trio
Concerto
di nonnasexy67
26.11.2022 |
14.306 |
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"Una trattoria tipica senza tanti fronzoli dove cercammo di non appesantirci troppo, ci chiese come avevamo pensato di organizzarci e poi lui ci prospettò il..."
Avevo acquistato da tempo i biglietti per il concerto di un gruppo musicale che amo, le due date in Italia a Milano e Roma, così per la vicinanza presi quelli per Roma.Pensai bene che dopo il concerto sarebbe stato più comodo prenotare in qualche albergo per non dover affrontare il viaggio di ritorno con la stanchezza che avremmo accumulata per l’attesa di entrare e sia riprendere l’auto e dover riuscire dalla metropoli.
Dopo aver cercato tanto avevo trovato un hotel che poteva andare, ma non ero sicura, così decisi di mandare un messaggio a Luciano, un singolo con cui eravamo sempre rimasti in contatto dopo esserci incontrati alcune volte, sia in compagnia di un’altra coppia che da solo.
Lui subito appena gli raccontai del concerto mi consigliò di metterci nelle sue mani che avrebbe trovato lui l’albergo e ci avrebbe portato con il suo taxi in prossimità dell’ingresso di dove si sarebbe svolto il concerto e ci sarebbe venuto a riprendere a conclusione e riportati in hotel.
Qualche giorno prima ci da i dettagli dell’albergo, confermandoci che ci avrebbe portato lui sia all’andata che al ritorno, si era messo a disposizione anche per poterci accompagnare da qualche parte se fossimo arrivati prima o saremmo ripartiti il giorno seguente senza fretta.
Al momento di preparare il trolley decisi anche di portare un telo mare e qualche cosina intima più sexy, visto che Luciano sapeva fare dei bei massaggi e sapeva usare il suo giocattolino per bene.
La mattina del concerto appena partimmo gli mandai un messaggio dell’ora in cui saremmo arrivati in hotel, così ci propose di venirci a prendere e pranzare insieme.
Era mezzogiorno quando salimmo in camera, lui dopo una quindicina di minuti arrivò sotto l’albergo, lasciammo subito la camera senza disfare la valigia, lo raggiungemmo e dopo i baci e abbracci ci invitò a salire nel suo taxi e mentre raggiungevamo il posto dove avremmo pranzato ci mettemmo a chiacchierare delle serate spensierate che avevamo trascorso insieme, delle sue avventure, insomma piacevolmente.
Una trattoria tipica senza tanti fronzoli dove cercammo di non appesantirci troppo, ci chiese come avevamo pensato di organizzarci e poi lui ci prospettò il programma che aveva pensato, non ci propose nulla che andava oltre l’amicizia, io incuriosita però del suo programma chiesi se la sera fosse tornato a casa sua o se aveva pensato a qualche cosa per rimanere con noi.
A quel punto Luciano con una certa discrezione ci confessò che aveva preso anche lui una camera in hotel, ma che ad una certa ora sarebbe tornato a casa sua anche per non destare sospetti alla moglie e la mattina successiva sarebbe tornato.
Quando tornammo in hotel erano circa le 14,30 così salimmo separatamente nelle camere, lui dopo poco ci raggiunse, non avevamo molto tempo a disposizione, mi detti una rinfrescata al volo, quando uscii dal bagno coi seni nudi Luciano guardandoli fissi mi chiese se poteva baciarmeli e toccarmeli prima di uscire.
Sorrisi e anche mio marito che si stava fumando una sigaretta nel terrazzo si mise a ridere, così presi il telo dal trolley e lo stesi sul letto, chiesi a Luciano se aveva in camera con se l’olio per un massaggio e mentre lo andò a prendere mi stesi nuda sul telo a pancia in giù.
Luciano rientrò in camera si tolse anche i pantaloni e rimase con gli slip che quasi esplodevano, mi cosparse alcuni punti del corpo con dell’olio e mettendosi a cavalcioni su di me prese a massaggiarmi dal collo alle spalle e fianchi.
Man mano che scendeva coi massaggi scivolava anche lui avevo sentito la sua eccitazione e l’avevo anche notata, quando poi mi prese a massaggiare i glutei come smise mi voltai e vidi che si sfilò lo slip facendo uscire il suo arnese eretto, con le mani mi divaricò le gambe, le mani ripresero a massaggiarmi all’interno delle cosce.
Cercavo di resistere ma dentro di me saliva una gran voglia e un calore, mi sarei voluta voltare e dirgli scopami, ma le sue mani mi davano un immenso piacere, poi anche la lingua sentii che mi percorreva lo spacco che separava le chiappe, la passava sul buchino fino a farmela sentire sfiorare la farfallina, provai a girarmi ma lui mi teneva ferma in quella posizione mentre cercava di raggiungere le labbra e il naso quasi me lo infilava nel Buchino dietro.
