orge
Troietta in Vacanza
di forrestsherman
13.05.2021 |
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"Ci disse “spero di non svegliare l'amica..."
E siccome anche le professioniste vanno in vacanza andai in vacanza a Celle ligure dalla stessa amica di mia mamma, Ely quella che da piccola mi aveva cresciuta e mi aveva fatto assaggiare col cucchiaino la sborra.Aveva un figlia più giovane di me, Paola, con cui non avevo mai molto legato, ma quelle vacanze ci avvicinarono. Andavamo in spiaggia alle 10 e predevamo i sole, facevamo qualche bagnetto. Conobbi dei ragazzi al bar, Marco e Paolo e alla sera si andava al cinema o in discoteca. Marco e Paolo vennero una sera con degli amici a prendere me ed Erika, la figlia di Eleonora . Rika non aveva voglia, disse " non voglio, quei ragazzi non mi piacciono Ory, vai tu con loro...". Loro si guardarono sorridenti, guardarono me che esitavo, poi insisterono " e io dissi ok, perchè no? “ loro dissero ok, viene solo Orietta... ti faremo divertire l poi in due ore la riporteremo a casa". Io dissi “ patti chiari, il cinema lo pago io, ma se volete dei servizi mi dovete dare 25 euro a testa! “
Paolo disse, dai, siamo in tanti, facciamo 10, e Marco disse vedremo cosa sai fare, se quello che dice Erika è vero, ti daremo 15 “ Comunque salii su una monovolume di uno dei due. A bordo, oltre lei e i due giovani, c'erano altri 4 " Arrivati al cinema,nella penombra del locale i giovani si andarono sistemando in un'unica fila. Io ero rimasta in piedi ed ero un poco perplessa, visto che non mi avevano ancora fatta sedere ma poi mi cedettero il posto alla fine della fila, l'ultimo vicino alla parete.
Per entrare dovetti i davanti a tutti i sette giovani, che si alzavano uno dopo l'altro per farmi entrare.
Ho un culetto sporgente e duro, che controbilancia i seni piccoli ma pieni. Naturalmente questo era gia' stato notato dai giovani, che al passaggio, alzandosi, sentivano quel culo strusciare contro le loro mazze dure. Qualcuno nella penombra mi palpo',le infilo' la mano sotto il vestito, ma io fece finta di niente. Uno di loro mi si appoggio' con forza contro, proprio mentre passava,chiedendo scusa perche' stava cadendo... Dopo una decina di minuti, dissi sottovoce al ragazzo accanto "se volete fare, vi aspetto in bagno, dillo agli altri, ma uno alla volta, mi raccomando “
Di nuovo passando e sentii quei cazzi dritti che mi accarezzarono il culetto in fuori. Ero nella toilette quando vidi aprirsi la porta ed entrare due dei compagni. Le loro intenzioni erano chiare. lo li vidi e mi alzai in piedi non facendo in tempo, a tirarmi su gli slip , li guardai dissi “ l'intesa è uno alla volta e prima i soldi” , poi mi sedetti subito nella toilette. Avevo gli occhi lucidi e la bocca semiaperta, con un viso infiammato dalla paura e anche dalla voglia, che mi era scoppiata improvvisamente. Sollevai il vestito estivo, leggero, e mi sfilai lo slip, sempre guardando negli occhi il giovane. Dissi, “ eh senza slip si sta meglio...” Luca, che aveva già il cazzo dritto e turgido, ” Aprii la porta ma non ebbi il tempo recepire quello che aveva detto che mi ritrovai le sue labbra sulle mie e le quattro mani sul mio corpo e allarmata in un primo momento cercai di fare resistenza, ma poi mi lasciai andare: infatti, quella situazione mi eccitava molto…. Subito uno mi abbracciò e mi cacciò la lingua in bocca, e con una mano mi accarezzò tra le gambe che avevo aperte ed immobilizzate dalle mutandine calate. Mi vergognavo che mi toccasse dove non mi ero asciugata cercai di gridare “ noo..sono bagnata di pipì..mi vergogno…” e lui "Shh! Se ti fai sentire ci scopriranno; dai, divertiamoci un po'." detto ciò tutti e due ricominciarono a baciarmi e le loro mani sinistra era indaffarate a penetrarmi nella vagina che iniziò a bagnarsi di umori oltre che di pipì e