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trio

Juanito


di Membro VIP di Annunci69.it Unmondoneisuoiocchi
30.01.2025    |    2.731    |    4 9.8
""Fai tu-gli risponde- beviamo quello che bevi te" La musica è alta, giusta, M accenna un movimento col bacino verso di me mettendosi le mani fra..."
Una nuova vita ci stava aspettando, nuovo paese, nuova lingua, nuovo lavoro, nuove cose da scoprire. Io e lei, una valigia, una chitarra e tanta voglia di ripartire da zero. Usciamo dall'aereoporto e prendiamo un taxi che ci porta davanti alla nostra nuova casa. Le nostre mani si stringono forte un po' per paura del domani e un po' per l'eccitazione nell'affrontare questo passo insieme. Notiamo nei pressi di casa un piccolo ristorantino e dato che ci è venuta un po' di fame decidiamo di raggiungerlo a piedi una volta portati su i bagagli. Ad accoglierci è un ragazzo molto affascinante nella sua semplicità e nel suo sorriso. Capisce subito che non siamo del posto e con molta disinvoltura inizia a parlarci con un italiano abbastanza fluido e comprensibile:
" Prego sedetevi pure qui io prendo il menù e vi raggiungo" . Il suo tono della voce era così caldo che M mi guarda facendomi un cenno di approvazione.
"Eccomi qui, vi lascio qualche minuto per scegliere"
Sorridendo gli chiedo di spiegarci il menù, ma era solo una scusa per parlare un po' e continuare a sentire la sua voce. Lui capisce al volo rispondendo al mio sorriso (anche perché il menù era tradotto anche in italiano) e in qualche minuto ordiniamo.
"La sua voce mi eccita molto -mi sussurra all'orecchio M- e credo anche che sia attratto da entrambi."
" Dici?- le dico con un'aria sopresa- a me sembra soltanto gentile" .
"Staremo a vedere, lo sai ho fiuto per certe cose!"
Il cibo è ottimo e quel camerierino a dir la verità mostra un particolare riguardo verso di noi. Finito di gustare la cena, si avvicina per sparecchiare la tavola.
"È andato tutto bene'?" rivolto verso M.
"È stato tutto perfetto, sia il cibo che il servizio" risponde prontamente M.
"Quanto vi fermate qui?"
"In teoria per sempre, ci siamo appena trasferiti" risposi incuriosito dal momento.
"Wow allora bisogna festeggiare -ci dice con aria un po' stupita- io stò per finire il turno, se volete qui dietro c'è un locale dove c'è musica, potremmo bere qualcosa insieme e fare quattro chiacchiere".
"Direi che è una splendida idea" risponde M rivolta verso di me. Usciamo dal ristorante e ci sediamo ad aspettare su una panchina.
"Forse hai ragione - bisbiglio con un sorrisetto malizioso- sarebbe bello vedere come va a finire"
Ci raggiunge pochi minuti dopo e tempo di svoltare l'angolo ci troviamo davanti al locale.

Appena entrati capiamo subito la situazione: pista quasi buia, musica latina, ragazzi e ragazze di colore che ballavano incessantemente con i loro movimenti calienti, quell'odore di sudore e sesso mischiato al rhum che ti inebria e ti fa venire voglia.
"Bevete qualcosa? Offre la casa" ci chiede posando le mani sulle spalle di M.
"Fai tu-gli risponde- beviamo quello che bevi te"
La musica è alta, giusta, M accenna un movimento col bacino verso di me mettendosi le mani fra i capelli. Con la coda dell'occhio mi accorgo che il ragazzo timidamente sta guardando il culo di M mentre aspetta da bere, poi girando lo sguardo per non farsi scoprire incrocia il mio, ma io gli sorrido facendo l'occhiolino e lui tira un sospiro di sollievo. Aveva ordinato tre shots di tequila con il sale e con il limone, che dopo un brindisi dedicato al nostro arrivo, beviamo come fosse acqua.
