orge
2024, Una estate di sesso
di anita69
30.09.2024 |
1.300 |
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"Adesso sto godendo di nuovo, la lingua di Matteo e i cazzi da leccare degli altri due, mi stanno producendo un nuovo orgasmo, che scoppia fragoroso, fra..."
Un’estate dalla doppia faccia, prima piovosa, poi torrida e arida.Anche la nostra estate, come coppia, è stata molto calda e molto bagnata, ma di borra.
Siamo stati molto attivi nelle calde notti estive e gli incontri che abbiamo avuto, come coppia, sono stati molto interessanti.
Siamo usciti, per giocare, come sempre, una settimana sì e una no, ma si vede che il “calore” estivo, fortunate combinazioni, nuove situazioni trovate, hanno contribuito a rendere esplosivi questi incontri.
In questo mio lungo racconto di sesso non parlerò di qualche incontro banale avuto, in tre, che non ha esaltato la mia “troiaggine” e che non merita ricordi.
Racconto qui solo gli incontri più intriganti e caldi.
L’estate 2024, di sesso e rock ’n roll è iniziata a casa di un caro amico viareggino, che frequentiamo da anni.
È un ospite perfetto: per la sua casa molto carina, per l’accoglienza che fa sempre, per la gentilezza e la professionalità nei suoi rapporti sessuali.
La serata prevedeva due coppie e due singoli, il secondo singolo, un parà che partecipa a volte ai nostri incontri.
La coppia era fiorentina: lei una bella signora, belle poppe, bel culo, lui nella norma.
Dopo le bollicine e i pasticcini di rito, abbassate le luci, alzato il volume della musica, la lei ed io ci siamo spogliate, a vicenda, facendo uno spettacolino per i quattro maschietti, già arrapati.
Abbiamo fatto anche qualche ballo: noi donne in lingerie e i maschietti, nudi con il birillo, dondolante, ma già "basotto".
Il marito della lei mi baciava sulla bocca strizzandomi le poppe, mentre il parà mi leccava da dietro, il buchetto, dove arrivava bene, perché avevo un tanga con il filo, ma anche alla passera, spostando la piccola striscia di seta che copriva la mia fica.
Poi tutti in camera, nel lettone.
Il padrone di casa scopava la nuova arrivata ed io la davo, a turno, ai due miei leccatori.
Quando uno mi trombava la topa l'altro mi scopava la bocca, uno dei modi di fare sesso che mi arrapa di più.
Ogni tanto si scambiavano i ruoli e godevo come una vera troia.
Finito il primo round con qualche sborrata, mio marito Gius, che nel frattempo aveva” munto e succhiato” i seni della signora mentre veniva scopata, mi ha raggiunto sul letto per baciarmi, abbracciarmi, come fa sempre quando ho scopato con un altro, stasera due.
So che vuole che gli prenda l’uccello di bocca e gli lecchi le palle e metta la mia lingua nel buchetto, sia quello sul glande che quelle posteriore.
Nel farlo ovviamente ho messo in alto, in bella mostra, il mio culetto e la fica, convinta che tutti fossero spompati e da doversi riprendere…
Invece con mia sopressa ho sentito un cazzo farsi largo fra le labbra della mia topa ed entrare prepotentemente.
Era il padron di casa, che, pur avendo scopato la signora, non aveva sborrato e alla vista della mia pecorina, non aveva resistito.
Ha scostato le labbra della mia topa, gonfie per i cazzi già ingollati ed ha iniziato a trombarmi con vigore.
Colpi cadenzati che mi allargavano la fica e io godevo sotto le sue spinte e ne beneficiava anche Gius perché la mia bocca restituiva alle sue palle e al suo cazzo, i colpi ricevuti.
Godendo a lungo, con un urlo prolungato sono venuta di brutto e mi sono accasciata sul corpo di Gius, steso sul letto, che mi ha abbracciato stretta.
Mi stavo beatamente rilassando, felice, contenta, perché i tre cazzi, che si erano tuffati nella mia topa a turno, mi avevano soddisfatto e fatto godere più volte, quando a sorpresa, ho sentito lo stesso cazzo, non ancora domato da una sborrata, puntare il mio buchetto posteriore che era disteso e bagnato, per la sbrodata che avevo appena fatto.
Non ho fatto in tempo a dire no, che la sua cappella è entrata, nel mio culo, accompagnata da un mio urletto, più di sorpresa che di dolore.
Il suo cazzo è stato un attimo fermo, sentivo la sua cappella, calda, fremente, aprire il fiorellino e riempirmi tutto il culetto.
Mi sembrava enorme, mi aveva allargato il buco al massimo consentito...
Poi il suo cazzo è sprofondato tutto, nel mio culo, sino a che ho sentito le sue calde palle, sulle mie chiappe.
