Cazzo, che maiali, che siete…» commentò Pigronaldo a mezza voce.
«Ne vuoi anche tu, un po’?» chiese Olobrando sorridendogli.
«Per stavolta passo, grazie. Come se avessi accettato!»
Moglie e marito scoppiarono a ridere. Poi Teodosia si accoccolò contro il corpo di Olobrando.
«Allora? È stato bravo, il tuo giovane stallone?» volle sapere lui.
«Oh, sì! Ha un bel cazzo e la sa usare.» confermò lei a occhi chiusi con un sorrisetto malizioso.
Pigronaldo si sollevò sui gomiti «Da quanto tempo vi divertite in questo modo?» volle sapere.
«Un po’ di anni.» rispose Olobrando distrattamente con gli occhi al soffitto. «Perché?»
«Semplice curiosità.»
«E per te, è stata la prima volta?»
«Eh, sì. E spero che non sia anche l’ultima.»
«Penso proprio di no!» intervenne Teodosia e gli fece cenno con la mano perché si avvicinasse e li raggiungesse. Pigronaldo si distese accanto alla donna che si trovò tra i due uomini.
«Due cazzi in stereo!» mormorò lei e allungò una mano alla ricerca di quello di Pigronaldo che le facilitò la presa guidandogliela verso il barzotto.
Olobrando, si eccitò e baciò la moglie con la lingua. «Ho voglia di chiavarti!» disse.
Teodosia si mise sotto di lui e aprì le gambe e lui la penetrò a missionario. «Dai, cacciale il cazzo in bocca!» disse a Pigronaldo che non se lo fece ripetere.
Grande fu la sua sorpresa quando anche Olobrando si abbassò verso la sua cappella. I due coniugi si alternavano nello spompinare il giovane che assistette prima perplesso ma poi, abbandonati i freni inibitori, si godette quello strano pompino.
Anzi, aumentando la sua eccitazione lo diede tutto a Olobrando che ne fu ben lieto. Col cazzo bello in bocca e le labbra che lo sigillavano, fece roteare la lingua sulla cappella facendo impazzire Pigronaldo che gemette e ansimò dicendo a mezza voce «Non ti fermare! Sei troppo bravo!»
Olobrando uscì da Teodosia e, rivolto al giovane, disse «Te la faccio scopare se lo succhi a me, adesso!»
Pigronaldo esitò un attimo ma poi prese posizione ed scivolò dentro alla fradicia bernarda.
Il cazzo di Olobrando non si fece attendere e Pigronaldo scoprì che averlo in bocca lo eccitava e gli dava piacere. Fece ciò che avrebbe voluto gli facessero al cazzo e doveva essere sulla strada giusta perché Olobrando ansimava di piacere. Teodosia allungò una mano per accarezzare i coglioni del marito e poi passò a stimolargli il buco del culo.
«Sì, ficcalo dentro.» mormorò Olobrando con gli occhi chiusi.
Poco dopo, senza preavviso sborrò in bocca a Pigronaldo a cui lo sperma, a momenti, andò pure di traverso.
«Versamela in bocca, la sborra calda di mio marito!» disse Teodosia e Pigronaldo ubbidì e poi la baciò con la lingua. A quel punto venne anche lui.
«Altra sborra in figa…» commentò lei a bassa voce.
Pigronaldo si staccò le si distese accanto. I due uomini ripresero fiato.
«Non ci credo.» disse dopo un po’ Pigronaldo a occhi chiusi.
«Cioè?» chiese Teodosia.
«Mi pare un sogno. Che scopata!» proseguì il giovane.
«Il bello del sesso promiscuo.» disse Olobrando.
«A saperlo prima…»
«Sarai il nostro giocattolo. Ti piace l’idea?» disse Teodosia e gli poggiò una mano sul cazzo ormai sgonfio.
«Mi piace molto, l’idea. Mi piacerebbe trovare una donna in modo da fare un bel quartetto.»
«Tempo al tempo…» rise Teodosia.
«Sì, tempo al tempo.» confermò Olobrando.
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