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Colpa della noia 4


di forrestsherman
18.06.2021    |    6.822    |    1 9.1
"Abbiamo sentito la tua storia, siamo amici del primo che ti ha sverginato, Oscar, e poi sappiamo che hai preso più cazzi che Kayden Kross..."
A signora dice ti abbiamo comprata! Comprata? Si abbiamo pagato 100 mila euro ad Arnaldo e 30 al tuo ex marito, ora sei nostra. Vai a casa e riposati. Domani sera vieni a questo indirizzo

Già la sera dopo ci arrivo nella sua villa sontuosa, dove trovo i due ...loro si chiamano Lea e Guidobaldo, lui è il marchese, quello che assomiglia a Magnum PI .

Non capisco cosa significhi che mi hanno comprata, glielo chiederò

All'aperitivo sul terrazzo mi sento eccitata e ansiosa, sono entrata in punta di piedi in un mondo in cui non conosco nulla....ma in cui inconsciamente avevo sempre sognato di appartenere....ma come comprata..non capisco ...raggiungo gli ospiti sul terrazzo per l' aperitivo. indosso un abitino di lino di Dior appena sopra il ginocchio e delle eleganti tacco dodici

Non riesco a non indugiare sull'eleganza di quel uomo bellissimo e tenebroso, il marchese dice “ cara, la cena sarà servita alle nove tesoro, ora vieni a gustarti con me lo stupendo panorama che questo tramonto ha dipinto per noi"

Io guardo la campagna verdissima che contrasta con un cielo infuocato dal rosso del tramonto, finisco di sorseggiare il mio Martini mentre la situazione mi accende la mente e tra le cosce.

Cena sontuosa con molti commensali

Il marchese mi presenta e mi fa sedere di fianco a se e mi tocca mentre mangiamo e fa l'occhiolino alla moglie ...poi mi sussurra “ ho voglia, ci vediamo tra due ore nelle stalle.”me lo chiede con naturalezza come se stesse chiedendo altre olive all'aperitivo.

L'idea di quello che le stava per succedere mi costringe a strizzarmi nervosamente un capezzolo che era già colpevolmente duro.

Guidobaldo mi aspetta all'ingresso delle stalle, mi dice "Entra, guarda”
Appesi alla parete ci sono una serie di frustini da caccia “ erano di mio padre, vai a scegliere uno, e togliti l'intimo prima di ritornare"
Nella stalla attigua trovo Lea , ha in mano un collarino di cuoio, impreziosito da un gancio d'oro che fa sia da pendente che da terminale per un guinzaglio.

Mi dice, te lo devo mettere ..dico “ma che stranezza è? “
Lei dice “fa parte della cura per te , vedrai” ..tenendo lo sguardo basso passa le dita sul cuoio delle verghe.

Spogliati e inginocchiati mi dice severa.
Mi denudo di abito e intimo, tengo solo le scarpe.
Mi fa inginocchiare e mi allaccia un guinzaglio, mi mette un frustino in bocca, ora vieni, troia...devo seguirla a quattro zampe, con il frustino tra le labbra e camminando lentamente per soddisfare un capriccio di Guidobaldo .

Sento il legno freddo sotto i palmi e sulle ginocchia, mi fanno male...
Mi sento completamente schiava, e umile ma interpretare la troia vogliosa di sottomettersi mi sta accarezzando la mente, mi eccito e ho i capezzoli gonfi.

Guidobaldo appena Lea gli consegna il guinzaglio mi da uno strattone al collarino e dice "Brava amore, Stasera la voglio rendere docile..sei pronta?"

Sto al gioco e come una gatta mi struscio sulle sue gambe, poi, quando la sua mano mi accarezza la schiena mi giro esponendo la figa già gonfia per la stranezza della situazione che mi suscita .

Guidobaldo mi prende il frustino dalle labbra ed iniziò a farglielo scorrere all'interno delle gambe.

La prima frustata arriva' secca e senza preavviso, io mi contorco e tengo il fiato, poi avverto il tocco lascivo delle sue dita esplorarmi tra le cosce.

