Massaggi ...che delirio

Mi piace ricevere delle proposte originali, che non diano subito l’idea di fare del sesso nudo e crudo, a volte le proposte erano così banali che mi veniva da ridere soltanto a leggerle, altre mi incuriosivano al punto di immaginarle nella mente, lasciarle in un angolino, alcune realizzate, alcune rimaste li appese.
Lo scorso anno mio marito aveva avuto un problema alle gambe e gli era stato consigliato di fare una decina di massaggi particolari, così due volte la settimana ci recavamo da questa massaggiatrice.
Io mi limitavo ad osservare mentre lui steso con solo i boxer si faceva massaggiare le gambe, ad ogni fine seduta lui oltre a sentire i benefici di quei massaggi si sentiva rinato, quei massaggi non gli procuravano erezioni, ma benefici alle gambe.
Curiosa chiedevo se provasse qualche stimolo sessuale, ma lui mi rassicurava che anche la massaggiatrice non era una donna affascinante, ma in quei momenti lui pensava solo a come le sue gambe avevano benefici.
Però nella mia mente cominciava a farsi viva quella proposta di farmi massaggiare, così pensai di provare anche io a farmi fare dei massaggi, ma dovevano essere piacevoli ed eccitanti, così andai a ripescare una proposta di qualche tempo prima.
Scambiammo diversi messaggi, io ero curiosa di sapere e poi non volevo che con la scusa del sesso si presentava una persona incompetente, come le massaggiatrici cinesi in spiaggia che provocano più danni che benefici.
Lui di professione svolge il fisioterapista, così almeno avevo la certezza che fosse capace e competente, non gli feci portare il lettino che usava lui di solito, mi chiese se avevo allergie e così ci siamo accordati per il venerdì.
Mi preparai facendomi una ceretta e mi tolsi qualche pelo fastidioso e poi la doccia, preparai i due teli da mettere sul letto per non ungere lenzuola e rimasi in accappatoio, non ero abituata ad accogliere qualcuno in accappatoio, ma appena entrò in casa io e mio marito lo abbiamo fatto accomodare e sono andata poi in cucina a preparare i caffè.
Dopo una mezzora, ci alziamo e ci dirigiamo in camera, lui subito prende i teli e li stende per bene in un angolo del letto, poi dal suo zaino tira fuori delle boccette, mi fa stendere sul telo prona e nuda, facendomi mettere la testa di lato.
Vedo che da una boccetta fa uscire del liquido denso se lo sfrega sulle mani e poi comincia a massaggiarmi le braccia delicatamente, poi le spalle e la schiena, mi sto rilassando mentre guardo mio marito che ci osserva seduto.
Molto piacevoli erano i massaggi ai glutei, perché erano decisi e molto stimolanti, anche quando mi prese a massaggiare le cosce lo faceva in modo professionale dandomi dei piacevoli effetti, per più di mezzora mi massaggio per tutta la parte posteriore.
Mi fece mettere supina si prese nuovamente quell’olio sulle mani e poi prese a massaggiarmi il collo e le spalle, le braccia e quando prese a massaggiarmi i seni dovetti chiudere gli occhi, sentivo un certo fremito già quando mi ero voltata avevo i capezzoli dritti, ora che me li toccava e massaggiava mi stavo proprio eccitando.
Fino a quel momento a parte la musica provenire dalla nostra sala, lui era silenzioso e io non avevo osato parlare perché era piacevole sentirsi massaggiare in silenzio, ma ora che sentivo una certa eccitazione crescere in me dovevo chiacchierare per distogliermi.
Cercavo di spiace la patta del pantalone della tuta di Lorenzo, ma non vedevo nessuna deformazione di eccitazione, mentre io invece cominciavo a sentire un certo desiderio tra le gambe, avrei voluto urlargli di penetrarmi subito, ma mi trattenni, le sue mani scesero verso la pancia e poi il ventre.
Avevo una gran voglia, ma lui si scosto ai piedi, prendendo a massaggiare le caviglie e i polpacci, mi presi a rilassare di nuovo, poi le cosce e mi divaricò le gambe per massaggiarmi meglio all’interno, risalendo con molta lentezza verso l’inguine.
Sentii le sue mani massaggiarmi delicatamente l’inguine le labbra e poi sentii le sue dita scivolarmi dentro delicatamente, tra l’olio che usava e quello che produceva la mia passerina sentivo piacevoli quelle dita, per sentirle meglio mi venne naturale divaricare di più le gambe fino a far toccate i talloni dei miei piedi tra loro e io offrire il mio ventre in maniera volgare.
Mi stava masturbando molto lentamente ma cercando di penetrarmi con le dita, sentivo una certa resistenza e sollevando la testa vidi che una mano cercava di entrare tutta dentro la mia farfallina deformata e voglioso.
Lo lascio fare, non mi importa se vuole farmi avere il primo orgasmo in quel modo, di certo dopo ne avrò degli altri, lui continua a muovere la mano quasi mi sento aprire in due, mi porto le mani ai seni che sono tutti scivolosi dell’olio che mi ha cosparso, me li stringo e me li accarezzo mentre allargo sempre più le gambe e ho le piante dei piedi che combaciano tra loro.