Ero tutta aperta.
Come su una mano e un braccio fossero entrati nel mio retto, spingendosi fino al mio stomaco.
Lui ha preso a sbattermi, con il suo cazzone che entrava e usciva dal mio culo, come scopasse una fica.
Un colpo dietro l’altro e ho iniziato a godere nuovamente e urlare come mai mi era successo, con la penetrazione anale.
Penetrazione sempre invero difficoltosa per me, perché dolorosa.
Questa volta invece mi sentivo spalancata, aperta, come se il mio buco di culo fosse l'Antro del Corchia.
Il suo cazzo era un martello, entrava e usciva, riempiendomi l'intestino, ed io godevo, godevo.
Quando ho iniziato a urlare “sfondami il culo bastardo” Gius ha sborrato sulla mia fica ed io ho avuto un orgasmo infinito.
Più che un orgasmo solo è stato un continuo di godimento.
La mia fica colava senza soluzione di continuità, Gius mi baciava e la sua lingua mi scopava la bocca, con le dita mi toccava il grilletto e la topa ed io bagnavo il suo corpo sotto di me, con una fica che perdeva borra...
Godevo a voce spiegata, mentre tutti gli altri si erano fermati a vedere questa inculata spettacolare.
Essere guardata da tutti, con libidine, mentre il mio culo veniva sfondato da un cazzo enorme che entrava e usciva dal mio buchetto, ormai un bucone, mi faceva continuare a godere a voce spiegata.
Essere inculata selvaggiamente davanti a tutti.
Godere da troia rantolando frasi sconnesse e incitamenti maialeschi, mi dava ulteriore libidine.
Dicevo al mio trivellatore: “bravo...bravo... sfondami, rompimi tutta...spaccami...tutta…si..sii…continua …” e lui...ha continuato…per tanto…fino a che non ha sborrato nel mio culo, con un urlo disumano, liberatorio.
Ha riempito il mio culo e anche tutto l'intestino con una quantità di broda impressionante...una borra calda, che ho sentito fino allo stomaco.
Sentire nello sfintere il suo cazzo contrarsi per sborrare...sentire lo spruzzo di broda calda inondare il mio culo...sentire i suoi liquidi bollenti andare su nell'intestino come un clistere, mi ha fatto godere ancora...e sono venuta di nuovo...
Sentire il suo cazzo ancora dentro, rimasto duro...la broda calda che sciacquava...il mio corpo stretto fra due uomini nudi, lo stordimento di più orgasmi devastanti…è stato fantastico...ed ho...continuato a godere....
Mai sono stata inculata in questo modo…mai ho goduto e sborrato con il culo così.
Barcollando, Gius mi ha accompagnato in bagno a lavarmi e per strada perdevo liquidi davanti e di dietro.
La borra mi scendeva dal buchetto del culo...ma che dico...dalla caverna che era diventato quel buco, rosso...slabbrato...enorme e la borra calda mi colava sulle cosce e le caviglie...ma quanto ha sbrodato quell'inculatore folle??
Gius sul bidet mi ha insaponato e sciacquato la fica e il culo, l'acqua fredda ha in parte attutito i bollori che sentivo nei miei buchi sfondati.
Ero felice…stordita…inebetita perché ben scopata da tre cazzi e con una inculata finale...memorabile.
Il tutto fra le braccia e sopra il corpo di Gius che aveva sborrato insieme a me.
Una serata perfetta, mai vista prima…devo dire che il padrone di casa in un altro incontro, tempo fa, era stato uno dei pochi che era riuscito a banchettare con il mio buchino posteriore…ma non era stato così, forse aveva preso solo le misure per stasera....
Mai è stato così…con nessuno…fino ad ora…spero in un bis…nel futuro.
Appena giunti a casa sono crollata sul letto...ma la mattina dopo Gius ha dovuto farmi impacchi di camomilla, darmi creme e emollienti ad una fica e a un buco di culo, sfondati, rossi e martoriati...ma eravamo tanto felici...che siamo rimasti ore a coccolarsi a letto, rimembrando le scorribande sessuali della sera passata.
Dopo quella sera abbiamo giocato con una coppia amica e due singoli…in Versilia.
Gioco volentieri con quella coppia, soprattutto se i singoli non sono conosciuti…perché lei scopa indistintamente tutti…e scopa all’infinito…mai vista una resistenza a scopare così in una donna…questo mi consente di selezionare e dedicarmi solo a chi mi piace, con calma e libidine.
Lei si mette nuda sul letto a cosce larghe e chiunque si presenti lo scopa fino a stremarlo…poi ricomincia con un altro e così via… godendo a voce spiegata…scopa uno dopo l'altro e se si fermano li incita a ricominciare.
Uno spettacolo…spesso mi fermo ad ammirarla e domandarmi come fa…non le brucia la fica?
