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Faccio sesso in una rossa vetrina sexy ad Amsterdam


di Membro VIP di Annunci69.it anita69
04.04.2021    |    12.748    |    14 9.6
"Che bevuta! Sono distrutta, vorrei riposarmi ma la ragazza ha acceso le luci, rifatto il letto cambiando le lenzuola e ci spinge per mandarci via, perché..."
Nella nostra vita, mai la droga, solo qualche spinello da ragazzi all’università e quando andavamo (e torneremo volentieri, Covid permettendo), ad Amsterdam.
Il suo Red Light District , quartiere del sesso, con le grandi vetrine animate, è molto intrigante e nei Coffee shop è possibile fumare liberamente un po’ di erba di qualità, senza dover infrangere la legge, cosa che non amiamo fare.
Amsterdam ha un bel volo low cost a basso prezzo e vicino al centro di Amsterdam abbiamo un vecchio amico olandese che ha un piccolo Hotel, molto pulito, che ci fa sempre un ottimo prezzo.
Molte le avventure da raccontare perché la città si presta a vivere notti di passione e di sesso, a volte anche molte particolari.
Ne racconto una delle più strane, unica direi, mentre altre hanno uno sviluppo classico che poco intrigherebbero i nostri cari lettori.
Sapendo di questa periodica frequentazione in Olanda, il nostro amico, Adriano, che avete conosciuto nel racconto “2006 favolosa notte a Berlino” ci chiese di venire, una volta ,con noi, che non era mai stato ad Amsterdam.
Andare via in tre già mi intrigava e il nostro albergatore olandese ci aveva messo a disposizione una tripla proprio per le coppie che amano trasgredire.
Arrivati di mattina presto a Schiphol, subito in Hotel e poi con un’auto a noleggio andiamo nello Zeeland, che è la parte di Olanda che a noi piace di più, con i suoi canali, le sue dighe, gli allevamenti di cozze e di ostriche, che non ci facemmo mancare a pranzo.
Nel pomeriggio due passi in città in preparazione della notte nel quartiere a luci rosse.
Una cena ancora di ostriche e cozze, un buon vino bianco of South Africa e tre “Cognac Vieux" finali.
Prima di addentrarci nel De Wallen, il quartiere porno più famoso dei tre esistenti in città ci siamo fermati al Dampkring, uno dei coffee shop più ricercati, per fumare dell’eccellente hashish afgano scegliendo da una lista tipo carta dei vini. Poi decidiamo di provare anche gli Hash Brownies famosi tortini a base di marijuana…una delizia.
Quando siamo usciti fra alcool e fiori di cannabis eravamo cotti tutti e tre.
Ci addentrammo nelle vie di De Wallen, guardando le tante vetrine illuminate che esponevano invitanti ragazze giovani e belle.
Barcollavamo in qua e là, da una vetrina e l’altra quando non vedo più davanti a me né Adriano né Gius.
Mi giro smarrita, mi avvicino ad una vetrina per vedere se sono entrati dentro, la porta di apre ed una bella bionda mi prende per mano e mi fa entrare.
Senza dire una parola, che non avrei certo capito, inizia a toccarmi su tutto il corpo, avvicina la sua faccia alla mia e mi bacia sulla bocca mentre una sua mano si insinua fra le mie cosce.
Stordita come sono uscita dal coffee shop, questo contatto saffico così sensuale e improvviso mi eccita subito e contraccambio il bacio sulla bocca in un intreccio di lingue saettanti.
Mentre continua a baciarmi mi spoglia velocemente e in breve sono come lei, in slip e reggiseno, e le sue mani riprendono a toccarmi seno e fica, che è già un lago.
Vedo terrorizzata che una grande folle di spettatori sono accalcati davanti alla vetrina per ammirarci mentre ci baciamo e tocchiamo.
Provo a resistere ma il piacere e il fumo prendono il sopravvento su di me e consento a lei di continuare, anzi anch’io inizio a toccarle un culo duro come la pietra, beata gioventù.
Meno male che Adriano e Gius non trovandomi sono tornati indietro e vedendo la folla assiepata guardano dentro la vetrina ed, esterrefatti, mi vedono mezza nuda avvinghiata alla bionda olandese.
Entrano dentro per recuperarmi ma la ragazza, vedendo invasa la sua vetrina, si agita e protesta.
Gius e Adriano cercano di spiegarli che sono ciucca e non si può andare avanti, ma lei, in un inglese perfetto, spiega che io che ero io entrata e lei stava facendo il suo lavoro di dispensatrice di sesso e non voleva rinunciare al suo compenso.
