Ancora al Sexy Club Trasimeno: la violenza gradita.

Era passato un anno dalla nostra esperienza al Club Prive che in Umbria, aveva anche un Hotel e un Ristorante, per passare due giorni in maniera peccaminosa.
Il ricordo felice di quella esperienza ci portò a prenotare per tempo una seconda visita, puntando a vedere più affondo le altre stanze del Club, trascurate la prima volta, per l’evolversi improvviso del gioco con la comparsa di Max e Tube.
Il sabato fissato, nel pomeriggio, siamo in Hotel e ci assegnano una camera non distante da quella dell’altra volta, che tanti ricordi faceva rivivere in noi.
Dopo esserci riposati del viaggio, scendiamo verso sera a prendere l’aperitivo e poi a cenare, curiosi di vedere e di conoscere le coppie e i singoli presenti con noi in questo week end. Molte coppie, alcune molto giovani, ma anche un gruppo di 4 singoli ragazzacci bellocci e chiassosi.
Indosso una gonna nera stretta, corta e con uno spacco vertiginoso che fanno ammirare le mie lunghe cosce, con gli autoreggenti di pizzo e intravedere un tanga microscopico. Sopra ho una camicetta e un reggiseno trasparente.
Non sono male, nel complesso e i 4 ragazzi mi notano subito.
Ci scrutiamo da lontano, loro si danno di gomito, io sorrido compiaciuta.
Dopo una cena molto lunga, con un ottimo vino e un paio di rum per chiudere andiamo nella sala disco del Prive.
Molte coppie a ballare, ottima musica, con Gius balliamo un poco, poi lui si annoia e resto da sola sulla pedana.
Subito i 4 ragazzi mi si fanno attorno e ballano con me…anzi io ballo per loro…sono molto sexy quando ballo da sola in mezzo a loro e il grande specchio sulla parete mi aiuta a dare il meglio di me, facendo a tempo di musica, il vedo non vedo con i miei slip e le miei cosce, attraverso lo spacco della gonna.
Verso mezzanotte decidiamo con Gius di andare a vedere le sale al piano superiore, che non avevamo viste la volta precedente, essendoci fermati nella sala riservata alle coppie.
Appena iniziamo a salire le scale, i 4 quattro ragazzi si precipitano a seguirci, Gius li fa passare in maniera che loro possano vedere il mio culo e le mie anche muoversi mentre saliamo.
Al piano superiore alcune camere, in vero assai frequentate e che vedo dall’esterno assieme a Gius. I 4 continuano seguirci come cagnolini in attesa di vedere dove decideremo di fermarci. Siamo indecisi, andiamo avanti adagio, abbracciati.
Ci appare ora una Dark room, più che una stanza, un lungo corridoio completamente al buio.
Domandiamo a una coppia che sta uscendo da tunnel, cosa c’è in fondo e ci dicono che dopo il tunnel vi è una stanza con una moquette molto alta, da vivere in terra.
Decidiamo di entrare nel buio tunnel, Gius si attarda un momento volutamente consentendomi di andare avanti nel buio.
Immediatamente i 4 ragazzi entrano nel tunnel frapponendosi fra Gius e me.
Mentre procedo a tentoni sento molte mani avventarsi sul mio corpo, chi mi tocca il culo, chi le poppe, chi cerca di farsi strada verso la mia fica.
Dico forte “ma che fate?” ma i quattro ormai sono partiti, mi sento sollevare in alto, sorretta da molte braccia, ma anche da molte mani chi mi frugano dappertutto. Chiamo Gius per dirgli che mi stanno violentando, ma lo dico ridendo e loro se accorgono e continuano a trasportarmi tenendomi alzata da terra, toccando di tutto un po’ del mio corpo, cercando di spogliarmi.
Levano la gonna, la camicetta, reggiseno e slip, che Gius raccoglie con metodo, al termine del tunnel buio, sono nuda, nelle loro braccia.
Entro nella stanza della moquette, come Dio mi ha fatta, portata in trionfo dai 4 ragazzi, con io che continuo a dire aiuto…, Gius, salvami.... ma ridendo ebbra di alcool e di voglia di sesso.
