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Che Famiglia...2- la nipotina


di forrestsherman
17.02.2021    |    6.381    |    0 9.3
"Moglie, cioè la sorella di Maria, mia moglie..."
D' estate , in città fa molto caldo e così io e mia moglie Maria siamo invitati dopo tanti anni da sua sorella Luisa, che sta coi loro genitori in Umbria in un casale.

L’aria lì è più fresca e la notte si riesce a dormire bene senza l’afa opprimente della città.

Arrivati ci salutano Luisa e i genitori delle donne, poi arriva in auto Valentina, la figlia di Luisa col primo marito Piero, e poi Ettore, il figlio del secondo marito di Luisa, Massimo, che è fuori Italia.

Valentina l’avevo vista 5 anni prima, quella volta non mi era rimasta particolarmente impressa, era insieme a degli amichetti, giocava in giardino…era una bambina, ma ora a 18 anni, all’ultimo anno di liceo, è una bellissima ragazza, formosa ma magra, molto avanti rispetto alle coetanee.

E' vestita con una minigonna marron, e una camicetta praticamente trasparente, sotto un evidente reggiseno ricamato che faceva vedere e non vedere i capezzoli.

Mi sorride maliziosa e si lascia ammirare, ha un profumo delizioso, butta i libri su un divano, mi guarda sorridendo...”basta scuola per qualche giorno !”

Con lei ho un ricordo particolare appunto dell'ultima volta che fummo qui, 4 anni fa, la nipotina era sempre molto affettuosa con me, sarà perché ero uno zio giovane, sono minore di 2 anni di mia moglie, e solo maggiore di 2 anni di sua mamma Luisa, ma sono sempre stato molto giovanile nei modi, nel vestire e nell’aspetto, un po’ sregolato, e probabilmente ai suoi occhi avevo un certo fascino.

Un giorno successe un episodio molto strano: ero seduto su una sedia insieme a tutta la famiglia a vedere una partita della Nazionale di calcio in tv, quando Valentina che era tredicenne, non trovando un posto libero, venne a sedersi in braccio a me.

Man mano che passava il tempo, cercava una posizione più comoda e stabile, fino ad arrivare inevitabilmente con la sua fighetta in corrispondenza del mio cazzo che ormai era già quasi in erezione.

Ero a diretto contatto con lei, ci separava solo la stoffa dei miei bermuda e le sue mutandine.

Non so quanto volontariamente, Valentina iniziò un lento strusciarsi sul mio cazzo facendomelo diventare duro. Non pensavo che lo facesse apposta, d’altra parte, pensavo fosse troppo ingenua, invece lei si muoveva, avanti e indietro.

Sentii un calore che non mi aspettavo. Lei divaricò leggermente le gambe e così fece aderire ancora meglio la sua figa al mio cazzo.

Stavo fermo con le mani per non fare atti impuri, ma lei si strofinava, lentamente e mi faceva impazzire, ero rosso e sudato, ma non potei resistere oltre e all’improvviso venni e lei si accorse dei sussulti del mio cazzo, continuò per un po' a strofinarsi, poi si girò, mi diede un bacino, e si alzò, ricomponendo la minigonna, senza che nessuno si fosse accorto di nulla.

Rimasi molto turbato dall'episodio, non capivo nemmeno se lei lo aveva fatto apposta o se era stato un gioco innocente, né se si era accorta di ciò che mi era successo… poi partimmo e passarono questi cinque anni.

La ragazza che vedo ora ha forme si delineate, un seno piccolo e dritto ed un culetto sodo, la sua bellezza mi imbarazza e nei giorni di permanenza cerco di evitare i contatti ravvicinati, proprio per evitare qualcosa che mi attira ma che probabilmente dentro di me rifiuto.

Le giornate passano tra pranzi e gite in campagna , e non ho particolari contatti con lei, sto con mia moglie e sua sorella col marito e alla sera i suoi genitori.

Con Luisa non avevamo mai avuto rapporti troppo confidenziali, sapevo che si era risposata, assomiglia a mia moglie, forse è più bella, ha tre anni meno.

Col primo marito, Loris , il papà di Valentina, si sono sposati da giovani, ma il loro rapporto è andato in crisi perché lui, dopo diverse scappatelle, frequentava sessualmente la moglie del suo migliore amico d’infanzia che si chiama Clara, con cui da giovane ha avuto un flirt.

Lei, Luisa, a 16 anni era molto sveglia, faceva pompini a tutti, me compreso, ero un po' invaghito di lei, andammo qualche volta in macchina a fare cose, senza mai scopare, me poi lei voleva accasarsi al più presto e ha scelto senza amore il più vecchio della compagnia, che l’ha sposata nonostante la sua fama. Io poi mi sono invaghito di Maria, anche se era più anziana di me di un anno, e l'ho sposata.

Ma nel tempo i suo si è rivelato un matrimonio problematico e il loro rapporto si è incrinato, anche perchè suo marito Loris ha una sessualità un filo strana, per fare l'amore con sua moglie doveva avere un altro maschio insieme.

Così, a seguito di varie situazioni che lui creava , lei ha iniziato a scopare con Massimo, prima insieme a Loris e poi da solo, così poi lo ha soffiato alla precedente moglie, sua amica d'infanzia, Clara, e ora è suo marito.

Con Maria invece andiamo d'accordo, so che quando va ai convegni si concede qualche scopatina, sia con maschi che con femmine, e io a volte trovo qualche avventura, ma tutto senza scandali e musi lunghi

Invece Luisa era spesso incazzata, e una sera di 17 anni fa, era venuta da noi per parlarne con mia moglie, sua sorella, che per combinazione era fuori per una cena con i compagni di scuola, io ero da solo.

Così parlammo un po' e alla fine mi confidò ” ora Loris non mi scopa più, sono infelice, sono troppo giovane per non avere più orgasmi…dai..aiutami ! “ 

Pensa che ho fatto di tutto per farlo felice, dato che si eccita solo a vedere sua moglie che scopa con un altro, voleva farmi scopare da Massimo e mi ha portato in un agriturismo apposta, con Clara e Massimo...ma io non volevo, sono scappata..e piangeva

Io cercavo di dire delle cose per consolarla, ma non trovavo niente di valido, e lei mi veniva sempre più vicina, e piangeva,poi d’impeto si girò e mi sbottonò la camicia, avvertii un brivido di piacere e vedendomi a torso nudo, vidi che, nonostante la rabbia sua, l’attrazione si fece forte…lei piangeva, si voleva fare consolare. mi raccontava cosa aveva dovuto subire per cercare di fare contento Loris, essere scopata da suoi amici mentre lui guardava, arrivare bendata in una stanza con tre maschi e poi essere scopata da tutti...dopo un pò di questi racconti mi venne vicino e mi baciò sul collo,

Io decisi di far finta di essere sorpreso e non volere, assumendo un’aria indifferente, ma ciò rendeva eccitante il nostro abbraccio, con lei, una donna insoddisfatta che cerca conforto…e io il marito di sua sorella, eventualmente da conquistare per gelosia...

