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Gay & Bisex

Che Voglia di Palestra - 15 Finale


di Marcus95
04.11.2021    |    14.841    |    36 9.6
"Rimango fermo davanti allo specchio col pisello sulla sinistra..."
Mi sveglio nel cuore della notte. La luce del lampione entra illuminando un po’ la stanza ma l’oscurità ha la meglio. Mi volto nel letto e vedo che Nicola è ancora qui con me. Il suo respiro è lento e la sua faccia è rilassata. Non sento altri rumori nella stanza o in casa. Federico molto probabilmente starà dormendo.

Scendo dal letto e apro la porta della camera di Nicola. Il corridoio è molto buio e avvolto dall’oscurità. A piccoli passi arrivo fino alla porta del bagno che è socchiusa ma la luce è spenta. La porta della camera di Federico è aperta. Faccio due passi e guardo dentro alla camera. Lo vedo completamente nudo che dorme sopra le coperte. Ora che si è calmato è il Federico che conosco anche io. Quello bello e gentile. Quello che è sempre disponibile.

Vado in bagno velocemente prima di rientrare nella camera di Nicola. Mi rimetto sotto le coperte e sento una mano toccarmi e stringermi forte. Sento il corpo di Nicola a contatto col mio ma il suo respiro non è cambiato. Riesco a sentire il suo odore da uomo che mi manda fuori di testa. Ma la stanchezza questa volta ha la meglio. Dopo qualche minuto crollo e mi riaddormento.

***

La mattina seguente il sole entra nella stanza di Nicola. Non so come mai non voglia chiudere per bene le sue persiane in modo da bloccare tutta la luce che entra sia di notte che al mattino. Non sento più la sua mano sulla mia schiena e non sento più il suo calore. Mi volto e vedo che lui non c’è. Dove sarà mai andato questa volta? Forse in bagno, oppure in cucina.

Mi guardo attorno e sorrido nel vedere che ho dormito nella camera di Nicola. È stata una bella dormita anche se all’inizio c’è stata dell’azione tra noi due. È bello poter avere un rapporto così, ed è proprio questo che mi porterò per sempre con me. Questo sano rapporto di amicizia che difficilmente oggi si trova.

Mi alzo dal letto e cerco delle mutande pulite. Poi ripenso al fatto che la sera prima non abbiamo riportato i vestiti nella camera di Nicola quindi anche le mie cose sono rimaste in bagno. Mi dirigo verso l’armadio e apro le due ante. Dentro ci trovo tutti i vestiti di Nicola. Alcuni sono anche oversize per via dei suoi muscoli.

Mi sposto verso il basso e cerco nei suoi cassetti. Finalmente trovo un paio di boxer. Per me è la prima volta. Ne scelgo uno di colore nero e me lo metto. Vado davanti allo specchio che trovo in camera e mi guardo. Forse per la prima volta mi sento davvero sexy. Questi boxer sulla mia pelle mi fanno un ottimo effetto. Mi fanno anche un bel pacco se posso essere sincero. Ovviamente non è minimamente comparabile con quello di Nicola e Federico. Loro hanno delle mazze enormi. Però stando in mutande davanti allo specchio mi fa stare bene.

Esco dalla sua stanza e vedo che la porta di Federico è socchiusa quando questa notte l’avevo trovata aperta. Non so se è sveglio anche lui oppure sta ancora dormendo. Dalla cucina non sento nessuno parlare. Con calma scendo le scale. Arrivato in fondo vedo Nicola sul divano davanti alla televisione con una tazza di caffè in mano. Mi guarda e sorride. Poi mi guarda il pacco.

“Ma che bella sorpresa vederti in boxer. Immagino siano miei” dice facendo l’occhiolino.

Io sogghigno e guardo verso il basso. “Sì, son tuoi”

“Cosa vuoi per colazione?” dice Nicola alzandosi dal divano e venendomi incontro per andare in cucina. Quando mi sorpassa mi tocca il pacco e dice: “ti fanno un bel pacco le mie mutande”.