Guardai mio marito che si era messo nudo quasi vicino al mio viso, Luciano mi voltò e prese l’olio e lo cosparse sui seni, mi confessò quanto li desiderava massaggiare e leccare i miei seni, io non riuscivo a stare ferma con il bacino, mi contorcevo con una gran voglia di essere presa, vidi l’arnese di mio marito duro a pochi centimetri dal mio viso, gli sussurrai di darmelo da succhiare e me lo offrì subito.
Sentivo le mani di Luciano che mi strapazzavano i seni, me li stringeva e palpava, i capezzoli erano duri come il marmo, mentre succhiavo mio marito riuscii a dire di scoparmi, e dopo poco sentii le labbra aprirsi e far entrare finalmente l’arnese di Luciano che prese subito a far andare avanti e indietro sempre più velocemente e con forza.
Quando esplosi di piacere non potetti resistere da lasciare uscire dalla bocca un urlo soffocato ma di una piacevole sensazione, che non smetteva di farmi sentire femmina, Luciano continuava la sua danza e io non smettevo di succhiare mio marito.
Non so se era un secondo orgasmo che provai o il primo che si era prolungato e mi portava a raggiungere una vetta di piacere ancora più alta, mi sentii lo spruzzo caldo di mio marito che mi arrivò sul collo e sui seni e poi dopo pochi istanti vedo Luciano uscire da dentro di me sfilarsi il profilattico e impugnando il suo arnese mi diresse il suo spruzzo sulla pancia.
Rimasi così sul letto per qualche minuto, mi spalmai per tutto il corpo quella crema che avevo ricevuta tenendo gli occhi chiusi e cercare di fermare il tempo, che invece scorreva inesorabilmente.
Ci demmo subito una ripulita alla meglio e ci preparammo per andare al concerto, Luciano ci portò fino davanti al cancello dell’ingresso dove la fila di persone era già incanalata e chiassosa.
Frastornata ma piacevolmente ancora eccitata come una sonnambula ci mettemmo in coda e dopo quasi un’ora riuscimmo ad entrare, nell’attesa dell’inizio del concerto quel torpore finalmente mi aveva abbandonata, non potevo far a meno di pensare al concerto e al dopo concerto.
Il concerto fu bellissimo, il gioco di luci, la musica, le canzoni erano straordinarie, alcuni dei brani che suonarono erano dei pezzi famosi anche per come si ballavano e come tante coppie mi strinsi a mio marito lasciandomi cullare con qui lenti, strusciandomi a lui come quando eravamo giovani.
Quando finì il concerto quasi rimasi commossa, per come era stato bello, non avrei lasciato quegli spalti ma sapevo anche che la giornata non era finita, ci avrebbe aspettato Luciano con il suo taxi che ci avrebbe riportato in albergo.
Durante il tragitto parlammo solo del concerto, ero eccitata, salimmo nuovamente separatamente noi da Luciano nelle camere e pensai subito a farmi una doccia e mettermi poi qualche cosa di sexy per finire la serata, ma appena uscii dal bagno con in dosso il telo a coprirmi trovai nudi stesi supini sia Luciano che mio marito con gli arnesi belli dritti e pronti per me.
Mi asciugai alla meglio e mettendomi gattoni sul letto mi misi tra loro due supina e presi tra le mani i loro membri stingendoli e cominciando a mungerli delicatamente, loro presero a succhiarmi i seni chi uno chi l’altro e con le mani mi toccavano da ogni parte, ero bagnata ed eccitata.
Non resistevo dalla voglia di sentirmi riempire nuovamente ruotai il corpo verso Luciano e mi posizionai su di lui a gambe aperte muovendo il bacino sul suo arnese senza farlo entrare ma strusciandolo al ventre, presi il profilattico e glielo infilai per tutta l’asta e poi lo indirizzai alle labbra vogliose e bagnate, sparì subito dentro di me e presi subito a muovere il bacino mentre lui mi accarezzava e stringeva i seni.
Mio marito si era messo dietro di me e mi accarezzava le chiappe e mi leccava il buchino, mi abbassai verso Luciano per favorirlo a leccarmelo bene in attesa di essere presa anche li da lui, non smetteva di leccare, mentre io continuavo a muovermi con il bacino.
Quando sentii mio marito cercare di entrare dietro di me smisi di muovermi in attesa di sentirmi riempita da entrambi, quando sentii che le loro ste erano dentro di me provai un brivido di piacere e un orgasmo del tutto nuovo anche se non intenso, mi abbandonai alle loro spinte.
Cercai sempre di soffocare i miei orgasmi per non farci sentire da altri ospiti in albergo, non sembravo neppure me stessa per come l’eccitazione non mi abbandonava mai, anche i miei maschietti si erano goduti me e quelle mie voglie.
Quando luciano ci lasciò soli in camera erano quasi le 3 di notte, ci demmo appuntamento per ora di pranzo che poi saremmo ripartiti, e così fu.
Durante il viaggio di ritorno con mio marito commentammo del concerto ma anche di come ci eravamo divertiti con Luciano, mio marito mi confessò anche che per sbaglio mentre mi leccava il culo la sua lingua era finita sull’asta di Luciano ma che il profilattico che lo incorporava gli aveva dato disgusto
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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