orge
Un secondo lavoro
di forrestsherman
29.11.2014 |
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"Lui vestito di tutto punto ed io completamente nuda e scalza, col viso rosso di vergogna..."
1) Capitolo : Un incontroSono … …detta Nadia, quarantenne, piacente, assomiglio fisicamente a Natalia Estrada, con le dovute distanze , ex segretaria, lasciata a casa dalla fusione di due società di consulenza.
Mio marito, ingegnere edile, mi consigliò di accettare i due anni di stipendio dicendo che avrei trovato un lavoro nuovo e i 35mila euro ce li saremmo spesi bene, invece se li è spesi tutti lui comprandosi una Audi nuova e poi è venuta la crisi del post 2008 e sono rimasta a casa a dare lezioni di inglese ai bambini delle medie, mentre lui viaggi nei suoi cantieri in Arabia. Io bado alla bambina e la strenna mensile è un pizza con i vecchi colleghi.
Un po’ depressa per la vita monotona che sto vivendo un giorno vado alla Coop in Via Arona.., è pieno e c'è un po’ di coda, mi metto in attesa , ma subito mi sento chiamare; alzo lo sguardo e vedo una mia vecchia compagna di scuola che non vedevo da anni.
Che sorpresa! Ci salutiamo affettuosamente.
- Ma guarda che combinazione! - esordisce l'amica che si chiama Luisa - io vengo qua raramente, di soluto mando la filippina…
Noto che indossa degli abiti costosi e firmati ed è in splendida forma. Cominciamo a parlare e poiché siamo state in confidenza durante la scuola, ci scambiamo le nostre esperienze.
- Ti trovo bene - dico - abiti firmati, anello di pietre preziose, te la passi bene! -
- Non mi lamento - risponde - Sai ho trovato un'ottima occasione. Con poco più di quattro ore la settimana porto a casa in un mese diecimila euro…
Chiedo, sorpresa …- diecimila per quattro ore la settimana! Ma che lavoro è? -
Lei si guarda attorno- usciamo di qui, dice.. paghiamo e ci sediamo nel baretto davanti alla coop … ordiniamo un caffè-
- Tu sei mia amica - esordisce a voce bassa - e te lo posso confidare.
Mi sono sposata e purtroppo ho preso male. Mio marito, oltre a non guadagnare molto, mi tiene a stecchetto con i soldi e non mi sono mai potuta comperare niente.
Così, un giorno, in palestra, ho conosciuto una persona che è stata molto comprensiva, un vero gentleman, si chiama Stefano.
Mi sono sfogata e lui mi ha proposto questo lavoro. Sulle prime non ero d'accordo, poi ho provato e ti assicuro che oltre a guadagnare bene, mi dà anche molte soddisfazioni!
Non rispondo: le parole di Luisa mi hanno colpita…penso alla mia vita, diventata monotona e grigia…da quando hanno chiuso la ditta di consulenza aziendale dove lavoravo, devo elemosinare i soldi a mio marito per comprarmi qualche voglia extra… e poi lui è spesso via, segue cantieri in Arabia… non sempre torna con desiderio di fare l’amore…e quando lo fa, è rapido ed inappagante per me…devo spesso soddisfarmi da sola, con la doccetta, non trovo alternative, mi vergognerei ad andare con un conoscente…di base sono fedele…ma ..il pensiero dei soldi uniti ad un po’ di divertimento che nessuno verrebbe a sapere.. mi intriga e mi eccita...poi se lo facessi per soldi in fondo sarei fedele ugualmente, un po’ come fanno gli uomini…
Ma maschero i pensieri e dico..” dai! Stai scherzando ! io sono seria...non la do a cani e porci…mio marito….'
Ma Luisa intuisce che sono interessata e mi interrompe…ma dai ti leggo in faccia che ti piacerebbe!
E tuo marito, dov’è ora?- Dico - a Dubai per un cantiere…- lei sgrana gli occhi “ Dubai! Ma figurati ! ogni sera un troia nuova...giapponesi, indiane...ukraine…là gli arabi e gli altri non fanno che scopare! Non c’è nulla da fare se non bere e chiavare troie!...e tu qui a fare la penelope ! con quelle scarpucce usurate, con quel vestitino da sotto segretaria! –
Mi squadra…facendo un gesto con la mano che fa brillare lo smeraldo montato in platino che porta al dito…
2) Capitolo : l’indecisione
Il giorno dopo torno alla Coop, alla stessa ora…indugio, penso di essere stupida , Luisa avrà mandato la filippina, invece no, mentre sono in coda mi sento chiamare…ci salutiamo…lei dice oggi è giorno di lavoro… visto che sei indecisa se fare qualcosa per divertirti, potresti venire con me che ti presento quell’amico, Stefano…
Io le dico ma, non so, lei sorride e dice, ma sai, questo è un uomo speciale, fidati, vieni a conoscerlo, una volta e poi non devi ferquentaro, se non ti va, ma penso che poi ti affezionerai… prima però ti spiego…
Sono curiosa di sapere di cosa si tratti ma lei è piuttosto evasiva.
Poi, dopo molte insistenze, mi fa giurare che rimarrà un segreto-
- Mi meraviglio di te! - dico, piccata - lo sai che sono una tomba -
Luisa tira un sospiro, poi si decide-
- Ascolta, però ti devo chiedere una cosa, perché, prima di accettare, sono in una situazione particolare.
Ti posso fare una domanda piuttosto intima? -
La guardo meravigliata.- Chiedi pure -
- Ecco dimmi... come sono i rapporti con tuo marito? Intendo rapporti sessuali?-
Rimango a bocca aperta.