Io rimango in piedi immobile al centro della stanza. Non solo mi ha stuzzicato il pacco ma mi ha anche detto che è bello. Una cosa molto positiva per me. Sono contento di questo suo complimento. Mi riprendo dallo stato di staticità che mi pervade e lo seguo in cucina. Gli dico che prendo anche io quello che ha preso lui. Mentre Nicola inizia a fare il caffè non posso non ammirare il suo sedere dentro ai suoi boxer grigi che gli fanno una bella sagoma.

“Fede?” chiedo facendo il vago.

“Ancora dorme. È più dormiglione di te oggi” dice ridendo Nicola.

Guardo verso il soffitto nella direzione di Federico per poi ritornare a fissare la schiena di Nicola.

“Sa che sono qui?” chiedo.

“Ieri nel suo delirio avrà visto i tuoi slip in bagno e tu sai bene che noi non li mettiamo perché non ci entra il cazzo” risponde sincero Nicola. “Sì, penso lo sappia bene” conclude.

Nicola finisce di preparare il caffè e me lo porge. Quindi anche Federico sa che son qui, nella loro casa. Vorrei andare a prendere i miei vestiti e scappare prima che Federico si svegli. Non so come potrebbe reagire e soprattutto come potrei reagire io. Nicola mi sembra molto calmo, anche troppo per i miei gusti. Non so da dove prenda tutta questa calma ma non vedo il motivo per essere così calmo. Se Federico mi vedesse in mutante nel suo salotto mi potrebbe staccare la testa, specie dopo quello che ho detto la sera prima e per quel piccolo dettaglio del suo ex, Filippo. Vorrei scappare ma non posso.

Nicola mi passa vicino e si rimette sul divano. Io lo seguo a ruota e mi accuccio vicino a lui. Il calore del suo corpo mi fa sentire protetto. Lui guarda la televisione mentre appoggio la mia testa sulle sue gambe. La cosa bella è sentire i suoi peletti delle gambe sul mio viso e, avendo la faccia vicino al suo pacco, posso anche sentire il suo odore più intimo. È molto dolce come il suo sperma. Vorrei toccargli il pacco ma non so se è una buona idea. Rimango accucciato a lui senza fare niente. Mi perdo anche nella televisione.

Nicola mi mette una mano nei capelli e comincia a farmi i grattini. Me li spettina tutti e me li rimette in ordine. Fa così per un bel po’ e io sono super contento. Mi fa sentire protetto e anche accolto. Nicola mi fa stare troppo bene e la sua gentilezza mi prende sempre in contropiede. Non che la cosa mi dispiaccia ma da un ragazzo etero come lui non me lo aspetto proprio. Nicola è un ragazzo da scoprire. Le sue carezze sono così delicate e bellissime che quasi rischio di appisolarmi.

“Marco” dice una voce lontana.

Apro gli occhi e davanti a me vedo ancora la televisione che va. Le mani di Nicola si sono fermate. Sento dei passi per le scale e capisco che si sta avvicinando Federico. Si mette tra me e la televisione. Il suo corpo è stupendo come sempre, alto e muscoloso. I suoi addominali si contraggono ogni volta che fa un passo. Anche lui è in mutande come vuole l’usanza di questa casa. Il suo pacco è bello pieno nei suoi boxer bianchi.

Di scatto mi metto seduto su divano con accanto Nicola, non posso allontanarmi dalla mia ancora di salvezza. Federico mi guarda dall’alto al basso e il suo sguardo è così severo che mi mette timore. Non so se replicare dicendo il suo nome o dire altro. Sono un po’ bloccato in questo momento. Mi giro verso Nicola per chiedere un aiuto silenzioso ma lui non coglie questa cosa.

“Scusa” dice Federico di punto in bianco.

Cosa? Mi ha chiesto scusa? Sta succedendo davvero? Sono io che dovrei chiedere scusa a lui per aver detto quelle cose o per essere caduto dentro al vortice della passione e della trasgressione. In quel momento non stavo pensando razionalmente per questo ho detto quelle cose ma non è di certo lui a chiedermi scusa ma il contrario.