Luisa mi si strusciava e a me piaceva, e faticavo a trattenermi, mi stava eccitando molto, ma il gioco che provavo era quello di essere violentato, e cercavo di mantenere un’espressione neutra.

Poi mi si inginocchiò davanti, mi sbottonò i jeans e mi fece uscire il cazzo, e lo prese in bocca, come faceva da giovane e aveva fatto anche a me a scuola,

Questo la eccitava, iniziò a toccarsi la figa con una mano, ansimava, aumentava il ritmo con la bocca, finché io, finto insensibile, cedetti, le tolsi il pene dalla bocca, la feci alzare e girare, le alzai il vestito, le spostai di lato gli slip, sentii una vampata di calore in tutto il corpo, le misi sotto una mano tra le cosce, sentivo le morbide mutandine, e quando le scostai sentii tutta la sua vagina allagata e vedevo i capezzoli diventare turgidi sotto il push up.

Non ci vidi più e la penetrai con impeto.

Lei gemeva ed assecondava i colpi, rapita totalmente dal piacere. 

Le stimolai il clitoride con le dita, tutto bagnato, fino a quando sentii che sta per raggiungere l’orgasmo, e la feci venire molto intensamente, tanto che i suoi umori gocciolavano sui miei testicoli che lei spremeva mentre io, ormai persa la finzione, eccitatissimo, le andavo e venivo dalla vagina fradicia. 

Pensavo, oddio, sto chiavando la sorella di mia moglie, ma ero troppo preso per vergognarmene, mentre lei ansimava e diceva “siii, finalmente, mi sei sempre piaciuto..scopami, sono la tua puttana…ti dò la figa…sono tutta liquida..mi fai godere….ti violento io..gliela faccio vedere a quelle tue troie, sono più brava io… ti succhio fuori tutto” ..
Io apprezzavo quella sua recita, che sapevo essere una sceneggiata solo per farsi fottere….ma apprezzavo anche il fatto che una donna come lei, che pareva ormai seria, ma che conoscevo come troietta da giovane, diventava per vendetta una ninfomane infoiata…calorosa e finalmente libera…

Mi eccitai anch’io nella parte dell’uomo costretto da una donna a soddisfarla, anche mentalmente, fino a che poco dopo non capii più nulla e le venni nella figa .

Lo specchio dell’armadio di fronte mi rimandava la vista della sua schiena con il vestitino che pare a posto, dietro, ma davanti è tenuto su dalla forza del mio cazzo nella sua figa.

Continuava a dire “ non basta, lo sento dentro, mi spacchiii, mi sento impalata” e mi portò la mano a toccare profondamente la figa grondante daii…daii..godo..mi piace..sei un porco, porco...", si lamentava mentre la trombavo con foga, a voce sempre più alta, quasi urlava.

Mi venne in mente che eravamo nella stanza vicino alla porta del terrazzino aperto…le dico "Zitta ", mettendole una mano sulla bocca, "i vicini possono sentirti". 

Ma quando poco dopo le venni dentro, lei non riuscì a trattenere un urlo.

Ci dividemmo, sedendoci su una sedia, ci guardammo, io avevo i pantaloni alle caviglie e per il resto ero nudo, col cazzo molle, lei cercava di fermare i liquidi che le colavano oltre il bordo delle mutandine dal davanti e dal dietro, spalmava quel che usciva dal suo corpo sulle sue cosce.

Poi afferrò un tovagliolino di carta dalla tavola, se lo infilò sotto…si tirò più su le mutandine, si sistemò la gonna stropicciata, presa da terra il reggiseno e la camicetta, non si mise il reggiseno, infilò la camicetta mentre io, tirati su i pantaloni i rivestivo alla meglio.

Non dicemmo niente, lei mi si avvicinò col reggiseno in mano e mi bacio sulla bocca, sussurrandomi "grazie, ne avevo bisogno, caro", non diciamo niente a Maria...

La accompagnai alla porta, proprio quando saliva Maria, sua sorella e mia moglie...disse “ oh..ciao Luisa ...cosa ci fai qui ?

E lei “ sono venuta a farmi consolare, sai quella storia di Loris, che ti ho raccontato, , ma eri fuori, ma Claudio è stato cosi carino, ora mi sono tanto consolata, ma è tardi, vado a casa...ci sentiamo domani. 
Ciao ! "
" si cara chiamami domani " e le sorelle si baciavano.e io pensai che mentre parlava sulle scale avrebbe sentito la mia sborra scivolarle lungo le cosce.

Rincasai con Maria, che si fece raccontare cosa avevamo detto..le dissi le storie di perversione di Loris, lei storse il naso, "che gente depravata che c'è..." disse, poi bevemmo insieme un whisky e poi mi buttai sul letto, pensando …sono stato violentato...che donna!

Quello che avvenne quella sera restò un segreto tra noi, e anche se Maria mi lascia certe libertà, mi ha sempre vietato di fare l'amore con sua sorella.

D'altra parte Luisa poi ebbe anni difficili , visse per tre anni con Loris, poi nacque Valentina, poi dopo tre mesi divorziò e subito sposò Massimo, avvocato ,che aveva lasciato Clara
Mia moglie non ha mai sospettato cosa accadde quella notte ,

Ma quando la vedo girare nella sua casa e parlare con noi e i genitori, Valentina e il figlio di Massimo, Ettore, non riesco a pensare a quel momento di passione.

Poi, quando vedo Valentina che va e viene dal paese spesso con amiche e amici e quelli più grandi di tre anni, coetanei di Ettore, giocano tra loro in piscina e con i motorini, un certo senso mi suscita il ricordo, la sua somiglianza con Luisa in quegli anni, e ho modo di ammirare il suo corpo in piscina, gambe bellissime, pelle liscia abbronzata, i seni con la punta in su che spingevano arditamente il sottile cotone del reggiseno, con i capezzoli grossi in proporzione ai piccoli seni tondi e sfacciati.