A me al terzo cazzo che mi scopa, la mia topa va in fiamme…nonostante tutta la borra che faccio.
Il giorno dopo il povero Gius mi deve fare impacchi ghiacciati di camomilla e inondarmi di crema...
Sarà che la mia fica è piccola, Gius dice "virginale", stretta, compatta, un'ostrica e la penetrazione di più cazzi di seguito di grandi dimensioni e per lunghe chiavate, la fa sembrare, dopo, un "filetto" al sangue.
La serata è stata un classico, i tre maschietti hanno scopato sia me che l’altra signora, alternandosi fra le nostre fiche e le nostre bocche.
Gius si è fatto fare un pompino dalla bella signora, mentre un ragazzo la scopava.
Una serata di sesso non male ma di ordinaria lettura, tutto scontato… non il massimo per noi che cerchiamo sempre novità e intrigo.
Dopo questa serata Gius, il maialino, ha voluto organizzare una serata con ragazzi giovani, una coppia trentenne e due singoli stessa età…
A Gius piace che giochi con ragazzi giovani perché sa che il mio massimo godimento, dopo gli orgasmi di rito, è il vedere e sentire sborrare chi mi scopa.
Missione compiuta come dice lui, perché sa che chi vuole durare all'infinito a scoparmi la fica, dopo che sono venuta, non mi esalta particolarmente…spesso mi irrita.
Io sborro se uno è bravo a scoparmi...una o due volte... poi vengo se uno mi riempie di borra calda del suo cazzo premio al mio impegno...mi fa sentire donna fino in fondo...forse dovrei dire troia...si vera troia ...che gode se uno sborra per lei.
Posso sborrare ancora se mi scopa un altro...o se il primo cambia buco.
Ci deve essere varietà e devo vedere che il mio impegno fa godere e sborrare sia maschi che femmine...se uno mi scopa come una macchinetta sempre uguale per decine di minuti e non sborra...ma fa solo incazzare...e lo mando via...
Per questo Gius preferisce i giovani ragazzi perché vengono dopo il tempo giusto e poi... vogliono ripetere.
La serata giovane messa in piedi da Gius prevedeva che un giovane ragazzo trentenne impegnato nella ristorazione ospitasse a casa sua un incontro tra noi due, un ragazzo fiorentino di 28 e una coppia trentacinquenne.
I tre ragazzi oltre che giovani erano anche bellocci, alti, magri, tonici e muscolosi, la ragazza poverina era obesa, giovanissima, ma un culone enorme, già con qualche smagliatura, per cui una Milf come me, passatella ma con un corpo perfetto, vestita da signora sopra e da puttana sotto, si sentiva all’altezza di tenere testa ai giovani ragazzi.
All’inizio siamo tutti riuniti in un grande salotto, con divano e poltrone, sorseggiando una flûte di bollicine.
Gius su una poltrona mi tiene in braccio ed io accavallando le gambe faccio vedere un po' di mercanzia per allettare i giovani.
La ragazza con un culo veramente enorme, si è subito liberata del vestito e domina la scena in reggiseno e slip brasiliani che fanno esplodere il suo culone in tutta la sua opulenza.
Le mani dei ragazzi si tuffano su quel culo e lei, aperta la patta dei calzoni del fidanzato Matteo, inizia subito a prendergli l’uccello in bocca, sotto gli occhi di tutti noi.
Il ragazzo fiorentino Gianni si avvicina a noi e mi mette la lingua in bocca, contraccambiato subito da me, e con le mani inizia a mantrugiarmi il seno.
Lo fermo un momento e mi tolgo il vestito per rimanere con una lingerie erotizzante, che è costata, a Gius, un botto.
Il ragazzo riprende a baciarmi e toccarmi, poi mi gira e mi mette a pecorina.
Sono piegata sul corpo di Gius, seduto in poltrona, che si abbassa i pantaloni e mi offre il suo pacco da leccare.
È un attimo, Gianni, mi abbassa gli slip e mi sbatte il suo cazzo nella topa.
Questi giovani sono impetuosi e furiosi, non hanno un briciolo di buone maniere né di voglia di preparazione all’amplesso, ma hanno un cazzo duro, legnoso, che ti inonda tutta la fica.
Ti fanno sentire la loro voglia di scopare, la voglia di riempirti tutta.
La sua scopata è impetuosa, quasi violenta, a me piace la dolcezza, ma sotto quelle martellate feroci, la mia fica la pensa diversamente, inizia a bagnarsi e sborro quasi subito, mentre continuo a leccare il cazzo e le palle di Gius.
Anche il ragazzo è al limite, ancora qualche colpo, sempre più forte e sborra nella mia fica…anche attraverso il preservativo sento la calda broda che riscalda le pareti della mia topa fino all’utero.