“Scusa Marco” ripete Federico. “Non volevo reagire in quel modo ma Filippo è una ferita troppo aperta per me. Mi cambia come persona e io so che non sono quel bastardo ce hai visto ieri sera. Io posso essere meglio, io voglio essere meglio. Spero di non averti ferito troppo ieri sera, sono davvero un coglione. Scusami tanto”.

Io rimango senza parole e con la mascella spalancata. Chi riuscirebbe a non perdonare un ragazzo del genere? Mi ha chiesto scusa motivando le scuse e, cosa importantissima, erano sincere.

“Fede…” inizio a dire cercando id riprendermi. “Sono io che ti dovrei chiedere scusa. Mi sono lasciato andare e la mia testa era altrove. Poi quando è arrivato il tuo ex… la mia mente non ci ha visto più. Mi sono fatto mille film mentali e ho pensato solo al peggio, che stupido che sono stato. Ho detto cose che non penso davvero, quindi sono io a doverti chiedere scusa”.

“Ma scherzi? Lo stronzo sono stato io, non tu. Tu hai reagito come avrebbe reagito qualsiasi altra persona” dice Federico guardandomi dritto negli occhi. “Comunque ora Filippo è fuori dai giochi. Non lo vedrò mai più, è fuori dalla mia vita per sempre”.

Nicola si alza in piedi e abbraccia suo fratello. “Cazzo sono davvero contento Fede!”

Io guardo i due fratelli abbracciarsi in mutande ed è come vedere due divinità greche abbracciarsi con i loro corpi scolpiti e bellissimi. I muscoli facciali di Federico si rilassano pian piano lasciando spazio al suo magnifico sorriso capace di farti sentire accolto anche nei momenti difficili. Sono due persone fantastiche e la cosa bella è che li ho conosciuti entrambi e abbiamo tutti un ottimo rapporto. Un trio degno di nota, un trio in grado di stare compatto anche nelle difficoltà. Non ho mai provato una sensazione simile con altre persone, neanche con Luca, ma con Federico e Nicola mi sento davvero parte della loro famiglia.

Per istinto mi alzo anche io e vado ad abbracciare i due fratelli. Finalmente tutti e tre abbracciati in una cosa sola. Un legame che ci ha legati fin da subito e che forse durerà per molto tempo, almeno questo è quello che spero. Adoro questo legame e non potrei farne a meno. È una cosa che capita una o poche volte nella vita e io voglio godermelo. Quando mai mi capiterà una cosa simile nuovamente? Difficile a dirlo ma questo legame è una cosa da portare avanti e da coltivare tutti e tre assieme.

“Cosa vuoi per colazione?” Chiede Nicola sganciandosi dall’abbraccio.

Federico ovviamente vuole un caffè per riprendersi dalla serata che ha trascorso. Nicola apre le danze andando in cucina e noi lo seguiamo a ruota. Sento gli occhi di Federico su di me ma non so il motivo. Difficile capire cosa gli passi per la testa.

“C’è qualcosa di strano in te che non ho ancora capito. Qualcosa di diverso” dice Federico senza mai staccarmi gli occhi di dosso.

Sento Nicola ridere dalla cucina. Mi volto verso di lui ma è troppo concentrato nel preparare il caffè a suo fratello. Federico continua a guardami fino a quando si mette a ridere anche lui e capisce cosa c’è di nuovo.

“Hai i boxer!” Esclama contento. “Finalmente, ho sempre desiderato di vederti in boxer una volta. Ti stanno da favola. I boxer non mentono mai e ti fanno un pacco più grande”.

“Stessa cosa che ho detto anche io” interviene Nicola dalla cucina.

Federico sogghigna e mi da una tastata al pacco anche lui. Un’altra abitudine di famiglia che adoro. Come si fa a non amarli? Sono così spiritosi alla fine e così carini. Nicola pone il caffè per suo fratello sul bancone e Federico si siede sulla sedia per berlo. Noi gli facciamo compagnia. Nicola sta dall’altra parte del bancone e ci guarda con un sorriso sulla faccia.

“Se vuoi fare la doccia Marco vai pure” mi dice Nicola con i gomiti sul balcone.