Non mi fa venire in mente se stessa bambina se non con un grande sforzo. Mi sento molto attratto, ma mi dico.. “occhio, questa è la nipote, una ragazzina, i suoi, tuoi parenti, si fidano di te...non fare scherzi…”

Valentina una sera sta con noi dopo cena, parliamo del più e del meno, mi racconta cose, molto simpatica, comunicativa…arriva al racconto sullo shopping fatto alcuni giorni prima, poi che ha voglia di andare al mare...io me la vedo con il bikini giallo, che mette in piscina, che fa vedere lo spacco ovviamente depilato, attorniata da ragazzotti allupati.

Le chiedo se ha un fidanzato…sta zitta un pò.. ma poi decide di raccontarmi delle confidenze che mi turbano…mi chiedevo come mai raccontasse quelle cose allo zio con cui non ha dimestichezza e la ragione la capii dopo.

Come se ci fossimo sempre conosciuti, anzi, se fossimo stati intimi, iniziò a parlarmi della sua compagnia, una ventina di ragazzi e ragazze tra 19 anni… succedeva spesso che ci fossero piccoli o grandi amori, e lei senza scrupoli mi racconta di questo suo amore, che si trascinava dall’estate precedente di nome Luca...poi per un po' non ci siamo parlati,

poi un giorno.... Mi addormento nella mia stanza e dopo un paio d’ore mi sveglio e scendo di sotto e non trovo nessuno, né i miei suoceri, né mia moglie Maria o sua sorella Luisa e neppure Marco, il giardiniere, che di solito vedevo lavorare tra giardino, terrazze e piscina, un uomo muscoloso e abbronzato, avrà 40 anni, va in giro sempre in maglietta canottiera con i muscoli luccicanti dal sudore,
Vado fuori a cercarli, mi guardavo intorno e non vedo nessuno.

E' pomeriggio inoltrato, l’aria è calda ma sopportabile.

Vado di sopra, nell’appartamento di mia sorella, a vedere se per caso fosse lì.

La porta non è chiusa a chiave. Entro piano e non sento niente, nessun rumore. Sto per tornare giù quando sento una risatina, poi un sospiro e dei rumori provenire dalla camera da letto di mia sorella, incuriosito decido di spiare un po’, e ciò che vedo mi lascia bocca aperta: sul lettone di mia sorella c’e' Valentina, sua figlia e mia nipote, che si fa scopare dal fratellastro Ettore, il figlio del secondo marito di Luisa, Max.

Spio dalla porta ...vedo Valentina in ginocchio sul letto con la maglietta e i jeans calati con Ettore sopra che la scopa, lui nudo. La ragazzina ansima forte, dice “da dai sto per venire...dai dai..”l

Vedo il cazzo di Ettore entrare ed uscire, davvero grosso, Vale ansima, lo incita, gli dice:– Dai, spingi, più forte, ancora! Si, si!! – Sei proprio una vacca…sorellina... altro che Alessandra! – e Giulia, e le altre troie...

– Si, bravo… quella è una povera stupida … come hai fatto a scopartela…non riesce neanche a farti venire... scopa me…. Siiiii…. Cosìììì…Così dai dai, vengo vengo...”

Ho da poco conosciuto Alessandra è la sua compagna di classe,che viene in piscina col motorino, una brunetta anche lei molto carina ed evidentemente Ettore aveva avuto una storia con lei, e a Vale questo non era piaciuto…e anche con Giulia, una biondina sexy che stava a prendere il sole con le tettine nude.

Mia nipote continua a prendere il cazzo del fratellastro e si divincola ansimando e gemendo come una gattina in calore, fino a che emette un lungo sospiro e si abbandona al suo orgasmo toccandosi la figa e strizzandosi un capezzolo,

Dopo pochi secondi Ettore tira fuori il cazzo dalla figa della mia nipotina, dicendo “ ecco ecco …. sborro sborro bevila...bevi..”

Lei si gira a sdraiarsi e lui e viene a cavallo, schizzandola sul petto e un po in faccia.... 
e le mette il cazzo in modo che lei succhi, si vede che in questo è molto pratica, io vedo la sua figa aperta e colante con le gambe imprigionate dai jeans calati.

Si guardano, mentre lui eiacula e lei beve, ridono, lui dice “puliscilo che poi te lo ridò...” lei “ dice ecco è pulito, buono” …

Poi si accasciano sul letto ridacchiando, è chiaro che sono affiatatissimi ...non è la prima volta.

Ad un tratto lei si alza e dice:

– Vado a lavarmi, rivestiti e sparisci, prima che tornano tutti! - .
– OK… vado… alla prossima, eh?.... –
– Si, si…. Vai, sparisci ora prima che torni la mamma !

Eccitato e sconvolto, con un pensiero alla nipotina così sexy, scendo in salotto e cerco di calmarmi.

Dopo un po’ tornano tutti, erano andati in paese a fare la spesa.

Nei giorni seguenti seguo i due ragazzi, a volte li vedo sparire in bici e immagino cosa combinano nei prati... ma non posso seguirli, fino a che l'indomani guardo nel capanno degli attrezzi dalla finestrella

Lei era appoggiata al grande tavolo da lavoro, ha la mini gonna tirata su e le mutandine abbassate fino alle caviglie. e Ettore la sta chiavando con i jeans solo un po' abbassati.

Stavolta nella finestrella sono dietro di loro, posso ammirare il culo perfetto di mia nipote mentre il fratellastro le sbatte la fica aperta e colante.

Lei ansima forte e mormora “Scopami, fammelo sentire fino in fondo, dai uomo, fammi venire, voglio venire! Si! Ancora, si, sbattilo dentro!! - . e lui risponde – Si…. Siiii… muoviti come sai fare tu, dai….troia... Fammi sborrare…come fai con Sergio.”

Ah ecco, penso a Sergio che è venuto domenica e lei mi ha presentato come suo ragazzo.

Posso vedere il luccichio dei suoi umori colare lungo le cosce aperte, lei ansima sempre più forte e poi vedo che viene, scuotendo i capelli lunghi, aggrappandosi a quel tavolo e spingendo forte il culetto indietro contro il fratello per sentirlo bene dentro.

Dopo si sfila il cazzo dalla fica, si gira e in ginocchio inizia a spompinarlo e quando lui sta per venire lo toglie dalla bocca, lo maneggia velocemente e si lascia schizzare in faccia succhiando solo qualche schizzo.

“ quanta ne hai fatta! Un lago...” dice lei. “ sei tu troia che me la tiri fuori...” risponde lui...

Subito dopo si ricompongono, lei si pulisce il viso con uno straccio, e anche i capelli biondi..e poi si passa un fazzoletto fra le cosce, si tira su le mutandine ed esce per prima.