Deve aver riempito il preservativo fino in cima, il suo cazzo non smetteva di eruttare borra, mentre lui lo spingeva fino al mio stomaco…così mi sembrava.
È stata una trombata veloce, ma esaltante, ho sborrato, e fatto godere anche Gius.
Gianni ha finito di spogliarsi e si è subito buttato sul culone della ragazza, che mollato il cazzo del fidanzato, stava spompinando quello del padrone di casa, Luca.
Per riprendere fiato facciamo un altro giro di bollicine, mentre Matteo lasciata la fidanzata nelle mani di Luca, viene da me per liberarmi di reggiseno e tanga, per ammirarmi nuda e toccarmi dappertutto.
Ha mani grandi, calde, le sue carezze risvegliano la mia fica, che riprende ad umidirsi.
Il ragazzo è così impegnato a toccarmi dappertutto che non si accorge che Luca, il padrone di casa ha preso per mano la sua fidanzata per salire le scale verso quella che penso sia la camera da letto.
Matteo continua a strusciare le sue manone su tutto il mio corpo…tocca il grilletto, infila due dita nella topa e uno nel culetto…mi sta facendo arrazzare di nuovo.
Mi china sul corpo di Gius che è sempre stravaccato sulla poltrona, ora nudo anche lui, e mi abbocca la cappella dura e tesa alle labbra della mia fica.
Sta per scoparmi, ma ho sussulto, non l’ho ne visto né sentito mettersi il preservativo. Mi volto, fermo il suo cazzo con la mano e gli dico di mettersi il preservativo che senza non voglio.
Qui il dramma: non ce lo ha.
Lui ci rimane male e anche io…ormai pregustavo di trombarmi quel bel ragazzo e quel bel cazzone.
Per uscire dall’imbarazzo saliamo tutti le scale per andare in camera, dove Gianni con la collaborazione attiva di Luca hanno appena finito di fare un duplice servizietto a Mara la fidanzata di Matteo, che è piena di borra su tutto il corpo.
Povero Matteo becco e bastonato, gli hanno scopato la fidanzata in sua assenza e a lui è andata buca con me.
Mara scende dal letto per andare a fare una doccia ristoratrice e vederla camminare con quel culone immenso con la broda che le cola dal corpo mi fa quasi invidia.
Devono averla ben scopata Gianni e Luca.
Ora sono nuda sul letto con tre giovani che mi sono accanto e Gius, il maialino, che guarda.
Matteo mi allarga le gambe, scopre la mia topa e il mio buchetto e si immerge con la faccia fra le mie cosce, per iniziare a leccarmi tutto.
È bravo passa la sua lingua lentamente fra il grilletto e il buchetto del culo, strusciando voluttuosamente le labbra della fica.
Con la punta della lingua entra dentro ora la fica ora il buchetto posteriore, dandomi brividi di passione e di grande attesa di un cazzo.
Gianni e Luca mi hanno messo i loro uccelli, invero ancora “basotti”, davanti alla mia bocca ed io ho iniziato a leccare ora l’uno ora l’altro, per farli tornare a nuova vita.
Provo anche a metterli in bocca assieme, ma non ci entrano e devo limitarmi a leccarli, mentre si toccano fra loro.
Adesso sto godendo di nuovo, la lingua di Matteo e i cazzi da leccare degli altri due, mi stanno producendo un nuovo orgasmo, che scoppia fragoroso, fra gli apprezzamenti dei tre ragazzi.
Vedi come gode questa troia, con tre cazzi…è il loro unanime commento
Commento che non mi offende, anzi mi eccita di più ancora perché è la verità.
Ora voglio essere scopata per bene, avere un cazzone nella topa che mi riempia tutta.
E perché non rimanesse un segreto lo urlo ai tre: voglio il cazzo, voglio essere scopata… urlo senza vergogna.
Matteo sale con la lingua dal mio sesso per leccare la pancia, l’ombelico e poi le poppe, mentre i cazzi dei due ragazzi che mi tormentano la bocca e la gola sono tornati in pieno tiro.
Sento l’odore della borra che hanno depositato dentro Mara, ma sento anche il sapore di lei…e tutto questo mi fa perdere la testa.
Sto godendo di continuo e quando sento il cazzo di Matteo ripresentarsi alle labbra della mia fica, la spingo in avanti per farmi penetrare e gli urlo...fottimi coglione…incurante ora del fatto che fosse senza preservativo.
Ho perso la testa, sborro di continuo, voglio il cazzo e lui me lo dà…grosso, enorme, ma che entra agevolmente nella mia topa che ormai è un lago.
Lo sento dentro a pelle, caldo, possente, mi riempie tutta.
Anche lui è stravolto dalla libidine perché, dopo pochi minuti ha un sussulto e mi riempie la fica di una borra bollente.