quella di destra incominciò a salire e andò ad appoggiarsi sul mio seno e incominciò a giocare anche con quello. Balbettavo ""Ma piano, io dicevo il pompino, non così in due!” ma loro senza rispondere mi alzarono la camicia e mi abbassarono il reggiseno. Io imbarazzata non riuscivo a muovermi; uno dei due disse “vediamo che gusto hanno questi capezzoli" Mise la bocca su uno dei miei capezzoli e con la mano stimolava l'altro. Non sapevo cosa fare: ero eccitatissima dalla situazione e di certo non volevo che si fermasse là, ma se qualcuno ci avesse scoperto ne sarei morta ma la immediatezza della cosa mi eccitava, sai come sono sensibile, era davvero bravo e, presa dalla situazione, mi lasciai andare; allungai la mano e iniziai ad accarezzare i loro membri da sopra i pantaloni. "Ah, se continui così finirà male" "Ma voglio i cambiare la tua gentilezza" Ma ora finiamo ciò che abbiamo iniziato" l'altro mi abbassò la maglietta, ma in compenso mi sollevò la gonna e infilò di nuovo la mano dentro. "Mio Dio, quanto sei bagnata; allora ti stai proprio divertendo""Aaaah!" Io pensavo che non mi ero asciugata…Le sue dita mi percorsero le labbra e si inserirono fra esse; incominciò ad accarezzarmi la figa lentamente: era una vera tortura. "Aaaaah, vi prego..." " vi prego cosa?" "D-di più....mmmmh.." l'altro mi inserì un dito nell'ano e incominciò a muoverlo dentro e fuori prima lentamente, poi sempre più velocemente. Intanto con il pollice giocava con il mio clitoride. Aaaah sì, così....aaaah""Ti piace, eh? Sei proprio una puttana. Ti eccita sapere che chiunque potrebbe vederti così, vero?""No...smettila...sto per..non smettere…ven-go.." "Vuoi che smetta? Ma la tua figa non mi dice la stessa cosa" Detto ciò mi inserì un altro dito dentro e aumento la velocità delle dita. "Aaaaaaah""Vedi? Ormai sei in mio potere." "Aaah, continua sto per....aaah" "Per? cosa vuoi?" "Fammi venire, ti prego mmmmh" "Ok, ti voglio accontentare" Le sue dita andarono sempre più veloce finché non sentì l'orgasmo impossessarsi di me."AAAAAAAAAH!!" "Mmmh che meraviglia, chissà che sapore hai?" si mise le dita con cui mi aveva toccato in bocca "mmmh deliziosa, non vedo l'ora di gustarti sul serio" il secondo mi possedette in piedi, allargandomi le gambe e chiavandomi con tale forza da sollevarmi quasi contro il muro. I miei gemiti mentre godevo e ricevevo quel cazzo giovane nella pancia, mi fece ricordare cosa facevo coi compagni di scuola ed ebbi un lungo orgasmo prima ancora che il giovane mi riempisse del suo seme. Poi, quando ero lì con ancora le cosce aperte e la sborra scorreva lenta lungo di esse, l'altro giovane entro' nel mio corpo,aperto e mi sbatte' con forza e venne subito, schizzando dentro la mia figa calda e inondata di umori. Intanto, gli altri si erano accorti e erano entrati anche gli altri 5 amici. Dopo aver ricevuto sborra nella figa allargata da sei o sette di loro,che si divertirono ad allargarmela con movimenti anche rotatori che mi fecero squitrare, uno mi fece sedere sul water e mi offri' il suo cazzo da succhiare; e io lo feci con grande esperienza, ingoiando la valanga di sperma caldo, che lmi inondo' la gola. Poi mi girarono faccia al muro e facendomi appoggiare al piccolo lavabo della toilette, mi incularono con grande voglia e ferocia, mentre mi tenevano le tettine con le due mani. I loro membri scivolavano dentro quelle natiche calde e sode, le loro palle vi sbattevano ritmicamente contro, fino a quando il glande, gonfio di voglia, non vi scaricava dentro un piccolo fiume denso, che a fiotti schizzava forte nel mio colon. E si alternarono tutti e per tutta la durata del film. Poi, quando anche l'ultimo si soddisfece, riempiendomi di sborra, mi lasciarono imbrattata e andarono via dicendo “ eccoti cento euro, che troia...comunque brava a fingere orgasmi.. “ Ma non li avevo finti !
