Angela ragazzina svezzata 2

Questo è il continuo di ANGELA RAGAZZINA SVEZZATA.
Da quando Vincenzo era stato ingessato dopo il tuffo acrobatico in 30 cm di
acqua, io unico patentato mi ero messo alla guida del pulmino x tornare a Bari, e Angela
avanti con me, dietro facevano a turno x mantenere Vincenzo immobile, verso Taranto Vittorio,
il ragazzo di Angela, venne ad appoggiarsi con i gomiti dietro al sedile di A "ti 6 piazzata
qui e noi a reggere Vincenzo" "mi piace vedere il panorama, e poi non ho la forza x reggerlo,
sono piccola" A "si piccola, guarda li con tutte le cosce scoperte, ti si vedono i slip" V
"xkè al mare si va vestiti? e poi ki mi vede" A lui fece cenno a me, io me ne accorsi e lo
misi a tacere con poche parole, "ah Vittò, 1 non mi sognavo nemmeno di guardare, se
non lo dicevi, 2 sto guidando e cerco di evitare le buche, 3 se vuoi litigare con la tua
ragazza andate all'ultima fila e non mi rompere i coglioni," io disse solo, vieni? ad A,
ma lei non si mosse, e lui tornò dietro.
E arrivammo. Scaricato Vincenzo, tornati alla sede ognuno andò alle proprie case, come scesi
dal pulmino sul mio sedile c'era un biglietto con un n°, me lo aveva messo A senza ke me ne
accorgessi, entrai in ufficio dove il titolate mi aspettava consegnai la busta coi soldi
e raccontai cosa era successo, lui scoppiò in una sonora risata "ahahah, ora ke lo racconto
alla mia compagna, muore dal ridere," poi parlò d'affari, "domani kiamo tutti e facciamo i
conti, ma dimmi un po, dato ke hai la patente e Vincenzo e fuori uso, vuoi fare il capo gruppo
e allo stesso tempo vendere? Oltre le 400 lire prendi pure altre 200 su quello ke vendono
gli altri" "ok, ma tieni presente ke a metà Settembre torno a Lanciano ke ho l'esame
di riparazione latino," io "ok spero ke V si rimette, domattina avviso gli altri, buona notte."
La domenica si presentarono tutti x riscuotere, Vittorio e Angela arrivarono col vespino
di lui, lei portava i jeans, ognuno ebbe la sua parte, a me dette 10.000 lire in più x
aver guidato, spiegò a tutti la mia nuova mansione, e applaudirono, A e V li vedevo distanti,
non si parlavano e quasi non si guardavano, un po preoccupato ke lui le facesse del male,
dopo pranzo la kiamai dalla cabina.
Mia madre aveva una piccola casetta, se così si può kiamare, con una cucina e una cameretta
con un letto, e con un giro di parole, "a ma io mi sbrigo tardi dove lavoro e non posso fare 3 km
la sera e 3 la mattina dal capolinea" "vuoi dormire a Carassi?" Cosi si kiamava la zona, mi anticipò
"magari così dormo di più," mi diede le chiavi e una busta con lenzuola, federe e asciugamano,
e mi sistemai nella nuova dimora.
Avevo detto ke kiamai A "pronto" rispose la madre "pronto signora, kiamo x il lavoro, c'è Angela?"
"ma anke domenica lavora mo" "no devo dire il programma x domani" "Angelinnn au telefn"
gridò in dialetto "ciao sono io, come stai?" "speravo ke kiamavi, devo parlarti" A "ke è successo"
"no al telefono, mi sente mamma" disse sottovoce, gli spiegai come arrivare con la filovia,
e dissi ke aspettavo avanti la chiesa di Don Guanella, "ok arrivo verso le 18" A.
Era presto, sistemai la casetta, misi lenzuola e federe, pulii la cucina e feci un pisolino,
dormii 2 ore erano le 17,30 mi sciacquai la faccia e andai a sedermi sulla gradinata della
chiesa, alle 18,05 si fermò la filovia e insieme ad altri scese lei, mi passò vicino,
"vai avanti ke ti seguo, non vorrei ke mi spia" A imboccai la stradina non asfaltata dove
abitavo adesso, dopo un po la vidi spuntare, aprii la porta, lei si guardò dietro,
entrò, mi abbracciò e baciò piangendo, "dai non piangere, spiegami" "abbiamo litigato, gli
ho detto ke è uno stronzo egoista, ke siamo stati una settimana insieme e non si è degnato
di darmi un bacio e una carezza, ho detto ke potevamo divertirci" A "e lui ke ha detto?"