Un caldo nettare che sguazza nella mia topa
Mi è venuto dentro, mentre anch’io sborravo di nuovo…ora si che Gius si incazzerà con me…giustamente…pensando alla mia salute.
Il ragazzo mi aveva fatto perdere la testa: troppo bello, troppo giovane, troppo bravo, mi sono fatta trombare a pelle godendo e sborrando come una troia in calore.
Gius mi manda a lavare…vuole andare via…perché incazzato dalla piega che aveva preso la serata.
In auto mi dice solo…meno male che protesti quando trovo dei ragazzi giovani per questi incontri…sei proprio un’attrice… bugiarda e… troia.
Forse ha ragione…ma a letto… dopo…gli ho fatto cambiare idea.
Un’altra serata estiva, che voglio raccontare, è molto particolare…
Tralascio gli incontri ripetitivi che nulla aggiungono ai miei racconti per parlare di una “lesbicata” in car sex, poco usuale, per arricchire questa rassegna estiva “trombereccia”.
Il mio maialetto marito, Gius è sempre alla ricerca di cose nuove da propormi.
Questa volta aveva visto sui social-porno una coppia un poco più giovane di noi a cui la lei piaceva il rapporto con una donna giocando in quattro ma senza scopare.
I mariti potevano partecipare per giochi soft, senza penetrazione, assistendo al sesso fra le donne.
Ho preso contatto io con la ragazza della coppia, che in foto e poi nella realtà era una bella ragazza, bel seno, bel corpo, bello cosce…un bocconcino di nome Giulia.
Scambio di info fra noi, piena sintonia, decidiamo di proporre ai nostri maschietti un incontro conoscitivo in car sex.
Avuto l’assenso maschile, ci siamo trovati una sera davanti ad un grande magazzino
in Versilia e loro sono venuti dietro a noi in un sentiero sterrato che portava in un campo abbandonato.
Parcheggiate le auto vicine, ho aperto lo sportello, della nostra auto e la coppia, scesa dalla loro auto è venuta a darmi un bacio di conoscenza.
Noi donne abbiamo continuato ad abbracciarci ma anche a baciarsi sulle labbra prima per poi affondare le nostre lingue dentro la calda bocca.
Le lingue si intrecciavano esploravano svettavano felici mentre le nostre mani avevano iniziato a mantrugiare le chiappe dei nostri culi.
Ci siamo fermate un attimo, per toglierci vicendevolmente i vestiti.
Qui la prima sorpresa, la ragazza sfilato il vestito dalla testa, sotto era completamente nuda.
Facendo strabuzzare gli occhi a Gius ma anche al compagno.
Poi lei mi aiutato a togliermi tanga e reggiseno e, nuda come lei, siamo entrate nei sedili posteriori della nostra auto, mentre i due maschietti, sfoderato l’uccello, si mettevano ai due finestrini aperti, per gustarsi lo spettacolo dei nostri corpi nudi, attortigliati fra loro.
Mentre la baciavo sulla bocca, le palpavo le tette e il culo e lei mi infilava due dita nella mia fica già molto umida e un dito nel buchetto del culo.
Un corpo a corpo gioioso.
Sentivo le sue dita ravanare la mia topa, la sua lingua sguazzare nella mia bocca, intrecciandosi con la mia.
Anche le mani dei due maschietti iniziarono a muoversi: ci toccavano entrambe là dove c’era un posto libero.
Poppe e chiappe venivano mantrugiate di continuo, accrescendo la nostra libidine.
La ragazza infine allargò le sue cosce sopra una delle mie ed iniziò a scoparla strusciando la sua fica e il suo grilletto sopra di essa.
Fu una cosa improvvisa, rapida, strusciava la fica e godeva a piena voce.
Poi ebbe un sussulto, urlò ed ebbe un orgasmo violento e sentii la mia coscia bagnarsi della sua calda borra.
Dopo l’orgasmo la ragazza si accasciò sul sedile apparentemente svuotata, ma fu solo un attimo, alzò con le mani le mie cosce verso il tettino dell’auto, le spalancò e ficcò la testa in fondo, là dove c’era la mia topa bagnata e fremente.
Prese a leccarmi in maniera attenta, grilletto, labbra della fica, buchetto del culo.
Leccava tutto, era brava e mi stava facendo godere in maniera rumorosa.
Gius aperto lo sportello prese a baciarmi sulla bocca strizzandomi le tette con le mani, mentre il suo uomo entrato in auto le infilò il cazzo nella fica iniziando a scoparla con colpi lenti e cadenzati.
Lei continuava a leccarmi bene mentre godeva del cazzo del compagno, che in breve le riempì la topa.
Tutto finì così, uscimmo dall’auto per asciugarsi con i fazzolettini di carta, ci salutammo con l’impegno di rivederci presto per continuare su un comodo letto l’approfondimento del nostro intrigo.