Mi ripulii e rivestitami, uscii dai bagni barcollando, ma sorridente e quello che conta di piu' piena della sborra che mi piaceva tanto di quei giovani che mi ricordavano i miei compagni di scuola e con la speranza di aver guadagnato almeno 100 euro, ma che fatica, che bruciore..
A casa Erika mi chiese " Ory, sono venuti tutti gli amici della spiaggi?" "Si, risposi ,sono VENUTI proprio tutti e sono stati anche molto carini. Dobbiamo invitarli qualche volta qui a casa". "che puttana che sei , brava che ti sei fatta chiavare dai miei amici," poi mi venne accanto e disse: "Beh...certo stamattina non pensavi certo che avresti passato una giornata cosi'...interessante, vero?". Riposi come un automa: "No...direi di no...cosi' interessante no di certo...".
Il giorno dopo, con Erika, andai in gita sul battello turistico Jolly 7 all’isola di Bergeggi. Erika era scesa coi turisti a fare il bagno e passeggiare, lei non era preoccupata dei soldi, io invece ero rimasta a bordo per le due ore di sosta. Avevo visto che l’equipaggio era formato da un comandante e due mozzi. Facevano dei pesci fritti e degli spaghetti. Furono felici di condividerli con me. Ero in bikini viola, molto abbronzata. Parlammo della loro vita, d’estate con il battello e d’inverno a fare lavori in cantiere e di falegnameria negli stabilimenti balneari della zona. Dopo il pranzo, innaffiato con del pigato, i tre si erano distesi su brande sotto il cassero di prua, scherzavano con me, mi dissero se vuoi venire ..ehm..sai noi ti facciamo venire…e io risposi “ piuttosto vi faccio venire io..sono brava a succhiare..” Il comandante Piero disse ma va, non ci credo, con quella faccia d’angelo.. io dissi mettimi alla prova…Lui disse ok, ragazzi fuori date una mano di bianco alla battagliola. I due, Remo e Davide uscirono dalla cabinetta a malincuore. Mi inginocchiai di fianco a Piero, che era un bell’uomo, abbronzato, coi capelli lunghi, con un costume da bagno ridotto che conteneva appena gli attributi e li mostrava bene alle turiste. Lui rimase steso, io gli impugnai le palle da sotto , sopra il costume, lo munsi un pò, e il cazzo uscì da solo da sopra lo slip, gli slegai le stringhe del costume e lo scappellai, iniziando a leccarlo, sapeva di mare. Con la lingua gli leccai tutto intorno e poi mi protesi e lo succhiai con passione, lui era immobile tranne la mano che mi toccava le tette, e cercò la figa ma io gli dissi, no e mi masturbavo da sola, e il cazzo usciva lucido di saliva e rientrava, poi aspiravo e gli schiacciai le palle sempre strette nel costume mungendolo Lui ebbe un singulto e gridò…ahhhh….venhio…vengooo in ligure veniuuu. Sentii con la mano la canna che si gonfiava e tutto il suo liquido che girava tra l asua prostata e le palle e poi fuoriusì come una fontan e io non mi staccai e continuai a succhiare tutta la abbondante scanna, deglutendola e sentendo il sapore che avvp imparato a gustare tramite quell'amica della mamma. Mi piaceva…ogni volta che succhiavo una scannata ringraziavo la donna che da ragazzina mi aveva fatto assaggiare la scanna col cucchiaino, dicendomi, “ Angi, abituati a questo sapore salino…ti servirà…” e chissà di chi era, forse dello zio o forse di uno o due suoi amici che d’estate la frequentavano…ma come faceva a conservarla fino al mattino, e prenderla col cucchiaino per darmela. E chissà se l’avesse data anche a sua figla Emilia..mah, gliel’avrebbe chiesto. Il comandante lmifece interromper i pensieri..disse, “sei brava..mi hai svuotato…ma la dai anche ? e io disssi “ Hei, per ora accontenati, io la do solo a chi conosco e voglio dei regalini.” A te l’ho fatto gratis, perché mi devi fare pubblicità. Spargi la voce che io , ai bagni Mirasole a Celle io mi metto nella cabina 33 dalle 5 alle 7 e faccio pompini a 20 euro, tu mi devi mandare clienti, col passavoce.” Lui disse, “ va bene, però ora tu fai il servizio anche ai ragazzi.” e io dissi “ uff, va bene…” Lui li chiamò e loro si misero in piedi con i cazzi fuori dai costumi e io succhiai l’uno e l’altro, mungendo loro le palle, come facevo a scuola , finchè vennero a fontana e io cercai di ingoiare tutto quello che potevo. Poi il comandante disse ragazzi , fatele pubblicità, ai bagni mirasole, gabina 33.
