trio
Anna (parte seconda ) alla fiera
di nonnasexy67
31.10.2023 |
6.648 |
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"Che come io quando lei venne dalle mie parti lei ci suggerì dove alloggiare e come ci saremmo potuti muovere e con l’occasione rivederci..."
Ci eravamo tenute in contatto con Anna, almeno una volta la settimana ci sentivamo al telefono e mi faceva partecipe del percorso che aveva intrapreso e come procedevano le cose, poi una fiera che si sarebbe svolta nella città di Anna nella metà di ottobre ci sarebbe piaciuto partecipare e informai subito Anna.Che come io quando lei venne dalle mie parti lei ci suggerì dove alloggiare e come ci saremmo potuti muovere e con l’occasione rivederci.
Così ci organizzammo e il caso volle che il figlio aveva programmato di andare con dei suoi amici fuori nei giorni in cui saremmo arrivati, così ci fece cancellare la prenotazione in hotel e ci volle a casa sua.
Partimmo nel primo pomeriggio di venerdì e arrivammo poco prima di cena a casa di Anna, ci mostrò la sua camera da letto dove avremmo dormito io e mio marito e lei avrebbe dormito nella camera del figlio, cenammo e trascorremmo una bella serata chiacchierando e confidarci un po' di cose.
Lei era timorosa a prendere iniziative, e anche noi non sapevamo come poterla far sciogliere, così appena venne fuori un discorso che la fece emozionare io e mio marito ci siamo alzati e l’abbiamo abbracciata, tenendocela stretta tra noi, io avevo al collo il mio foulard e mio marito me lo tolse e poggiandoglielo sul viso di Anna lo avvolse per non farla vedere.
Prendendola a palpare e accarezzare da ogni parte senza che lei vedesse chi e cosa le toccavano, gli sussurrammo di lasciarsi andare così e assaporare i piaceri di dolci carezze continuando a tenercela stretta tra i nostri corpi.
Prima di cominciare a sentire la pelle nuda delle parti più intime le mani la continuavano a scorrere con delicati tocchi e da dietro di lei mio marito le prese a sollevare la maglia e scoprire il reggiseno colmo che quasi esplodeva di quelle poppe grandi, ed eccole prima una e poi l’altra fuori enormi come una bella sesta dalle aureole larghe e dai piccoli capezzoli.
Lei era ferma come una bambola gustandosi quelle attenzioni muovendo la testa e lasciandosi scappare dalla bocca qualche flebile verso, io cominciai a prendere in mano uno dei seni e sollevarlo verso la mia bocca succhiando l’aureola e con la punta della lingua il capezzolo.
La sua eccitazione dava sfogo a delle parole di compiacimento sentiva con quanta dolcezza riusciva a sentirsi desiderata, le slacciai il gancetto della gonna sul fianco e la cerniera la feci scivolare verso il basso e come per magia, la gonna cadde ai piedi.
Il collant nero nascondeva un paio di slip di colore chiaro, le presi a massaggiare l’interno cosce e come la mano raggiunse l’inguine lei sollevando una gamba divaricò le cosce, facilitando la mano a poterla massaggiare meglio.
Mio marito la continuava a massaggiare un seno e il fianco, senza togliere il collant, le nostre carezze e massaggi andavano a rilento con tutta la dolcezza possibile, Anna rimaneva bendata ma dalla sua bocca continuavano ad uscire parole di compiacimento.
Mio marito si scostò e la guidammo a poggiare i suoi glutei all’estremità del tavolo, le togliemmo la maglia che per un attimo gli fece scivolare via dagli occhi il mio foulard, fu Anna che propose di spostarci in camera, ma mio marito quasi sollevandola la fece sedere sul bordo del tavolo, rimettendogli nuovamente il foulard sugli occhi mi concentrai sui suoi seni tenendoli delicatamente in mano e alternando la mia bocca sui suoi capezzoli a succhiarli e leccarli e dandogli dei morsi leggeri ma che gli procuravano dei brividi e dei piccoli scatti al busto.
Quando sentì il rumore dello scatto della macchinetta fotografica poggiò le mani sul tavolo e si lasciò andare dicendo che poi le voleva vedere le foto, la feci stendere con la schiena sul tavolo e l’aiutai a mettere il bacino più comodo, gli sollevai le gambe e poggiandomi i polpacci sulle mie spalle con entrambe le mani gliele poggiai sull’inguine per accarezzare e divaricare le cosce, ancora coperte dai collant.
