tradimenti
Ballando a Riccione, becco due giovani ragazzi.
di anita69
21.03.2021 |
7.580 |
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"Allora loro mi alzano e mi sdraiano sul divano: sembro la "Maja desnuda" di Francisco Goya, ma io ho anche le cosce aperte che mostrano una fica, ..."
Mi è sempre piaciuto molto andare a ballare e Gius, in questi anni, mi ha sempre accontentato. Andavamo e andiamo, Covid permettendo, sulla riviera Romagnola, dove il ballo è un cult.
Andiamo in bassa stagione, meno calca nelle sale da ballo, prezzi scontati in grandi hotel sul mare, mangiare e bere da signori.
Le nostre mete: Bollicine a Riccione o il Kursaal a Cervia.
Due locali diversi, il primo più raccolto, più intimo, il secondo enorme anche se ha una seconda pista per giovani, più intrigante.
Molte le avventure negli anni, mi piace molto beccare ragazzi giovani, ballando.
Racconterò ora la più sexy avuta a Bollicine e nel prossimo racconto, una di quelle più belle al Kursaal.
Un pomeriggio di novembre, nel primo pomeriggio di un giorno feriale, di bassa stagione, siamo arrrivati in albergo, a Riccione.
Quello prenotato questa volta è modernissimo, sul mare. Una vera delizia.
Ci danno un bella camera, il sole sta tramondando sull'appennino, il mare sta divenebdo semprè più di un blu scuro....sempre più scuro...quasi nero.
Ci rilassiamo, ci spogliamo e facciamo insieme una bella doccia calda.
Distende il fisico, ci scalda. E' piacevole farsi lavare da mani amiche, sentire una spugna insponata scorrere sul tuo corpo nudo, insinuarsi in ogni accesso segreto, strusciare sulla fica, fra le chiappe del culetto.
Gius è maestro per questi massaggi laverecci, ma anch'io mi difendo e mi piace lavare con le mani insaponate l'uccello di Gius, che diventa basotto mentre lo avvolgo di schiuma profumata.
Le mie mani lo frugano anche dietro, un dito si insinua veloce nel suo bucchetto: so che gli piace moltissimo, lo eccita.
Gius mi dice di smettere se no finisce che ci mettiamo a scopare sotto la doccia e la serata termina nel letto: cosa che possiamo fare a casa e non importava venire fino a Riccione.
Ci asciughiamo uno per l'altro e ci mettiamo sotto le lenzuola abbracciati e caldi per riposarci un poco.
Faremo tardi sasera a ballare e se ci sarà un dopo ballo, più tardi ancora, forse non dormiremo neppure. Tutta vita e rock and roll. Veniamo qui per questo.
Ci svegliamo di soprassalto, abbiamo dormito abbracciati per circa una ora, è quasi buio e l'ora di prepararsi.
Le volte che andiamo a ballare a Bollicine e al Kursaal, mi metto sempre in tiro, molto sexy, per essere appetibile dai ragazzi romagnoli.
Questa sera mi vesto con un minigonna nera, filo fica, e una camicetta bianca, quasi trasparente che lascia poco all'immaginazione.
Spero di non aver freddo, conto sul fatto che a ballare mi scateno sempre e quindi produco calore ma anche su una giacchettina nera che fa pandant con la gonna, ma che so che userò poco.
Se sopra sono a fica, sotto sono a mignotta.
Mi metto un tanga minuscolo che appena un qualsiasi stimolo sessuale mi pervade, le labbra della mia fica, semi depilata, gonfiandosi, lo faranno sparire all'interno e sembrare di non averlo.
Il culetto poi rimane del tutto esposto perchè l'esile filo sparisce subito fra le miei chiappe.
Il reggiseno è minuscolo, trasparente e fa intravedere i miei capezzoli scuri.
Metto qualche goccia di Chanel 5, sul collo, sulle poppe e sul basso ventre: se qualcuno vorrà gratificare la mia passeretta con la sua lingua è bene che le narici del suo naso aspirino un essenza che eccita ancor di più.
Prendiamo l' Aperitivo sul noto viale Ceccarini, in un bar all’aperto, con le alte stufe a gas che danno tepore e fanno fare le fusa.
Cocktail Martini due ottavi, per darci un primo sprint, poi ristorantino di Pesce con una boccia di Franciacorta ghiacciato.
Per completare il riscaldamento finiamo con due Rum agricoli di grande charme.
Belli caldi, entriamo a Bollicine, tavolino vista pista, due gin tonic per mantenere il tasso alcoolico giusto e cominciamo con le danze.
Musica disco interessante, Gius balla con me, ma a volte si riposa sul divanetto e mi guarda ballare.
Soprattutto guarda i “mosconi” che mi girano attorno per i miei balli scatenati, che fanno saltare il mio mini abito sempre all’insù calamitando gli occhi di molti ragazzi, perché ho delle belle gambe, lunghe e modellate il giusto, abbronzatissime.
Due ragazzi in particolare si alternano a farmi da partner in questi balli scatenati, ambedue giovani e simpatici.
Torno al tavolo da Gius e gli dico che quei ragazzi ci stanno provando, Gius sorride, sa che mi piace “beccare” ballando, perché mi fa sembrare giovane e desiderata.
