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Quella volta che stavamo per morire di sesso.


di Membro VIP di Annunci69.it anita69
23.03.2023    |    11.868    |    31 9.7
"Non si finisce mai di imparare e stare vigili, questa volta ci siamo cascati non succederà più, che cazzo avrà avuto nella valigetta quel ragazzo? Forse..."
Domenica scorsa siamo andati a festeggiare Gius al ristorante e poi a casa a fare la pennichella.
Quando ci siamo svegliati siamo rimasti a chiocciare abbracciati e i ricordi sono andati indietro nel tempo, a quella volta che l’abbiamo vista brutta e che non ricordiamo volentieri. Siamo stati stupidi e poco accorti.
Abbiamo rischiato un Ictus o Infarto per il troppo sesso…e non solo.
Prima del Covid andavamo spesso in inverno in Romagna…ci piace ballare e laggiù c’è il cult non solo per ballare ma anche per beccare le Milf come me, ballando, per poi fare una scopatina veloce nell’auto nel parcheggio.
Un gioco che a noi piace, unito al piacere di ballare.
Anche quella volta eravamo a Riccione, un ottimo 4 stelle a prezzi stracciati, un buon ristorante di pesce: branzino all’isolana, cocktail di scampi, una bottiglia di Ribolla gialla, caffè e rum digestivo. Poi a ballare.
Ero stupenda quella sera, ben vestita, tubino nero, corto che lasciava vedere la pelle delle cosce sopra gli autoreggenti e che se mi chinavo…lasciava vedere il resto.
Allegra e disponibile per l’alcool e la voglia di giocare, svolazzavo in pista qualche volta con Gius altre con un codazzo di maschietti infoiati.
Molti attempatelli, unti di brillantina, ma fra questi spiccava un ragazzo molto giovane, trent’anni poco più, che non la smetteva di puntarmi, di strizzare l’occhietto vispo, di strusciarsi casualmente al mio corpo, ballando, appena poteva.
Dava godimento alla mia autostima essere braccata da un ragazzo giovane, palestrato che si atteggiava a grande viveur.
Dopo un paio d’ore di ballo, lui continuava a tampinarmi ed allora ne ho parlato con Gius, che mi ha consigliato di invitarlo al nostro tavolo, così da giudicare che tipo fosse, data la sua gioventù sospetta.
In pista, l’ho invitato e lui, spavaldo si è seduto fra me e Gius, guardando sfacciatamente sotto il mio abitino le mie cosce che avevo appositamente tenute larghe. Si è presentato come il Re della costa, grande conquistatore, uomo di classe e ricchezza.
Un burino insomma…che ci ha fatto sorridere, Gius ed io…ma era simpatico…e bello e gli abbiamo dato corda.
Lui ha dato forza alle sue millanterie mettendo le mani sotto il tavolino fra le mie cosce davanti a Gius, dicendo “Se non mi provi.. non sa cosa perdi”.
Ha chiamato il cameriere ed ordinato una boccia di Ferrari, che abbiamo bevuto scherzando e ridendo.
Alla fine il ragazzo di nome Paolo, ha detto sfacciatamente perché non andiamo a bere altro Ferrari in camera vostra?
Gius, visto che il ragazzo mi intrigava, bello, giovane, muscoloso nei punti giusti ed un pacco che lasciava intravedere meraviglie, ha detto va bene, andiamo.
Paolo ha ordinato altre due bottiglie di Ferrari e ci ha seguito in hotel, non senza aver preso dal suo tavolo, una piccola valigetta di pelle.
In camera abbiamo aperto la prima bottiglia e brindato in allegria, poi Gius ha messo musica di Patty Bravo e ho iniziato a spogliarmi con voluttà aiutata dal molto bere… era già pressoché ubriaca.
Siamo andati sul letto e Paolo mi ha tolto gli slip e mi ha iniziato a mangiarmi la fica e suggermi il clitoride, mentre Gius mi metteva il suo uccello in bocca.
In ragazzo era stupendo, passava la sua lingua dalle grandi labbra, dentro la fica e poi sul clitoride ed infine sul buchetto posteriore allegandolo con la punta della lingua.
Mi faceva morire…era bravissimo e sono venuta subito, ma lui ha continuato... fino a farmi venire di nuovo, cosa mai successo prima…per il secondo orgasmo mi ci vuole di solito, del buon cazzo duro nella fica.
Gius mi baciava con la lingua intrecciata alla mia ed io con la mano gli strizzavo l’uccello e le palle.
Alla fine, ho urlato “non ce la faccio più…voglio il cazzo…scopatemi”
Il ragazzo è sceso dal letto ha aperto la sua valigetta ha preso un tubetto di unguento e mi ha unto fica e buchetto posteriore, dicendo questo fa meraviglie, poi ha tirato fuori un plug anale, grosso e me lo ha messo nel culo.
Mi ha allargato le cosce ed è entrato con il suo cazzo grosso e nodoso nella mia micetta, con un sol colpo che mi ha fatto sussultare.
Si è fermato dentro, in fondo e solo quando ho cominciato a smaniare e muovere le chiappe sul lenzuolo, ha preso a fottermi.
