trio
Giretto
di nonnasexy67
26.11.2022 |
8.060 |
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"Quando riprendiamo la strada statale si è fatto buio e mio marito mi avverte che dobbiamo fermarci a fare rifornimento, quindi mi viene spontaneo ridere..."
Quel sabato mattina la pioggia ci rivoluzionò i piani, così anziché andare a fare una gita decidemmo ugualmente di uscire e andare al centro commerciale “Megalò”Andammo al grande centro commerciale pure per passeggiare al coperto e approfittare di qualche offerta, un ora di strada e quando arrivammo trovare un parcheggio non fu facile ma lo trovammo.
Cominciammo a girare per i vari negozi, approfittammo di alcune offerte, poi prima di andarcene vidi un completino intimo che mi piaceva e approfittai per entrare, quando ne uscii, avevo preso oltre al completino anche delle calze e dei collant, sia per tutti i giorni e sia per qualche serata più elegante o spensierata.
Mio marito era impaziente di sapere e vedere cosa avessi comperato e nonostante gli mostrai il contenuto della busta non potendo vedere bene mi propose di fargli vedere il tutto appena tornavamo a casa.
Ma appena dentro l’auto mi chiese di mostrargli per bene le varie cosine, gli mostrai subito i vari collant, e calze e i due completini che avevo preso, ma non si accontentò e mi chiese di indossare uno dei due completini e le calze che gli erano piaciuti particolarmente.
Ci spostammo in una zona che rimaneva più lontana dai vari ingressi e con un po di contorsioni riuscii a mettermi il reggiseno il perizoma e le calze autoreggenti, indossando poi il giaccone che a malapena mi arrivava a metà sedere, le gambe completamente scoperte e con il bordo delle calze in bella mostra.
Lo sai che poi non posso scendere dall’auto così dissi a mio marito, in risposta mi fece cenno con la testa che era cosciente di questo, prima di tornare a casa avrebbe trovato il modo di farmi cambiare nuovamente.
Quando riprendiamo la strada statale si è fatto buio e mio marito mi avverte che dobbiamo fermarci a fare rifornimento, quindi mi viene spontaneo ridere perché per come sto mezza svestita dovremmo scegliere una stazione dove ci sia qualche bel ragazzo, continuiamo a immaginarci la scena e ci ridiamo.
In prossimità della prima stazione di rifornimento, mio marito rallenta, svolta dentro e dopo un veloce sguardo, rimette il piede sull’acceleratore e usciamo subito, in effetti avevo intravisto una persona decisamente anziana.
Proseguiamo fino a raggiungere un secondo distributore e di nuovo rallentiamo e entriamo nell’area, il giovane addetto al rifornimento lo vediamo e decidiamo di fermarci di fianco alla colonnina di rifornimento, mio marito subito gli chiese di fare il benzina e se poteva dare una pulita al parabrezza.
Le luci del distributore illuminavano l’interno dell’auto, vedo passarmi di fianco il ragazzo che solleva i tergicristalli e il suo sguardo finisce subito tra le mie gambe, spalanca gli occhi, poi si ferma e mi fissa in viso, poi di nuovo tra le gambe, mio marito scende dall’auto e fa finta di guardare nel baule posteriore dell’auto.
Il giovane passa davanti l’auto per andare a sollevare l’altro tergicristallo e mi guarda, appena torna dalla mia parte il suo sguardo finisce nuovamente verso le mie gambe, io apro pian piano le gambe, oltre le cosce, il bordo delle calze ora riesce a vedermi anche il perizoma, le mie gambe ormai sono ben divaricate e il perizoma copre ben poco.
Quel giovane continuava ad insaponare e guardava di continuo, ero tentata a scostare il perizoma e mostrargli la mia passerina, ma appena avvicino la mano alle cosce vedo avvicinarsi una persona che lo riprende e così cerco di coprirmi con la borsa.
Il ragazzo a malincuore e cercando di sbirciare ancora si affretta a finire di pulire il vetro e va da mio marito a prendere i soldi e togliere l’erogatore dal serbatoio.
Ripartimmo e subito commentammo la cosa che si era rivelata eccitante, al punto che quando raggiungemmo la torre del Cerrano decidemmo di girare e vedere se trovavamo qualche auto parcheggiata con qualche singolo o coppia a bordo con lo stesso nostro desiderio.
Non c’erano auto parcheggiate ma rimanemmo con le luci di posizione accese in auto, mio marito mi prese prima a toccare i seni e poi baciare, sembravamo fare i fidanzatini, mentre ci toccavamo reciprocamente ecco che sentiamo il rumore di un’auto avvicinarsi e le luci, si fermò a pochi metri dalla nostra auto e poi ripartì, senza renderci conto di chi fosse a bordo.
Dopo una mezzora che facemmo i fidanzatini, ecco i fari di un’altra auto che si avvicina lentamente e si affianca dal lato di mio marito, inequivocabile la voce e i modi aveva scambiata l’auto per qualche suo amichetto, così dopo essersi allontanato anche noi ripartimmo in direzione di casa.