Quelle scene mi rendono morbosamente eccitato e quella sera prendo mia moglie Maria con una foga mai avuta prima, immaginando che sia Vale..

Ormai quello che la nipotina fa col cazzo del fratellastro mi stuzzica .

Il giorno dopo ho l’occasione che aspettavo: mia moglie, sua sorella e i nonni a fare una partita di burraco da amici in paese, e mi invitano ad andare a vederli giocare.

Sono in dubbio, ma quando sento Valentina che dice che non ne ha voglia, subito prendo la scusa di vedere il gran premio di Germania e dico che resto a casa e così tutti vanno via ed io rimango solo nel casale con la nipotina.

Lei sta di sopra in camera sua, io in giardino stravaccato su una sdraio davanti alla tv, Ettore in piscina con gli amici, il giardiniere sta potando le rose.

Quando tutti sono andati via, salgo nelle camere e la trovo sul suo letto, sta leggendo un settimanale di gossip che fa vedere le foto del matrimonio del principe Harris con le foto della Megan di schiena di cui si ammira il culo perfetto.

Indossa un vestitino estivo, che le arriva a metà coscia, mi siedo sul bordo del letto dove lei sta sdraiata a pancia sotto e inizio a parlare “ cosa stai leggendo? ”

Lei prende in mano il giornale e dice “ il matrimonio di Harry e Megan...chissà cosa fanno in quei letti regali...pensa come sarebbe vederli a letto...!” e ride , poi dice, zio, scusa ho caldo, faccio una doccia.
Sto seduto sul letto oziosamente e sfoglio il magazine, sento che Valentina mi chiama da bagno “ zio, scusa, puoi venire un attimo, l'acqua non scende, ristagna nello scarico ...come faccio?

Dico “ aspetta che vengo a vedere se posso sturare lo scarico “

Mia nipote apre la porta entro, il box è bagnato per la doccia appena fatta da Valentina e il costume da bagno della ragazza è nel lavandino, lei ha indosso il vestitino, immagino senza niente sotto e si piega in avanti col busto, mantenendo le gambe dritte, per guardare più da vicino il buco dello scarico otturato. - Ma quindi l’acqua non va giù…dobbiamo svuotarla?”

Mi scivola un momento lo sguardo sulla schiena e poi sui glutei della ragazza, piccoli, magri e sodi, coperti solo in parte dal vestitino leggero e vedo tra le gambe che indossa slip .

Prendo una ventosa che trovo lì e faccio alcuni colpi nel buco di scarico, un po' d'acqua esce.

Poi lei è di nuovo dritta, girata ora verso di me e noto che ha una mano appoggiata al lavandino, mentre con l’altra si sfiora il ventre piatto e dritto sollevando la minigonna, mi mostra le mutandine.

Dice, “ vedi , un movimento erotico, fa uscire il liquido...”e mi guarda ammiccante..

Per un istante restiamo in silenzio, immobili.

Vale ha uno sguardo diretto, con quegli occhi chiari e luminosi, e più in basso, sulla mano di lei, che era scivolata sul basso ventre, ed il cui pollice tocca il bordino elastico degli slip e le altre dita accarezzano il monte di venere

Percependo che la situazione sta diventando vagamente imbarazzante, sorrido e dico - Bene, un po’ scende, - se hai bisogno chiamami.

Scendo e mi fermo in veranda, un po' sconvolto da quanto è successo nella doccia,

Poi la sento scendere e andare verso la piscina e la seguo mentre cammina, con un asciugamano sulle spalle fino al sedere, ora noto che ha messo gli slip del costume, ma non il reggiseno: immagino seni piccoli e sodi, la schiena è nuda, dritta, delicata, un formicolio mi agita la pancia.

Valentina in slip e a seno nudo, cammina nella veranda e si affaccia alla zona piscina. Però poi si gira e torna indietro nella tavernetta dove sto io , alza le braccia in aria, stirandosi, e mormora: - Aaah… finalmente. Tutta mia… - Si ferma, sorride: - La mia villa- aggiunge, per scherzare.

Torna in camera a prendere il giornale di prima e con esso si stende sul divano di fianco a me. Si stende con la pancia in giù e mi mette le gambe sulle ginocchia e si mette a guardare il giornale .

Mi vien spontaneo iniziare ad accarezzare quelle gambe giovani, e cerco di salire sempre più con la mano, quando arrivo al sederino, lei mi fulmina dicendo:” Zio! dove vai con quella mano? - e si gira fingendosi arrabbiata...ma nel farlo le sue gambe si allarga, non di tanto, ma quanto basta per mostrare che non ha più né gli slip del costume né le mutandine bianche, e intravedo bene l'umido della giovane fica.

A quel punto le suona il telefono, dice guardandomi “ oh, la mia compagna francese...Celine..e poi “ hallò, ma cherie..comme va tu? Oui, ride....ici on s'amouse, il y a des jeunes et del vieux...” e mi guarda...”oui il a coq pas mal, il m'a fait jouir beaucoup..mai, tu sais, je veuw toujour changer...” poi ascolta un po', non sento cosa dice Celine...e poi “ Tu sais que meme … le jardinier… Marc s'appelle,, une fois il m'a fait jouir trois fois , dans le jardin, oui dans la maisonette del outils..oui oui, bien sure avec la protetion...il m'as fait mettre sul la table et il m'a ouvert les jambes et a tout lechè...oui ...et apres il ...oui trois fois...e puis j'ai tou bu...et tu ne peut pas le croire, apres dix minuts il a voulu che je lui fais un aotre service et il m'a remplie la bouche ! “ ride, tu douvrait l'experimenter ! “ e mi guarda sorridendo, poi chiude e saluta l'amica.

Riunisce pudicamente le gambe e dice “ Zio..non sono quella che pensi...la storia del giardiniere è una bugia, non posso dirle che scopo mio fratello...allora invento... certo, mi piace scopare ....fin dai ci anni ho iniziato a fare pompini, mi ha insegnato mamma, ma scopare no ... ho provato con qualcuno che mi sembrava bravo, ma loro on durano 10 secondi... subito...e non mi fanno godere…. invece va bene Ettore ..

Abbiamo cominciato per scherzo, dovevo filmare che gli facevo un pompino per fare rabbia al mio ragazzo che mi aveva tradito, ma poi lui non voleva smettere e ha iniziato a scoparmi... , e, aprendo le gambe inizia a toccarsi la figa sopra gli slip...io voglio godere, provo con i ragazzi della compagnia, in discoteca, ma sono brutali...mi scopano e poi via...e anche devo poi toccarmi per venire, vedi faccio così...e scosta gli slip e si accarezza la figa, vedi lo faccio da quando avevo 12 anni, e una delle prime volte è stata per colpa tua zio...