- Scusa Luisa, ma cosa c'entra questo discorso, col tuo lavoro? -
- C'entra, c'entra - ribatte - perché se sono come i miei e cioè pessimi, sono una buona ragione per accettare questo tipo di lavoro -
- Scusa ma non ti seguo - esclamo perplessa -
- Ti spiegherò tutto, ma prima devi dirmi, come sono i tuoi rapporti. Sono appaganti? -
Storco la bocca - Direi che sono piuttosto deludenti -
- Bene, allora ascolta. Quella persona, si chiama Stefano, ma da tutti viene nominato come “il maestro” , nel senso che ha un carica di RP di un club particolare per persone altolocate, e per questo conosce un mucchio di persone importanti, tutte piene di soldi, che vogliono ogni tanto... come dire... trovare qualche diversivo alla loro vita professionale e come sai necessitano di bere cose squisite, giocare un po’a di loro ed avere delle belle femmine che li stiano ad ascoltare e passare qualche ora in compagnia –
- Luisa! - dico, scandalizzata - non mi dire che tu fai... - mi blocco.
Luisa mi guarda sorridendo- Stavi per dire puttana? Ognuno vede le cose secondo il proprio punto di vista.no, non si tratta di questo, ben altro, Il maestro ci definisce attrici… o meglio angeli consolatori…ci plasma per essere facilitatori di piacere e fruitrici di godimento… non sorridere! credimi! anch'io sono scettica poi ho cambiato idea.
Vedi, il maestro mi telefona e mi spiega la parte, cioè che tipo d’incontro desidera il cliente o i clienti...io strabuzzo gli occhi… - perché? possono essere più d’uno? Insieme ? .
Ehm, si , ci sono diversi tipi di rappresentazione, alcune volte si organizzano “recite” – a cui assiste un piccolo pubblico, altre volte si interpreta una “parte” solo per alcuni, appassionati, dipende dalle serate e dalla Clientela . Il maestro mi spiega il “ copione “ e io dico se mi sento nella parte e così si combina. Certo che più è “impegnativa “ la parte e più soldi guadagno!”
Lui poi gestisce le cose e secondo quello che io, che sono la sua prima “responsabile”, rispondo, lui combina il “cast” e incarica la o le persone idonee a dare la massima soddisfazione, e anche a “riceverne”.
Io svolgo il mio compito e ogni volta, massimo per due o tre ore, sono remunerata con tre o quattrocento euro ... esentasse!
- Ma scusa, che cosa fai di preciso? -
- Dipende, …è un lavoro che richiede psicologia…le prime volte sono incontri di dialogo …molto soft.
Le persone ti parlano, ti guardano, al massimo allungano un poco le mani e tu stai al gioco. Poi se la cosa ti piace si va avanti…puoi avere anche persone… dotate… che ti rendono piacevolissimo l'incontro. Dipende da te –
Sono sbalordita. Luisa continua - Sai, erano anni che non avevo rapporti con mio marito… il Maestro mi ha fatto il rito di iniziazione … che mi ha procurato delle sensazioni mai provate…Ti giuro, ma perché fai quella faccia? … Devi provare! ..sei bella, a quaranta anni, sei una perfetta per il ruolo…molti Clienti e amici del maestro non baderebbero a spese pur di avere le tue “interpretazioni” e poi se vuoi... puoi anche concordare qualche extra... e vedi che mance ti lasciano! Allora cosa ne dici? , chiamai, prendo un appuntamento…tieni questo numero segreto…chiamami 36 ore prima e io organizzo il “provino”, non ti costa nulla provare, poi se vuoi puoi sempre “ritirarti”-
3) Capitolo : La decisione
Dopo una notte insonne con dubbi, paure, vergogne, sensi di colpa sono dibattuta tra la posizione
A) “ma va cosa vuoi fare? sei un donna seria, solo qualche scappatella da giovane, scopato con una decina di ragazzi, sempre uno alla volta, poi l’amore, per Giorgio, sempre un rapporto coniugale “normale” …sii seria...quella ti porta su una strada senza ritorno “
B) ma dai prova, tuo marito non è più quello di una volta…non hai orgasmi da mesi, ti masturbi con la doccetta…stai avvizzendo, non puoi comprarti un nuovo vestito…magari fai qualcosa di nuovo..magari provi nuovi piaceri… e poi puoi smettere subito..e poi..perché no?
Alla mattina aveva prevalso la posizione B, afferro il telefonino, chiamo Luisa, prendo un appuntamento per l’indomani alle 19, chiamo mio marito ad Abu Dabi, gli dissi coma stai ? lui dice bene, il lavoro procede… un caldo, 50 gradi, a comprare cose, con l’aria condizionata, anzi, guarda, arriverà un letto nuovo che ho comprato, tu cosa fai ? le solite traduzioni ? “ io dico si, anzi mi sono iscritta ad un corso di Portoghese, ch vado domani alle 19..così poi lavoro anche in qualle lingua e guadagnamo qualcosa…!” e “ lui brava! Ma stai attenta ai compagni di scuola! Non fare la civetta, sai che sono geloso !”
“Stai tranquillo sono un donna seria! Ti amo.. non potrei mai tradirti… e tu? Come fai a non scopare per 25 giorni? Non andrai mica con quelle signorine negli alberghi eh?“
E lui , sento che mente..“ ma cosa dici, quelle sono malate! Io guardo solo qualche filmetto alla notte…”
“ ah ti amo..ciao, ci sentiamo domani, buon lavoro!”
“ciao, baci..” bastardo chissà quante zoccole aveva tra i piedi..
E questo è un punto fermo.