Le sue mani mi esaminano tra le labbra e indugiano sul clitoride scoprendolo e titillandolo, e, per un istante, immagino che la successiva frustata me lo avrebbe colpito, invece sento l'aria fischiare e un dolore intenso sui capezzoli, poi in rapida successione altri tre colpi sul culo, intanto che l'altra mano lmi sta masturbando.

l quinto colpo sulle spalle non lo sento perché sto in orgasmo, poi Guidobaldo si ferma . "oddio vengo vengo, ti prego fammi venire ... ora mi scappa la pipì ..vengo toccami padrone...." Le sue dita continuano a toccarmi il sesso che ormai era un arcobaleno di terminazioni nervose impazzite, lo vedo slacciarsi i pantaloni e istintivamente cerco con la bocca il suo cazzo che non conosco.

"Ti prego ..vengo non la riesco più a tenere....."
Sono le ultime parole che riesco a dire prima che lui inizi a scoparmi in bocca, in ginocchi sul pavimento sporco di paglia della stalla e sento l'orgasmo venire definitivo , ho lo spasmo, stiro le gambe in una contrazione di piacere e senza smettere di succhiare lascio andare la vescica pisciando.

Mi vergogno di farlo per la prima volta e con un marchese , mi stacco dal cazzo “ ohh..noooo.. che vergogna...” lui lo rimette in bocca e mi sborra in gola.

E dice “ ti punirò per questo...ora alzati ....." .

Ubbidisco mentre sento il suo sapore maschio iniziare a colarmi in golae il di più sul seno mentre lo vedo raccogliere il frustino.

Un brivido mi fa fece inarcare la schiena, resto ferma mentre sento che il manico della frusta di cuoio mi si infilava lentamente nella figa.

Poi la toglie, mi spiace quasi perchè sono pronta a venire di nuovo, ma lui dice "Ora vai in quel bagno, lavati e vestiti con quello che trovi appeso.

Ho solo la forza di annuire, mentre la sua sborra mi cola sulle guance, quello che all'inizio credevo un gioco si è fatto reale e sono diventata una schiava

Immagino che quella notte Guidobaldo mi avrebbe potuto dare piacere e dolore a sua discrezione, e questo dipendeva solo da quanto sarò troia assecondarlo ad eccitarlo.

Esco dal bagno con quella lingeria e lui mi guardò , mi accarezza la lingerie nera, i miei piccoli risaltavano sostenuti dalla guepierre reggicalze, e la figa già un po' ecciatata usciva dagli slip lui me la tasta dice sei già bagnata, bene, troia.

Poi mi prende per il collare e mi conduce dove ferrano i cavalli, c'è un infrastruttura per tenere fermi i puledri con cinghie e ganci.

Arriva Lea, con un vestito di seta molto aderente, mi bacia sulla bocca, mi dice di mettermi tra le cinghia. Mi legano a schiena in giù con le gambe e le braccia allargate .

Lea mi accarezza partendo da una gamba fino all’inguine, passa sulla sua fica, sulla pancia e fino alle tette. Mi pizzica i piercing...mi mette due due mani nella figa.

Le muove rapide... mi sento in pre orgasmo ma il pizzicotto sui capezzoli mi fa male e inizio ad agitarmi e urlare per liberarmi ma uno schiaffo di Guidobaldo mi fa immediatamente fermare.

Dice, tu sei nostra e devi fare quello che vogliamo e se vogliamo farti godere per il nostro piacere devi godere e se invece ti vogliamo fare soffrire per il nostro piacere devi soffrire, perciò ti abbiamo comprata da tuo marito e Arnaldo, che era il tuo padrone, a a cui ti sei data solo perchè sei una troia ninfomane e capisci solo la vita con due cazzi dentro e uno in bocca.