Gius e Adriano rimangono interdetti, non sanno che fare, mentre io ormai del tutto partita continuo ad abbracciare la ragazza, che chiede i suoi soldi per continuare e ci propone di farlo tutti assieme.
Adriano sommelier in un hotel a 5stelle, parla bene inglese e gli chiede la tariffa per fare una cosa a quattro.
Non è una cifra enorme, certo di più se avessi dovuto pagare sola la mia presenza, ma i maschietti attirati da questa imprevista novità godereccia, decidono per il si.
Adriano con la carta di credito, siamo moderni qui, paga l’intera prestazione.
La ragazza felice dalla conclusione positiva della trattativa, tira la tenda della vetrina, abbassa le luci e scosta una porta a soffietto e appare un'altra piccola stanza, interamente occupata da un grande letto matrimoniale.
Certo fare sesso tutti assieme con una puttana all’interno di una vetrina ad Amsterdam non ci capiterà certamente più.
Tutti nudi sul letto, lasciamo a lei, la professionista, l’inizio del gioco.
Lei parte da me, incollando la sua bocca alla mia fica e suggendomi, come raramente mi è capitato, mentre Adriano mi mette l’uccello in bocca che succhio con tutto il vigore che la cannabis ha messo nel mio corpo e Gius, il maiale, è andato dietro il culo della ragazza e ha iniziato a scoparla, alla pecorina.
Poi Gius si scambia di posto con Adriano ma per poco, perché la ragazza di sdraia accanto a me sul letto e riprende a baciarmi con la lingua che guizza dentro la bocca con le mani che mi stringono i capezzoli ed invita, con ampi gesti, i maschietti, a scoparci.
Adriano inizia da me, alzandomi in alto le cosce oscenamente spalancate, per entrare fino in fondo alla mia fica e Gius riprende a scopare la ragazza.
Poi i ragazzi si scambiano le posizioni, ma dopo poco ci chiedono di metterci entrambe a pecorina e di due maiali ci scopano da dietro, alternandosi nelle nostre fiche.
Danno tre colpi per uno nella fica che hanno davanti, poi si scambiano la posizione e danno altri tre colpi a fica scambiata. Una giostra arrapante.
Mentre godo per i cazzi che si alternano ogni tre colpi nelle nostre fiche, vedo con terrore che la ragazza nel richiudere la porta a soffietto della camera ha lasciato uno spiraglio così come uno spiraglio analogo era nella tenda della vetrina, per cui da fuori un gruppo di ragazzi si stanno godendo lo spettacolo.
A posteriori, quando mi sono ripresa, ho pensato che la ragazza lo abbia fatto apposta, perché la pubblicità è sempre l’anima del commercio.
Ormai però sono partita anzi quasi arrivata e non mi importa se mi stanno osservando, anzi mi eccito di più e tiro fuori la lingua, passandola sulle labbra, per farli morire.
Gius sbroda nella bocca di lei mentre Adriano nella mia, ma la ragazza mi gira il viso verso di lei e mi bacia buttando il seme di Gius nella mia bocca, già piena di quello di Adriano e non contenta, sigilla con la sua bocca la mia, mi tappa con due dita, il naso, costringendomi ad ingollare il seme di tutti e due i maschietti.
Una quantità enorme che mi strozza anche, ma non mi dispiace. Che bevuta!
Sono distrutta, vorrei riposarmi ma la ragazza ha acceso le luci, rifatto il letto cambiando le lenzuola e ci spinge per mandarci via, perché il tempo è denaro e spera di fare nuove marchette con i ragazzi fuori che si sono gasati a vederci fottere.
Una esperienza che fra le tante gite ad Amsterdam è rimasta unica.
Inutile dire, che tornati in Hotel mi sono “sacrificata” con sommo gusto a farmi scopare di nuovo da tutti e due.
Gius e Adriamo, hanno anche provato a fare una doppia penetrazione, fica culo, ma è stato solo un tentativo, parzialmente riuscito.
Mentre Gius mi scopava la fica, Adriano è riuscito solo ad imboccare parzialmente il suo cazzo del mio culetto stretto e mentre cercava di sfondarmi è venuto urlando.
Mi è mancato il lussurioso brivido di quando hai un cazzo in fica e uno nel culo e li senti strusciare fra loro, divisi da una sottile membrana, mentre entrano sincronizzati, nei due buchi, colpo dopo colpo.
Difficile a fare e a volte doloroso, ma quando riesce è godimento totale.

Anita





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