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Il vecchio....nooo!


di Membro VIP di Annunci69.it anita69
18.07.2021    |    36.559    |    48 9.8
"Gius condusse l’auto lungo il Serchio, non molto lontano, a quel tempo vi erano posti tranquilli ovunque e parcheggiò in uno spiazzo subito seguito..."
Anni fa facevamo volentieri car sex: un modo non impegnativo di fare sesso, con l’intrigo dell’appuntamento al buio, ma anche per gioire delle sensazioni di farsi vedere da altri, nel nostro godimento
In quegli anni vi era un codice non scritto che aiutava noi scambisti a scegliere anche fra più guardoni, il bull, sapendo che gli altri sarebbero andati via o al massimo avrebbero guardato in silenzio, segandosi.
Ora non è più così, nessun rispetto, nessuna considerazione e allora subentra la paura e finisce il gioco.
In quegli anni però funzionava ancora e lo facevamo almeno un volta al mese, con alterne fortune, perché non sempre trovavi da divertirti come volevi.
Una sera, anni fa, aperitivo e cena in Versilia e poi diretti a Migliarino a vedere se trovavamo qualche bull grintoso ma educato, che mi scopasse di brutto e facesse arrapare, Gius, che poi mi avrebbe a sua volta trombato.
La prospettiva di avere due cazzi, uno dietro l’altro, avere che uno mi tromba sapendo che un altro è li a vedere a cazzo ritto in attesa di scoparmi anche lui, mi faceva, prima, bagnare la mia fichetta al pensiero e poi, durante gli amplessi, godere come un riccio.
Gius fermò l’auto alla prima rotonda e subito un’altra auto si affiancò: era un ragazzo giovane e belloccio e dissi subito a Gius che andava bene.
Gius condusse l’auto lungo il Serchio, non molto lontano, a quel tempo vi erano posti tranquilli ovunque e parcheggiò in uno spiazzo subito seguito dall’altra auto.
Abbassai il mio sedile, aprii il vetro del mio sportello e aspettai di vedere cosa sarebbe successo.
Il giovane bull, si avvicinò, si presentò educatamente e iniziò a toccarmi sopra la camicetta che indossavo sopra una minigonna leggera: eravamo in estate.
Le sue mani erano dolci, prudenti, mi strusciava delicatamente le poppe soffermandosi la dove pensava fossero i capezzoli, che si ersero subito.
Era piacevole e lo lasciavo fare chiudendo gli occhi….questo chiudere gli occhi fu per lui in segnale che mi quello che stava facendo mi andava bene e si fece più ardito.
Fece scendere la mano sul mio corpo, fino a toccare il pube, sopra la gonna, per poi riprendere dall’alto, passando le sue mani sulle mie labbra che si aprirono per leccare le sue dita.
Aveva messo dentro l’auto tutte e due le mani, iniziò a sbottonare la mia camicetta sempre massaggiando delicatamente i miei seni.
Lo aiutai a togliere la camicetta mentre lui armeggiava con i gancini del mio reggiseno per toglierlo.
Le sue mani correvano sulle mie poppe nude, sulle spalle, sulla bocca, mi stava facendo bagnare.
Con una mano scese sulle mie cosce, ed io le aprii voluttuosamente, si infilò sotto la minigonna per toccare delicatamente il leggero tanga che copriva, poco, una fica già in fiamme.
Toccò il clito, le labbra della fica, e con l’altra mano si aiutò per togliermi gli slip.
Io allora mi sfilai la minigonna e rimasi nuda sotto il suo sguardo e soprattutto sotto le sue mani.
Gius, il maiale, si era calato i pantaloni e si stava toccando il suo uccello, già ritto e teso.
Le mani del bull scorrazzavano su tutto il mio corpo, le sue dita entravano nella mia bocca e nella mia fica, provocandomi un primo violento orgasmo.
Ruppi allora gli indugi, aprii lo sportello ed usci nuda dall’auto, sapendo che a Gius piaceva che mi scopassero a pecorina, mentre con la bocca gli facevo un pompino. Lui sarebbe venuto sul mio sedile ed io glielo avrei preso in bocca mentre prendevo il cazzo del bull, nella fica, all'aperto.
Uscendo dall’auto abbracciai il bull, che ne frattempo si era liberato dei vestiti, per sentire il suo cazzo ritto, ma presi paura perché vidi, vicino un vecchietto, risecchito con la lingua e il cazzo di fuori. Che disse subito: “non avere paura voglio solo vedere, non faccio nulla”
Il bull mi abbracciava stretto, sentivo il suo cazzo duro, urtare sul mio pube in fiamme, rimasi un momento interdetta, poi il bull mi piantò la sua lingua in bocca e Gius mi strizzo le chiappe da dietro, facendo di me una fetta di salame in un paninone.
La voglia di sesso fu prevalente e dissi: “se vuole guardare, guardi, basta che non mi tocchi” e iniziai a muovere il bacino davanti per sentire il cazzo nel bull e le chiappe dietro per sentire quello di Gius.
Una sensazione molto arrapante che mi faceva bagnare in continuazione.
Poi Gius si sedette sul sedile dell’auto, a cosce larghe, io chinai la bocca sul suo uccello e alzai il culo verso il bull, che non perse tempo a infilarmi la fica e a prendere a stantuffarmi con ritmo e godimento.
Avevo la bocca piena del cazzo di Gius e sentivo il cazzo del bull che mi scopava alla grande.
Questa è la posizione che preferisco quando sono con due uomini.
Due cazzi così collocati mi fanno godere al massimo, ma anche eccitano la mia fantasia perché so che fra un po’ di scambieranno di posto e avrò due cazzi diversi dentro di me.
Ho avuto un altro violento orgasmo, che mi ha fatto strizzare la fica sul cazzo del bull, che ha goduto violentemente, dandomi dei colpi pazzeschi.
Ripreso fiato, il bull, con l’uccello imbrattato degli umori, suoi e miei, si è seduto al posto di Gius ed ho iniziato a pulire il suo cazzo, con la mia lingua, passandola anche sulle sue palle.
Gius ha infilato il suo uccello nella mia fica, a pecorina e ha preso a scoparmi di brutto…so per esperienza che lo spettacolo dato, il pompino fatto e la situazione intrigante lo avrebbero portato a sbrodare velocemente, come infatti successe.
Mi riempi la fica di sperma caldo che entrando fino al mio utero mi provocò un altro orgasmo.
Il bull invece continuava ad avere il cazzo ritto e a godere sotto i colpi della mia lingua per cui rimasi alla pecorina, con la broda che colava dalla fica sulle mie cosce.
Fu un attimo e un cazzo entro dentro la mia fica, apertissima….urlai…il vecchio nooo!
Ma ormai era dentro, il bull mi tenne ferma la testa sul suo cazzo, Gius, il porco, mi tirò a se, strizzandomi le poppe e il vecchio fu libero di scoparmi.
Cosa che fece rapidamente, così rapidamente che il preservativo rimase pendoloni dalla mia fica e lui mi sbrodò sulle cosce.
Volevo incazzarmi perché mi sentivo sporca e ingannata, ma in quel mentre il bull venne nel mia bocca, la riempì tutta e dovetti ingollare la sua broda per non soffocare e godetti di nuovo in maniera così visibile, che i due porci dissero assieme: vedi che anche cazzo vecchio non è poi male….” Maiali…tutti….

Anita


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