Abbiamo sentito la tua storia, siamo amici del primo che ti ha sverginato, Oscar, e poi sappiamo che hai preso più cazzi che Kayden Kross .
La mano di Lea continua a fare su e giù sul suo corpo, mentre Guidobaldo mi parla: “ calma puledrina, vedrai come godrai..”
Io, nonostante la situazione, con quelle carezze mi sto sciogliendo. Incredibilmente mi sto eccitando.
Lea è vestita con un vestito di seta molto aderente. Improvvisamente smette di toccarmi, e insieme ak suo uomo mi mettono in bocca una pallina per impedirmi di urlare, come hanno fatto i cinque dell'altro ieri.
Poi lei prende una frusta e comincia a frustarmi sulle tette e sulla fica.
La frusta è di fibre vegetali e ad ogni colpo brucia. Lui ha il cazzo fuori e si masturba guardando il mio supplizio.
Non credo a me stessa ma tra le carezze di prima e questa situazione imbarazzante e il bruciore sulla pelle scoprta dal body e dagli slip con la figa aperta mi eccito in modo mai provato prima.
In fin dei conti uno dei miei sogni erotici ricorrenti è quello di essere violentata da un uomo e una donna che mi trattano male e mi sculacciano.
Quante volte di notte mi sono svegliata dopo questo sogno nel letto e ho continuato a immaginarmi questa situazione, per poi masturbarmi fino a raggiungere orgasmi fortissimi.
Questa volta, però, la situazione è reale e ne sono terrorizzata. Ma nonostante tutto il mio corpo reagisce agli stimoli sorprendendomi come non potevo immaginare anche se quando marco mi usa violenza alla fine mi ettito e entro in orgasmo...
Ad ogni colpo di frusta che mi colpisce i capezzoli o il clitoride, dopo lo shock di dolore monta uno shock di eccitazione .
I gemiti mugolii di dolore per le frustate che non posso fare uscire per via della pallina in bocca si mischiarono così anche a lamenti di piacere
Sento capezzoli e clitoride gonfi, eccitati.
Spro che i torturatori non se ne accorgano, mi vergogno de sperava che i suoi dipendenti non se ne accorgessero, perché mi vergogno che capiscano che ho questo istinto masochista.
Ma Guidobaldo non ci mette molto a notare che la fica gonfia e aperta sta colando, ferma Lea dal frustarmi e mi mette una mano tra le gambe.
Legata come un cavallo non posso muovermi, col bavaglio tra i denti non posso urlare, non posso urlare , sento gli umori colare dalla fica. Guidobaldo dice a Lea “ la tua troia sta per venire, ma noi dobbiamo portarla avanti, impediamoglielo..” e scoppia in una risata mentre mi infila brutalmente due dita nella fica e inizia a fare un lento dentro e fuori, ogni tanto tirando fuori la mano , passandomela sotto il naso e dicendo, senti l'odore della tua pancia, come una cavalla che eccita lo stallone...io sono immobilizzata dalle cinghie che mi tengono le cosce apertissime, oltre come può aprirle una donna normale perchè sono una maestra di pilates, con quella spaccata la figa spinge fuori dallo spacco del tanga e sembra un animale vivo e io con gli occhi chiusi sento l’orgasmo montarle dentro.
Ma tu non sei una cavalla, sei una donna puttana..e mi da una manata proprio in mezzo alle cosce, sul clitoride èroducendo un rumore di liquido e schizzi intorno.
A ogni schiaffo sulla fica cerco di mugolare per il momentaneo dolore, ma la cosa stimola di più il clitoride era gonfio e sporgente e la fica grondante di umori.
Guidobaldo mette e tira fuori le dita dalla sua fica e le mostra gocciolanti a Lea ridendo.
Lea le lecca e gli dice, che zoccola, non vedo l'ora di farmela...
Lui dice dai, va bene, dai una leccata alla fonte
La donna si tira su il vestito con fare elegane, non mi aspettavo che una così distinta si abbassasse a tanto e in ginocchio inizia leccarmi la figa
