Ladri per passione

Di fianco a casa c’era un terreno che ormai era incolto da anni, e la piccola recinsione che delimitava i confini era composta da dei cespugli e un muretto di una trentina di centimetri di altezza, spesso nel giardino mettevo a stendere i vestiti senza problemi.
Quando cominciarono a fare i lavori per creare una villetta ad evitare che venissero sporcati dai manovali che avevano cominciato le fondamenta decisi di non metterli più stesi in giardino ma nel balcone di casa.
La costruzione era andata avanti per poco tempo avevano fatto fino al primo piano e poi si fermarono, lasciando il cantiere quasi all’abbandono così spesso venivano a giocare gruppetti di ragazzi.
A volte di sera si vedevano delle giovani coppie che si scambiavano degli innocenti baci e qualche toccatina, ma niente di sconcio, altre volte scorgevo ragazzi che si guardavano i giornaletti porno lasciati probabilmente dai muratori, ma la cosa mi incuriosiva ma non infastidiva.
Avevo ripreso a stendere i panni nello stendino in giardino e capitava che mettevo di tutto dall’intimo alle maglie, un giorno nel ritirare gli indumenti mi rendo conto che mancava un paio di slip e tutte le calze, torno a casa a controllare e mi rendo conto che mi mancavano.
Ero costernata e non capivo cosa fosse accaduto, così ci feci attenzione e per una seconda volta mi ritrovai che mi mancavano alcuni indumenti miei di intimo.
Non esistevano le telecamere, non esisteva internet, i primi cellulari giusto i ricconi li avevano e grandi come valige, così decisi di appostarmi dietro le persiane appena mettevo stesi i panni e finalmente vedo due giovani che stanno nel cantiere a fianco e uno dei due passa nel giardino e comincia a prendere le mie calze e lo slip.
La prima reazione era di aprire di corsa la persiana e mettermi ad urlargli dietro ma poi incuriosita volli rimanere a spiare, vidi il ragazzo che tornava all’interno del cantiere e poi i due guardando i miei indumenti entrarono dentro quella casa che aveva i mattoni solo fino al primo piano. Carcai di vedere cosa e dove andavano.
Scorsi la testa di uno dei due che si nascondeva e anche l’altro ma in un’altra stanza e guardavano dalla mia parte ma cercando di nascondersi, non capivo bene cosa facessero, così decisi di uscire senza far capire che li avevo visti e scoperti ma feci finta di pulire il balcone, con lo sguardo però cercavo di vederli, mi guardavano.
Non ero vestita particolarmente sexy anzi e allora rientrai in casa ma lasciando la finestra aperta decisi di far finta di fare qualche cosa in maniera che loro mi vedessero, si mi stavano spiando e chissà quante volte lo avevano fatto senza che me ne accorgessi.
A parte il periodo che c’erano i manovali e i muratori non mi ero mai creata problemi a vestirmi o spogliarmi in camera con la finestra aperta, non pensavo che qualcuno poteva spiarmi.
Così feci finta di cambiarmi e mi tolsi la maglia e reggiseno con la coda degli occhi sbirciavo verso di loro, si divertivano proprio a spiarmi caspita, la cosa mi lusingava seppure erano giovani e da come si agitavano ero certa che si masturbavano guardandomi e mi divertii a togliermi la gonna e rimanere in slip.
Poi dopo una mezzora di spettacolo mi rivestii e li vidi che furtivamente se ne uscirono dal cantiere, li segui con lo sguardo a vedere la direzione che presero allontanandosi e poi scesi in giardino e decisi di oltrepassare il confine chissà se ritrovavo i miei indumenti li nel cantiere e salendo le scale facendo attenzione ai calcinacci, chiodi, mattoni e sacchi di cemento raggiunsi il luogo dove era posizionato uno dei due, in una specie di rientransa c’erano dei giornaletti porno, arrotolati e come li prendo vedo alcune pagine incollate mezze strappate.
Ripongo subito le riviste quasi schifata e poi decido di andare dove si era sistemato l’altro ragazzo, vicino la colonna di mattoni c’era una borsa di quelle che usano i manovali attaccata ad un chiodo e la apro, vedo le calze e sono le mie sicuramentele prendo subito e cerco anche gli slip ma sento la mano che è umidiccia, guardo e vedo le calze che sono imbrattate e appiccicano, inconfondibile è sperma e le avvicino al naso per esserne certa.