Torno a ballare con loro, ora balliamo in tre, mi ronzano intorno e "per caso" ogni tanto sfiorano, con le loro mani, il mio culetto.
Mi chiedono di andare a bere al loro tavolo, che non è distante da dove si trova Gius.
Vado, beviamo, scherziamo, ridiamo a garganella, vedo Gius che mi guarda sorridente perchè sa che il beccare giovane è la cosa che più mi eccita e il solo raccontare come avvenuto, nelle notti a letto con Gius, ci faranno vivere notti di fuoco.
Mentre rido e scherzo con i due ragazzi, la gonna nera si alza sempre più e fa intravedere il mini tanga fra labbra rosse come il fuoco. E la mia fica che comincia a risvegliarsi.
Le mie cosce aperte autorizzano il primo, Marco ad infilarmi le mani sotto la gonna fino a toccare il mio mini slip già bagnato di brutto. L’altro mi mette le mani sui seni.
Gius mi guarda preoccupato perché diamo troppo nell'occhio, tutto è troppo evidente e rischiamo di essere cacciati fuori, dal locale.
Mi propongono di andare a casa di uno di loro. Mi alzo vado al tavolo di Gius e gli chiedo se va bene: lui mi dice si, perché vede la libidine nei miei occhi e mi vede entusiasta dalla doppia conquista.
Usciamo da Bollicine e andiamo in auto dietro di loro che ci conducono in un appartamento non molto lontano.
Appena a casa mettono la musica a palla e i due ricominciano a ballare con me, mentre Gius si è accomodato su una poltrona e guarda interessato, il porco.
Ballo con loro, in mezzo a loro, che iniziano a toccarmi a ritmo di musica.
Le loro mani sono ovunque, ma non mi dispiace.
Mentre ballo Marco mi sfila la camicetta e libera i miei seni, che rimugina fra le sue mani assieme a quelle dell'altro, che mi giungono da dietro.
Il ragazzo dietro appoggia il suo pacco, non male, sul mio culetto che io, troia, muovo per eccitarlo.
Le loro mani lasciano i miei seni e scendo in basso: mi liberano dalla gonna e subito dopo anche degli slip.
Continuo a ballere nuda come la cosa più naturale del mondo ed allora anche loro si spogliano nudi e tutti nudi continuiamo a ballare, mentre Gius ha tirato fuori l’uccello e si sega lentamente.
Marco, ballando, mi stringe a se e mi mette la lingua in bocca in un bacio appasionato ed infinito mentre stringe al petto le mie poppe traballanti per la musica.
Paolo, rimasto escluso, mi viene dietro, si china e comincia a leccare le mie cosce, aggranfia le mie chiappe, le apre e mi lecca il buchino e la fica da dietro.
E’ bellissimo e soprattutto mai successo prima: Due giovani ragazzi che mi stanno avviando al gioco dell'amore al ritmo di musica, con Gius che mi guarda.
Ho un orgasmo violento, squassante per la situazione a sandwich fra due bei giovani ragazzi.
Dopo il violento orgasmo, chiedo ai due un momento di tregua anche perché voglio coinvolgere Gius nel gioco.
Lo aiuto a spoglairsi nudo anche lui poi chiedo a tutti e tre di sedersi accanto nel divano, con i loro uccelli ritti.
Mi inginocchio, li guardo negli occhi e inizio a leccare e ciucciare i loro cazzi, passando da uno all’altro e facendoli andare tutti e tre in estasi, con un lungo pompino multiplo.
La mia lingua e la mia bocca vorace passa da una cazzo all'altro, succhio le palle a turno e li faccio arrapare di brutto.
Allora loro mi alzano e mi sdraiano sul divano: sembro la "Maja desnuda" di Francisco Goya, ma io ho anche le cosce aperte che mostrano una fica, rossa, ingrossata, umida
e soprattutto spalancata.
Marco entra prepotentemente nella mia fica stra-bagnata ed inizia a pomparmi con giovanile foga.
Gius mi mette il cazzo in bocca mentro Paolo mi lecca e mordicchia le tette.
Sono in loro balia e mi piace molto.
Tre maschioni, due giovanissimi, stanno pasteggiando con il mio corpo, che ha un orgasmo dietro l'altro.
Marco si abbate su di me con un urlo gutturale, poi, a turno, mi scopano Paolo e Gius, che mi riempie la fica di molta broda: si era eccitato al massimo anche lui, il maiale.
Sono distrutta, ma appagata ,soddisfatta, piena, goduriosa, ma anche a Gius è piaciuto molto.
Chiedo ai ragazzi la loro età e cosa fanno nella vita. 25 anni per uno e per lavoro fanno l’aiuto geometra, che mi fa ridere e si offendono: sono geometri che lavorano nello studio di un geometro più anziano.
Ci salutiamo promettendoci di rivederci la prossima gita a Riccione, ma come sempre queste sono avventure singole, non ripetibili.
L’atmosfera della prima volta, dell’imprevisto, l’erotismo, della situazione nuova non si può mai ripetere.
Molti notti dopo, nel nostro lettone casalingo, con Gius, abbiamo rivisitato la scena erotica vissuta, scopando di nuovo alla grande.
Anita
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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