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Notte di tradimenti.


di Membro VIP di Annunci69.it anita69
12.01.2022    |    13.242    |    34 9.9
"A fine cena siamo rimasti a sorseggiare una Grappa Nonino, poi Giorgio volle offrire un Rum agricolo che avevo portato da Cuba..."
Ho raccontato della nostra relazione aperta con una giovane coppia amica di qualche anno fa, nel racconto “Causa gelosia, uno Scambio “imperfetto”.
Una relazione molto particolare a causa della “strana” gelosia del fidanzato e poi marito di Franca, una bella ragazza, calda e trasgressiva.
Un rapporto di coppia aperto durato oltre un anno, con qualche interessante e goduriosa notte d’amore e terminata quando Franca rimase incinta di Bibi, che poi sposò, in un bianco candido abito, con un pancione di otto mesi.
Dopo il matrimonio e la nascita del figlio, Bibi e Franca, smisero di giocare, sparirono dai nostro orizzonti, cambiarono città e per alcuni anni ci siamo sentiti solo per gli auguri di Natale e per i compleanni.
Finché una mattina, passati circa cinque anni, prendo una chiamata al cellulare di Franca che mi dice piangendo che è separata da Bibi, che è andato all’estero per ragioni di lavoro, lasciandola con il figlio senza un becco di un quattrino.
Ovviamente per solidarietà femminile mi prodigo a consolarla, poi la invito a venire qualche volta a cena con noi, tanto per distrarsi e per raccontarci quello che è successo.
Il primo nuovo incontro è a cena a casa nostra, un porto di mare, per figli e avi che vanno e vengono, poi, pian piano abbiamo ricominciato a vederci “come una volta”.
Aperitivo, cena e poi a letto assieme per grande gaudio di Gius, anche perché Franca e io, siamo sempre state molto affiatate, a letto.
Non sono lesbica, ma alcune donne mi eccitano molto e mi piace essere baciata e baciare, essere leccata e leccare una bella donna che mi intriga .
Nelle nostre uscite a tre dicevamo sempre a Franca che doveva ricominciare a frequentare qualche ragazzo, per provare a riprendere una vita sessuale “normale” senza certo privarsi delle “trasgressioni” che facevamo assieme.
Franca per pigrizia, per la disillusione avuta, per paura, preferiva vivere le giornate con il proprio figlio e risolvere i suoi problemi di affetto e di sesso con gli incontri a tre, con noi, un paio di volte al mese.
Ragionando con Gius ritenevamo giusto dover fare qualcosa per ridare a Franca una vita amorosa e sessuale indipendente da noi e per questo ci venne in mente di favorire un possibile incontro con un ragazzo, senza parlarne con Lei.
Avevamo un amico, abbastanza giovane e piacente, che molte volte ci aveva detto di provare una grande simpatia per Franca: l’avevamo anche presentato invero, ma la cosa non aveva prodotto nulla stante la ritrosia di Franca di uscire in quattro.
Questo ragazzo di nome Giorgio era vicedirettore in un bell’Hotel a quattro stelle a Viareggio, con annesso un buon ristorante.
Ci mettemmo d’accordo con lui e fissammo una camera matrimoniale e una cena per noi tre, Anita, Gius e Franca, al ristorante dell’Hotel.
Il piano era semplice avremmo portato avanti la serata come fosse il solito incontro a tre, dopo, mentre eravamo a letto giocando fra noi, Gius avrebbe lanciato il gioco sexy di farci portare in camera una bottiglia di Berlucchi da bere a turno nella fica spalancata di Franca e mia.
Il Berlucchi sarebbe stato portato da Giorgio per riempire anziché i bicchieri le nostre fiche.
Pensavamo che in quel modo Franca, davanti al fatto compiuto, lo avrebbe accettato.
Un piano ardito, un tradimento nella fiducia della nostra amica, a fin di bene.