Vado dal parrucchiere e dall’estetista, mi faccio depilare la gambe, lei dice vuole la “Completa? Col laser non sente nulla..” chiedo cose significa? Lei dice sa , intorno alla cosina, come le attrici… le chiedo “ quanto costa? 250 euro… è tanto per me.. mi devo anche comprare, per il nuovo lavoro, un tailleur nuovo con gli ultimi soldi delle traduzioni …Dico, lo farò la settimana prossima, devo presentarmi per un nuovo lavoro…- lei dice si figuri , certo che per il colloquo di assunzione non la guarderanno lì..e ride…invece, poi…comunque non poteva sapere e io restai col mio boschetto.
A casa mi sparo un melanina e poi dormo bene con la decisione presa, la mattina sono eccitata, mi masturbo con la doccetta… guardo il boschetto bagnato… prendo la forbice, lo accorcio un po’…sono impaziente, nervosa, esco e trovo Luisa in centro verso le 18 in una pasticceria, beviamo un zucca e poi usciamo insieme
4) Capitolo : Il “colloquio” di assunzione
Entriamo in un grande portone, dove campeggia una targa Circolo dei Gentlemen e Circolo dei Giochi Evoluti , alla reception ci accoglie una bella donna con la targhetta col nome Luna.
Le due donne, una per ogni lato, mi prendono sotto braccio e mi fanno attraversare la porta sul fondo dell’atrio , entriamo in una anticamera, come la hall dell'albergo. Luci soffuse, mobili d'epoca. Ovunque sfoggio di eleganza e riservatezza. Mi sento a disagio, nella mia giacchetta azzurra su gonna grigia.
Lo seguo in silenzio mentre mille pensieri si affollano nella mia mente.
Arriviamo ad una porta massiccia davanti a cui le due donne si fermano e bussano. Apre un uomo distintissimo, lo salutano come buona sera, Maestro... si genuflettono con deferenza. Lui le saluta con degnazione e mi lancia un'occhiata indagatrice.
Arrossisco come se fossi stata nuda. Ci conduce in uno spazio privato. Stesso effetto della hall ma con maggior sfarzo. Alle pareti stampe rappresentati figure mitologiche sempre con riferimenti a cose erotiche della vecchia Grecia, India, Roma, Giappone, Cina… L’atmosfera mi imbarazza, un casino di lusso, sto per fare la puttana! , no, non voglio andarmene e faccio alcuni passi indietro. - Stia calma signora, - la voce del Maestro, morbida e suadente - non si lasci prendere dal panico. Va tutto bene, si rilassi – le mie amiche mi lasciano dicendo: segui il Maestro, ci vediamo dopo …sul..”set”. Le vedo sparire in una porta laterale. Mi sento persa - Davanti a noi una porta massiccia.
Il maestro l'apre e mi cede il passo. Entro e mi guardo attorno, in una specie di studio enorme: librerie alle pareti, poltrone , grande scrivania e un camino acceso che scoppietta.
Un uomo è seduto davanti, dandoci le spalle. Si vede la testa bianca davanti ad un video .
Il nostro ingresso lo lascia indifferente. Il maestro tossisce educatamente e mi stringe la mano.
L'uomo si alza e si volta sorridendo, di statura media, piuttosto atletico, vestito con un abito scuro di gran marca, con un viso simpatico anche se gli occhi mandano gelo.
Mi guarda nel mio tailleur nuovo…sento che mi spoglia con lo sguardo . fa un ghigno : - Il maestro è molto perspicace. Mi congratulo con lui. Complimenti , proprio una scelta azzeccata! Posso avere l'onore di conoscere il suo nome? –
- Nadia – sussurrai con la gola secca.
- Il nostro amico le ha già spiegato...tutto? –
Rimango in silenzio mentre sento che la vista mi si annebbiava. Cosa posso dire?
Mentre guardo Il maestro implorante l'uomo riprende in tono beffardo- Come immaginavo! E' molto più eccitante così. Bravo ! Bene, vuole per favore togliersi la giacca? –
Eseguo e resto con la giacca sul braccio.
- La appoggi su quella sedia, grazie. Ed ora le scarpe
Le tolgo
- Ora la camicetta... –
Impallidisco : ecco ci siamo ! - Mi sbottono la camicetta e la metto sulla giacca.
Il mio seno era coperto in parte dalla sottoveste.
L'uomo si avvicina Prende le bretelline della sottoveste e le abbassa e il seno sostenuto dal reggiseno pusch che lascia scoperti i capezzoli esce indifeso, l’aria calda del caminetto mi fa gonfiare i capezzoli e io avvampo di vergogna.
Senza una parola, mi viene dietro e mi sgancia il reggiseno.
- Lo tenga su, per favore - dice con voce autorevole.
Sostengo il tutto mentre lui tornava davanti.
Sorride: - Ora lasci andare - e con gli occhi osserva le mie tette indifese dondolare dolcemente . Con una mano prende un capezzolo e lo saggia. - Molto bene, Maestro le sue tette mi piacciono ed anche i suoi capezzoli perché sono chiari. Ottima scelta Stefano. I soci saranno contenti di questo acquisto. Vediamo ora il resto. Si può togliere la sottana e la sottoveste ma tenga le mutandine. -
Con la testa in fiamme mi tolgo la gonna e la sottoveste e resto in attesa che quell'uomo finisca la sua indagine e involontariamente mi copro con le mani il petto e il sesso.
Come una mucca al mercato, pensai, ricordando i miei parenti contadini, o come una puttana?