Le coppie presenti rimangono interdette ma poi vedono che è un gioco e si fermano a guardare.
Sono adagiata sulla moquette, i ragazzi, si spogliano, continuando a baciarmi, leccarmi, toccarmi.
Uno mi mette il suo cazzo vicino alla bocca ed io gridando aiuto, lo ingollo subito. Dopo è tutta una rumba, mi scopano a turno, provano, girandomi, anche a fare la doppia, ma non sono esperti e non riescono.
Più che amplessi sembrano proprio una violenza di gruppo perché io continuo, ridendo, a chiedere aiuto a Gius ma anche alle coppie che ora si sono avvicinate e stanno a guardare il mio corpo avvinghiato, “stuprato”, dai 4 assatanati ragazzi.
Man mano sono ricoperta di broda che ha turno eruttano su di me, tolti i preservativi.
Sulla bocca, sugli occhi, sulle poppe, sulla pancia, una doccia completa di sperma caldo, giovane, abbondante.
Appena svuotati i ragazzi senza una parola se vanno via lasciandomi sporca e nuda in terra con tutte le coppie che mi osservavano e passata la libidine del gioco, inizio a vergognarmi di quella situazione.
Allora, un classico: mi scaglio contro Gius, dicendogli che non mi ha protetto, che ha lasciato che abusassero di me.
La risposta di Gius è stata serafica, stavo intervenendo quando il primo è entrato brutalmente nella tua fica, ma poi ho visto che con le mani gli avevi afferrato il culo e lo tiravi a te, avanti e indietro, per farti penetrare meglio e sentire il suo cazzo in fondo all’utero. Allora ho desistito e ho aspettato il mio turno, per ultimo, ma non te ne sei neppure accorta che ero io.
Tutto vero, il primo di aveva intrigato più di tutti, lo aveva massiccio e duro, uno scoglio, poi gli altri non li neppure visti, persa in un godimento lungo, eruttivo, felice.
Gius mi aiuta a rivestirmi alla meglio e andiamo in Hotel perché ho bisogno di lavarmi e riassettarmi.
Dopo una calda e lunga doccia, mi rifaccio il trucco e mi metto una camicia da notte corta e trasparente, a bimba scema, senza nulla sotto.
Non ho voglia di tornare al Club ma neppure di andare a letto e allora con Gius apriamo la porta della camera e mettiamo le scarpe nella posizione che le istruzioni date vogliono dire “cerchiamo una coppia”.
Ci mettiamo sul letto e Gius comincia a leccarmi la fica martoriata dai 4 giovani energumeni, cinque con lui.
Sentiamo chiedere “permesso” e si affaccia una coppia che avevamo visto al Ristorante, non giovanissima ma piacente lei e un bestione lui.
Facciamo per alzarci ma lei, Bea, ci dice stati fermi e si china con la faccia verso la mia fica, intreccia la lingua con quella di Gius ed assieme mi leccano in maniera deliziosa, a turno, il clito e le labbra gonfie della fica: stupendo.
Intanto l’omone, Carlo, ha sfoderato un uccello non male, fine ma lunghissimo e me lo offre da affogare nella mia bocca.
E’ stata una cosa soft ma arrapante, niente sesso duro, una specie di trenino, Gius che leccava la fica di Bea, lei che leccava la mia, io che spompinavo Carlo.
Abbiamo goduto così perché nessuno aveva voglia di scopare, anche loro al Club avevano trombato con più donne e più uomini e avevano voglia, come noi, di un sesso soft, gentile, arrapante, ma poco impegnativo.
Alla fine, Bea ha fatto un pompino a Gius come quello che io ho fatto a Carlo.
Due pompini con un ingollo reale e poi, Bea e io, ci siamo scambiati un bacio per mischiare lo sperma dei nostri uomini e sentire le differenze.
Ci siamo lasciati dandoci appuntamento per quattro chiacchere la mattina dopo a colazione.
Abbiamo dormiti abbracciati e felici, Gius ed io, fino alla tarda mattina.
Una volta ogni tanto queste trasgressioni ci vogliono, allieteranno nei ricordi le nostre scopate per il prossimo anno.
Non siamo più tornati perché dopo qualche mese l’Hotel e il Club hanno chiuso.