Io annuisco e li ringrazio. Mi precipito al piano superiore e mi chiudo in bagno. Non c’è tanto da togliere così inizio con l’aprire l’acqua della doccia per far riscaldare l’ambiente. In bagno c’è uno specchio e mi guardo in boxer. Una bella sensazione. Guardo la forma del mio pacco e a quanto bene mi stiano le mutande di Nicola. Sono così contento di averle provate. Sono anche super comode che sembrano quasi una seconda pelle.

Con la mano percorro tutto il corpo partendo dal collo e passando lungo tutto l’addome fino ad arrivare all’elastico delle mutande. Lo tocco e poi la mia mano scivola sopra i boxer prendendo il pacco. Me lo stringo come farebbero i due fratelli e guardo la mia espressione eccitata dentro allo specchio. Immediatamente il mio pisello inizia a crescere e a gonfiarsi. Nello specchio il pacco si fa più grande e punta verso l’esterno. Si vede un po’ la sagoma del mio pisello.

Per immedesimarmi ancora di più nei due fratelli decido di metterlo di lato. Rimango fermo davanti allo specchio col pisello sulla sinistra. La cosa entusiasmante è che si vede tutta la forma del mio pisello. Non è minimamente grosso come quelli dei fratelli ma si vede la forma dell’asta e della cappella. Comincio ad amare i boxer sempre di più.

Mi afferro il pisello da sopra le mutande e lo muovo. L’acqua calda della doccia sta riscaldando tutto l’ambiente creando anche del vapore che sembra di essere alle terme. Sento la sua durezza e vado avanti e indietro con la mano. Sento l’eccitazione salire sempre di più tanto da bagnare le mutande di Nicola. C’è una piccola goccia sul davanti. Spero che lui non se ne accorga. Magari si asciuga prima di finire la doccia.

Per non bagnarle ulteriormente mi tolgo i suoi boxer e me li porto al naso. Respiro il mio odore mischiato anche un po’ a quello di Nicola. Mentre annuso i boxer di Nicola mi sego il pisello con foga. Sento il prepuzio andare avanti e indietro. Vedere la mia cappella sparire dentro al prepuzio per poi uscire velocemente è una sensazione bellissima. Starei le ore a farmi le seghe solo per poter vedere questa cosa.

Sento l’orgasmo crescere sempre di più e raggiungere un punto di non ritorno. Mi aggrappo al muro davanti a me e con un urlo vengo sul loro muro. Vedo i miei schizzi di sperma andare dritti sul loro muro bianco. Vedo che lo sperma scende colando lungo tutto il muro. Mi metto a ridere per essere venuto su loro muro. Mi chino e prendo della carta igienica per pulire il disastro che ho fatto. Rimane una piccola macchia ma sono sicuro che loro non se ne accorgeranno. Sicuramente quel muro ne avrà viste molte di più.

Entro nella doccia e sento l’acqua sbattere contro i mio corpo ridandogli vigore. L’acqua calda mi massaggia i muscoli della schiena, delle spalle e dell’addome. È una sensazione molto rilassante che è esattamente quello che mi ci vuole. Mi rilasso prima di dover tornare da loro due che mi stanno aspettando in cucina. Mi godo questo momento di calma. Un momento solo con me stesso.

Ripenso a tutto quello che è successo fino a questo punto. Da come ho conosciuto Nicola per primo e poi Federico. Come mi hanno rapito lo sguardo e la bramosia di potermi avvicinarmi a loro. La cosa divertente è che io mi sono assolutamente avvicinato a loro, ho fatto sesso con entrambi e mi sono goduto ogni singolo centimetro dei loro piselli grandi e possenti. Mi sono goduto la loro presenza fin dal primo giorno che i miei occhi si sono posati sui loro corpi. Tutte le sensazioni che ho vissuto con loro mi fanno ripetere nella mente quanto io sia stato fortunato. Ho conosciuto i due ragazzi più belli a cui potevo aspirare. Ci sono riuscito ed entrambi mi hanno regalato tanti ricordi. E chissà quanti ancora ne vivrò ancora con loro. Ma questa è tutta un’altra storia. Per ora, come mi ha insegnato Federico, mi godo il momento. Siamo fatti di momenti, basta viverli con serenità e con passione.

