Gius guida il mini-bus, mentre mi scopano.

Non potendo giocare e neppure uscire dal Comune continuo a ricordare i migliori incontri degli anni passati, assieme a Gius, sul divano.
Con Pino, un bull che frequentava Marina di Vecchiano, abbiamo fatto, negli anni, diversi Car Sex.
Era una garanzia di serietà, soprattutto nella gestione dei guardoni che riusciva a arginare e disciplinare, solo concedendo qualcosa ora ad uno ora all’altro.
Una estate Gius ed io, andammo in vacanza con altre due coppie amiche e per viaggiare assieme noleggiammo in mini-bus, otto posti Mercedes, quello con i vetri oscurati.
Tornati a casa dovevamo restituire il mini-bus il giorno successivo e allora, Gius, che è il solito maiale, mi tentò con la proposta di andare, con il mezzo noleggiato, a fare Car Sex.
Imbarcare Pino che mi avrebbe scopato sui sedili posteriori mentre lui, Gius mi avrebbe guardato dagli specchietti, sempre guidando e viaggiando sulle strade pubbliche.
Un delirio di libidine. Scopando nudi davanti a tutti protetti dai vetri scuri.
Poi Gius si sarebbe alternato con Pino al volante e lui sulla fica.
Trovammo Pino al suo posto di "lavoro" sul viale a mare di Marina di Vecchiano, gli spiegammo cosa volevamo fare e ne fu entusiasta.
Fatto salire sul minibus, mentre Gius guidava, Pino prese a spogliarmi sul divanetto posteriore, mostrandomi a rate, a Gius che guardava dallo specchietto.
In breve fui nuda, con Pino che passava le sue mani lubriche sul mio corpo, mi baciava sulla bocca e sulla fica, sdraiata sul divanetto dietro al guidatore.
Fu una scopata eccezionale: a volte alla missionaria sul divanetto a volte a pecora con la mia faccia rivolta ai finestrini, da dove vedevo, senza essere vista, tutti i passanti, a piedi o in bici, dato che Gius per guardare nello specchietto camminava pianissimo, con la sola preoccupazione che là fuori sentissero le mie urla di godimento quando raggiungevo l’orgasmo.
Poi Gius si fermò e scambiò il posto con Pino che prese a guidare mentre Gius mi scopava di brutto nella fica grondante per la mia broda ma anche per quella di Pino, che conosciuto da tempo, non si peritava a che il suo cazzo eruttasse dentro la mia fica, il suo sperma, con mio grande piacere.
Sentire un grande cazzo dentro la fica, che si inalbera improvvisamente per poi spruzzare all'interno flotti di broda calda mi provocava ogni volta un ulteriore forte orgasmo.
Per Gius poi, mettere il suo cazzo nella mia fica piena di sperma di un altro è uno dei godimenti preferiti. Mischiare la sua broda con altra nella mia fica lo fa sbarellare di brutto.
Quando Gius ebbe finito, Pino tornò con il mini-bus verso Migliarino, ma ad un certo punto si fermò e fece entrare dentro un bel ragazzo moro, che era un suo amico, a cui aveva telefonato.
Ero sempre nuda, fra le braccia di Gius e rimasi di sasso.
Alle mie rimostranze Pino disse serafico, Anita hai goduto troppo poco per una maiala come te, ci vuole il terzo cazzo.
Il suo amico, un bel ragazzo invero, si spogliò al volo e senza preamboli, mi girò alla pecorina, mise il mio viso verso il finestrino laterale e mi mise il cazzo dentro, cominciando a scoparmi con gioia.
Gius si fece posto davanti a me e mi mise il cazzo in bocca, così che ad ogni colpo nella mia fica corrispondeva una mia boccata sul suo cazzo.
Questo è un altro delle cose preferite di Gius, vedermi e sentirmi scopata a pecora, con la mia bocca che ad ogni colpo di cazzo dentro, ingollavo il suo cazzo fino all’ugola.
Credo che per i maschietti sia stata una esperienza particolare.
Ma anche per me non è stata male, nuda con tre cazzi a turno nella fica, godendo, mentre la gente passava ignara di quanto stava succedendo dentro.

Anita