Bravo, modulando i colpi, piano, forte, celermente…ci sapeva fare e il plug nel culetto ci metteva del suo: mi ha fatto venire ancora una volta.
Gius mi aveva rimesso il cazzo in bocca e due cazzi insieme mi fanno godere sempre.
Solo che Paolo non smetteva di scoparmi, continuava, continuava, mi facevano male le cosce spalancate da tempo su cui gravava il suo fisicone ed allora mi hanno girato, messo sotto Gius su cui mi sono impalata, con il culetto all’aria.
Paolo non si è fatto scrupoli, ha tolto con suono di una bottiglia stappata, il plug dal mio buchetto e ci ha messo la sua mazza, con gentilezza invero, ma mi ha riempita tutta.
Hanno iniziato la doppia, su e giù ora uno e l’altro ed io ho sbrodato di nuovo con un urlo prolungato.
Hanno continuato fino a che Paolo non ha riempito il canale di dietro di una broda calda che mi ha fatto godere gridando “Gius mi ha riempito il culo” e Gius in risposta mi ha riempito la fica.
Ci siamo rilassati, nudi sul letto tutti e tre, abbiamo aperto il terzo Ferrari scolandolo tutto. Pensavo ora di dormire, ma Paolo ha riaperto la sua maledetta valigetta, ha tirato fuori due pasticche gialle, una per se una per Gius, dicendo queste fanno miracoli all’uccello, ed anche una pillola rosa, per me, dicendo è l’ultimo ritrovato della scienza per l’erotismo femminile…hai letto sui giornali?
Avevo letto qualcosa, poi ero bevuta e la curiosità è femmina e l’ho inghiottita con un sorso di Ferrari.
Poi Paolo ha estratto dalla valigetta tre canne…anzi cannoni, dicendo questo è quello che ci vuole ora.
Noi non ci siamo mai drogati, neppure pasticche in discoteca, ma qualche canna all’università l’abbiamo fatta come tutti e come tutti l’abbiamo fatta ad Amsterdam dove è legale e dove abbiamo un amico che ha un Hotel e ci ospita un paio di volte l’anno.
Abbiamo fumato la canna che non era maria ma hashish più forte, e l’allegria è ripresa, stavamo bene, rilassati dopo un buon sesso.
Poi abbiamo iniziato ad avvertire forti stimoli sessuali, la fica mi si strizzava come quando ne ho voglia da morire e ci metto le dita, i cazzi di Gius e Paolo erano tornati in tiro, direi un miracolo per Gius che la doppia ormai se l’è scordata da anni.
Paolo ha preso dalla valigetta due tubetti, uno per i loro cazzi, dicendo questo è per la tenuta (dopo ho scoperto che era un ritardante) e una per me che mi ha scalato subito la fica e il culetto, come se ce ne fosse bisogno.
Da quel momento è successo di tutto... non mi ricordo quasi nulla e neppure Gius, come in una nebbia: abbiamo scopato in tutte le maniere, ho avuto i loro cazzi dappertutto, in ogni buco, anche negli orecchi, negli occhi, fra le poppe e poi nel culo, nella fica anche due insieme...come avranno fatto non si sa...ho una fica piccola e stretta.
Una sarabanda infinita, durata ore, quando mi sono rinvenuta ero seduta in terra appoggiata al letto, Gius su un poltrona che faceva discorsi strani, Paolo non c’era più e stava albeggiando. Avevamo fatto sesso per molte ore...
Mi vedevo nello specchio del mobile, avevo un senso di soffocamento forte, un viso sfatto, capelli scomposti e sudati, strisce di sperma su tutto il corpo, negli orecchi, sul viso, colava dalla bocca, sulle poppe.
Avevo le cosce aperte che facevano vedere un fica rossa fuoco che aveva depositato in terra un liquido indecifrabile.
Mi sono impressionata e soprattutto era preoccupata per Gius che farneticava…forse un ictus?
Mi sono alzata a fatica, camminavo a gambe larghe, mi sentiva tutto, soprattutto il buco del culo che sentivo aperto e distrutto…me lo avevano fondato.
Mi sono tuffata nella vasca per depurami dello sperma e del sudore.
Poi mi sono vestita, ho vestito a fatica Gius, chiamato un taxi e sono andata al pronto soccorso dell’ospedale.
Gius gli hanno fatto un paio d’ora di flebo, a me una puntura contro la pressione che avevo a mille.
Per fortuna dopo le flebo, Gius ha ripreso a ragionare regolarmente e la mia pressione è tornata normale.
Io continuavo a camminare come sulle uova, a gambe larghe, il culo strinto, mi sentiva tutto, anche la bocca...mi avevano impalata e sfondata da tutte le parti.
Non si finisce mai di imparare e stare vigili, questa volta ci siamo cascati non succederà più, che cazzo avrà avuto nella valigetta quel ragazzo?
Forse quella che chiamano la “droga dello stupro” incolore e insapore?
Alla larga da questi delinquenti...

Anita

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