Vidi l'uomo chinarsi ed abbassarmi gli slip e fissare il mio pube…
- Cara Diana, bisogna che lei si depili, sa è più eccitante. Le labbra così sono nascoste dal suo vello che sento umido. A noi piace vederle in rilievo. Ci sono dei problemi? –
Pensai all’estetista del giorno prima che mi aveva detto se volevo la depilazione laser a 250 euro , ma io non li avevo e lei disse: “ fa niente, sta bene con un po’ di peli, lei è una donna seria, depilarsi la figa è da troie o modelle. “
Il maestro risponde per me - Nessun problema signore -
- Bene - continua l'uomo – vedo che lei sta molto a cuore al nostro Maestro . Lei ha una sensualità notevole. Ed ora l'ultima parte ma non la meno importante. Si giri per favore -
Mi sembra che mi manchi l'aria. Respiro profondamente e mi giro. Mi tocca tutta la schiena, scende fra le gambe, accarezza il solco fino all’inizio della figa.... mi scusi signora. Complimenti lei è perfetta. Si può rivestire ora. Il maestro le spiegherà le modalità e il compenso. Buona sera -
Dire che sono turbata era un eufemismo. Ma cosa sto facendo?
Mi riscuote il trillo di un cellulare: veniva dalla mia borsetta appoggiata con i vestiti
Il maestro si accorge del mio disagio e con delicatezza estrae l'apparecchio e me lo mette in mano.
Meccanicamente lo apro : pronto? - è mio marito dall’Arabia. - Dove sei? -- Sono qui, allo stage... - Ah! E com'è interessante? Ci sono allievi con cui mi tradirai? – con voce tremante fingo di scherzare - E' ancora presto per dirlo, - mormoro guardando Il maestro e misi il viva-voce… - va bene, buona lezione, e stai attenta, impara bene il portoghese, e fai la brava, non chiamarmi dopo perchè sono in riunione di avanzamento lavoro. Ciao baci chiuse mio marito. L'importante è che serva per il lavoro. Ci sentiamo domani cara, non stancarti troppo se è possibile - e riattacca.
Mi sento prendere per mano da Il maestro e trascinare nuda fuori della stanza. sono completamente priva di volontà.
Il maestro mi bacia leggermente sul collo e sussurra . - Ci può contare! venga ora, ..a imparare il portoghese – ridacchia .
5) Capitolo : L’iniziazione
Dopo il primo corridoio ne imbuchiamo un altro, con numerose porte. Poi in fondo entriamo in una grande sala con poltrone e divani con alcuni uomini , tutti di mezza età che si voltano verso di me. Mi sento avvampare, indifesa e nuda davanti a degli sconosciuti .
Il maestro sempre tenendomi per mano attraversa la sala quando uno dice a bassa voce - Un momento per favore -
Il maestro si ferma . L'uomo si avvicina , un bell'uomo, sulla sessantina, con capelli bianchi e un portamento arrogante.
Sento il suo profumo e ne resto stordita. Sento Il maestro sussurrarmi - Occhi a terra! - Li abbasso prontamente.
L'uomo mi tasta un capezzolo, poi mi mette una mano fra le gambe. Il maestro sussurra - Aprile bene! –
Le allargo e l'uomo mi infila un dito nella vagina
Sorride e gira dietro di me, sento le carezze tra le gambe mi sto un po’ bagnando ma mi vergogno e tremo per quello che sto accettando di fare.
- Stefano, va bene. Come sai spetta a lei l'iniziazione - Benissimo signore – risponde - fra dieci minuti sarà pronta - Io sono senza parole. Mi lascio trascinare fuori. Una volta usciti Il maestro si complimenta con me. - Ha visto come la guardavano? E’ contenta?
Io non riesco ad assorbire tutte le emozioni scatenate dagli ultimi avvenimenti. Il maestro mi stringe sulle spalle - La capisco se si sente frastornata, è naturale, ma sappia che hai fatto un'ottima impressione. Penso che possa avere la tariffa A. Trecento euro all’ora! -
Sbarro gli occhi. Una cifra simile! Non riesco a crederlo. – Non sia meravigliata, è tutto merito del suo corpo, e del suo senso del pudore. Ma ora andiamo, abbiamo ancora diverse cose da fare e la clientela è impaziente. E sempre più esigente. La raccomando di farmi fare bella figura .-
Nel corridoio mi prende per mano. Lui vestito di tutto punto ed io completamente nuda e scalza, col viso rosso di vergogna.
Ad un tratto si apre una porta ed esce un giovane, io faccio per coprirmi ma Il maestro disse seccamente - No! Non lo faccia mai! - Poi più gentilmente: - Mi scusi, ma non deve farlo mai, nel modo più assoluto, e in nessuna occasione. E' la regola numero uno. Si ricordi ! Se lo farà, di coprirsi o essere riluttante, dovrà rinunciare – vuole rinunciare? - No! -rispondo - ma è difficile per me -
- Lo credo - mi rassicura - ma è importante! -
Intanto un giovane passa accanto a noi senza guardarmi. resto un poco indispettita: neanche uno sguardo! Senza dubbio abituato a simili spettacoli!.
Mentre ci avviavamo verso la nostra destinazione Il maestro mi sussurra in un orecchio.
- Ora mia cara, si ricordi alcune semplici regole ma importantissime: Primo, non guardare mai negli occhi i soci. Secondo non parlare se non sei interrogata. Terzo ubbidisci subito, senza discutere minimamente qualsiasi cosa ti chiedano, d'accordo? –
Mi cresce l’ansia ma faccio cenno di sì mentre il terrore si impadronisce di me e la testa mi scoppia, temo di svenire da un momento all'altro tanta è la tensione.
Entriamo in una sala con tanti specchi e luci violente, un camerino per il trucco.
Una ragazza giovanissima, coi capelli rosso fuoco e le lentiggini si alza di scatto in piedi e mi guarda con attenzione.
- Questa è Luna, la nostra truccatrice. Luna questa è la nuova. Te la affido. Accenna ad un baciamano, mi imbarazza, una galanteria ad una donna nuda…mi sembra di sognare…-Ci vediamo dopo - e sparisce.