Rimango fermo nella doccia a farmi cullare dall’acqua. Mi sento protetto in questo momento. So che dovrei tornare da loro ed essere di compagnia. Esco dalla doccia e mi asciugo. Mi passo un asciugamano tra i capelli e cerco di asciugarli. Non dovrebbe essere un problema dato che li ho corti. Finito di asciugarli mi metto l’asciugamano attorno alla vita e mi dirigo verso la porta. Vorrei andare in camera di Nicola ma quando apro la porta mi vedo il corpo statuario di Nicola davanti.

“Mi stavi spiando?” Chiedo io guardandolo dritto negli occhi.

“No, ti stavo aspettando” dice lui a voce bassa.

Mi prende le spalle e le dirige nella direzione opposta verso la camera di Federico. Quando la porta della sua camera si apre vedo dentro una figura in piedi in boxer. La luce è soffusa ma si vede che è Federico quella figura. Mi volto verso Nicola con aria interrogativa.

“Non possiamo diverti” dice Nicola.

“Ti vogliamo entrambi” continua Federico.

“Ora?” Chiedo io incredulo.

“Ora” dicono in coro i due fratelli.

In questo momento sono davvero a bocca aperta e senza parole. Hanno davvero detto quelle parole magiche? Io sto capendo bene quello che mi stanno dicendo? Penso proprio di essere sicuro di aver capito bene. Vogliono me e mi vogliono entrambi nello stesso momento. Il paradiso in terra forse esiste.

Entro nella stanza e lascio cadere l’asciugamano per terra rimanendo completamente nudo. Per fortuna la mia erezione si è calmata e ora il mio pisello è moscio. Mi piace mostrarmi per quello che sono, nonostante le dimensioni. Ci sono già loro due come tori nella stanza, non ne serve un altro.

Mi avvicino a Federico che mi squadra da capo a piedi e le mie labbra si fermano sulle sue. Lui inizia a baciarmi con passione. Sento la sua lingua farsi strada nella mia bocca e cercare la mia per giocare assieme. Sento una pressione sulla schiena e sento il corpo caldo di Nicola contro la mia schiena. Le sue mani percorrono tutto il mio addome fermandosi a stuzzicare i miei capezzoli che sono in tiraggio. Una sua mano va verso il basso fino ad arrivare ai miei peli pubici. Vi gioca e poi scende ancora afferrando il mio pisello. Lo prende in mano e il mio pisello inizia a crescere diventando duro. Nel frattempo la lingua di Federico è ancora nella mia bocca e le sue mani giocano col mio sedere. Sento che lo stringe tra le sue mani e poi mi allarga le chiappe per trovare la rosa al suo interno.

I denti di Nicola premono sul mio collo e sento che mi stuzzica la pelle con la sua lingua e i suoi denti affilanti. Federico si fa più animalesco sia con la sua lingua che con le sue mani sul mio sedere. Nicola mi sega forte e il mio pisello è tornato in erezione completa. Sento tutta l’eccitazione lungo tutta l’asta. Federico si stacca dalle mie labbra e percorre tutto il mio corpo con la sua lingua. Dal collo fino ai capezzoli, prima uno e poi l’altro. Li prende in bocca e li stringe tra i denti. Io faccio un piccolo urlo e la sua lingua scende fino al mio pube. Lo lecca per bene prima di lasciare la sua saliva sull’asta. La mano di Nicola si sposta dal mio pisello al mio petto mentre la lingua di Federico indugia sulla mia cappella. Me lo succhia con foga come solo lui sa fare. Lo assapora per bene prima di prenderlo tutto in bocca fino alle palle. Nicola continua a mordicchiarmi il collo con i denti.

Federico si alza in piedi e vedo che nei suoi boxer c’è un palo che sarebbe il suo pisellone. È alla massima potenza, ha una voglia pazzesca.

“Lo vedi questo bel cazzone?” Mi chiede serio. “Questi 25 centimetri aspettano solo te. Soddisfali tutti e gioca col mio minchione”.