Non voglio trattenermi ed eccolo puntuale una mitragliati di si a raffica e poi a cercare di stringere le gambe nel momento dell’apice del piacere, qualche contrazione coi glutei e mi rilasso completamente.
Mio marito ha scattato qualche foto, Lorenzo mi fa voltare nuovamente prona sul telo mare e vedo che si toglie la tuta scoprendo il suo arnese che ancora è rivolto verso il basso seppur a metà strada, prende nuovamente l’olio e me lo cosparge sui glutei e schiena si mette poi seduto sulle mie cosce e prende a massaggiarmi facendomi sentire anche il suo arnese strofinare tra le gambe.
Mi unge per bene il canale che separa i glutei sfiorandomi il buchino posteriore, mi strofina il suo arnese in mezzo, così lubrificato si muove scivolando su tutta la scanalatura, sento che si è gonfiato e si è indurito, lo prova a far scivolare per raggiungermi la farfallina, si scosta e mi apre le gambe, prendendomi per i fianchi mi tira a se facendomi mettere carponi.
Mi continua a far sentire la punta e buona parte dell’asta scivolare, ma senza penetrarmi, è una piacevole sensazione sono nuovamente pervasa da una certa eccitazione, Lorenzo mi chiede di poter scivolare dentro così, gli concedo l’ingresso così ma solo per sentirmelo scivolare tutto dentro per gustarmi a pieno il suo arnese, ma poi gli chiedo subito di indossare il profilattico che mio marito prontamente gli passa.
Ora puoi cavalcarmi quanto vuoi gli dico e faccio segno a mio marito di avvicinarsi per darmi anche il suo da leccare, Lorenzo si avvinghia su di me per potermi stringere i seni mentre mi cavalca per bene con dei bei colpi di bacino sento la sua asta dentro di me che mi sbatte nelle pareti dell’utero.
Lui continua e continua, io ho un secondo orgasmo intenso, perché lui ancora prosegue a muoversi e stringermi i seni, mio marito mi regala la sua crema che senza indugiare ingoio voracemente e con altrettanta voracità gli lustro per bene ogni gocciolina perché sto arrivando nuovamente per la terza volta e questa volta le affondate di Lorenzo sono forti sento schioccare i miei glutei sul suo ventre sempre più rapidamente, mi lascia i seni e mi stringe i fianchi, fino a crollarmi sopra e spingermi stesa sul letto.
Facciamo un attimo di pausa alternandoci a darci una rinfrescata al bagno, e quando siamo di nuovo tutti e tre in camera Lorenzo prende di nuovo l’olio e mi cosparge nuovamente da ogni parte, mi dici che lo eccita la donna così unta che scivola come un’anguilla da ogni parte, in effetti la sensazione di sentirsi così unti in quel modo è piacevole e poi l’odore che emana è delicato ne forte ne sgradevole.
Riprende a massaggiarmi nuovamente e ne approfitto volentieri, mi rilassa ma soprattutto mi eccita e poi visto che l’orgasmo completa il tutto come posso dirgli di no, voglio riprovare a sentire come prima la sua asta scivolarmi tra il solco che separa i glutei e lui con piacere si muove facendo scivolare il suo randello.
Non so se appositamente ad un tratto la punta si era soffermata nel buchino del sedere come a voler fare ingresso, ma il mio sussulto lo ha fatto desistere subito e continuare di nuovo, mi ero eccitata nuovamente, ma a quel punto dissi a Lorenzo di stendersi lui che volevo io fare la cavallerizza.
Mi sentivo leggera come una piuma, ormai anche lui era nuovamente impregnato di quell’olio, mi posizionai su di lui e tenendomi alla spalliera del letto presi ad accucciarmi fino a sentire il suo arnese pronto e voglioso di stare dentro di me.
Lo afferrai con una mano e indirizzai verso la mia farfallina e appena la punta la sentii entrare lo lasciai e mi sentii impalata fino in fondo, spostai le ginocchia prima una e poi l’altra per stare comoda ed essere io a muovermi come una cavallerizza.
Gli poggiai le mani sulle spalle e presi a muovermi come stessi ad un concorso ippico, lui non poteva fare a meno di stringermi e cercare di succhiare e mordere i seni che continuavo a sbattergli in viso, mi gustai un nuovo orgasmo e gli sussurravo di dirmi delle paroline.
Quando finalmente dalla sua bocca uscirono delle gran belle parole offensive nei miei riguardi, ma che in quel momento sembravano musica, eccomi con un nuovo amplesso succoso e prepotente, infinitamente prolungato che fece arrivare anche lui ad un orgasmo.
Rimasi su di lui fino a sentirlo pian piano rimpicciolirsi e quando mi sollevai tra la peluria il succo di Lorenzo era fuoriuscito dal profilattico, quasi non avrei voluto farmi una doccia che mi avrebbe tolta quel profumo e quell’olio.
Ma appena salutammo Lorenzo mi andai a fare la doccia, ma appena tornata in camera c’era mio marito sul letto nudo che mi reclamava di fare gli straordinari.