Il primo cliente arrivò il giorno dopo, io stavo nella cabina della amica seduta a leggere con la porta aperta tra pinne e costumi umidi. Lei e sua figlai erano già andate a casa a cambiarsi, un po' scottate dal sole. Era un ragazzone muscoloso, disse “ sei tu Angelica? “ io dissi, si, sei amico del comandante del Jolly? “ e lui, “si, mi ha detto che...ehm, ti avrei trovato qui...sono Dino” Io dissi si, il regalo sono 30 euro...” Lui disse bene, e me li porse, per fortuna in tre da dieci, non avevo cambio...poi si è tolto la maglietta , restava con i pantaloncini, io guardavo i suoi muscoli ben definiti,..mi si avvicinò, io ero eccitata, indifesa, solo il vestitino sottile, nulla sotto, sentivo colare un po’ tra le gambe..eravamo nella cabina chiusa, insieme, senza dire nulla.. Le sue mani iniziarono a muoversi con sicurezza sul mio corpo, gia mi stavo eccitando al suo tocco...sentivo le sue mani che mi alzavano il vestitino, e mi toccavano tra le gambe poi mi tirò giù il top. Mi baciava le tette, sentivo il suo cazzone che mi strusciava sulla pancia...,poi cominciò a baciarmi il collo e i seni...Sentivo una sua mano massaggiarmi dolcemente la fica io ..io non sapevo cosa fare........io l’ho baciato, e gli mordicchiavo il collo....era eccitatissimo… e continuava ad eccitarmi.... si dedicava alla mia fica ai miei seni e cominciò a torturarmi i capezzoli....poi si inginocchiò e sentii la sua lingua picchiettare il mio clitoride e succhiarlo con le labbra.....mugolavo e gemevo, non resistevo più..venni..mentre con le mani premevo la sua testa sulla mia fica.......poi..non ho resistito, volevo fargli solo un pompino, ma mi piaceva tanto che …mi ha scopato, sono venuta due volte.
Poi se n'è andato dicendo ciao, grazie, a presto. Sono rimasta lì con tutta la scanna che mi colava, l'ho assaggiata con un dito, il solito sapore, mi rimpiacque non averla succhiata tutta.
Quel giorno non venne più nessuno, invece il giorno dopo tornò Dino con due amici. Disse “ Questo è il mio amico Roberto, questo è o Andrea. Vedo che sei meravigliata ma fa parte del gioco. Dunque i clienti siamo noi .
Intimorita arretrai fino a sedermi sulla panchetta della cabina Andrea disse “ Vedo che è sorpresa, lo sono tutte la prima volta. Comunque per evitare equivoci, questo è il suo compenso e tira fuori dalla tasca dei biglietti di banca. 90 euro- Tariffa tripla, ce la possiamo permettere. Hai qualcosa in contrario? - Sono sbalordita e non rispondo. Bene - riprende il Andrea - possiamo cominciare. Tu sei proprio il tipo che cerchiamo.