Presi i lembi dell’elastico dei collant e facendole sollevare il bacino sfilai le calze e poi poggiai il viso sullo sul monte di venere nascosto da quello slip capiente poggiai la bocca al centro e gli mandavo delle calorose alitate che lei apprezzava con delle piccole contrazioni, provai a scostarle ma erano strette e così presi i lembi e le feci sollevare nuovamente il bacino per toglierle.
Ecco presentarsi la sua farfallina carnosa e pelosa, mi avvicino per darle dei bacini delicati e guardo mio marito che continua a massaggiare i seni, passo la lingua tra il boschetto e le labbra come per magia si aprono con un fiore, la lingua è subito impiastricciata, la lecco con lentezza, compare anche il bocciolo nella parte superiore delle labbra sembra un capezzolo.
Lo lecco intorno e lui si gonfia ancora, lo prendo tra le labbra e lo ciuccio delicatamente, Anna ansima e poi dopo pochi istanti esplode pulsa tutta quella farfallina, continua che mi piace mi dice e io proseguo senza fretta, si toglie il foulard dal volto e solleva la testa, mi guarda mentre ho il naso pocciato sulla peluria e la lingua che la continua a scandagliare.
Dai andiamo in camera vi voglio che mi date piacere per bene, e sollevandosi l’aiutiamo a scendere dal tavolo e ci dirigiamo tutti in camera, prima di stenderci mi aiuta a togliere i miei vestiti e come sono completamente nuda mi prende i seni e li palpa con delicatezza, sai è la prima volta che tocco i seni di una donna mi dice e gli sorrido, ci abbracciamo accarezzandoci i glutei reciprocamente e baciandoci sul collo.
Mio marito ci osserva e scatta qualche foto, ci stendiamo sul letto e ci accarezziamo reciprocamente siamo di fianco una di fronte all’altra ci accarezziamo guardandoci negli occhi, tanta dolcezza in quelle carezze e lei ne ha tanta fame di quella dolcezza, prende il coraggio di allungare la mano a sfiorare prima e poi a palpare la mia farfallina.
Ci masturbiamo con lentezza e mi dice che è la prima volta che accarezza una donna, gli era piaciuto come mi ero dedicata alla sua patatina con la lingua e decido di scostarmi per ridargli quel piacere, mi provo ad avvicinare il ventre al suo volto ma lei si limita a toccarmela con le dita mentre io gliela sto lavorando sapientemente con la lingua.
Mio marito lascia la macchinetta e si avvicina quasi furtivamente, gli lascio lo spazio per mettersi lui a leccare la farfallina di Anna, lo sa fare molto bene e ben presto non resiste a lasciarsi andare all’orgasmo, non smettere gli dice Anna e mio marito prosegue mentre io mi dedico ai suoi seni con degli appassionati succhiotti, che con quelle aureole larghe mi viene bene da tenerle in bocca.
Altro orgasmo di Anna sempre più forte, si sta lasciando andare sempre più le sussurro se vuole che la penetri mio marito, ma mi dice che non è ancora pronta, vuole gustarsi le nostre lingue e mani e proseguiamo in quel modo, io sono carica come una molla e posizionandomi carponi chiedo a mio marito di prendermi così.
Lei si mette supina con il viso a leccare i miei seni e finalmente anche io do sfogo ad un orgasmo che si prolunga quasi a esserne due di fila, quanta dolcezza c’era in Anna, ma anche tanti timori dovuti alle violenze dell’ex marito, da oltre tre anni non aveva avuto rapporti proprio per le paure verso l’uomo come se tutti gli uomini fossero come il suo ex.
Il giorno dopo ci recammo tutti e tre in fiera e tornammo a metà pomeriggio con l’intento di riprendere i bagagli e ripartire subito, ma Anna quasi piangendo ci implorò di rimandare la partenza, ci guardammo con mio marito ma effettivamente dovevamo affrontare diverse ore di viaggio e l’indomani si lavorava.
A malincuore non potemmo assecondare le sue richieste, ma gli proponemmo di raggiungerci a casa al primo fine settimana possibile.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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