"Beh il secondo giro lo offriamo noi - dico a voce alta per cercare di sovrastare la musica- voi iniziate a ballare io vi raggiungo subito".
Poi avvicinandomi all'orecchio del ragazzo: "tranquillo puoi toccare e guardare non sono mica geloso, hai il mio permesso".
"Sei proprio fortunato ad avere una ragazza così bella e sexy -mi fa- e lei è fortunata ad avere te per lo stesso motivo".
Senza dire niente ma con lo sguardo di chi apprezza, gli accarezzo il viso e mi avvio verso il bar. Mentre aspetto guardo verso di loro e noto che hanno iniziato a ballare, lui si muove molto bene e lei come al solito un vortice di erotismo puro quando muove i fianchi su quelle canzoni. Ad un certo punto M gli prende la mano vedendolo timido e la usa per fare una piroetta mettendosi spalle al ragazzo. Le due mani intrecciate lentamente scorrono lungo il corpo di M raggiungendo la vita che continua a disegnare eros. Li raggiungo con altre tre tequila che come le prime spariscono in un lampo e inizio a ballare anch'io davanti ai M. La temperatura ormai ha iniziato la sua ascesa, la situazione é intrigante in mezzo a tutta quella gente che praticamente scopava ballando, e noi ormai entrati nel gioco, iniziamo a lasciarci travolgere. M si avvicina a me e inizia a baciarmi continuando a tenere la mano del camerierino sui suoi fianchi che non aveva intenzione di fermare. La sento eccitata, spinge forte la sua lingua nella mia bocca roteandola ampiamente e con veemenza. Metto le mani attorno alla vita del ragazzo e lo tiro verso di noi nel momento esatto in cui M ha il culo appizzato per il movimento.
"Mmmh mi sà che qui qualcuno ci sta prendendo gusto -mi dice rivolgendosi al ragazzo - sento qualcosa di duro qui sotto"
M sembra apprezzare la dote continuando a muovere sensualmente il culo sul suo cazzo e ormai avendo perso tutta la timidezza dell' inizio ricomincia a baciarmi profondamente. Stretti, appiccicati l'un l'altro con M in mezzo, sento una mano che scende e si intrufola fra me e lei proprio all'altezza della mia lampo e del suo vestitino molto morbido. Era la sua, stretta fra di noi, dolcemente curiosa e direi più che piacevolmente sfrontata.
"Direi che è ora di continuare altrove che ne dite?" rivolgendomi verso di loro a voce sempre più alta.
"Ce lo vuoi dare come si deve questo benvenuto?" Chiede M girandosi verso il ragazzo.
Così è stato.

In un baleno ci ritroviamo tutti e tre nella nostra nuova casa, con le valige in mezzo e un lenzuolo sul letto, umidi, vogliosi di godere, affannati dall'eccitazione.
Ci ritroviamo in piedi come nel locale, questa volta però M è di fronte a lui e spalle a me. Voleva dirigere il gioco e sia io che il ragazzo eravamo intenzionati a lasciarla fare. Con una mano mi prende dietro la nuca per tenermi stretto vicino a lei mentre con l'altra porta la bocca del ragazzo vicino alla sua e inizia a penetrarla con la lingua. Le bocche erano spalancate e il ragazzo risponde con prontezza a quell'attacco a sorpresa. Iniziamo a spogliarla mentre le due lingue sono ancora prese nell'affronto, quattro mani su quel corpo che aveva preso fuoco, che la palpavano in ogni parte lasciando una scia umida. Sembrano pitoni affamati, collo, seno, schiena, culo, ma quando infilo una delle mie in mezzo alle cosce, mi accorgo che il suo perizoma è completamente zuppo. Prendo una mano del ragazzo e la guido verso la dolce scoperta, sposto il perizoma su un lato, afferro un dito di quella mano impaziente e lentamente lo guido da sopra a sotto in mezzo a quel lago, fra le due labbra lisce e ormai scivolose, per poi infilarlo dentro provocando un gemito improvviso di M che si aggrappa bruscamente ai miei capelli. Sfilo il dito completamente bagnato e prima che se ne accorga lo porto alla mia bocca iniziandolo a succhiare.