Per nulla meravigliata del fatto che fossi nuda la ragazza fa un gesto - Si accomodi – indicando una poltroncina.
- I capelli vanno bene così corti - continuò - ecco qui un’acconciatura per lei - Mi mette in testa una parrucca . Guarda l'effetto. - Bene, ci siamo, cominciamo col trucco - Prende tutto il suo armamentario e comincia il suo lavoro.
- Così lei è nuova? - disse sorridendo - certo che deve avere colpito Stefano, perché non l'ho mai visto baciare la mano a una prescelta. E' proibito dal regolamento. Dovreste essere solo a disposizione dei soci. Non sono previsti questi atti formali…
E' nervosa signora? - Dovrei esserlo? – chiedo fingendo tranquillità mentre invece sono tesissima.
- Beh!- continuò - la prima volta lo sono tutte, In ogni caso essere stata scelta è già un grande successo, beata lei! Io ho provato tante volte ma mi hanno sempre scartata perché a loro non piaccio, dicono troppo volgare, ma è perché dopo la prova mi sono rifiutata di fare certe cose…. Bisogna essere, come dice il Maestro, disponibili, distaccate, tentatrici, indifferenti, io sono una che si mette a urlare in certe situazioni, e dico cose volgari..e così…ho accettato questo lavoro , ma qualche volta hanno un’assenza e faccio la supplente… ma che fatica… Invece evidentemente lei lo è ok! Ma veniamo a noi. La devo preparare per l'iniziazione. La prima volta è un poco dolorosa, non mi fraintenda. Intendo la preparazione, ma poi passa e diventa, penso piacevole - Io sono impallidita a quelle parole pensando a torture o percosse. Luna fa un ghigno . Posso darti del tu ? Ti aiuterò a depilarti, prima fai la doccia
Mi porta in un'altra stanza piena di vestiti. Mi indica una porta in fondo - Là c'è il bagno. Faccia una bella doccia e chiamami col campanello che vedi appeso.
Mi avviai nel bagno col cuore in tumulto. Entrai nella stanzina e faccio per chiudere la porta poi ci ripensai: a cosa serviva? Mi spoglio ed entro nel box doccia. Lascio scorrere l'acqua a lungo mentre pensavo a quello che sarebbe successo. Poi suonai
Sentii bussare al vetro: era Luna…Con malizia apro la porta e sussurro – Vuoi entrare anche tu ? – Lei sorride. - Non ora. Abbiamo diverse cose da fare. Vieni fuori - Chiudo il rubinetto e mi consegno nelle sue mani. Mi copre con un grande asciugamano profumato e comincia a strofinare la mia pelle .
Inizia dalla schiena scendendo sui miei glutei. Poi mi fa voltare e mi asciuga davanti con delicatezza, sotto il seno, il ventre, sulla vagina. La cosa mi eccita nessuno mi aveva mai asciugata da quando non sono più una poppante.. sospiro…Lei sorride, poi mi fa uscire, così, nuda.
Mi fa cenno di stendermi su un lettino e mi depila accuratamente davanti, lasciando solo una freccina di peli che indicavano il centro del piacere mio e di chi lo avesse violato.
Sento le sue mani percorrere le mie intimità e smaniavo dal desiderio; finisce con una crema lenitiva che mi passa fra le gambe e si china a baciare la mia passerina ed io istintivamente trattengo il suo capo con le mani. Come sono eccitata! Lei si sciolse con garbo. - Dopo, cara e mi bacia sulla bocca ...ogni cosa a suo tempo - Mi fa alzare ed usciamo dalla stanza- dice ora il “gingillo” … - Non si spaventi…le faccio vedere così si tranquillizza - si alza e prende una sedia con un buco in mezzo. Apre un cassetto ed estrae una specie di uovo appuntito di un materiale che sembra ambra e lo unge con oli Baby. Mi passa dietro e dice : - Ora ti devi chinare in avanti, ecco così, brava, allarga i glutei e rilassati – e presa dal panico sento la ragazza ungere il mio buco, e spingere delicatamente lo strumento - Cercai di fermarla ma lei mi fa cenno di stare calma- ecco ci siamo, così dovrebbe andare. Fa male? Poco vero? Vedrai che fra dieci minuti non sentirai più niente. Intanto continuo il trucco -
In effetti, l'attrezzo, passato il primo momento non mi da che un leggero fastidio e così parliamo del più e del meno, come essere dall’estetista ieri .
Certo qui è leggermente diverso ma se non fosse stato che sono nuda e con un aggeggio nel sedere le cose sarebbero state uguali.
Lentamente mi rilasso e quasi mi assopisco…- Ecco fatto! – conclude Luna con un sorriso. Mi mette la parrucca, guarda il viso truccato benissimo, con un neo e sorride soddisfatta. - Passiamo ora ai vestiti -
Prende un bustino rigido che mi stringe e tiene sospese le tette, con dei buchi per i capezzoli e me lo adatta. - Questa segue la moda delle donne greche… - sentenzia Luna, ammirando i miei seni latte eretti e pronti ad essere manipolati - grande civiltà! Raso , mi fa indossare un reggicalze di raso rosa poi mi infila calze fumè e sopra un tanga dello stesso colore, che adatta accarezzandomi la passerina, e dice…buon lavoro, ti guadagnerai da vivere..cara!”
Poi mi fa mettere una gonna lunga fino ai piedi con due spacchi fino alle anche, in modo che camminando, le gambe escono e mostrando fino al pube . Poi mi calza un paio di scarpe col tacco alto. - Per slanciare la figura, indurisce polpacci, cosce e glutei… spiega, poi suona un campanello e riappare il Maestro .