MI sto eccitando troppo, mi contorco , el cinghie m fanno male, mi segano la pelle, sbavo dal bavaglio, non aveva mai avuto una una cosa del genere e mi sento umiliata ma sono eccitatissima.
Lea continua a leccarmi e lecca pure le dita di suo marito che intanto con l’altra mano ha ricominciato a toccarmi tra le cosce.
Poi lea ansimando anche lei per l'eccitazione inizia a tirarmi e a torcermi i capezzoli, che nel frattempo erano anch’essi diventati lunghi e dritti.
Lea mugola mentre si masturba sotto il fine abito, io non, vinta dal dolore ma sopratutto dal piacere non capisco più niente, ho solo in mente sfogare uno strano turbolento orgasmo che mi sta crescendo dentro come un vapore surriscaldato e che tra breve sarebbe esploso.
Ma improvvisamente il marchese si ferma: “stupida puttana, pensi che siamo qui solo per farti divertire?” dice.
Impazzisco per l'interruzione e sono furibonda per tutta la situazione, non essendo riuscita e raggiungere il piacere dopo il dolore e penso all'accaduto ...mi sono lasciata coinvolgere in quello che era diventato un gioco sadico erotico ma non mi piace, i due sono aguzzini, non amanti, pur sadici come mio ex marito...
Mi divincolo, chiedo con mugolii che mi tolgano il bavaglio...ma riesco solo a sbavare e vedo che Guidobaldo prende un fallo di ulivo inciso a forma di grosso cazzo e perfettamente levigato .
Mi si avvicina e a poco a poco me lo infila nella figa aperta e indifesa, Il coso duro mi riempe e mi stimola l'interno della pancia provocandomi una ulteriore emozione ..
Lea arriva con delle mollette da bucato e una ad una me le pinza sui capezzoli e sul clitoride.Mi fanno male..urlo da muta e sbavo agitandomi tra il lacci che mi segano la pelle, Ho le parti intime in fiamme, ma quella grossa presenza nella fica tiene vivo il vapore dell’orgasmo, sempre lì, presente e pronto ad arrivare, ma che non riesce a sfogarsi.
Con una mano Guidobaldo fa fare dentro e fuori al cazzo di legno, mentre Lea mi tortura girando le mollette su capezzoli e clitoride.
Cerco di gridare e gemere con la fica e le tette in fiamme e soprattutto la molletta sul clitoride mi da sensazioni fortissime e stranissime proprio perché fa male il mio cervello che ormai so essere deviato trova la cosa eccittantissima e nonostante tutto, sto per venire.
Lea mi guarda, sudata e con i segni delle cinghie, forse prova pena, mi toglie la pallina, mi bacia, mi sussurra “cara, ora ti faccio orgasmare...sei contenta? Grido siiiiiiiii ti pregoooo ti pregooooo
Lea a quel punto mi infila un dildo acceso e vibrante nel culo e muove il fallo di legno prendendolo dalla mano di Guidobaldo .
La doppia penetrazione e la vibrazione mi porta ad un orgasmo di un’intensità mai provata prima, dalla fica mi parte un getto vero e proprio, che bagna tutta il vestito rosso della donna che mi sta masturbando e con l’orgasmo mi esce un ululato, un potente urlo liberatorio, seguito da una serie infinita di mugolii, ansimando e gemendo , con spasmi che mi squassano tutto il corpo. Vedo che Guidobaldo si fa succhiare il cazzo sborrante da Lea .
Lei viene da me e mi slingia trasferendo la sborra del marito nella mia bocca , gemendo deglutisco non so più come fare, mi sento svenire...
I due scompaiono e dopo lo svenimento le sensazioni dell’orgasmo svaniscono e per me è un risvegliarsi e tornare alla realtà. Mi rendo conto che sono ancora legata con la fica tutta aperta e bagnata e con quell’orgasmo così umiliante per una istruttrice di pilates della mia condizione.
I padroni tornano tutti vestiti da sera, mi slegano mi mettono in una gabbia per i puledri, seduta sulla paglia che assorbe i fluidi colanti, e con le mani legate ai lati: “così non puoi masturbarti, troia” dice Guidobaldo sghignazzando.