"Se ti lasci andare, passerai una notte magica quanto diversa" dice ansimando M al ragazzo toccandole il viso.
"Non vedo l'ora!" esclama lui ormai in estasi.
Senza che se ne accorgessimo M si era messa in ginocchio ed io e lui ci ritroviamo ad um palmo di distanza. Ci rendiamo conto di essere irresistibili l'uno per l'altro e con una sorprendente naturalezza iniziamo a baciarci profondamente, con le lingue piene di saliva per l'estrema eccitazione. Durante quel bacio così travolgente si sente un suono di bottoni e di lampo. È M, che si sta dando da fare per farci rimanere senza niente addosso. Prima i jeans, poi i boxer e via discorrendo. In un attimo rimaniamo nudi...che bel cazzo che ha, liscio, pulito e soprattutto bello duro.
"Voi continuate che io ho da fare" dice M afferrandoli entrambi. L'immagine è splendida. Io e un lui quasi sconosciuto continuiamo ad infilarci la lingua nelle rispettive bocche, ci lecchiamo le labbra, le guance, il collo, mentre lei in ginocchio mostra una delle specialità della casa. Alternando li bacia e li succhia molto lentamente e in modo molto rumoroso. Sento molta saliva data dallo spingere molto in profondità fino a strozzarsi, mentre dall'altra parte la sua mano si muove allo stesso ritmo del collo tenendolo saldamente. Il ragazzo gemita di piacere, I suoi muscoli si rilassano a poco a poco, un pizzico in più ogni volta che la sua cappella raggiunge la gola di M. Ho una voglia matta di succhiarglielo anche Io, così lentamente la mia bocca inizia a scendere continuando a leccare ogni centimetro che mi avrebbe portato a quel cazzo così invitante. Una volta arrivato lecco l'orecchio di M che si scansa per farmi posto. Mi ritovo davanti agli occhi quella cappella così gonfia e lucida e non esito a spalancare la bocca per accoglierla. È grosso al punto giusto, caldo, duro, succulento. Con un po' di fatica riesco a prenderlo tutto, la sensazione è formidabile tanto da prendere un ritmo incalzante, rimanendo ogni tanto qualche secondo senza respiro nel trattenerlo tutto in bocca. M impazzisce, gode nel guardarmi spompinare quel ragazzo, quindi mi lascia continuare con piacere leccando e assaporando le palle come fossero quelle di un gelato.
"Così va a finire che vi sborro in faccia a tutti e due, siete fantastici!" si esprime a fatica ormai completamente sciolto.
"Tienila per dopo, per un posto molto più accogliente" risponde M con lo sguardo alzato e un sorriso provocatorio.
"Questa si che è la mia puttana!" le sussurro piano all'orecchio.
M si sdraia sul letto a pancia in su con le gambe spalancate. Quel profumo di femmina ha infestato la stanza e i nostri cazzi sono ormai tanto duri quasi da far male.
"Vieni qui- faccio al ragazzo mentre le mie dita insalivate giocano con la fica in bella vista- vieni ad assaggiare il sapore più buono del mondo". Non se lo fa ripetere e assetato di sesso, sdraiato al contrario, inizia a leccare ardentemente incuriosito dalle mie parole. M gode, gode tanto, con le mani si stringe e si massaggia il seno, leccandosi ogni tanto le dita.
"Senti che lingua, oh si così! -ansima mentre si strizza i capezzoli- Amore ti prego scopami, fatemi morire!"