“ Mia ? “Dico io .”.ma perchè dici così ?”

“sai, quella volta che eravate qui, tu e la zia, 5 anni fa. avevo sentito rumori strani e dei cigolii ritmici accompagnati da leggeri mugolii. Incuriosita mi ero messa ad ascoltare e, sai, sentivo le vostre voci, risatine soffocate e di nuovo sospiri. Occhieggiai attraverso la fessura. Nella stanza c'era un leggero chiarore dovuto ad una luce esterna che filtrava e tu e la zia eravate sul letto, e tu la stavi penetrando e lei gemeva sotto di te…“

" sono rimasta a osservare, completamente presa dallo spettacolo, immorbosita, non avevo mai visto due fare l'amore, avevo un senso di invidia per quella donna ….prima pensai che le facessi male, ma poi capii che riusciva a godere così, con un uomo sopra, con le gambe larghe, per me era una rivelazione a quell’età….

Non sapevo bene come si faceva, avevo solo letto libretti che parlavano d’amore, di baci e mettevano i puntini al momento dell’amplesso…mentre la vista dei vostri due corpi accaldati e frementi mi eccitò come non mi era mai capitato, sentii il bisogno di sfogarmi, sentivo aprirsi sotto di me il mia sesso...tutte le mie fantasie di quando sapevo che la mamma e il papà facevano cose con altre coppie...ecco cosa succedeva...

Alla fine tra la vergogna perchè stavo spiando, eccitazione, desiderio, voglia di essere amata, mi lasciai cadere le mutandine e con le mie mani mi accarezzavo e sentivo crescere sensazioni sia dal seno che dalle labbra… continuando a guardarvi, iniziai ad accarezzarmi stando in piedi ….

Sempre più eccitata e continuai a toccarmi con crescente tensione man mano sentivo un tremore interno …..e poi ebbi così un piacere fortissimo ...

Poi sempre ci pensavo e avrei voluto scopare con te...mi toccavo a letto, e pensavo a te,,,pensavo di riprovare quella emozione...poi quella volta in salotto non sapevo come fare ma volevo sentire il tuo cazzo, quando sei venuto sono vergognata e sono scappata via “

Capisco che quel ricordo era tanto intenso che la fa tornare imbarazzata…eccitata..gli occhi sono spalancati, si umetta le labbra con la lingua …poi divarica leggermente le gambe e chiude gli occhi e davanti a me stupefatto si abbandona con le gambe aperte rivolte vero di me, si accarezza il suo sesso depilato...

Sono estasiato ma atterrito, cosa mi sta facendo vedere…come posso resistere?

Cerco un certo autocontrollo e ma sono preso dalla sensazione di irrealtà che mi pervade e a quel punto decido di osare, mi inginocchio, le scosto le cosce faccio per baciarla sulla bocca .

Lei posa il giornale e si mette il cuscino in faccia, respirando sempre più affannosamente. Mi scosta la testa, dice no ...dai zio, ma con poca convinzione...poi apre la bocca e ricambia con la lingua, poi si scosta si pulisce le labbra col dorso della mano...dice “ nooo ziooo non voglio, mi vergogno...” e mi guarda con uno sguardo un po’ curioso, un po’ eccitato, le accarezzo la figa che sento umida sotto gli slip...Posso vedere la pelle d’oca dei brividi che la mia mano le sta causando, mi tolgo i bermuda la ragazzina fa uno sguardo sorpreso: e fissando il mio cazzo si avvicina e inizia a toccarlo piano.

Le metto una mano sulla testa e dico : “ ora, Vale, fammi vedere come fai con gli amici..”

Lei sorride e inizia a leccarlo come fosse un gelato, poi se lo infila in bocca succhiando., penso di non poter resistere molto, e sto per riempirle la bocca di sborra, quando lei se lo sfila, si sdraia e allargando le cosce mi fa “ohh zio…finalmente...va bene.. va bene...mettimelo dentro, dai, non ce la faccio più, ho voglia di sentire il tuo cazzo dentro “

La voce roca e posa mi fanno eccitare, la abbraccio, e lei non oppone più resistenza, le sfilo gli slip e le infilo un dito dentro, poi due, e lei sobbalza con un singhiozzo e apre le gambe mostrandomi con le dita aperte la fighetta bagnatissima, dice “dammelo..zio...dammelo...”

Entro con qualche difficoltà , è stretta, nonostante le cose che fa, la lecco ancora un po, ma la sento bagnatissima, e poi la penetro, e inizio piano a chiavarla, mentre geme e guaisce e si tiene aperta la figa con le mani, allarga le labbra e muovendo la lingua sulle labbra come una troietta esperta e miagola “ zioo..si si..vengooo...vengoo oddioo..” trema tutta mi stringe il cazzo, la presa mi ritarda l'eiaculazione... le vengono due orgasmi ravvicinati...

Poi si sfila il cazzo, si gira di spalle, dice “ mettimelo da dietro...zio... Si, ancora zio!, hai un cazzo fantastico, è meglio che con Marco mi sento piena, lo sento tutto, dai!! Spingi più forte, più forte, così.. così! Godo, godo tantissimo, ah, ah!! Si! - Si…. Siiiii…. Scopami…. Fammi venire…. Altro che i miei amici…. Questo sì che è un cazzo! Vengooo..!”

Io sono sopra, non resisto più...dico “ vengoo..vengo...hai ..hai..la pillola? “ lei fa “ siii.siii. Sborrami dentro...sono..sono..protettaaaa..vengoooo..sento la sborra..sento..ecco ecco !” e viene ancora una volta, mente la riempio...

poi si accascia sfinita sul letto e io sopra, poi mi giro sul fianco, col cazzo che cola gli ultimi schizzi...

E io stramazzo di fianco,sento che dice “cazzo, con Ettore non vengo mai più di una volta, con te invece ho fatto già tre orgasmi. Figurati coi miei compagni di classe, con un uomo adulto è diverso…mi piace mi piace...”

I nostri respiri rallentano lentamente nell'aria calda del pomeriggio in campagna .