Passammo a prendere Franca a casa sua, poi a Viareggio a degustare l’aperitivo da Fappani: una doppia coppa a testa di Bellavista, per rallegrare l’atmosfera.
Dopo andammo all’Hotel, dove Giorgio ci mostrò la bella camera matrimoniale che ci aveva assegnato.
Appena in camera Franca e io, ci spogliammo nude, con Gius che ci guardava già sbavando e ci fiondammo sotto la doccia assieme.
Fare la doccia con una donna o un uomo mi piace molto, passare le mani su suo corpo, sul sesso, sul culo, mi eccita e quella sera volevo far arrapare da subito Franca per rendere efficace la trappola ordita.
Ogni tanto Gius si affacciava alla doccia cercando di partecipare, sempre da noi respinto con grandi schizzi di acqua e sapone.
Dopo la doccia ci siamo asciugate vicendevolmente strusciando morbidi teli da bagno sulla nostra pelle mentre Gius aveva già sfoderato l’uccello toccandoselo anche se sempre “basotto”.
Vestite a fica, rosse per l’eccitazione e per gli aperitivi siamo scese al ristorante dove un cameriere servizievole ci ha servito una valida cena di pesce.
Uno spaghettino alla trabaccolara, un profumato branzino al sale, un dessert Versilia che ci piace molto.
Durante la cena Giorgio venne a chiederci se procedesse tutto bene e continuò a fare i complimenti a Franca, così tanti, che ne fui anche gelosa.
Giorgio era un bel ragazzo, ma non avevamo mai giocato con lui, era troppo amico e Gius non voleva mischiare il sacro con il profano.
Giocavamo con i singoli solo sconosciuti, mai amici e distanti da casa nostra.
A fine cena siamo rimasti a sorseggiare una Grappa Nonino, poi Giorgio volle offrire un Rum agricolo che avevo portato da Cuba.
Quando salimmo in camera Franca e io barcollavamo e ridevamo già belle allegre e disponibili.
Finimmo subito a letto anche se Gius pretese prima che noi donne ci spogliassimo vicendevolmente davanti a lui, che si toccava l’uccello ormai già bello ritto.
A letto Franca cominciò a baciarmi e toccarmi le poppe, mentre Gius spalancava le nostre cosce e iniziava a turno a leccarle le nostre fiche e anche il buchetto posteriore.
Con la lingua Gius è bravo e in breve le nostre fiche cominciarono a bagnarsi di brutto e le nostre lingue che si intrecciavano nelle bocche avide ci procurarono un primo orgasmo, quasi contemporaneo.
A questo punto Gius lanciò la sua esca, disse: “perché non ci facciamo portare una boccia di Berlucchi ghiacciato e la beviamo a turno nelle vostre fiche già così eccitate?
Io dissi subito “Sì, che bella idea!” e Franca a quel punto si fece trascinare.
Chiamai il bar, dove Giorgio aspettava con ansia e che si precipitò a portarci il Berlucchi, senza bicchieri, per levare ogni dubbio su dove berlo.
Entrò in silenzio con il passe-partout, venne accanto al letto mentre la mia lingua era dentro la bocca di Franca e quella di Gius nella sua fica.
Gius allargò con le mani le cosce e la fica di Franca in modo che Giorgio potesse versare le bollicine ghiacciate dentro, mentre la mia faccia oscurava la visione a Franca.
Gius si scansò e Giorgio prese a lappare la fica di Franca mentre io continuavo a baciarla sulla bocca impedendogli di vedere.
Franca sotto i colpi della lingua di Giorgio con la fica piena di bollicine, iniziò a mugolare e contorcersi, presa dalla libidine e iniziò a dire “voglio il cazzo…Gius scopami”
Giorgio non se lo fece dire due volte, mise il suo cazzo dentro la sua fica e cominciò a fotterla.
Io lasciai per un attimo la faccia di Franca perché vedesse che non la stava scopando Gius ma Giorgio e davanti alla sua faccia meravigliata rimisi subito la lingua nella sua bocca che era rimasta aperta dalla sorpresa.