La statale era intasata di traffico così con mio marito invertimmo la direzione e andammo a prendere l’autostrada, quando arrivammo in prossimità di una stazione di servizio, mio marito mi disse che era quella che frequentavano una coppia di amici, Anna e Roberto, dove lei si divertiva spesso a provocare prima e poi sollazzare qualche camionista.
Dai entriamo a dare uno sguardo dissi e mio marito non se lo fece ripetere due volte, rallentando anziché dirigersi nella parte anteriore dell’autogrill si diresse verso la parte posteriore dove si vedevano alcuni autotreni fermi, alcuni avevano le tendine chiuse, alcuni sembravano senza nessuno a bordo e poi uno con la luce dell’abitacolo accesa, ci fermammo ad una decina di metri per scorgere l’autista, rimanemmo all’interno della nostra auto al buio a spiare.
Scorgemmo l’autista che non riuscivo a focalizzare per bene, poi mio marito si rese conto che c’era un tizio che si era avvicinato alla nostra auto nella parte posteriore del mio lato ma che dallo specchietto retrovisore non riusciva a vedere il volto ma solo dal petto si muoveva con modi quasi furtivi fino aa quando con la coda dell’occhio vedevo la sua sagoma a pochi centimetri da me.
Il finestrino dell’auto era chiuso ma mi voltai verso di lui che ricurvo mi osservava, io non cercai neppure di coprire le gambe e lui si mise con il viso quasi al finestrino, non cercò di aprire lo sportello ma si passò la lingua sulla bocca, non sapevo se provocarlo di più o dire a mio marito di andarcene.
Lui si mise dritto in piedi e cominciò a massaggiarsi sulla patta dei pantaloni, io non riuscivo a vincere i timori di quella situazione che mi stuzzicava ma allo stesso tempo mi intimoriva, l’incertezza mi paralizzò, rimasi a fissare quella mano che si massaggiava mentre mi guardava.
Mi fece un cenno senza dire nulla mi portai la mano sul seno e lui fece cenno con la testa di si, non diceva nulla, c’era questo gioco di cenni, tirai fuori un seno, poi l’altro, abbassai il finestrino giusto quel poco che permettesse di entrare la mano del tizio che non riusciva ad arrivare ai seni, abbassai ancora di poco e la sua mano si prese tutto un seno.
Mi strizzava il seno mentre con l’altra mano si massaggiava la sua patta, non dicevamo una parola, il buio era complice di quella situazione ma allo stesso tempo mi intimoriva, quella mano continuava a stringere e palpare i seni , prima uno e poi l’altro, feci scendere il finestrino fino alla fine della corsa e la sua mano prese ad accarezzarmi anche la pancia e le cosce.
Mi sfiorava con la punta delle dita il bordo delle calze e le cosce, mi sfiorava i seni e poi ogni tanto me li stringeva, quando la mano scendeva nuovamente verso le gambe mi lasciai andare e cominciai a divaricare le gambe finche mi sfiorò il perizoma, la mano si fermò su quel triangolino di stoffa massaggiandolo con delicatezza.
Le dita si misero a muovere cercando di scostare il lembo del perizoma fino a sentirle chiaramente sfiorarmi le labbra della patatina che ormai era in preda ad una certa eccitazione, sentivo chiaramente un dito che incominciava ad introdursi dentro di me molto lentamente.
Con una mano senza guardare cercai la mano di mio marito che me la prese subito come a rassicurarmi, chiusi gli occhi e cercai di divaricare le gambe per favorire lo sconosciuto ad introdurmi meglio le dita tra le labbra che sento bagnate e vogliose.
Mi tocca per bene e mi massaggia il clitoride fino a sentire avvicinarmi al culmine del piacere, stringo la mano di mio marito e cerco di stringere le gambe per imprigionare quella mano ed eccomi contorcermi al piacere, lui cerca di continuare a muovere le dita dentro di me, ma le mie gambe stringono e lui sposta la mono sul seno.
Ho gli occhi ancora chiusi mentre lui continua a massaggiarmi con la stessa mano e poi mi sento afferrare la mia dallo sconosciuto che la porta a se fino a farmi sentire quel bozzo nei pantaloni, la cerniera è aperta e la mia mano appena percepisce l’apertura, s’insinua all’interno e cerca subito di sentire quella parte dura.
Il bordo dello slip lo scostai subito e sentii la carne nuda, calda e liscia, apro gli occhi e senza dirci una parola, gli tiro fuori l’asta, che impugno e comincio a masturbare scoprendogli la punta delicatamente, si avvicinò poggiandosi alla portiera mentre continuava a massaggiarmi il seno.
Improvviso arrivò il primo spruzzo che mi raggiunse sulla pancia e subito dopo un secondo che indirizzai verso il seno, la mano rimase impiastricciata delle ultime gocce, lasciai quell’asta per prendere i fazzolettini passandogliene uno.
Ci pulimmo alla meglio e poi gli mandai un bacio con la mano e ci salutammo velocemente.
Appena uscimmo dall’autostrada ci fermammo in uno spiazzo e con mio marito facemmo l’amore come da fidanzatini prima di tornare a casa.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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