Appena mi vede fa una faccia di apprezzamento, poi mi fa un inchino scimiottando un cicisbeo, quindi mi porge il braccio con ostentazione … Mi sento ridicola in quell'atteggiamento ma non lo faccio capire. Non sono affatto d’accordo con quel tipo di volgare camuffamento, mi sento stringere i seni, la biancheria non mia mi infastidisce un filo, il tanga estremo mi tira in mezzo alle gambe, i tacchi mi fanno vacillare, ma al momento voglio tenere duro e penso continuamente alla “ tariffa “che mi hanno attribuito e che avrebbe risolto tanti problemi...
6) Capitolo : La prima volta
Entriamo nella sala di prima dove c'erano alcuni uomini. Con gli occhi scorgo che alcuni erano seduti ad un tavolo a giocare a carte, mentre altri, vicini al caminetto, stano chiacchierando a bassa voce con Luisa, Luna e altre due donne che non conosco, abbigliate in modo volgare più o meno come me…
Senza una parola Il maestro mi conduce al centro della sala e mi saluta con un sussurro, dicendo stai ferma qui.
Rimango ferma immobile, mentre il cuore batte all'impazzata , mi pulsano le tempie, chiudo gli occhi, vedo nel pensiero i loro sguardi su di me indifesa sotto il vestito assurdo che pensavo mi avrebbero presto tolto, e perfino il mio sesso privo della sua naturale protezione di seta, arrossisco, eppure mi sento eccitata, con un colamento di fluido tra le cosce…
Sento che sto per piangere ma mi faccio forza. Non posso farlo : rovinerei il trucco.
Intanto gli uomini che pur sembravano essersi accorti della mia presenza, continuano a giocare e a parlare lanciandomi sguardi opachi e indifferenti e anche Luisa e le altre mi sorridono appena.
Mi calmo un po’ prestando orecchio alle loro conversazioni che vertono su titoli di borsa e di quotazioni.
Poi uno dice : Signora Diana, mi può portare il libro che vede sul tavolo? -
Guardo nella direzione e preso il libro mi avvicino al gruppetto, sempre con gli occhi bassi. L'uomo prende il libro, poi, apre il vestito davanti e mette in luce il mio pube a stento contenuto dal tanghino sopra la a mia passera depilata. Mi fa voltare e mi scopre il sedere, scosta il tanghino.
- Complimenti Stefano, la sua prescelta ha ricevuto l'unanimità.
Può iniziare l’investitura se vuole - Vidi Il maestro sussultare e guardarmi. – Subito, qui, signore? - chiese in tono deferente.
- Subito - rispose l'altro accendendo una sigaretta e sedendo in una poltrona. Io guardavo senza capire.
- Va bene signori - rispose Stefano. Cosa significa?
Il giovane che avevo incrociato prima da nuda entra spingendo un grosso puff di pelle blu e lo posiziona al centro della sala mentre gli altri e le altre presenti fanno circolo attorno, in silenzio.
- Signora Diana, si sdrai lì , per favore – disse poi, rivolto verso di me, mi stendo sul lettino. Cosa sarebbe successo?
Apre la gonna, mi allarga le gambe, mi fa sfilare il tanghino, rimango esposta con la mia intimità depilata, poi prende una crema profumata e me la passa più volte dal ventre all’ano, muove il tappo d’ambra, che mi provoca brividi interni, mentre alterna a baci sulle tette e i capezzoli che sporgono dal bustino, che risvegliarono i miei istinti più soffocati.
Sono esposta oscenamente ad un gruppo di spettatori che mi guardano con uno sconosciuto che mi fa della cose intime, essere posseduta e godere davanti ad un pubblico, e ad una amica…
Voglio resistere, a non provare eccitazione, ma le sensazioni prevalgono e comincio a dimenarmi sotto le sue carezze in un crescendo di desiderio. E’ incredibile come quella situazione riesca a eccitarmi.
Gli prendo le mani, stringendo i denti, mi slaccio il bustino, con la gola secca, mi tolgo la gonna rimanendo, in reggicalze, calze e tanghino. Le mie tette, non più sostenute scendono un poco ondeggiando, lui me le stringe, io gli prendo le mani e le porto sul mio sesso come implorandolo di toccarmi, scostando il tanghino.
Lui tergiversa, e continua ad accarezzarmi i seni e a succhiarmi i capezzoli mentre io gli apro i pantaloni e cerco il suo membro. Lo trovo già duro e lo afferro come una furia.
Mi getto su di lui e lo prendo in bocca cominciando a succhiarlo avidamente. Il maestro mi lascia fare accarezzandomi i capelli. sono in estasi. L'odore del suo membro mi rende una giumenta in calore, bisognosa di essere riempita come solo lui mi aveva fatto sentire.
Mentre succhio, sento la sua mano scendere fra le mie cosce e bagnarsi nel liquido che sgorga dalle mie labbra infuocate, bagnando il tanghino scostato, e comincia ad accarezzare la fessura e mi sussurra - Diana, vuole farmi venire in bocca o vuole sentirlo fra le gambe? - Sorrido, smetto di leccarlo, guardo i presenti, Luisa sta facendo un pompino ad uno, un altro seduto di fianco a Luna le sta toccando le tette, non vedo le altre cosa fanno, ma penso a me e apro le gambe davanti a lui, sudata e fremente: non mi interessava se c'erano altri a vedere, ora sono folle, voglio che finisca questa tortura, questa attesa… Lui mi viene sopra e mi appoggia la cappella sulla fessura poi entra in modo regale.
Per la prima volta dopo il matrimonio permetto che la mia intimità sia violata da qualcuno che non è mio marito e questo mi eccita in modo parossistico, comincio a mugolare e a godere da subito. Mi piace! Mi riempie!