Dunque farà la docente universitaria e noi saremo i suoi allievi –Finalmente trovo il fiato. - Che cosa? Che cosa devo fare? -Andrea prende un libro e me lo da. Stai li seduta e ci leggi il libro ma..Prima devi toglierti le mutande e alzarti la gonna fino ai fianchi -Rossa in viso, mi tolgo le mutande e appoggio il sedere nudo sulla sedia.- Ora legga prof- continua Andrea. Comincio a leggere ad alta voce. Dino si inginocchia e mi prende le ginocchia aprendole al massimo. Raggiunge il mio sesso con una mano e introduce un dito nella fessura cercando il clitoride. Sento le dita del giovane stimolarmi il grilletto e la mia voce ha una incrinatura. Intanto Roberto si è messo alle mie spalle, mi ha aperto la gonna, e con la mano è risalito lungo la schiena fino al reggiseno che ha aperto. Poi passando al di sopra delle spalle mi apre la camicetta e si impossessa dei miei seni. Comincia a palparli alla ricerca dei capezzoli e col dito li accarezza, sempre in silenzio. Sudavo, la cabina era piccola e i tre ragazzi la occupavano tutta, con Dino in ginocchio, anche loro sudavano. Da fuori si ode solo la mia che legge ad alta voce una lezione. Intanto Dino stimolandomi il clitoride mi ha eccitata, per cui muovo il bacino, sentendo aumentare il piacere. Oltre a toccarmi il grilletto Dino mi ha inserito due dita nella vagina e le muove avanti e indietro. Gli altri due hanno preso in bocca ognuno un mio seno e mi succhiano il capezzolo , mi sento fuoriuscire liquidi dalla figa e dai capezzoli, ma voce mi si altera, il respiro si fa frequente, ma uno mi ingiunge “ continua a leggere prof troia! “ Sento montare il piacere e la mia voce è sempre più disturbata. Ad un certo punto non riesco più a resistere e mi abbandono, divaricando le gambe e chiudendo gli occhi.
Roberto mi molla una sberla, non forte ma shockante, dice ”leggi troia, non puoi godere, devi finire la lezione !” cerco di andare avanti ma la vista mi si annebbia , colo sudore e non so cosa dalle ascelle dai capezzoli cadono gocce sul libro...vorrei pisciare ma mi trattengo..I tre continuano a toccarmi.le mi parole si confondono , sono in preorgasmo, dico “ nooo..nooo, sto per...ahhhh” Dino avverte l'umore bagnargli le dita e cerca di portare le dita stesse sotto le gambe verso l'ano.Mi sposto in avanti per rendergli più agevole la cosa e il giovane mi inserisce un dito nell'ano, fin dove può. Ora gli altri due, succhiandomi sempre i capezzoli scendono con le mani nel mio sesso e mentre uno ha ripreso a stimolarmi il clitoride, l'altro mi introduce due dita nella vagina. L'addome mi si contrae, vengo sbrodando...Sono appena venuta, per cui ho un movimento di rifiuto alla nuova introduzione - Si alzi signora – dice Andrea – si spogli completamente e metta contro la parete. Ha preso la pillola immagino. Bene! –Mi adagio con seni a pancia alla parete e vedo i tre giovani spogliarsi e rimanere anche loro completamente nudi. Hanno tutti e tre i peni eccitati al massimo di dimensioni ragguardevoli.- Apra bene le gambe signora - dice Andrea - Dino tocca a te! - mi mette una mano davanti sulla mia pancia con l'altra cerca la fessura e trovatala introduce il pene che sparisce. Comincia a muoversi lentamente mentre gli altri due si mettono di lato e cominciano a succhiarmi i capezzoli. Dino continua per un poco, poi con un grido soffocato sparge il suo seme nella mia vagina. Viene sostituito da Roberto che comincia a sua volta a penetrarmi con vigore. Mi sento sballottata e avverto che lo sfregamento continuo comincia ad eccitarmi nuovamente le pareti della vagina. Anche Roberto viene dentro di me sostituito da Andrea. Questi però è più dotato e più abile. Mi penetra a lungo portandomi ad avere un nuovo orgasmo che mi lascia senza forze. Andrea però non è venuto e quindi mi fa voltare e mi inserisce il pene dal davanti Continua per un certo tempo, poi con alcuni colpi irrora il suo seme nelle mie viscere. Si fermano ansanti e sudati per un poco di tempo. Poi mi ritoccano il sesso. Sentendo che sono ancora ricettiva, Andrea si china sulla mia fessura e con e le dita che frugano e fanno uscire i loro semi mischiati mi porta ad un ultimo orgasmo che mi svuota completamente di