A poco a poco ci riprendiamo, mi rivesto, lei rimane girata senza guardarmi, nel letto. Esco.
Cercavo in effetti di stare lontano da quella diabolica ragazzina, ma era sempre alta la passione, entrambi volevamo che quei momenti non finissero mai, io mi misi a piangere perchè' sapevo che in futuro poi forse non avrei mai più avuto Valentina mia, ma d'altronde non era solo voglia di averla una volta, ma era una voglia di averla sempre, dettata dal fatto che in un giorno mi ero innamorato di lei.
Un’occasione fu di andare a giocare a tennis, lei fece la smorfiosa fece finta di pregare altri, ma faceva caldo e nessuno era disposto, alla fine dissi..” mi vedo costretto, ma sono una schiappa...fa niente disse, tanto per muoverci un pò…”
Giocammo qualche palla, nel pallone, poi, tutti sudati, smettemmo dopo un quarto d’ora, eravamo soli, non doveva entrare nessuno almeno fino allo scadere della nostra ora prenotata.
La lasciai avvicinare. Lei mi posò le mani sul petto, poi mi scostò la maglietta carezzandomi il petto e, senza aver bisogno di abbassarsi molto, prese un mio capezzolo tra i denti e lo stuzzicò con la lingua.  Io la afferrai per la nuca e la obbligai a ad alzare lo sguardo. Lei mi guardò divertita e soddisfatta.
 Poiché non feci nulla per contrastarla, le sue mani mi slacciarono i pantaloncini, che caddero a terra.  Si inginocchiò davanti a me e, sempre fissandomi negli occhi, attenta a che la guardassi, mi fece scendere i boxer lungo le cosce e fino ai piedi carezzandomi con delicatezza.

Poi riprese il cazzo in bocca e stavolta lo ingoiò del tutto, per poi ripetere un paio di volte l’operazione.
 Io guardavo il mio cazzo sparire tra le sue labbra, riempirle la bocca, guardavo il suo viso assorto nel darmi piacere. 

Sentii una prima stilettata lancinante, La sentii ingoiare con un gemito soffocato, quindi iniziai a venire di brutto, ad ondate che parevano non finire.
Il pomeriggio passò e alla sera dopo la cena famigliare salimmo nelle nostre camerette. Io stavo con mia moglie e Valentina in una camera in fondo al corridoio. 
I bagni erano in comune alle 3 camere del piano.
Mia moglie stava prendendo sonno e io andai in bagno , e ci trovai dentro lei. Disse “ chiudi la porta..”, mi si avvicinò, mi diede un bacio sulla guancia e mi sussurrò -non è finita-, dopo di che andò sculettando in camera sua, uscimmo insieme silenziosi dal bagno e la raggiunsi in camera. Era completamente nuda, e il cazzo mi tornò in piena erezione. Le andai dietro mentre lei in piedi sistemava il vestito nel guardaroba. Le misi le mani sui fianchi e le baciai il collo dolcemente. Lei tirò indietro la testa, e con una mano mi accarezzò i capelli. Si girò verso di me e ci baciammo con passione. Scesi a succhiarle un capezzolo mentre con una mano le palpavo l’altra tetta. Lei cominciò ad ansimare, e socchiuse gli occhi dal piacere. Con una mano scesi e sentii che aveva la fighetta depilata già gocciolante di umori. Lei aprì un po’ le gambe e inarcò la schiena permettendomi di andare a leccargliela per bene, appoggiandosi con le mani sulla mia testa. Le infilai la lingua dentro la vagina, leccandogliela per bene. Lei continuava ad ansimare e si infilò un dito in bocca, succhiandolo. –uhmmm… sì dai… non fermarti … ahh sì…- Iniziò a fremere sempre più forte, e quando capii che stava per venire mi fermai. La baciai per evitare che urlasse e sentii che era eccitatissima. Lei andò a palparmi il pacco e sentì che ero in pena erezione. –Sei eccitato eh?- -senti chi parla… sei fradicia-. Mi baciò nuovamente e mi accarezzò tutta la schiena, i fianchi fin ad arrivare al mio petto. La guardai negli occhi, in quei suoi splendidi occhi azzurri, così simili a quelli di Ilaria… Lei mi diede una spinta sul petto, che mi fece cadere sul letto. Lei si avvicinò e si mise a cavalcioni su di me. Con le mani andai ad accarezzarle le cosce, mentre lei armeggiava con la cintura, e mi apriva la cerniera dei pantaloni e incominciò a farmi una sega –senti quanto è duro…-. Io intrecciai le dita dietro la testa, godendomi quel bel lavoretto di mano. Quando fu in piena erezione, lo tenne ben fermo e si impalò sul mio cazzo. Si stese su di me, che ero ancora vestito, e cominciò a baciarmi mentre io continuavo a scoparla. –Sì, non fermarti… ah sì…è bellissimo…- si mise completamente dritta, impalata sul mio cazzo, con le mani appoggiate sul mio ventre, e gli occhi al cielo godendo come una matta.

Tornai sconvolto nella mia camera, mia moglie si girò e semiaddormentata mugugnò..” quanto ci hai messo...” io disse..eh, avevo mal di pancia., mi toccavo, ma il mal di pancia proveniva dalla prostata troppo usurata

Il giorno dopo l’inferno continuò quando ci portarono con una Toyota Avensis monovolume a fare turismo a Civita di Bagnoregio, una cittadina vicina. davanti c'erano i suoi genitori, sulla prima fila di sedili c’era mia moglie la nonna di Valentina e suo marito.
Io e Valentina eravamo sul sedile dietro, lontanissimi da chi stava sul sedile anteriore, in mezzo mia moglie chiacchierava con le sorelle anziane.

Nelle curve che ci costringevano a tenerci alle maniglie, venivamo centrifugati uno verso l'altra, Valentina accavallò le gambe, facendo salire ancora di più quel vestitino che arrivava a malapena a metà coscia. Intanto continuavamo a chiacchierare e ridere tranquillamente. Con la gamba accavallata rivolta verso di me, cominciò a strusciare la punta del piede calzato nei sandalini rossi, contro il mio polpaccio. Notai che cominciò a muovere le cosce una contro l’altra, e a mordersi il labbro inferiore. Il papà guidava e la mamma si teneva, soffriva un po' la macchina, non si sarebbe sognata di voltarsi indietro. Tornai a guardarla, e lei sorridendomi aprì un po’ le gambe, facendomi vedere le mutandine rosa. Era completamente bagnata. Con le sue dita sottili con unghie curatissime, se lo abbassò e si infilò un dito . Inarcò la schiena e cominciò ad ansimare, in silenzio, sempre guardandomi negli occhi. Avevo l’occasione, e l’eccitazione prese il sopravvento sul buon senso. Mi avvicinai ancora di più a lei, e con una mano le afferrai una coscia all’interno, molto vicino al pube, palpandola per bene. Lei mi mise una mano dietro la testa, mentre continuava a farsi un ditalino. Per un attimo ci guardammo negli occhi, come per renderci conto di quello che stavamo facendo. Ma non bastò a fermarci. Stavamo attenti che suo padre non ci vedesse nello specchietto, mentre sostituivo il suo dito col mio nel farle il ditalino. Ormai ero completamente proteso verso e su di lei, e se mia moglie o sua madre si fossero accorte di qualcosa sarebbe successo un casino, ma non me ne fregava nulla, volevo solo godermi quella ragazza che avevo fra le mani. E non fregava niente neanche a lei a quanto pareva. Mi guardava rivoltando gli occhi, mostrandomi il bianco , come se stesse godendo, mentre io continuavo a sditalinarla. Le prese a menarmi il cazzo sui pantaloni, e mi sussurrò all’orecchio – sto per venire…dai..dai...…- zitta- le sussurrai impaziente.