Mi sento tutta la vagina riempita da quel dominatore che la percorre avanti e indietro provocandomi un godimento incredibile. Io lo assecondo il più possibile e spingo il bacino in avanti per riceverlo totalmente.
Sento che tocca quasi l'utero e mi sembra di impazzire. Quanto tempo avevo temuto questo momento ma ora sono partita, mi agito con tutto il corpo, lo abbraccio strettamente, premo i miei seni contro il suo petto. Voglio diventare parte di lui, totalmente.
Intanto lui continua col suo ritmo regolare ed mi tocco il clitoride e vengo vinta da un orgasmo mai provato che mi risveglia le tube e le ovaie in un crescendo di intensità che mi fa quasi star male.
Il tempo si è fermato e non esistiamo che io e lui, anzi la mia fica e il suo cazzo. Ci guardiamo negli occhi e vediamo riflessi i nostri volti contratti dallo sforzo e dal godimento ma anche lui comincia a respirare affannosamente mentre il suo moto accelera sempre più. Con alcuni colpi poderosi mi spezza quasi per terminare in un prolungato grido inondandomi del suo caldo sperma e io provo diversi orgasmi, uno dietro l'altro, gemendo sempre più forte.
Lo sento tracimare fuori e mi bagno le dita mano e le porto alla bocca suggendole voluttuosamente.
Gli spettatori applaudono, vedo Luisa succhiare il suo e un’altra donna venire masturbata da un altro e baciarlo.
Luna e l’altra, che poi saprò essere Diana, sono sedute in disparte a godersi lo spettacolo.
Nella confusione avevo intravisto che mentre io venivo sottoposta al supplizio, loro avevano preparato con la bocca alcuni dei presenti a farlo diventare duro, ora mi guardano, facendo cenno di battere le mani, poi si alzano e vengono verso di me, mi prendono per mano e con dolcezza me fanno alzare, salutare il Maestro e mi portano in un bagno .
Mi posizionano verso il fondo di una parete che però non tocco e cominciano a lavarmi con una spugna profumata ed accarezzarmi languidamente tutto il corpo scatenando una scarica d’adrenalina che mi fa rabbrividire. Luna mi bacia sulla bocca e Nadia mi lecca la figa pulendola completamente e succhiando fuori il seme del Maestro .
Questo trattamento mi fa andare sul punto di venire di nuovo, ma poi Luna mi schiaffeggia violentemente sul seno nudo ed il dolore interrompe la mia deriva all’orgasmo.
Mi dicono fai un intervallo, mi fanno sedere su una poltroncina mi danno un tisana calda, dicono, esci fra dieci minuti e torna in sala, io dico-cosa faranno, e loro- aspetta e vedrai, ti piacerà.
Resto dubbiosa, .. probabilmente sarò posseduta da un altro uomo, probabilmente sempre in pubblico. Mi dico, vabbè, se il lavoro è così, non è poi male…mi rilasso, mi accarezzo la figa, dico ok, sei il mio tessssoro..
7) Capitolo : l’incontro
Esco ricomposta, ma, mentre passo per andare dove mi aveva detto, accanto al tavolo dove i quattro si erano messi a giocare a carte, uno mi dice – brava Signora Nadia, si fermi qui per favore – Mi fermo all'istante, rimanendo immobile.
- Si avvicini - continuò l'uomo. Quando gli fui accanto, disse
- Due carte grazie - Raccolse le carte e le mette insieme con le altre senza guardarle e m’infilò una mano fra le gambe cercando il mio sesso.
Io le apro per rendergli più facile la cosa e lui infila un dito nella mia vagina che si era lubrificata durante le penetrazioni e lo portò sulle carte ricevute.
- Spero mi porti fortuna – continua, resto ferma in attesa.
Non avevo ricevuto l'ordine di andarmene e quindi devo restare.
Vedo che giocano una forte somma, rilanci e contro rilanci. Assisto immobile mentre l'uomo ha rimesso la mano fra le mie gambe e con fare indifferente, mi titilla il clitoride.
Cerco di rimanere ferma, ma la posizione non mi permette di resistere a lungo, per cui mi muovo un poco sentendo l'orgasmo montare.
L'uomo continua a tenermi la mano nella vagina e a masturbarmi. Piego leggermente le gambe non resistendo e comincio a tremare.
Intanto il gioco è arrivato al clou. Dopo i vari rilanci si va a vedere. Con gli occhi velati dal godimento vedo che l'uomo che mi possiede è rimasto per ultimo a mostrare le carte e nel silenzio dei giocatori continua a stimolarmi.
Non riesco più a resistere e con un leggero lamento vengo, così in piedi, bagnando la sua mano col mio umore e altro che contengo.
L'uomo estrasse la mano, umida dalle mie gambe e scopre le carte. - Scala colore – dice - ho vinto –
Mentre gli altri uomini borbottano contro la sua fortuna, l'uomo porta al naso la mano, intrisa del mio umore e dopo averla annusata, guardandomi con un sorrisetto dice- grazie è stata di grande aiuto – Poi raccoglie alcune fiche e me le mette in mano.
- Queste sono sue contessa – Gli altri applaudono divertiti. Poi rivolto agli altri giocatori. - Oggi è il primo giorno della signora. Coraggio fatele un omaggio –
Come in trance prendo alcune fiches da uomini che mi toccano nelle parti intime umide d’umore. sono senza parole.
Sento prendermi per un braccio. Mi volto senza guardare e sento il profumo di Stefano. - Venga - mi sussurra . Andiamo a cambiare le fiches – Mi sembra di essere in un sogno.
Mi accompagnò presso un uomo seduto ad un tavolo con una cassettina davanti.