“Sì uomo” dico a denti stretti prima di cadere tra le sue gambe. Prendo il suo pacco con le mani e sento che è durissimo. Lo tocco per bene e vedo che verso la punta è bagnano. Alzo lo sguardo ed incontro i suoi occhi. Belli come una divinità e profondi come il centro della terra. Ritorno a guardare il suo pacco che preme nelle mutande. Lo sento possente tra le mie mani. Mi avvicino e annuso quella essenza di uomo e di maschio che tanto ricerco in lui. Subito il suo odore mi travolge. Mi arriva direttamente al cervello passando per il mio pisello facendomelo bagnare. Abbasso leggermente i boxer e vedo il suo pube peloso ma curato. Il mio naso viene stuzzicato sai suoi peli mentre io rimango inebriato da quell’odore che solo Federico può avere. Gli tolgo i boxer e il suo pisello salta fuori.

Lo prendo forte con la mano e lo scappello. La mia bocca non riesce a stare lontano dalla sua verga dura come il marmo e le mie labbra si fanno attorno alla cappella. Sento tutto il pre sperma che mi bagna prima le labbra e poi la lingua che gioca con il suo frenulo. Lo voglio fare impazzire. Gli afferro le palle con l’altra mano libera e le massaggio. Sono così sode e piene che vorrei svuotargliele al più presto. Me le passo tra le mani e godo nel sentire i suoi peli sullo scorto. Sento Federico che ansima fortissimo. Per fortuna non hanno vicini. Nel frattempo Nicola mi fa sentire il suo pacco sul mio culo. Mi allarga le chiappette e infila il suo pacco ancora nelle mutande. Si struscia veloce sul mio buco facendomi godere come un matto.

Federico perde quel lato angelico e mettendomi una mano sulla testa inizia a scoparmi la bocca come un animale. La cosa mi manda fuori di testa. Lo voglio sentire tutto quel cazzone. Tutto dentro di me, nella mia bocca, nel mio culo, ovunque possa entrare. Sento la sua cappella arrivare fino in gola e depositare il suo delizioso pre sperma zuccherino. I suoi muscoli sono contratti per lo sforzo che sta facendo. Nicola mi afferra da dietro e sento che si è tolto i boxer. Sento il suo pisellone sul mio sedere che va su e giù. Non è ancora entrato, indugia sul mio buco. Lo vorrei sentire dentro, basta torturarmi in questo modo. Voglio godere e lasciare andare.

Nicola appoggia la sua cappella sul mio buco e me lo picchietta un po’. Dopo di che entra tutto d’un colpo. Io urlo ma non posso muovermi perché ho il pisello dentro alla bocca che preme forte. Dietro invece ho il pisello di Nicola dentro al mio sedere. Sono in una favola, è una sensazione troppo bella. L’eccitazione mi pervade e non lascia spazio a nient’altro se non al piacere. Nicola mi scopa forte, esattamente come suo fratello sta facendo con la mia bocca. Sento Nicola ansimare vicino al mio orecchio. Sento che sta godendo come un matto anche lui. Non li capiterà mai più una cosa simile. Federico mi pompa forte e mi guarda negli occhi, non abbassa mai lo sguardo. Mi vuole vedere in faccia mentre ha il suo pisello che esce ed entra dentro la mia bocca. È proprio un perverso e la cosa mi eccita da pazzi.

Nicola mi prende le spalle con forza e se le tira vicino. Aumenta il ritmo e so che sta per venite. Voglio farlo godere come nessuna donna farà mai. Stringo forte il sedere e lui esclama di piacere perché ha capito quello che ho in mente: fargli avere il miglior orgasmo della sua vita. Si mette in ginocchio dietro di me e mi scopa fortissimo aggrappandosi anche con un braccio al fratello che sta davanti a me. Mi scopa e sento tutti i suoi centimetri che entrano veloci. Mi picchia contro e sento tutto il suo corpo addosso al mio. Con un urlo inizia a schizzare dentro al mio sfintere. Sento tutto quel fiume di sperma che entra dentro di me. Cerco di non lasciarne scappare nemmeno una goccia ma Nicola anche se sta venendo continua a scoparmi. Si avvinghia come un animale e sborra dentro di me. Non ho mai provato una cosa simile. Il suo respiro è forte vicino al mio orecchio. Sento che si sta scaricando tutto dentro di me.