Avevo furia di andare a casa nostra perché avevo goduto mi ero eccitata ma mi mancava un bel cazzo che mi trapanasse la topa e che facesse sborrare a lungo.
Cosa che avvenne appena arrivati a letto con Gius.
In questa estate calda non poteva mancare un Car Sex.
Una volta ci piaceva molto giocare in car sex…erano incontri al buio…non programmati, di grande libidine.
Passavi con la tua auto, vedevi i singoli e le coppie, che sostavano nei luoghi famosi per il car sex, ti fermani, conversavi con loro, magari allargavi le cosce e mostravi ai presenti quello che avevi sotto la minigonna, facevi la tu scelta e andavi ad infrattarti in pineta con i prescelti.
Ora se ti fermi anche un secondo potresti essere sollevata da orde di guardoni con l’auto e tutto.
Comunque, almeno una volta l’anno ci piace ripetere un car sex in ricordo dei vecchi tempi.
Un car sex diverso, senza il pathos, dell’incontro al buio.
Troviamo e fissiamo i singoli che saranno invitati a partecipare in un luogo appartato scelto da noi, dove non ci potrà essere nessun altro.
Abbiamo visto i profili dei moltissimi singoli che ci scrivono e siamo rimasti colpiti da un ragazzo versiliese che dichiarava e postava foto di un uccello di oltre 22 cm, che giocava con un amico.
Contatto abbiamo fissato con loro un appuntamento dopo cena al parcheggione fuori del casello di Capannori, luogo ormai consacrato allo scambio a 360°.
L’auto che ci avevano descritto era nel parcheggio all’ora fissata e ci ha seguito dopo il nostro passaggio.
Il mio Gius conosceva, il maialino, un posto sicuro in campagna.
Abbiamo parcheggiato e loro vicino a noi.
Ho abbassato un poco lo schienale del mio sedile, allargato le cosce e fatta salire un poco la gonna del mio abito, per creare l’effetto del vedo non vedo, che tanto eccita gli uomini.
Ho anche sbottonato i primi due bottoni della mia camicetta per far emergere le mie poppe, non enormi certo, ho una terza scarsa, ma se esaltate da un sexy reggiseno fanno la loro porca figura.
I due ragazzi sono scesi, sono venuti al mio finestrino, nel frattempo aperto e si sono educatamente presentati.
Erano anche simpatici e abbiamo fatto amicizia, scherzando, con loro che, furbescamente, mi riempivano di complimenti: Che belle cosce che hai, che belle poppe si intravedono, facci vedere di più.
Tutte frasi che colpiscono l’io di una donna e che creano intrigo.
Il discorso non poteva non andare sulle misure dell’uccello decantate da uno dei due ragazzi e la conclusione è stata che lo stesso ha sfoderato il suo cazzo, già bello in tiro.
Era veramente enorme, soprattutto lungo, come detto.
Non so se fosse 22 cm, ma certamente uno dei più importanti visti nella mia vita.
Ho pensato che mai sarebbe entrato tutto nella mia fica.
Non ho resistito e lo ho avvolto con la mano, ho sentito la sua consistenza e ho valutato la sua lunghezza facendo scorrere la mano dalle palle alla cappella.
L’altro ragazzo ha tirato fuori il suo uccello, nulla a che fare con l’altro, ed era anche sempre basotto.
Mi sono sfilata la gonna, tolto gli slip e il reggiseno e sono rimasta nuda tutta per loro, visto anche il caldo che faceva.
Ho portato alla bocca quel cazzo lunghissimo, ma la mia bocca ne poteva ingollare neppure la metà.
Intanto Gius aveva iniziato a segarsi e l’altro ragazzo era impegnato a far scorrere le sue mani su tutto il mio corpo.
Mantrugiava le mie poppe, scendeva fino in fondo, dove, allargando le cosce, consentivo alle sue dita di entrami nella fica, già molto umida in vero.
Il mio pompino, anzi, il mio leccare dalle palle alla cappella quel lungo cazzo faceva godere il ragazzo che ad un certo punto mi ha rovesciato le cosce in altro e ha ficcato la sua testa e la sua lingua nella mia topa.
Era bravo a leccare mentre l’altro ragazzo mi ciucciava le poppe e i capezzoli ormai duri e legnosi, mentre Gius mi baciava sulla bocca, intrecciando la sua lingua con la mia.
Essere nuda e leccata da tre uomini assieme mi ha fatto avere un primo orgasmo e ho riempito la bocca dell’uccellone, con il mio nettare.
Sono scesa nuda dall’auto e i due ragazzi mi hanno messa a sandwich stringendomi e toccandomi tutta, mentre spingevano i loro cazzi verso i miei buchetti, invero già frementi di godimento.