Sentivo in me una sorta di eccitazione selvaggia, volevo punirla per tutte le volte che mi aveva eccitato e provocato senza che io potessi fare niente. Il ditalino era sempre più veloce, e lei faceva di tutto per non farsi sfuggire neanche un gemito. All’improvviso arrivò l’orgasmo, e le ficcai due altre dita dentro, con forza per mentre lei mi inondava il dito dei suoi umori. Tossii forte per coprire i gemiti che non poteva trattenere. Mi moglie si girò dicendo “ stai male?” e mo guardò , ero rosso quasi cianotico, dissi “ no ma tossisco, forse degli allergeni dalle erbe..ma ora ok “ lei disse, dopo compriamo una medicina..e riprese a parlare con le vecchiette.

Nonostante l’orgasmo fosse finito, continuai a toccarla, spalmandole gli umori all’attacco delle magre cosce, ma adesso con dolcezza. Ormai lei quasi distesa con le cosce larghe e le ginocchia sullo schienale davanti, e io composto ma con una mano fra le sue gambe. Sfilai il dito dalla sua fighetta e glielo porsi. Lei protese la lingua in fuori e cominciò a leccarmelo. 
Guardai fuori dal finestrino e mi accorsi che eravamo quasi arrivati .Ci rassettammo un attimo, lei si tirò su gli slip rosa e si sistemò il vestito, io mi riallacciavo un paio di bottoni dei pantaloni e mi sistemai in modo che l’erezione non si notasse troppo. I cinque minuti di viaggio restanti, furono i più lunghi della mia vita, e li passammo in un silenzio imbarazzato, con lei che si lisciava il vestito sebbene fosse già a posto, io ancora sconvolto pensavo che avevo tradito mia moglie avendo lei proprio davanti. 
Appena la macchina si fermò, sua madre scese, respirò per farsi passare la nausea e vide che Valentina era tutta rossa in viso. Le chiese se avesse sofferto la macchina anche lei e lei rispose vagamente –e si, ho creduto non farcela, a momenti rigettavo…-. Ci guardammo e ci sorridemmo complici. Ma non ero venuto, la gita fu difficile girando la cittadina col cazzo che non voleva saperne di smollarsi.
Poi i genitori di Valentina dissero che sarebbero andati a mangiare qualcosa preso perché i nonni avevano fame, io dissi “ io faccio ancora delle fto, questa cittadina è unica, poi si sta distruggendo..devo fare molte foro, chissà se quando ci ritornerò non sarò tutta crollata. Valentina disse io sto con te, così mi fai qualche foto bella per facebook che la metto per i miei amici…Mia moglie disse, “ che palle le tue foto…io accompagno loro, mangio un toast anch’io…ho fame” e concordammo ” ok, ci troviamo qui al posteggio fra un’oretta tengo io le chiavi.”
Appena si allontanarono io e Valentina ci mettemmo sul sedile posteriore e lei prese a farmi un pompino magnifico, giusto il tempo di vedere di nuovo il mio cazzo dritto e poco a poco prese a impalarsi su di me, ma non tutto insieme, sentivo le sue labbra che mi scappellavano per circa qualche minuto, poi scese tutta su di me, io tirai indietro la testa e inizia ad ansimare, sentire il pene essere accarezzato dalle pareti della sua patata era superbo…io restai immobile, era lei che si muoveva ed e' quello che volevo, mi baciava e mi accarezzava il petto i nostri respiri si facevano sempre più' affannosi ma questa volta non venimmo subito, continuammo il gioco per diversi minuti durante i quali sentivo una sensazione magnifica, volevo che non terminasse mai alla fine una contrazione imponente mi fece venire di nuovo e le chiesi di non fermarsi, di continuare a muoversi divinamente fino a che venne anche lei.
Poi si accasciò su di me sfinita, io l'abbracciai ed iniziai a muovermi dentro di lei molto piano, accarezzavo la sua schiena, i suoi capelli, i seni, ansimava ancora e dopo 2 minuti ebbe come un altro piccolo orgasmo che le fece stringere un po' le gambe stringendo sempre più' il mio pene ormai esausto.
Sentimmo mia moglie che ci chiamava, stavano tornando, nonni e genitori di Flaminia...presi dal panico ci ricomponemmo in fretta e uscii, lei stette nascosta dietro, io dissi “fa un caldo !! dopo tutte quelle foto ai ruderi ..ho fatto una sudata ci siamo messi in macchina a riposare. .....abbiamo acceso l’aria……mi moglie mi guardò stranamente..”disse fammi vedere la foto che hai fatto ! “ io diventai rosso...dissi “ ohhh , si è scaricata la batteria...dopo te le faccio vedere...”
Ritornammo e Valentina stette con i nonni e mia moglie mi si mise vicino sui sedili dietro.

Quella notte sono in camera con mia moglie lei mi tocca un pò ma io sono svuotato, e svogliato…le dico ”eh l’aria di campagna, facciamo domani!”, lei dice “strano...di solito ti fa l’effetto opposto
vado in bagno , in comune alle 3 camere del piano.
La zona con la vasca da bagno è divisa dalla zona gabinetti, sento un rumore come di acqua che corre, e presumendo un problema come era capitato con Valentina apro la porta per vedere .
Con stupore ci trovo dentro Luisa, la mamma di Valentina e sorella di mia moglie Maria, nella vasca che si masturba con la doccetta e si dirige il getto tra le gambe, sulla figa immersa nell’acqua; se la carezza, eccitata e l’altra mano è sui suoi seni, ancora sodi , che mi sono sempre piaciuti.
Mi vede “ Mi sditalino,caro, sai... io ho sempre voglia, diciamo che sono molto calda...un po ninfomane...Max è via e non me lo da da mesi...poi da quando so che tu, il mio bellimbusto, scopa mia figlia, la cosa mi ha eccitato molto...
Sogno sempre cazzi, non ne posso fare a meno...e ora Ettore è andato..sai l'ultima l'ho fatta con lui...