Il mio corpo è ancora eccitato e desidero ancora masturbarmi ma la posizione in cui mi hanno messa non mi consente neanche di strusciare la fica dolorante ma desiderosa di essere toccata contro il pavimento per provare a masturbarsi in quel modo.
Sono sfinita, eccitata come non mai nella vita e sconvolta dai mille pensieri.
I due se ne vanno dicendo “ Vedrai che sorpresa porteremo qui tuo marito” e a quel punto, stremata e spaventata, svengo .
Una secchiata d'acqua fredda mi sveglia , sono sconvolta, urlo “ noooooo...bastardiiiiii!” , il marchese con ancora il secchio in mano mi prende per il collarino e con la guepierre arrotolata e le calze rotte e i seni fuori con ancora le mollette e la molletta sul clitoride mi conduce in un garage annesso alle stalle.

Nel garage ci sono una ventina di persone 17 uomini e quattro donne, tutti mascherati...
Lui tirandomi seminuda col guinzaglio mi presenta dicendo “ oggi l'oggetto per noi che proseguiremo il trattamento, è questa bella istruttrice di pilates” .
Lo sento scivolarmi alle spalle, trattengo il respiro, per scherzo dice , “ i puledri scalciano, ma con questa cavezza io li so domare e...e anche certe donne..lei Marchesa vuole provare? “ lei disse “ ehm..non so, fa male?...”-” no.. prova Kate, io ho la massima cura dei puledri e..delle donne..” sento che mi appoggia alle labbra un filetto di rame, di quelli che si usano per domare i puledri. Lo tiene con le dita negli anelli laterali, sento il suo corpo dietro il mio, mi sovrasta di dieci centimetri abbondanti, lascio che me lo infili in bocca e faccio scivolare la lingua sotto il filetto.Mi passa la cavezza sul collo e mi fissa la cinghia sotto il seno mi toglie le mollette, poi lo stringe sullo stomaco..la stretta mi fa gonfiare i seni, dico “aaaaahh..”
Di nuovo salgo in uno stato di eccitazione e sto già bagnandomi..
Lui muove lentamente le dita, e io come fossi una giovane cavalla sono costretta a piegare il collo verso il basso ed alzare il culo, andando ad appoggiarlo al suo cazzo che sembra un bastone di legno inguainato nei pantaloni da equitazione.
La piccola folla applaude l'esibizione., io vorrei morire per la vergogna, ma mi ostino a non voler ammettere al verità, sono schiava non del Marchese e dalla moglie, ma della libidine che loro stanno facendo emergere in me e che prima è stata latente e usciva sono nei momenti di violenza di Marco.

Il marchese mi gira intorno e mi ordina: “in piedi schiava”.
gli spettatori e le spettatrici parlottano tra loro indicandomi

Mi alzo a fatica con le mani dietro la schiena , il morso mi da fastidio ..ma non possa fare niente...il marchese mi fa divaricare le gambe e mi mette una mano tra le cosce sibilando: “immobile schiava , se non vuoi finire in cella di punizione.”

Lea mi mette con la faccia contro il muro, e con una mano mi blocca le braccia dietro la schiena e con la mano libera inizia a palparmi entrando nella vagina, e a accarezzarmi con vigore sulla pancia, lungo le cosce, tra le tette. Mi prende un capezzolo tra le dita e lo stringe forte. Mugolo di dolore e mi eccito ...
Guidobaldo con una gamba mi fa allargare i piedi fino a che ho le gambe molto aperte, poi scende lentamente verso la mia vagina e le infila in modo brutale due dita dentro.

Urlo un mugolio lamentoso ma mi ormai so che mi piace essere usata e maltrattata e subito la fica si comincia a bagnare anche se questa intrusione così improvvisa mi procura un certo dolore.
Poi Guidobaldo me le mette in bocca: “leccale schiave , senti come sono buone”.
Come sempre ubbidisco. In fin dei conti è quello che più le piace.
Brusii di approvazione salgono dagli spettatori . Mentre subisco questa vergogna Lea si avvicina con una orda di canapa e me la lega in vita e da dietro, passa la corda in mezzo alle mie cosce e la tira su da davanti, l in modo che la corda si insinui tra le labbra della mia fica ormai gonfia per le frustate e le penetrazioni violente e la lega alla parte che gira intorno alla vita.
Mi trovo la corda legata stretta tutta sparita dentro alla fica, ma soprattutto sento la sua pressione in corrispondenza al mio clitoride e mi fa provare sensazioni nuove ed estremamente contrastanti: fastidio, eccitazione, stimolazione continua ai limiti del dolore.