Consegno le fiches e vedo con gli occhi fuori dalle orbite contare un certo numero di biglietti da cento euro. Non capisco più nulla.
Guardo i biglietti di banca appoggiati sul tavolo e temo perfino di toccarli. Il Maestro dice li tengo io, dopo li avrai .
A questo punto si avvicina un uomo molto autorevole, chiede a Stefano, posso portarle via la…contessa? Ormai la chiamiamo così…lui dice certo , è tutta sua, vostra, intendo, e mi bacia una mano e dice a dopo, “contessa” .
L’uomo mi porta in un angolo della sala, mentre vado vedo che Luisa ha un cazzo infilato e va su e giù su una poltrona con sotto un uomo, con un respiro affannoso.
L’uomo mi accarezza tra le gambe e senza una parola si apre i pantaloni ed estrae un grosso pisello e indicando una poltrona mi invita ad appoggiarmici. Io mi appoggio al bracciolo mentre il mio viso diventa rosso fuoco.
L'uomo intanto mi prende le creste iliache con due mani forti e sento il suo pene entrare tra le gambe e solleticare la zona anale, io perineo e aprire le grandi labbra che si bagnano sempre di più, mentre io inizio a tremare ed ansimare, poi tirandomi indietro mi costringe a piegarmi mette una mano sul ventre stringendomi a lui, e, con l’altra indirizza il suo strumento e con un colpo me lo mette dentro .
E’ enorme, due volte quello di mio marito ! sento un certo dolore ma stringo i denti mentre si mosse alcune volte e io cominciavo a sentire montare il piacere ma lui lo estrasse.
Mi sento vuotata, mentre lo udii dire “io l’ho collaudata , è piacevole, qualcuno vuole approfittare? Loro si erano tutti alzati e mi circondavano, erano cinque, non osavo guardare, il primo disse, rimanga in questa posizione, contessa, la prego, è bellissima
Io chiudo gli occhi, mentre sento un tramestio di passi dietro di me e mi sento gonfiare la fica, uno mi tocca il clitoride con la mano, io sospiro e poi sento il suo pene entrare ed uscire sempre più veloce finchè in pochi minuti lo sento durissimo e gonfio e poi pulsare mentre mi riempie di liquido.
Faccio per girarmi, mi tocco tra le gambe sento colare i fluidi, sento sempre il coso di ambra dentro…capisco che agevola il piacere…il capo dice : “rimanga ferma, prego, dopo la puliremo noi, e ,delicatamente ma con fermezza mi rimette e la mano sul bracciolo, viene vicino una delle donne, che non conoscevo.
Mi bacia sul collo, dice stai calma compagna, mi sfiora il seno, , mi accarezza la schiena fino a giù, muove un pò l’ambra che ho dentro, mi esce un gemito, poi sento che mi si avvicina un altro uomo, lei si mette davanti alla poltrona, mi bacia con la lingua, mentre l’uomo mi scopa con forza, emettendo sospiri gutturali, e sussurra : “ che nynfo.., sborra più lei di noi…gode come una porca, te lo spingo fino all’utero- e in effetti aveva un pisello di calibro minore del capo ma lungo tanto che mi tocca il punto g che mio marito e i mei pochi amanti precedenti non avevano mai toccato, e mi venne inspiegabilmente, data per la situazione vergognosa, un orgasmo improvviso , e urlo “ ahhhh..” e stringo le gambe tremando e sbavando sulla bocca della donna e sulla poltrona…
Il primo mi tira su per il mento, sottraendomi a lei e dice, signora, signora Diana… non deve godere subito così…cosa farà dopo, ma mi piace è veramente un gran troia… ma cerchi di trattenersi…dopo tutto la siamo guardando tutti…che figura fa? Della ninfomane? Forse ha visto quel nuovo film Nimphomaniac?
8) Capitolo
Io respiro affannosamente, balbetto,- no ,non godo, non …sono calma…no..no..non capisco nulla, sento le gambe fiaccarsi, mentre sento un altro, che mi scopa e poi uno alla volta, tutti i presenti mi penetrano e mi vengono dentro, e un rivolo di sperma cola lungo le mie cosce, sento orgasmi ma mi trattengo, mordo le mie labbra, mordo le labbra della donna che mi aiuta, mentre sto per venire lei mi pizzica dolorosamente il seno, sopra la guepierre che nessuno mi ha tolto, e il mio orgasmo rallenta per il dolore…ma si prolunga dolorosamente la tensione.
lo voglio venire, ma non so, non capisco nulla, sono stordita, continuo a mordere un pezzo di cuoio che la donna mi ha infilato in bocca, per non squittire, per non farmi vedere coinvolta, cerco di contenermi, ma la pancia piena di seme caldo che cola facendomi solletico nella parte più sensibile delle cosce e la figa gonfia che sento stringersi attorno al cazzo di turno mi mandano sensazioni miste di vergogna , orrore ed estremo piacere, ansimo mentre lei mi toccava le tette e strizzava i capezzoli e mi masturba davanti.
Mi sento mettere in mano un fazzoletto e dire - Si pulisca, Contessa, prego – ma mentre mi asciugo mi tocco il tappo di ambra, la donna mi infila le dita dentro e le muove velocemente e mi dice adesso si , vieni adesso puoi venire, agli spettatori piace… non ce la faccio più e infine vengo con un urlo roco e cado in ginocchio coprendomi la figa con la mano.
Primo uomo mi aiuta a sollevarmi mentre tremo e dice - Ora può andare a rassettarsi alla toilette laggiù, grazie - faccio uno sforzo per camminare dritta, mi gira la testa, mi cola da sotto tutto ciò che il fazzolettino non può contenere.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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