L’uccellone mi ha fatto piegare verso il suo compagno e messa alla pecorina mi sono preparata all’ingresso del suo cazzone nella mia fica, non mancando di dire a lui: Fai piano, che mi sfondi…
Lui è entrato con dolcezza fino a battere nell’utero, ma credo che un bel pezzo sia rimasto fuori dal buco.
Ha iniziato a scoparmi lentamente per farmi abituare a quella mazza così lunga, e a ogni ingresso mi batteva in fondo alla fica.
Ho preso in bocca il cazzo dell’altro ragazzo, mentre Gius di palpava le poppe sballottanti sotto i colpi della scopata.
Il trio mi piaceva, godevo molto, e continuavo a bagnarmi…poi all’improvviso un nuovo orgasmo mi ha scosso tutta e sono venuta di nuovo sull’uccellone.
Il trio si è sciolto, ero stanca della posizione a pecora e sono rientrata in auto.
Ho abbassato del tutto il sedile ed ho allargato le cosce, mostrando la mia topa gocciolante di piccole perle di borra.
Ho chiuso gli occhi e non ho visto quale ragazzo è entrato per primo, mi ha alzato le gambe verso il tettino dell’auto ha iniziato a scoparmi.
Dalla dimensione del cazzo ho capito che era l’altro ragazzo che in pochi colpi è venuto nel preservativo ululando il suo godimento.
Ora toccava all’uccellone, che è entrato nella mia fica sempre con prudenza, facendo scorre l’uccello lentamente nel mio canale vaginale.
Ha iniziato a scoparmi ed io ho ripreso a godere…mi trombava molto bene, il suo cazzo mi riempiva tutto, mentre Gius aveva ripreso a baciami sulla bocca.
Gli piace sentire sulla lingua dentro di me i colpi che mi vengono assestati nella fica ma anche il rantolo del mio godimento.
Sono stata scopata bene e a lungo e non poteva mancare la sborrata finale, sua e mia, la terza, non male per un car sex.
Tutto finito, ci siamo rilassati, ho continuato a parlare delle dimensioni di quell’uccello.
Il ragazzo mi ha promesso che se ci sarà un’altra volta, magari in un letto, mi farà misurare il suo attrezzo per controllare la veridicità dei suoi 22 cm.
Ci siamo vestiti, salutati e con Gius siamo andati a casa, che ero stravolta dai tre orgasmi avuti.
Un bel car sex abbiamo convenuto, a letto con Gius.
In chiusura di questo reportage sessuale estivo c’è stato un incontro a tre con uno dei mie bull preferiti.
Racconto poche volte i rari incontri a tre, ci piacciono poco perché spesso sono solo scopate anonime…senza pathos…senza intrigo.
Ma questo bull con cui giochiamo da anni è particolare, non è un adone, ma è gentile, educato, divertente e soprattutto, non chiedete perché e per come, ha un cazzo che mi fa sbarellare.
È grande, ma non enorme, è preciso per la mia topa.
Mi riempie tutta e poi è bravo a muoverlo, a passare da un ritmo veloce ad uno compassato, insomma mi fa godere come pochi altri, anche più giovani e dotati che possano essere.
È l’unico che più volte è riuscito a violare il mio culetto, non facendomi male, anzi facendomi godere molto…cosa incredibile.
A fine settembre dopo un periodo poco entusiasmante della mia vita familiare, non per Gius, ma per grossi problemi di salute dei miei avi, avevo bisogno di una serata di buon sesso, ma tranquilla…eccitante, ma serena…semplice insomma.
Gius, il maialone, sempre pronto a trovare soluzione lussuriose mi dice: perché non andiamo dal nostro amico dj…sentiamo se ha voglia anche lui di una serata da “sposati”.
Il ragazzo detto Asso si dice entusiasta, fissiamo per un venerdì sera.
Iniziamo la serata andando a cena, Gius ed io, sul porto di Viareggio, dopo un aperitivo molto alcoolico.
Esco dal ristorante che sono già bella calda, Gius mi bacia per strada come un fidanzatino, mentre con la mano cerca la mia fica per sentire a che punto di “cottura” è…il porcellino.
Arrivati a casa del nostro amico, mi accoglie con un grande bacio in bocca e con una rosa, dono particolare per me.
È sempre un amore…se non fossi spostata con Gius mi fidanzerei con lui.
Brindiamo con bollicine, ma subito mi abbraccia per farmi ballare.
Più che un ballo è un amplesso in piedi.
Si sente che mi desidera…mi stringe…mi accarezza tutta …mi bacia con una lingua che si attorce alla mia, gioiosa.
Sono già bagnata e lo divento ancora di più quando mi toglie il vestito e rimango in lingerie.