"ke era stanco camminava tanto e se voglio uno ke mi fa divertire devo trovare 1 ricco,
mi ha dato anke uno schiaffo" A "no questo no cazzo" "e gli ho detto ke non lo voglio più
vedere e ke mi metto a fare la puttana piuttosto ke stare con lui, mi ha detto delle
parolacce e se ne andato" A " non lo dire nemmeno x scherzo quello ke hai detto" mi abbracciò
forte, la presi x mano e la portai sul letto, si mise a sedere, aveva i jeans e la solita
t shirt con Minnie, "se domani viene anke lui me ne vado" A "domattina vado prima e dico
al titolare di metterlo con l'altro capo gruppo," "sono contenta ke sei il capo gruppo" A
"una volta lasciati tutti vendiamo insieme" "si magari ke bello" mi baciò con quella
linguetta di velluto, mi spinse sul letto e mi si mise a cavallo, le sfilai la t shirt,
succhiai i piccoli seni e sentii i capezzoli crescermi in bocca, "aspetta" A mi tirò giù
la lampo e mi sfilò i jeans, tolse anke i suoi, io mi tolsi la polo, si mise in ginocchio
fra le mie gambe e me lo accarezzò da sopra i slip, diventò duro e lungo e uscì dalla
molla, abbassò la testa, lo baciò, passò la lingua attorno al glande, quello aveva scatti
a ripetizione, mi scese i slip alle ginocchia e lo prese tutto, era diventata bravissima,
"aspetta, voglio leccartela anke io" si sfilò le mutandine ci mettemmo a 69 con io sotto,
le mordicchiai le labbra della passerina, le succhiai il clitoride, e nonostante mi pompava riusciva
ad emettere monosillabi di piacere, sentii la sua passerina contrarsi, segno ke già
godeva, si mise a pompare più svelta e continuò anke mentre sburravo, ingoiò fino
all'ultima goccia "mi hai fatto godere tanto, sei buonissimo" A "ti ho sentita godere"
"questa è la prima volta ke abbiamo un letto" A restammo un po abbracciati, "ke scuola
fai?" io "ragioneria, se non mi bocciano fra 2 anni finisco" A "sei brava non ti
bocciano, e poi ke farai" io "mi piacerebbe fare la poliziotta, ma spero di crescere
ancora, ke se non ho l'altezza giusta non mi prendono" A "te lo auguro di cuore" io
ricominciai ad accarezzarle la fighetta, misi 2 dita dentro, anke lei giocava col
mio, "Hai un cazzo bellissimo" A "xkè quanti ne hai visti?" "scemo, solo a Vittorio
e su qualke giornale ke tiene nascosto mio padre" A "speriamo!" mi saltò addosso
dandomi pugnetti sul petto, "ke sei geloso, vuoi litigare?" A ma sentì il cazzo sulla
fessurina, si sollevò lo prese con 1 mano e lo guidò dentro, "mmmmh mmmmh è bellissimo,
voglio sentirlo tutto, succhiami le tette si braaaavooooooo amoooooooreee si
si ancora" A faceva tutto lei si sollevava e ci cadeva su di colpo, mi tolse i seni
dalla bocca e ci mise la lingua "voglio godere ancora" A"ma se continuo ti vengo dentro" io
"no aspetta, resisti" A lo sfilò dalla passerina, si sollevò e se lo fece entrare nel culetto "si scopami
cosi ke bello si si solo a te lo dato, allo stronzo no" A "allungati in dietro, reggiti sulle
mani" io ubbidì e in quella posizione la sua passerina era tutta aperta e si vedeva
il mio cazzo stantuffarle dietro, allungai la mano e le misi 4 dita dentro muovendole,
"oddio ke mmmmi ffffffai e beeeeliiiiiiiiiissimooooo godooooo godoooo si ancora
ancora stai venendo lo sento sei bollente si ke bello, ho fame" A "ahahah ora vado
a prendere 2 panzerotti alla pizzeria qui fuori" io li mangiammo e lei "sono le 20
devo tornare a casa se no mamma mi fa una testa di domande, ci vediamo domani" A
La mattina il suo ex non venne, e lei ne fu felice, fino alla fine di Agosto mi
furono assegnati vari paesini, Noicattaro, Adelfia, Bitetto, Santeramo, e altri,
con Angela sempre insieme, a vendere, e la sera scaricati gli altri alle loro case,
una mezz'ora da me e poi la portavo a casa, poi la prima settimana di Settembre,
l'altro capo squadra andò una settimana al Gargano e io in Basilicata.
CONTINUA.