ogni energia. Mi fanno sedere - Ora signora può tornare a sedersi, finché si sarà ripresa. E' stata molto brava, sa, lei assomiglia molto alla nostra docente di economia politica che ci ha bocciati al primo esame e così noi ci vendichiamo! Le chiediamo solo di rimanere qui con noi per il tempo che rimane, tre quarti d'ora. Deve restare così nuda a nostra disposizione... -Mi siedo: mi gira la testa. I tre giovani si rivestono lasciandomi in pace. Dopo circa dieci minuti Andrea mi chiede di alzarmi, mi accarezza le natiche e mette un dito sul buco del sedere mentre con l'altra mano si accarezza il pene che sta tornando duro.Anche gli altri due giovani cominciano a toccarmi i seni e sui peli del sesso. Sento che mi sto eccitando di nuovo e prendo in mano il membro di Andrea muovendolo ritmicamente. Dico biascicando, eh no, nuova scannata, nuovi soldi...Andrea smette di toccarmi dice se fai la brava poi te li diamo prof troia, non siamo ricchi... e si concentra sul proprio organo. Intanto si sono avvicinati anche gli altri due. Allora prendo in mano anche l'altro pene e comincio a muovere anche quello. Gli altri mi mettono in mano i loro membri e mentre riprendo a stimolarli siamo tutti sudati i corpi sono viscidi, per terra il seme fuoriuscito dalla mia figa rende scivolose le assi di legno. Dino ordina stia giò, mi sdraio con le gambe raggomitolate con la schiena nel viscido, mi piace l'odore...Il terzo mi sale sulla pancia, mette il suo fra le mie tette e comincia a massaggiarlo. Dopo un certo tempo vengono tutti e tre, chi nelle mie mani e chi sul mio petto - Complimenti signora - dice Andrea aggiungendo dei soldi al mucchietto preparato - è stata molto brava! Ora può farsi la doccia -I tre mi accompagnano alla doccia, “facciamo la doccia?” Erano le 9 di sera in spiaggia non c'era più nessuno , potemmo uscire nudi e fare la doccia che era davanti alle cabine..ci dette un brivido, era fredda, ma ci ripulì..del sudore, dei nostri fluidi.. mi guardano lavarmi, davanti a loro, mi asciugano, poi in silenzio ci rivestimmo alla bell’e meglio, traballando andammo poi mi lasciano rivestire e se ne vanno dicendo - Arrivederci a presto signora prof!”.
Il giorno dopo arrivarono Remo e Davide, i due marinai a cui avevo succhiato il cazzo sul battello. Ci baciammo affettuosamente. Dissi per voi 50 in due...mi diedero un biglietto e abbracciati entrammo nella cabina e chiudemmo la porta. Il calore che era dentro, escludendo la brezza del mare, ci avvolse e ci sentimmo come in una sauna.., cosa che contribuì ad eccitarci, e gli ormoni veicolati dal sudore rendevano i due, e anche me, in fondo, roventi di desiderio.. Appena Remo finì di baciarsi con me, Davide si inginocchiò, mi apri le mutandine sotto la gonna io ero già un po’ bagnata e mi baciava la passera......poi mi fece mettere in ginocchio e mi trovai il suo cazzo enorme davanti alla faccia....come ipnotizzata, pur da esperta qual’ero, iniziai timidamente a baciarlo, lo succhiavo come un calippo…lui era imbarazzato, si sfilò i pantaloni e abbassano le mutandine estrasse il cazzo e quando Remo mi fece rialzare in piedi, forse per evitare di venire subito e rovinare il gioco, mi prese da dietro per fianchi e abbassò il bordo posteriore dei miei slip e fece avanzare il cazzo da dietro tra le mie chiappine e avanti finchè poteva accompagnandolo con la mano e baciandomi sul collo. Il suo cazzo prima si strusciava tra le mie chiappe, sfiorava il buchetti e proseguiva in mezzo alle gambe fino a divaricare un po’ le grandi labbra e si faceva largo fino a sfiorare il clitoride dal basso, tra le gambe, senza entrare …io iniziai a gemere, mi piaceva, colavo i miei umori sul cazzo, e con ansia e un respiro fattosi affannoso, stringevo le cosce per sentirlo strusciare per tutta la lunghezza dello spacco fino a muoversi col bacino per baciarlo col clitoride .....mi sfuggì un gemito di piacere.......” ahhh..mioddio...mi fai venire subito..sbrodo...” Davide mi leccava le tette, avendole abbassato il piccolo reggiseno, e io cominciai a muovermi sempre tenendo il pisello che avevo tra le cosce pressato con la mio mano verso la figa che si era bagnata come una spugna.....lo sentivo muoversi