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Di Ritorno


di nonnasexy67
20.05.2024    |    8.868    |    7 9.8
"Ora ero io a dare il ritmo e i miei movimenti di ancheggiare e roteare il bacino erano lenti e decisi, lui mi stringeva i seni e quasi li spremeva lasciando..."
Mi era stato presentato da Andrea e Luigi, Diego è un loro amico che da alcuni anni si è trasferito in Germania per lavoro, avevo anche passata una giornata goduriosa con tutti e tre loro, di quel giorno ricordo bene come mi avevano demolita.
Mi scrisse che era tornato per una breve vacanza e voleva rivedermi, invitandomi a prenderci un caffè o un aperitivo insieme, ci accordiamo per un pomeriggio dove avrei fatta la mia camminata sulla ciclabile.
Quasi non lo riconoscevo appena arrivai davanti al locale, sembrava più affascinante di quando lo avevo conosciuto, lui vestito sportivo e io con la tutina e scarpette, ma parlammo subito di lavoro e di come si trovava in Germania.
Una piacevole chiacchierata che si protrasse per una buona mezzora, poi per curiosità chiesi come andavano le cose sentimentali e lui abbassando la testa mi confessò che era dura in Germania, mi confessò che da quando era ripartito aveva avuto una sola esperienza con una donna.
Pensai che mi prendesse in giro, ma non lo dissi, poi quando stavamo quasi per salutarci, mi chiese quasi sottovoce di poter passare insieme un pomeriggio o una sera, io gli chiesi quali fossero le sue intenzioni, se intendeva dirlo anche ad Andrea e Luigi oppure doveva rimanere una cosa nostra, lui mi chiarì subito che voleva vedermi da sola io e lui.
Non gli detti una risposta, ma gli chiesi quando sarebbe ripartito per regolarmi e fargli sapere, due giorni decisi di invitarlo per il sabato pomeriggio, approfittando dell’assenza di mio marito.
Mio marito dal mattino era partito per raggiungere il nord Italia e sarebbe tornato tardi, quindi mandai un messaggio a Diego, chiedendogli quando voleva raggiungermi io ero a casa, neppure trascorse mezz’ora che si presentò e io mi ero fatta la doccia senza neppure asciugarmi i capelli, lo feci accomodare e volle tenermi compagnia mentre in accappatoio mi asciugavo i capelli.
Mi accompagnò in camera, quando gli chiesi cosa preferiva vedermi indossare, si alzò e mi venne a stringere togliendomi l’accappatoio e scaraventandomi sul letto, si prese a spogliare mentre mi diceva che mi voleva così al naturale, e quando si tolse i pantaloni vidi quasi esplodere lo slip, che come tirò l’elastico liberando il suo arnese sbalzò fuori in tutta la sua imponenza.
Era dritto e dura e la punta continuava a oscillare vogliosa, mi venne naturale commentare e sottolineare una certa voglia da parte sua, vidi il suo viso guardare il mio ventre, con le mani mi prese i polpacci e divaricandomi le gambe avvicinò il viso al mio ventre spalancato e pronto, lui prese a darmi dei piacevoli e prolungati passaggi con la lingua dal sedere fino al grilletto e ad ogni passaggio mi sussurrava quanto gli ero mancata e quante volte si era masturbato a ripensarmi.
Ogni suo commento a me faceva un certo effetto, sentivo un fremito, una certa voglia assalirmi, i battiti del cuore aumentare e una vampata di calore avvolgermi su tutto il corpo, senza rendermi conto sentivo che il bacino si sollevava ad ogni passaggio della sua lingua, spalancando le gambe più che potevo.
Come non sentivo il contatto della lingua sollevavo la testa, lui era sempre li pronto a passare nuovamente la lingua e i miei capezzoli li vedevo sfocati ma dritti, mi sentivo pronta a sentirmi penetrata, ma aspettavo che fosse lui a prendere l’iniziativa.
Quando sentii le sue gambe venire a contatto con le mie, la sua mano aveva sfiorato il mio fianco, alzai la testa, era più vicino e si stava posizionando su di me, sollevai il bacino facendo pressione sui piedi, lui guardava in basso quando sentii la punta del suo arnese che veniva strofinata tra le mie labbra che erano pronte ad accoglierlo.