Tu con il tuo figliastro? Ma dai ? Si, ….è successo a poco a poco, da una volta che..ero al mare con Ettore e Max era via, mi ero scopato il bagnino, e Ettore mi ha spiato ...lui aveva 16 anni, e mi guardava , eravamo nella stessa stanza..vedevo che aveva il cazzo duro...gli ho detto fatti una sega, ma lui è venuto nel mio letto, ha detto aiutami, non dico a Max che hai scopato il bagnino...ti prego ti prego, così gli ho fatto una sega e gli ho detto di dormire.


Ma durante la notte ho sentito il cazzo che mi premeva, ero mezza addormentata, stavo sognando cazzi come al solito...mi ha preso le tette, mi ha fatto eccitare...
poi lui è venuto dietro, io ho spinto il sedere e gliel'ho preso dentro...solo di schiena, però...comunque mi è piaciuto..è rimasto un segreto..lo dico solo a te...poi ogni tanto viene nel letto, sempre di schiena e mi scopa...

Stupito mi scappa un “ cosa? hai scopato il tuo figliastro ?” e lei “ che male c'è ? meglio che avere un toy boy..io non scopo mai davanti, mentre mi penetra penso che sia Max, tu o gli altri che mi sono sempre scopata...

Luisa si alza dalla vasca, gocciolante, dice, certo preferirei te..davanti...dice “ chiudi la porta..”, mi si avvicina, mi da un bacio sulla guancia , mi mi posa le mani sul petto, poi mi scosta la maglietta carezzandomi il petto e, senza aver bisogno di abbassarsi molto, prende un mio capezzolo tra i denti e lo stuzzica con la lingua.
La cosa mi eccita. la afferro per la nuca e la obbligo a ad alzare lo sguardo. Lei mi guarda sorrivendo . Non faccio nulla per contrastarla, così le sue mani mi slacciano i boxer, che cadono a terra.

Luisa si inginocchia davanti a me e, sempre fissandomi negli occhi, attenta a che io la guardi, accarezza con delicatezza il cazzo e apre le labbra per infilarci la mia cappella, che poi ritira fuori brillante di saliva per farvi scorrere la lingua da sotto in su.

Poi riprende il cazzo in bocca e stavolta lo ingoia del tutto, per poi ripetere un paio di volte l’operazione.

Io guardo il mio cazzo sparire tra le sue labbra, riempirle la bocca, il suo viso eccitato...

Penso a mia moglie, e a sua figlia Valentina, che mi fa impazzire, ma qualcosa mi spinge a restare a farmi succhiare e accarezzare da Luisa, il mio primo amore, la sorella di mia moglie, secondo amore, la mamma di Valentina, terzo amore, con quella lentezza che da giovane mi faceva impazzire, al contrario dei modi rudi di mia moglie Maria, sua sorella
il mio cazzo prende a pulsare, ma lei non accenna ad aumentare il ritmo tanto da farmi sborrare, inizio a sentire che sto per scoppiare.
Mi esce un primo schizzo che la sento ingoiare con un gemito soffocato, quindi inizio a sborrare

Lei beve tutto , dalla bocca le scende un rivolo di sborra, si pulisce sorridendo, dice che buona, era tanto che la volevo..poi mi sussurra -non è finita....vieni -, dopo di che va in camera sua, la raggiungo

A vederla completamente nuda, ancora così bella, il cazzo mi torna in piena erezione, le vado dietro mentre lei in piedi finisce di asciugarsi e le metto le mani sui fianchi e le bacio il collo dolcemente.

Lei tira indietro la testa e si gira verso di me e ci baciamo slinguandoci, poi scendo a succhiarle un capezzolo mentre con una mano le palpo l’altra tetta. Mentre lei comincia ad ansimare e socchiude gli occhi dal piacere, con la mano libera scendo a sentire la figa già gocciolante di umori.
Mi inginocchio e lei apre un po’ le gambe e inarca la schiena permettendomi di andare a leccargliela per bene, appoggiandosi con le mani sulla mia testa.
Le infilo la lingua dentro, leccandogliela per bene. Lei continua ad ansimare e si infila un dito in bocca, succhiandolo. –uhmmm… sì dai… non fermarti … ahh sì…mi fai venire come quella volta..... e inizia a fremere sempre più forte, e quando capii che stava per venire mi fermo, la bacio per evitare che urli . Lei mi prende il cazzo –Sei eccitato eh? Ti ricordi quella volta?
non faccio caso alla domanda.. dico " senti chi parla… sei fradicia!".

La guardo negli occhi, splendidi occhi azzurri, così simili a quelli di Valentina … mentre sono inebetito da questo pensiero lei mi da una spinta sul petto, che mi fa cadere sul letto, col cazzo dritto e si avvicina e si mette a cavalcioni su di me.

Con le mani le stringo le cosce mentre Luisa dice –senti quanto è duro…ora me lo prendo dopo tutti questi anni che l'hai dato a Maria, quella sciupetta frigida..- e si impala sul mio cazzo, fa un gemito cercando di non fare rumore e comincia a baciarmi mentre io continuo a scoparla.
Sì, non fermarti… ha ragione Valentina..quella puttanella si intende di cazzi...ah sì…è bellissimo…- si mette completamente dritta, impalata sul mio cazzo, con le mani appoggiate sul mio ventre, e gli occhi al cielo godendo come una matta mentre il cazzo le tocca il collo dell'utero
infine viene e a sentirla fare l'orgasmo anch'io sborro quel poco che posso ancora.

Oddio, era tanto che non godevo, grazie...ti ricordi quella sera...-si è stato bello..tanto tempo fa....si sono 17 anni e 10 mesi ...l'età di Valentina ..tua figlia....

La bomba mi scoppia nel cervello......sono suo padre..padre di Valentina che ho scopato e di cui sono innamorato..credevo fosse mia nipote..ho vertigini...mi tiro su tutto bagnato dell'orgasmo di Luisa, sua mamma, mia..moglie, cioè la sorella di Maria, mia moglie...insomma....non so più...chi sono io chi sono loro ...

Passo in bagno come un automa e mi rimetto i boxer, poi torno sconvolto nella mia camera, mia moglie si gira semi addormentata mugugna..” quanto ci hai messo...” io dico..eh, avevo mal di pancia, ma il mal di pancia è gravissimo....

Al mattino mia moglie vuole fare l'amore e non riesco, sono svuotato... lei dice ma qui c'è qualcosa che non va...
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