avanti e indietro...indietro e avanti.....tutte le volte che era tutto in avanti sentivo la sua pancia fare chick cick per il sudore di tutti e due contro il mio fondo schiena - Sentivo che .....stavo impazzendo dal piacere......e anche lui che sospirava affannato..la sua eccitazione era alle stelle. Con la mano sotto il pisello sentivo che usciva umore e gocciolava sul cazzo e mi colava tra le gambe....... Davide mi mordicchiava i capezzoli e faceva uscire del sudore latteo. Il cazzo sotto, che accarezzava le mie parti tenere, senza entrare si muoveva in mezzo tra buchetto e clitoride, era gonfissimo, bellissimo......mi fermai .....non volevo venire.....mi spostai in avanti verso Davide che mi slinguava, fuori di sé ansimava come non mi era mai capitato di sentire… mi fece alzare una gamba ed appoggiare il piede sullo sgabellino della cabina, ma continuando a tenere il cazzp bagnato in contatto della mia zona perineale Io stringevo e allargavo le gambe e Davide scese a leccarmi davanti ma stava attendo a ritirarsi quando il pisello dell'amico mi spuntava dal davanti. Lo impugnavo, mi pareva di avere un cazzo mio, pensai a Valeria, un giorno l'avrei scopata in quel modo...Poi lui non resistetti più, e mentre io mi stavo inchinando a baciare le spalle di Davide che mi masturbava con le dita e leccava all’attaccatura della vagina, lo prese in mano lo indirizzò nella figa liquida ed aperta, con le labbra gonfie ed invitanti, me lo infilò direttamente al posto giusto piano dentro fino all’utero e io mugolavo stringevo i muscoli del perineo e poi singhiozzando disse “siiiiiii… dai… non ce la faccio…. Scopami…. Fammi venire…voglio dentro..voglio sentirlo..” e lui obbedì e con un colpo forte penetrò dilatando del tutto con il cazzo più grosso che avessi mai preso, lo sentii fino all'ombelico aprendo il varco del piacere ..stavo i gridando ahiii ahii sisssiiii continua..dammelo dammelooo…inondami..”, ma Davide si alzò e mi slinguò per farmi tacere..i miei vagiti si spensero in un mmmmmmhhhh..C’era un raggio di luce che illuminava di sbieco lo specchietto della cabina.........dentro lo specchietto vedevo il mio viso stravolto da smorfie di piacere......pensai..quanto mi piace scopare... grazie zia, e quella del cucchiaino...
Davide ansimava anche lui....si stava masturbando davanti a me........Remo non resistette più..stava pulsando..”vengo dentro..a te” mi sussurrò “ ti amo..ti amo…ti …” e mi sborrò tanto dentro e io venni contorcendomi e aiutando Davide con la mano a venire, e quando lui godette schizzandola sulla faccia , con tutto che colava sulle gambe sue e mie… ripresi a gridare “ahhhh..ahhh.. vengo ancora vengo ancora…fatemi godere..bevo la scanna...mi piace dammela tutta ho sognato ogni notte di fare così..così…..”. Era tanto che i due non chiavano , e Davide si era ripreso, spostò lo sgabello, ci si sedette e disse “vieni..siediti sopra di me” e mi guidò in modo che mi girai dandogli le spalle e cercai con la mano il palo tutto sborrato che nel frattempo si era rialzato e avendo la figa ormai bella aperta e lubrificata, me lo introdussi piano piano dicendo “ohh..fa male...ma mi piace, piano piano..” Remo si era inginocchiato e mi leccava, e succhiava dal davanti le grandi labbra, dato che avevo le gambe così aperte che il pisello di Davide dallo sgabellino mi faceva stare arcuata in posizione tale da offrirgli la parte anteriore della figa gonfia apeta e colante.…Sentivo la sua lingua e il pisello di Davide entrarmi dentro insieme ..........Mugolavo dal piacere.......mi uscì un getto di pipì...colpì Remo in faccia era bagnato fradicio e non capiva più niente......ansimava per il piacere.......la cosa sembrava piacere anche a Davide che iniziò a alzare ed abbassare il bacino…con più foga....... e mugolava........la mia eccitazione era alle stelle......Davide sembrava di essere pronto a venire, ma fece alzare me all’improvviso e mi disse “ inginocchiati! E lui si alzò, nella penombra mi avventai sul suo cazzo avida di scanna e con foga e cominciai a spompinarlo e poi lo sentii che sussurrava “ vengooo..ti vengo in bocca….bevila beviii”e io succhiavo Davide e gli misi un dito nel culo, fino a toccargli la prostata.