Dopo aver sentito una piccola pressione sentii anche l’altra mano venirsi a posizionare vicino la mia ascella, scivolò dentro di me lasciandomi percepire tutta la fase di come entrava dentro di me, le sue braccia le fece passare sotto le mie ascelle poggiandosi completamente su di me stringendomi.
Avvinghiai le gambe dietro di lui che aveva preso a muovere il bacino facendomi sentire quel movimento lo strinsi anche io stretto a me mentre mi baciava e leccava il collo, sentivo il suo arnese che mi procurava piacere sempre più crescente con il suo movimento.
Ad ogni affondo mi scappava un gemito, d’improvviso il suo ritmo si fece più corposo e mi sentii raggiungere prima nell’orecchio da parole di piacere e godimento e poi mi resi conto che stava spruzzandomi le pareti del mio utero del suo seme.
Rimasi paralizzata per alcuni istanti sopprimendo quell’entusiasmo di piacere che mi stata avvolgendo, rendendomi conto che non aveva indossato il profilattico, subito gli piantai le mani sul petto cercando di sollevarlo e guardandolo negli occhi, chiesi subito conferma.
Arrossì scusandosi, che non lo aveva messo, chiusi gli occhi per un istante, il suo arnese era ancora dentro di me e lo sentivo ancora duro, chiesi subito se era sano, e mi rassicurò, io ero tranquilla, lo strinsi di nuovo a me e lo invitai a proseguire.
Lo incitai a proseguire, lui prese di nuovo a muovere il suo bacino e io lo assecondavo sollevando anche il mio, era davvero carico, prima che potessi raggiungere l’orgasmo lui freneticamente raggiunse un secondo orgasmo e percepii nuovamente lo spruzzo caldo dentro di me che mi dette quel tocco per farmi godere e stringere forte a me quel giovane voglioso.
Rimanemmo per qualche minuto così mentre ancora pulsava la mia passerina, sentivo il suo arnese che pian piano si sgonfiava, quando percepii che cominciava a fuoriuscire quelli che erano i liquidi di piacere chiesi di sollevarsi per correre in bagno cercando di tamponarmi con la mano il ventre per non fare pollicino nel tragitto.
Inevitabilmente al mio ritorno in camera mi resi conto che qualche goccia era sul letto e sul pavimento, ripulendolo ci siamo fatti delle risate, proseguimmo a ridere anche mentre eravamo stesi sul letto, che lui mi raccontò come mi immaginava quando si masturbava pensandomi.
La cosa fu divertente al punto che mentre lo raccontava vedevo vibrare il suo arnese e crescere sempre più fino a diventare nuovamente duro e dritto con tanta voglia, che mi voltai mettendomi sopra di lui piantandogli le mani sul petto e muovendomi con il bacino roteandolo e ancheggiando fino a far combaciare la punta del suo arnese sull’apertura delle mie labbra e con movimento secco ed efficace lo feci scivolare nuovamente dentro di me.
Ora ero io a dare il ritmo e i miei movimenti di ancheggiare e roteare il bacino erano lenti e decisi, lui mi stringeva i seni e quasi li spremeva lasciando che i capezzoli s’indurissero bene e le aureole si gonfiassero, lui ogni tanto mi poggiava le mani sui fianchi per cercare di aumentare i miei movimenti ma subito gliele toglievo, scuotendogli in viso i seni.
Mentre lentamente continuavo a muovermi su di lui con una certa lentezza parlavamo liberamente, usando un linguaggio spinto ed esplicito, non nascondo che avevano un certo effetto su entrambi, quando capii che era vicino all’orgasmo fui io stessa a fargli delle domande esplicite, quando esplose sentii chiaro i suoi spruzzi che mi inondavano, lui mi dedicava quel momento di piacere e io continuai per sentire anche io il piacere dell’orgasmo.
I brividi mi attraversarono il corpo e un calore mi avvolse irrigidendomi e premendo le mie ginocchia alle sue cosce gli piantai le unghie sui pettorali di Diego e lui mi strinse i glutei mentre mi sussurrava delle parole spinte nei miei confronti.
