La spiaggia di Vasto

Tramite un sito d’incontri ci avevano contattato alcune coppie ma quella che più di tutte ci aveva colpito, avevamo deciso di incontrare, dopo diverse telefonate e messaggi alla fine ci organizzammo di prendere un gelato insieme.
Fu piacevole e costruttivo l’incontro, ci conoscemmo meglio, ci confidammo quelli che erano i nostri gusti e quelli che erano i loro, quello che non piaceva a nessuno dei quattro, senza rendercene conto passammo quasi tre ore spensierate.
Sembrava come se ci conoscevamo da tanti anni, si era cominciata ad istaurare un’amicizia simpatica, avevamo parlato di tutto nella massima spontaneità e naturalezza.
Lei molto carina, biondina con occhi azzurri, lui alto con i capelli lunghi ma ben curati, l’unica cosa che non ci eravamo confessati se ci piacevamo a vicenda e se ci saremmo rivisti per proseguire nell’amicizia e anche più.
Passarono diversi giorni, senza ne sentirci ne scambiarci messaggi, al punto che avevamo pensato che non ci saremmo più rivisti, invece un pomeriggio arriva una telefonata da un numero che non avevamo in rubrica, rispondemmo ed eccola era Claudia, così si chiamava che si scusava del loro silenzio ma erano stati presi da altre cose importanti.
Mi tenne al telefono per una ventina di minuti e poi mi chiese se avevamo programmi per il venerdì successivo, loro sarebbero andati a prendere il sole in una spiaggia nei pressi di Vasto dove si poteva praticare nudismo senza problemi.
Chiudemmo la telefonata con la promessa che ci saremmo risentite, così con mio marito confrontammo i vari impegni decidemmo di accettare la loro proposta.
Li raggiungemmo sulla statale adriatica e li invitammo a salire e spostare le borse da mare nella nostra auto, io e Claudia ci sedemmo dietro e Tony si mise avanti lato passeggero ad indicare la strada che noi non conoscevamo.
Nella parte anteriore i nostri mariti parlavano di auto e moto e noi dietro parlavamo di abiti, costumi e intimo, poi vedo chiaramente che Claudia non porta nulla sotto la maglietta, e incuriosita gli chiedo se indossava il costume oppure no e facendo scivolare la sul sedile mi mostra il pantaloncino senza nulla sotto con la patata bella lucida e senza un pelo.
Mi chiede se io lo indosso sotto e prendendo il bordo del copricostume mi scosta il lembo fino a rimanere scoperta fino alla pancia, ma con lo slip del costume addosso, toglilo mi dice, senza dire nulla sollevo il sedere e prendo i lembi del costume sui due fianchi e lo sfilo fino alle caviglie.
Tony si era girato a guardare ed esclama subito con un appellativo rivolto alla mia patata con i peli a formare un triangolino curato ma con un certo tono boccaccesco.
Subito Claudia lo riprende con un tono autoritario, ognuna con la propria patata fa ciò che vuole e a lei piace così come piace anche a me, sei tu il fissato con la patata senza peli, e voltandosi Tony si azzittisce.
Ci siamo quasi dice Claudia tra poco c è una rotatoria e si gira a sinistra, e mentre percorriamo quella strada secondaria mi poggia la mano sulla coscia, e con la scusa dello scuotimento che ha l’auto fa scivolare la mano sul mio ventre, mi guarda e massaggia il triangolino peloso, fino a sentire un dito tra l’insenatura delle labbra.
Arriviamo in uno spiazzo al ridosso del mare, diverse auto, e furgoni parcheggiati una ventina di ombrelloni tenuti in piedi con dei sassi e ci dirigiamo nella parte più lontana di quello spiazzo.
Scendiamo e prendendoci le borse con i teli da mare Tony ci fa strada e comincia a camminare sulla riva per un paio di cento metri, sembra non arrivare mai e il caldo si fa sentire, incrociamo una coppia che stanno stesi nudi e ci osservano passargli davanti.