Afferro il mio uccello poggiandolo fra le due labbra in prossimità del buco, il ragazzo ci sputa sopra con inaspettata astuzia, e così inizio a penetrarla con decisione come ordinato con il camerierino che continua a leccare senza sosta. Le mie palle le sbattono precisamente sull'ano anch'esso bagnato dal colare della tanta saliva, che amplifica il rumore dell'urto. Non passa molto tempo prima che M tra urla assordanti di piacere si lascia andare ad una venuta abbondante, come un fiume in piena, che allaga sia me che le lenzuola.
"Il dolce è servito" rivolgendomi al ragazzo mentre lo sfilo, che assapora finalmente il nettare mettendosi in bocca tutta la fica. Le urla di M rallentano e si alternano ad una risatina di appagamento mente si mordicchia l'indice della mano. Lui mi fa posto e mi sdraio con la testa in mezzo alle cosce ancora spalancate e inizio a leccare per gustarmi ciò che era rimasto. Mentre sono sdraiato il ragazzo da un bacio a M e con un colpo di reni balza dietro di me. Sento le sue mani bollenti sui miei fianchi e caldamente inizia a baciarmi la schiena. È una sensazione che adoro, mi sento avvolto tra il suo petto e il corpo dolce di M che nel frattempo è scivolata giù per baciarmi. La lingua del ragazzo rapidamente scivola verso il fondo, e mentre le sue mani allargano il culo per fare spazio, si insinua ancora vogliosa ma di sapori diversi. M nel frattempo ha infilato nuovamente il mio cazzo dentro di lei roteando il bacino leggermente alzato per creare un movimento soave e alquanto piacevole. Un movimento fatto con così tanta maestria, e mente realizzo mi accorgo che la lingua del ragazzo è diventata improvvisamente la sua cappella che iniza a bussare. Con molta scioltezza e con delle piccole roteazioni adagia perfettamente il cazzo nei pressi del buco insalivato trovando il punto perfetto per entrare. È dolce, rispettoso, ma nello stesso tempo tenace e deciso. Lo sento entrare, la mia libido è incontenibile. Con un leggero dolore mischiato al piacere entra la cappella e piano piano spinge fino a farlo entrare tutto. È profondo, largo e la sua consistenza è come il marmo, ma caldo da morire. Per un paio di volte mi penetra molto lentamente per farmi abituare, poi aumenta il ritmo a mano a mano che il culo prende il diametro del suo formidabile cazzo. Ero in trappola, una gazzella in mezzo a due leoni, uno mi scopava da dietro, l'altra da davanti. Inizio a fare gemiti sempre più ravvicinati e corti e subito dopo iniziano anche i due leoni. Stiamo godendo tutti e tre nello stesso momento.
"Non vi fermate- urla M di piacere- sto per venire ancora...SIIIII.....SIIIIIIII....AAAAH...OH SIIIIIIIII!"
M viene ancora, sento le sue gambe tremare, i piedi rigidi che spingono sulle mie cosce e ha gli occhi girati, é un bagno di sudore mischiato alla venuta. Il mio culo era ormai un 'autostrada dove lui viaggiava forte. Le sue palle sbattevano sulle mie, che a loro volta sbattevano contro il culo di M. Improvvisamente lui mi penetra fino in fondo facendolo restare tutto dentro e nel fermarsi lo sento pulsare fortemente. Con un urlo liberatorio mi spara dentro tutto il suo sperma, avvertendo un'onda che mi invade, potente, densa, abbondantemente generosa. Poi ricomincia con un ritmo blando per finire di svuotarsi. Lo lascio finire con piacere mentre bacio M e lentamente affondo il cazzo.
"Stò arrivando" le sussurro.
"Sparami anche tu tutto dentro... la voglio tutta!"
Vengo anche io, e tanto, sembrava non finisse più. Bacio dolcemente M, bacio il ragazzo, e muoio sul letto, appagato, felice, esausto, affannato. Passiamo un paio di minuti nel silenzio di chi ha dato tutto.
"Non ci hai detto qual è il tuo nome" gli dico ridendo
"Juan, mi chiamo Juan, ma per gli amici sono Juanito"
Beh che dire, che sia benedetto Juanito...e questo posto!
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