Tutti mi guardano con la cavezza in bocca e la corda in figa, poi dice “ il tuo modo di essere schiava ora viene mostrato ai nostri amici ospiti, tra cui uno che conosce...mi tira come i mulattieri tirano i muli e mi fa andare avanti tra le due fila dei presenti che mi fanno ala.
Camminare con quella corda piantata nella fica è una vera tortura. La corda si muove ad ogni passo e mi struscia sul clitoride, facendomi male, ma anche eccitandomi .

Inizio a perdere umori e temo di gocciolare lungo le cosce, ma la corda di canapa fa anche da tampone, assorbe gli umori e diventa sempre meno aggressiva. Il fastidio si sta tramutando in un massaggio continuo e alla fica e al clitoride e anche solo a camminare lentamente inizio a sentire il piacere crescermi dentro. Non voglio farlo vedere, visto che sta passando tra un'ala di morbosi guardoni a cui sono costretta dare spettacolo , e tra essi temo ci sia il mio ex marito.

Il marchese e Lea si fermano e poi riprendono parlando con gli ospiti, e dicendo “ attendete, poi ci divertiremo insieme..”
In quel momento non che la faccio più, l’orgasmo si avvicina ormai vicino e mi fermo, incurante del morso che mi tira ma loro mi guardano e capiscono che sto per svenire ed uno degli ospiti con una mascherine rossa vedendomi così turbata, con il viso sudato, e mi si avvicina forse per sostenermi . Io farfuglio che va tutto bene e che grazie ,a non deve preoccuparsi, ma proprio in quel momento l’orgasmo esplode e non posso fare niente per nasconderlo.

Inizio a vibrare dal ventre e mi vergogno di farlo di fronte agli sconosciuti.

Lea capisce la situazione mi blocca e dice, “guardate la sua vergogna” , mostrando la mia figa sotto legata..dice è bagnata, lei gode, e il marchese dice che era questo il giusto modo di punire le donne troppo troie, e sfruttare il loro masochismo orgasmico.

Questo metter in piazza la mia deviazione mi fa morire di vergogna perché in qualche modo i maiali e le porche presenti si accorgono anche che la tortura è per me fonte di sbrodolamento .

Qualcuno comincia a fare risolini e sento dire : “mah.. avevamo pensato dalla clip che tutti abbiamo visto che era una troia in calore, ma mai avremmo immaginato fino a che punto”. Oddio penso..che clip ? Non ne so niente...scoprirò dopo cosa voleva dire quella frase...

Anche le quattro femmine del gruppo hanno un atteggiamento misto di derisione e morbosità e Lea non accenna a smettere di mostrare la mi vergognosa nudità grondante a tutti.

Il marchese interviene, “vieni con me.. venite amici. il divertimento è appena iniziato”. Lea aggiunge “Allora, puttanella, ti piace mostrare in giro quanto sei troia, vero? Adesso però vediamo se sei veramente la puttana che credi di essere...spostiamoci nello sala grande, venite con me”...apre una porta attigua alle stalle si apre in una stanza molto grande, con una serie di poltroncine rivolte tutte verso un tendone grande che copre una parete.
Rodrigo e Lea mi conducono nuda con il guinzaglio che tira il mio collarino e col morso da cavallino che mi hanno costretto a mettere in bocca.

Mi tolgono quegli aggeggi di tortura e mi legano in piedi ad una croce di pali messi a X. , nuda, con le cosce aperte, alla mercè di chiunque dei presenti.

Mi vergogno come mai nella vita, eppure sento ancora una volta l’eccitazione montarmi dentro.

Il Marchese dice, prego amici, se volete fare....un.....ehm..complimento..alla nostra professoressa di pilates avvicinatevi e fate pure, sraà divertente per tutti

Si avvicina uno che come statura potrebbe essere il mio ex marito Marco, con di fianco una donna molto elegante, bionda, che non mi ricorda nessuna che conosco, ma sono mascherati da pulcinella e non riesco a capire chi possano essere davvero

L'uomo mi si avvicina, non possa fare nulla, mi prende il clitoride tra indice e pollice e me lo stringe forte.
Sento all’inizio una fitta dolorosa, ma poi come il giorno prima questo dolore si tramuta in eccitazione .