“Ora ti faccio sentire come scopa un vero uomo come me” dice Federico togliendo il suo pisellone dalla mia bocca e posizionandosi dietro. Nicola d’altro canto si posiziona davanti a me e nonostante la scopata intensa il suo pisello rimane eretto. Non ci vuole molto prima di ritrovarmelo in bocca.

Federico si inginocchia e ammira il mio culetto. Con fare esperto avvicina il suo viso e con la lingua mi stuzzica il buco. Io impazzisco. Non posso neanche gemere dall’eccitazione perché Nicola mi sta scopando la bocca. Federico ha una lingua birichina che esplora tutti i punti segreti del mio buco. Dopo qualche momento di lingua sento la sua cappella che bussa. Anche se Nicola ha un pisello molto grande, già solo sentire la cappella di Federico si capisce che il pisello di Federico è proprio enorme. Un uomo baciato dalla fortuna direi. Anche lui, come vizio di famiglia, mi picchietta la cappella sul buco in calore per poi entrare di colpo dentro di me. Quei due centimetri che li differenzia si sentono eccome. Ha una proboscide Federico al posto del pisello.

Federico non ci va piano, anzi mi scopa come un animale. Mi entra tutto dentro per poi uscire tutto. Mi sento riempito e svuotato così velocemente che è un loop che mi fa impazzire. Mi prende per i fianchi e mi incula come solo un uomo sa fare. La sua potenza la sento fino allo stomaco. Il sul pisellone entra senza problemi allargandomi il culo per bene. Io godo ad alta voce nonostante il pisello di Nicola mi stia scopando la bocca. Una vortice di emozioni ed eccitazione indescrivibile. Federico mi prende per i fianchi e mi scopa ancora più forte. Le sue palle enormi mi sbattono sul sedere facendomi anche male da quanto sono sode. Federico geme come una bestia tanto che emette dei gemiti strani, grotteschi. Sento che sta aumentando il ritmo e so benissimo cosa fare. Voglio fargli lo stesso trattamento di Nicola. Stringo il sedere e anche lui se ne accorge subito.

“Se stringi il culo mi fai eccitare ancora di più!” Dice Federico ansimando.

Federico va ancora più forte tenendomi sempre più forte. Nicola aumenta il ritmo anche lui e mi tiene per i capelli. Sia da una parte che dall’altra ho due bestie pronte a schizzare. Mi riempiono entrambi nello stesso momento. Sento lo sperma di Federico aprirmi il culo da quanto ne sta facendo. Una fontana senza neanche fermarsi un secondo. Allo stesso modo anche Nicola mi sta riempiendo la bocca del suo sperma prezioso. Me lo tengo un po’ in bocca per gustarmelo e lo mando giù. Non ne sprecherei nemmeno una goccia. Anche Federico sta ancora eruttando dentro di me. Toglie il suo pisello e spostando suo fratello me lo infila in bocca ancora grondante. Succhio anche il suo sperma che è buonissimo. Che momento fantastico. Mi tengo il pisello in bocca di Federico ancora per un po’.

Quando ci siamo tutti rilassati ci buttiamo sul letto di Federico che emana odore di sesso. Non diciamo una parola. Stiamo in silenzio nella penombra. Tutti nudi e felici. I nostri corpi pieni di ormoni e sborra vicini. Siamo una cosa sola. Ci siamo divertiti così tanto che non servono neanche più parole per descrivere il bellissimo rapporto che si è creato. Sono fiero di aver incontrato delle persone così speciali che ora fanno parte della mia famiglia. Fissiamo il soffitto bianco e sentiamo i respiri degli altri.

“Secondo round?” Chiede Federico serio.

“Ma sei pazzo?” Chiede Nicola ridendo.

“Non ne avrò mai abbastanza dei vostri cazzoni” dico serio.

Ci mettiamo a ridere e i nostri corpi si abbracciano.

FINE



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