Lui si spoglia nudo, come Gius e mi stringono fra i loro corpi a suon di musica.
Mi sto eccitando da morire, due uomini nudi mi stringono a loro come un panino, ma ho voglia di cazzo e interrompo il ballo per andare in camera sul letto dicendo ai due...toglietemi la biancheria…maialini…
Gius mi toglie il reggiseno, lui mi sfila gli slip brasiliani che mi fanno un culetto da favola.
Ora sono nuda, mi toccano dappertutto, mi passano a lingua a turno sulle poppe, sulla fica, sul buchetto posteriore…sono persa fra due uomini che mi piacciono e soprattutto che sanno come farmi godere.
Gius mi abbraccia e mi bacia mentre il ragazzo mi apre le cosce e mi penetra lentamente…si ferma quando il suo uccello tocca il fondo della mia topa.
Poi inizia a scoparmi come sa fare lui e comincio a godere, come sempre, con lui.
Non ci vuole molto a farmi sborrare in un orgasmo molto partecipato…sto bene…godo…sborro…mi piace il suo cazzo…mi piace come mi tromba.
Il ragazzo sospende il suo gioco e si rialza dicendo…ora mi metto il preservativo e te lo metto in culo.
Urlo subito no…che mi fa male…ma so che lo desidero…perché lui è uno dei pochi che mi fa godere anche li.
Intanto Gius mi ha girato su un fianco e ha messo il suo uccello nella mia fica sbrodolata da dietro e mi scopa lentamente, lasciandomi guardare Asso che si sta infilando il preservativo e lo sta ungendo con della vasellina.
Lo spettacolo mi affascina pensando che quel bel cazzo fra qualche istante mi squarcerà il culo, per salire nel mio intestino fino a far battere le sue palle sulle mie chiappe.
Gius continua a martellarmi da dietro fino a che il ragazzo non prende il suo posto…mi vuole inculare da dietro, su un fianco, perché sa che così entra meglio.
Gius viene davanti e mette la sua lingua nella mia bocca e con le mani apre le mie chiappe per allargare il buchetto…sono sincronizzati… i due porci
Sento la cappella che si appoggia al buchetto e inizia a forzarlo…sento male…mi lamento…ma la punta entra piano piano e si fa strada lentamente nel mio culo.
È bravo il ragazzo, paziente, spinge e si ferma, si fa spazio fra le crespe del buco…fino a che la cappella non entra tutta.
È fatta…la cappella è tutta nel mio culo…si ferma ancora…e poi affonda tutto l’uccello nel mio retto…fino a che non sento le sue calde palle sulle mie chiappe.
Inizia a scoparmi il culo prima lentamente poi sempre più forte…infine fa ruotare il mio bacino sul letto…ora il mio clitoride struscia il lenzuolo e lui domina dall’alto tutto il mio culo entrando e uscendo dal buco con grande maestria.
Ora sto godendo al massimo… urlando frasi sconnesse…con cui poi Gius mi canzonerà…
Urlo scompostamente: sii…inculami…sfondami…sono la tua troia…fino a che un orgasmo devastante non mi fa sbrodare dalla fica bagnando tutto il lenzuolo.
Sono stravolta… mi ha inculata fino in fondo…sentivo il suo cazzo fino in cima…fino allo stomaco.
Sono distrutta…abbattuta sul letto.
Gius mi gira e riprende a baciarmi ma il ragazzo tolto il preservativo che aveva qualche traccia di sangue, mi allarga le cosce ed entra nuovamente nella mia fica che è un lago.
Riprende a scoparmi, mentre Gius mi bacia…sono ormai una bambola di pezza…nelle mani di due bruti…che pasteggiano con il mio corpo…ma godo…godo…in continuazione…sono a pezzi…ma continuo a godere…
Il ragazzo mi dice…ora ti sbrodo dentro…ti riempio la fica…e questo mi fa godere ancora di più…aspetto di sentire dentro le contrazioni del suo cazzo, gli schizzi caldi sul mio utero massacrato dai colpi…
E urlo: forza…riempimi la fica della tua borra calda…maiale…
Invece il ragazzo esce repentinamente dalla fica e porta il suo uccello alla mia bocca…vuole sbrodarmi dentro e vedermi mentre ingollo tutto.
Non posso deluderlo, la sua broda calda mi riempie la bocca, che apro per fargli vedere la mia lingua imbiancata e piena, prima di mandare tutto giù con godimento di tutti.
Ora è finita davvero…scopata…inculata…mantrugiata da due che mi hanno fatto avere tre immensi orgasmi e passare una serata di vero sesso.
La degna conclusione di una estate hot… molto bagnata…di gustosa borra.
Un’estate iniziata con un cazzo in culo e conclusa con lo stesso cazzo, nello stesso mio culo.
Ora pensiamo all’autunno…
Anita
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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