Il trucco me l'aveva insegnato Vladi. “ Se un maschio è già venuto una volta, per la seconda ci mette più tempo e tu ti stanchi, ma se gli metti un dito fino a toccargli una ghiandola che produce la scanna, lui non può fare a meno che venire..” e intanto io facevo versi incomprensibili con il coso di Davide in bocca , una mano a toccarmi la micina e una a spremere lui, era quasi sdraiata contenuta solo dalla ristrettezza della cabina, le cosce allargate, in ginocchio, lui davanti, appoggiato alla parete di legno e cartone, con le mani che mi reggevano sotto le tette, una posizione precaria...e si toccava con furia......voleva venire il mio dito saettò nel suo buchetto lo spinsi e intanto succhiavo mentre Remo continuava a perforarmi la fica calda e bagnata...e più si muoveva, piu' lei leccava con foga il pisello di Davide che cercava di resistere il piu' possibile ma l'orgasmo prese il sopravento...il mio dito era tutto dentro , lui urlò “ troiaaaa. Non cosi...mi mungii come una vacca... oddiooo e gli partì una scarica di scanna molto densa ...venne ansimando...io lo succhiavo come un vitello succhia il latte, deglutii a fatica il liquido denso ma mentre passava nell'epiglottide mi capitò come gola profonda, il gemellaggio tra il clitoride e quel pezzetto di me tra le cosce...il mio corpo vibrava senza controllo....pisciai di nuovo ma Remo si fermava e continuavo a scoparla, le contrazioni mi dissero che era venuto di nuovo…e anche Davide finiva la sua fontana e io sentii gli schizzi che non entravano nella bocca arrivare fino a me sul petto, bagnarmi tutta la schiena, i capelli.. finchè non smettemmo tutti e tre di ansimare...Remo lo tirò fuori e io mi girai e mi sedetti per terra.
Davide si sedette anche lui dietro, mi teneva il busto, mi accarezzava con le mani i seni, e Remo si alzò in piedi sopra di me......piano piano rientravo in me.....mi porgeva da leccare il cazzo ...sapeva del mio liquido preferito e mi eccitava.. Ma dopo cinque minuti sentii una cosa inaspettata! Era Davide che mi sollevava il sedere e mi prendeva di nuovo da dietro! Ma come faceva? Sentii il mio corpo muoversi senza volontà indietro e a vanti, e lei sussurrare “ noo.bastaaa..bastaa.., non ce la faccio..non ce la faccio… Remo disse “ Davide ..basta, l’abbiamo distrutta, poverina, basta!” ma il mio corpo fiaccava la mia volontà e la mia voce arrochita era più sexy che mai quando iniziai a bisbigliare: “ ohhh ..ohhh..siiii. daii..daii. mi piace.sbattimi, sono una troia…troia ...sono nata troia...te la doo..la dooo a tutti...ancora..ancoraaaa” E Remo si alzò e cominciò a baciarmi sulla bocca mentre cominciavo ad ansimare di nuovo.....più ansimavo più Davide si muoveva. Mugolavo stremata......sentivo il suo fiato caldo sulla bocca, poi inarcai la schiena e venni di nuovo mentre roteavo la lingua nella bocca di Remo e gli mungeva con le mani il pisello che non si riprendeva del tutto..gli pompavo le palle…ma quel ragazzo mi eccitava anche da spompato e mi masturbavo attorno al core di Davide sempre duro finchè con la mano sentii la sborra che mi usciva dalla fica e mi colava ancora tra le gambe. La raccolsi e la spalmai sul cazzo di Remo togliendomelo dalla bozza, poi lo risucchia con la scanna di Davide sopra , gli infilai una mano tra le gambe e lo sodomizzai col dito fino a premergli la prostata, e così lui mi venne in bocca e potei gustare una altre ultima dose di scanna fresca. Quando Davide uscì da me ci sedemmo tutti e tre accanto e ci scambiamo baci.......senza parlare . Mamma mia che scopata!... Poi in silenzio ci rivestimmo alla bell’e meglio, traballando accompagnarono me a casa..ci disse “spero di non svegliare l'amica...di mamma!” entrai silenziosa e loro sull’uscio mi salutarono, chiedendomi chi era il vincitore, ..io dissi “ ragazzi, siete pari e la vostra scanna è buona..” .ma con la segreta intenzione di riprovare la sfida..
Chissà se sarebbe stato possibile.....
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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