MI piego sulle gambe con un forte mugolio, mi sento stupita delle reazioni del suo corpo, che vanno assolutamente contro la mia volontà, ma non riesco a trattenermi ….il mugolio di dolore si tramuta in un urlo di piacere e sento che la fica mi gronda sulle cosce.

Lo sconosciuto mascherato mi leva le dita dalla fica e le mostra alla sua donna sconosciuta “Guarda Clara ...come sbroda...e pensate che l'ho creduta una brava ragazza...l'ho messa incinta due volte...solo un pò troia, che si faceva scopare nei cessi delle discoteche...ma ora vedo che p una ninfomane masochista! Gode a essere torturata!
e mi rimette la mano tra le cosce dicendo "Mio Dio, quanto sei bagnata; allora ti stai proprio divertendo""Aaaah!" …Le sue dita mi percorrono le labbra e si inseriscono fra esse; una vera tortura ma pur aborrendo che mio ex marito lo faccia, godo...
Il marchese . Lea e gli altri maiali mi guardano con attenzione.
Non so cosa fare , ma tutti gli occhi su di me e la mano nella figa mi fa mugolare "Aaaaah, ti prego..." "Ti prego cosa?" "D-di più....mmmmh.."sempre col dito dentro e incomincia a muoverlo dentro e fuori prima lentamente, poi sempre più velocemente. Intanto con il pollice gioca con il clitoride. Aaaah sì, così....aaaah""Ti piace, eh? Sei proprio una puttana . Ti eccita che tanti ti guardino, vero?" " siii mi eccita ma ma ...No...smettila...sto per..non smettere…ven-go.."
"Vuoi che smetta? Ma la tua figa non mi dice la stessa cosa" Detto ciò mi inserisce un altro dito dentro e aumenta la velocità della masturbazione dita.
"Aaaaaaah" grido più forte "Aaaaaaah" "Aaaaaaah" "Aaaaaaah"
Guardate ...la troia ninfomane Kate, mia ex moglie e madre dei miei figli, ora è in mio potere. In nostro potere..."
Confessa...mi hai tradito? ...io non capisco.. sono legata a croce, con una ventina di persone che mi guardano. .un sadico che mi masturba e accanto un troia...penso solo all'orgasmo che desidero...mugolo "si..si..ti ho tradito...prima ..con Arni..poi ho...dovuto...ho fatto..la troia,, per soldi...ti prego ti prego Aaah, continua sto per....aaah" "Per? cosa vuoi?" "Fammi venire, ti prego mmmmh"

"Ok, ti voglio accontentare" Le sue dita vanno sempre più veloci finché non sento l'orgasmo impossessarsi di me ."AAAAAAAAAH!!" urlo e scuotendo tutto il bacino ceecando di stringere le gambe sul sesso colante.

Più d'uno dei presenti si era estratto il cazzo e stava menandoselo, e due maschi stavano masturbando le tre donne rimaste a guardare e noto anche il marchese eccitato e Lea gli massaggia il cazzo .

Ormai ho capito che è mio marito che mi masturba, facendomi piegare e divincolare in modo sempre più osceno finchè non esplodo mi contorco urlo....Vengo con un gemito sordo, tento di sbattere la testa mentre la schiena mi si piega per le scariche dell'orgasmo, ma sono costretta a godere in quella posizione innaturale legata finchè non trattengo più gli schizzi e piscio.
.
Guardate come gode e piscia , la mia ex mogliettina, e non vi stupite che l'abbia lasciata..la donna che è con lui lo tira via con se forse per pietà di me m e cerca di sfruttare il suo momento , infatti poco dopo li rivedo che si fotto su una poltrona

Lea mi slega e cado per terra esausta …Sento Lea che dice...ok ora che ci siamo eccitati facciamo quello che vogliamo

Il profumo della paglia che viene dalla stalla si mescola con quello del sesso che molti iniziano a spogliarsi e fare sesso nell'aria calda.

Svengo con la testa confusa per terra tutta dolorante....

dove sono arrivata....tutto per colpa della noia...
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