Sapevo che dopo esserci ridati una rinfrescata lui con la sua giovane età aveva ancora tanta energia, ma quando lo vidi comparire nuovamente in camera con l’arnese che era di nuovo quasi completamente dritto, elogiandolo gli chiesi se voleva cominciare nuovamente e in che posizione voleva possedermi, sorrise e mi chiese di voltarmi e mettermi carponi.
Mi avvicinai alla sponda del letto mi misi in ginocchio con i piedi che erano fuori mi piegai in avanti mostrandogli il mio sedere, mi prese a darmi dei piccoli schiaffi sulle natiche e poi sentii che la sua asta stava facendosi di nuovo largo nella mia farfallina, mi poggiò le mani sulla schiena chiedendomi di piegarmi con la testa sul letto e lo sentii tutto di nuovo dentro, cominciando a far schioccare il suo ventre nelle mie natiche prima tenendomi per i fianchi e poi senza.
Io presa e concentrata mi godevo quel piacere che aumentava, contornato da una serie di parole volgari, ma che in quei momenti sembravano melodie, quando poi Diego mi confessò la volontà di potermi penetrare in quella posizione ma nel secondo canale, gli suggerii di prendere il tubetto di vasellina che era custodito nel cassetto del comodino e provare dopo avermi lubrificata per bene.
Io rimasi in quella posizione mentre lo sentivo armeggiare e poi giocherellare con il buchino e la crema, infilandoci le dita per lubrificarmi bene, passarono pochi istanti e poi sentii chiaramente che prese a spingere il suo arnese a cercare la giusta breccia a favorire l’ingresso, gli dicevo di fare piano, essendo anche ben dotato la cosa mi tenne un po' tesa.
Poi dopo un principio fastidioso, di colpo mi sono sentita penetrata per bene, la sua soddisfazione nel farlo sparire dentro di me la descrisse senza mezzi termini e io cercai di raggiungere la mia passerina con la mano per toccarmi mentre mi sentivo colpita freneticamente ma senza troppa frenesia.
Lui continuava con il linguaggio spinto e mi descriveva la scena, facendomi domande e apostrofandomi con parole volgari, il mio clitoride lo continuavo a toccare e roteare per avere il piacere dell’orgasmo, si divertiva Diego e mi descriveva per filo e per segno come si muoveva e quanto era dentro di me o quando si tirava indietro.
Io gli dissi che mi stavo toccando il clitoride mentre lui con una certa dose di lentezza si muoveva alle mie spalle, tanto da attirarmi a voltare improvvisamente e coglierlo con il cellulare per mano a riprendere la scena, quasi ero infastidita ma ero al punto di non ritorno nel toccarmi e lo incitai a muoversi con più foga, non soffocai il piacere che stava provocandomi l’orgasmo e poco dopo anche lui lo sentii fare degli affondi veloci e godermi dentro.
Dopo essermi andata a dare una ripulita in bagno, come tornai in camera gli chiesi come mai stava filmando la cosa a mia insaputa, lui cercò di giustificare la cosa, così gli chiesi di mostrarmi il video, chiaramente si vedeva bene mentre mi entrava e usciva tutto il suo arnese nel secondo canale, mi venne subito spontaneo chiedergli cosa ne avrebbe voluto fare, se mostrarlo a qualche suo amico o farne altro uso.
Lui mi assicurò che era per rivederselo quando sarebbe tornato in Germania, non mi vedevo in volto ma il dialogo era esplicito come le immagini, non gli feci cancellare quel video ma lo costrinsi a leccarmi la farfallina fino a quando avrebbe avuto una nuova erezione, perché desideravo ancora averlo su di me.
Quando fu nuovamente pronto mi stesi nuovamente e volli averlo sopra con le mani sotto le mie ascelle i corpi uno sopra l’altro e il suo bacino spingere di continuo fino a provocarci un nuovo orgasmo e rimanere così con i corpi sudati mentre le pulsazioni si affievolivano e il suo arnese pian paino si riduceva, sentendo chiaramente il liquido dei nostri orgasmi scivolare fino ad imbrattare il letto.
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