Indubbiamente si erano masturbati e uno dei due con i miei collant mentre l’altro con il mio slip, ero confusa, combattuta tra rabbia e piacere, mi ero imbrattata entrambi le mani del loro sperma, volevo riprendermi quelle cose mie ma ero quasi infastidita e decisi di rimetterle dentro quella borsa.
Mio marito aveva piacere a comperare intimo sexy e ci piaceva fare le foto piccanti e proprio quel giorno arrivò il pacco di Postal Marchet con qualche completino sexy che avevamo scelto con mio marito così la sera mi preparai ad una serata passionale.
Quando finimmo di fare l’amore e ci lavammo prima di addormentarci gli raccontai dell’accaduto, lui più raccontavo e più era incuriosito, non sapevo se voleva sapere per cercare di rintracciare quei ragazzi e rimproverarli o addirittura andare a trovare i genitori e fargli dare una lezione.
Ne una ne l’altra, si era eccitato, mi chiese se mi sarebbe piaciuto masturbare uno dei ragazzi, ma io gli risposi subito che neppure sapevo se potevano avere più di 18 anni, ma lui insistette e mi disse che se erano maggiorenni sarebbe stato bello masturbarli, e riprendemmo a fare l’amore.
Per giorni pensai alle parole di mio marito continuando a sbirciare dalla finestra se si facevano vedere quei ragazzi, e poi di nuovo un giorno eccoli li vedo che si avvicinano al cantiere e si vanno a fumare le sigarette nei bordi di un muretto, allora decido di mettermi decisamente sexy e farmi notare, con mio marito avevamo acquistato anche un vibratore e decisi di regalare un bello spettacolo a quei due così spalancai la finestra e loro mi videro subito, io feci finta di niente e poi mi misi seduta sul bordo del letto e cominciai ad accarezzarmi in attesa di vederli mettersi come la volta precedente.
Li vedo che si nascondono e mi osservano, comincio a togliermi il reggiseno e mi accarezzo i capezzoli, mi comincia ad eccitare il fatto che mi spiano e si masturbano, faccio ancora finta di nulla e poi prendo il vibratore, lo accendo e me lo passo tra i seni e lo faccio scivolare sul bordo dello slip, divarico bene le gambe, sempre facendo finta di nulla noto che uno dei due si è sporto con tutta la testa.
Non posso più far finta che non lo vedo, o proseguo o smetto come se fossi infastidita, faccio un sorriso e proseguo, mi infilo il vibratore dentro e lui si scosta e mi mostra che si sta masturbando io continuo con il vibratore e lui furiosamente continua vedo partire uno spruzzo dalla punta del suo arnese ma continua furiosamente a masturbarsi.
Io apro ancor più le gambe e mi sto prendendo la mia razione di orgasmo mentre lui prosegue ininterrottamente a masturbarsi, l’altro rimane nascosto nell’altro punto d’osservazione, quando raggiungo l’orgasmo lancio un gridolino di piacere e poi richiudo le gambe a stringermi il vibratore a me e il giovane vedo che spruzza una seconda volta.
Mi continua a guardare mentre l’altro lo vedo comparire di fianco a lui, chissà cosa si diranno, io mi alzo e mi rivesto mentre loro continuano a guardarmi e parlottano tra loro.
Anche quella sera con mio marito raccontai l’accaduto e lui fu particolarmente focoso e instancabile, al punto che nel culmine del piacere gli chiesi se gli sarebbe piaciuto vedermi farlo con un altro uomo e lui subito mi disse di si.
Poi quando ci ricomponemmo per dormire gli chiesi nuovamente se gli sarebbe piaciuto e lui mi confessò che era una cosa che lo eccitava da pazzi vedermi alle prese di due uomini insieme.
Rividi ancora quei ragazzi e alternai qualche spettacolino gratuito a senza spettacoli, ma ogni volta si mettevano a spiare e sperare ma sempre masturbandosi, poi un giorno ripresero i lavori e completarono la palazzina.