Per un attimo si irrigidì e temetti il peggio, ma dopo pochi secondi si lasciò andare e disse “Sì…scopatemi tutti…vi voglio tutti”.
Mentre Giorgio la scopava con passione provocando in lei un urlato orgasmo liberatorio, Gius aveva preso a scopare me.
Gius mi piace come mi scopa, ma vedere quel bel ragazzo di Giorgio far godere così la mia amica mi creava una punta di gelosia…no ma che gelosia…solo la voglia di scoparlo anche a me, che sono un po’ troia.
Ma Gius era stato chiaro, non ti devi far scopare da Giorgio.
Le nostre scopate andarono avanti per un po’, Franca ed io avemmo un paio di forti orgasmi, provocati anche dalla vicinanza e dal vedere, per poi giacere tutti esausti ma anche sbronzi per aver finito la bottiglia di Berlucchi.
Ci addormentammo così, da un lato del letto c’era Franca, accanto Giorgio poi io abbracciata a Gius.
Non dormo moltissimo la notte quando ho fatto del sesso molto partecipato, anzi a volte mi piace toccarmi la fica, ricordando il sesso fatto e anche quella notte muovevo inquieta le gambe e con una mano passavo sopra la mia fica zeppa di umori, visto che Gius mi aveva sbrodato dentro e non mi ero lavata.
Mentre ero li che pensavo cosa fare, se andare avanti con il ditalino, sento un cazzo caldo e duro poggiarsi sul mio culo.
E’ quello di Giorgio che è tanto che voleva scoparmi e si è eccitato ad avermi nuda accanto nel letto: mi ha sentito sveglia e ha visto la mia mano sulla fica.
Gius non vuole che lo scopi, ma dorme ed io ne ho voglia, sono rimasta eccitata da come ha scopato Franca e dalla situazione vissuta.
Muovo il culo lentamente per non svegliare Gius, sporgo le chiappe verso il cazzo di Giorgio, allargo le cosce e sento il suo uccello che entra lentamente, dal dietro, nella mia fica bagnata.
Ora si tratta di farmi scopare senza fare tanto casino.
Giorgio mi abbraccia stretto per far entrare tutto il cazzo dentro e poi lentamente comincia scoparmi.
Mi piace, ha un bel cazzone che mi riempie tutta la fica, che struscia sulle pareti interne fino all’utero.
Poi, la situazione: sto facendo le corna a Gius che dorme accanto a me, mentre sono attaccata a lui.
Mi sto facendo fottere, ho l’uccello di Giorgio dentro la mia fica mentre abbraccio Gius che si sta muovendo e per paura che si svegli gli dico “…amore dormi che è presto..” ….che traditrice che sono.
La situazione erotica ha il sopravvento su tutti e Giorgio in breve sbroda nella mia fica: non è stata per tutti e due una grande trombata, ma che sensazioni erotiche a mille ci ha dato.
Giorgio esce dalla mia fica, che ora è piena fino all’orlo: la mattina all’alba vado a fare la doccia e mi tocco fino ad avere un grande orgasmo sotto l’acqua calda.
Giorgio se ne è già andato e mentre sono sotto la doccia vedo Gius che sta scopando Franca, che gode a voce alta forse rimembrando il cazzo di Giorgio.
Meno male, così la mia coscienza ha un po’ meno problemi.
Ecco perché ho chiamato questo racconto “Notte di tradimenti”
Ho detto a Gius che mi sono fatta Giorgio, ma non subito, dopo qualche mese, in una occasione in cui mi sembrava che mi avesse fatto le corna.
Glielo ho raccontato, in quella occasione così che è sempre rimasto in dubbio, se fosse vero o no e se lo dicessi solo per vendetta.
Sono proprio una troia, come dice Gius quando mi vede scopare e godere con un altro.

Anita



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