Proseguiamo a camminare e scorgiamo un grosso tronco a pochi metri dalla riva, Tony ci esorta a raggiungerlo che secondo lui, ci fa comodo, in effetti quando lo raggiungiamo si vede che ci si può sedere sopra e poi ci ripara dalle folate di vento.
Posizioniamo gli ombrelloni e i teli e poi i vestiti, Claudia mostra subito i seni nudi con una seconda abbondante o terza io, i mariti si sfilano i costumi e a parte il fisico più alto e più snello di Tony gli attrezzi tra le gambe sembrano fratelli, uno che guarda verso sinistra e l’altro verso destra, io sono l’ultima a togliermi il reggiseno e quando scopro la mia quinta Tony si lascia scappare un altro commento boccaccesco.
Ci ridiamo su tutti e quattro senza fare storie e ci andiamo subito in acqua a rifrescarci, senza allontanarci troppo giusto per poter metterci in ginocchio e farci arrivare l’acqua al collo, Claudia subito mi si avvicina e mi palpa il seno, io a mia volta con la mano raggiungo la sua patatina e le carezze vicendevoli si fanno sempre più insistenti ed eccitanti.
Abbiamo degli spettatori dice Tony con un tono alto e ci interrompiamo guardando in direzione della spiaggia e del piccolo promontorio sopra di esso in effetti si vedono 5 o 6 uomini che ci osservano da vari posti, Claudia dice che sono i soliti guardoni o singoli che ti vengono a scocciare, speriamo che se ne vadano.
Il mare è cristallino e sicuramente vedono le nostre carezze sommerse ci riproviamo nuovamente, ma si avvicinano altri 3 o 4 uomini chi arriva da un lato chi da un altro.
Claudia è infastidita e uscendo dal mare si va a sdraiare sul telo, anche io e mio marito ci stendiamo e guardandoci sempre intorno cercavamo di tenere d’occhio tutti quei curiosi con la speranza che si allontanassero.
Come ci scambiavamo una carezza o provavamo un approccio subito uno dietro l’altro quei curiosi spostavano i loro teli cercando di avvicinarsi, quindi cominciammo a far trascorrere il tempo con la speranza che se ne sarebbero andati via.
Il promontorio ci comincia a regalarci l’ombra, finalmente uno dopo l’altro quei curiosi si allontanano e vanno tutti nella direzione del parcheggio, Tony è in piedi e controlla, ci invita tutti ad alzarci e guardare in direzione della coppia che avevamo vista passandogli vicino, si vedeva chiaramente che lei in posizione carponi si stava facendo sbattere da un uomo e quello che era il marito gironzolava intorno come se ballava e si rimirava la moglie con un altro uomo.
Sento di nuovo le mani di Claudia sui miei seni, ci abbracciamo e ci tocchiamo vicendevolmente, mi siedo sul bordo del tronco la sua lingua comincia a baciarmi da ogni parte, la sua lingua arriva al mio ventre, appoggio le mani sul tronco e sporgo di più il bacino per agevolarla a leccarmi profondamente.
Il piacere mi saliva dentro, i colpi della lingua di Claudia erano profondi anche dai colpi che gli dava mio marito che dietro di lei l’aveva penetrata e la teneva per i fianchi, quando stavo per regalargli un’esplosione di piacere veniamo interrotti da Tony che ad alta voce strilla ad alcuni di quei curiosi che si erano rigirati nel vedere che noi avevamo incominciato a giocare, di non scocciarci e allontanarsi.
Ci ricomponemmo subito visto che non erano servite a nulla le urla di Tony, aspettammo, fino a quando quella coppia con l’altro uomo se ne andarono e rimanemmo con la speranza di rimanere soli, ma alla fine decidemmo di andarcene senza poter divertirci.
Ne loro potevano ospitarci e nemmeno noi, così ci fermammo ad Ortona e al centro del paese trovammo una pizzeria dove almeno riuscimmo a soddisfare il nostro appetito, ma non quello sessuale.