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Dall'inferno al paradiso (vera)


di 50epiu
30.03.2024    |    235    |    0 6.0
"" Facemmo sesso fino alle 2, poi lei andò in bagno, tornò sul letto e andai io, quando tornai in camera era a pancia sotto con le gambe un po larghe..."
"I NOMI NON SONO REALI
Lavoravo sempre come cuoco nella fabbrica di San Salvo, avevo compiuto 29 anni e gli incontri con Nadia li avevo
ancora, ma più sporadici, anke xkè mio fratello aveva avuto il lavoro nei cantieri navali a Livorno, e si era trasferito.
Durante i mesi da novembre a marzo avevo avuto una decina di avventure con quelle ke mi davano il loro numero passando al self service, erano tutte vicino ai 40, e un paio anke 45, ma il problema non era l'età quanto i 50 km ke dovevo fare x andare da loro, più il ritorno, quindi il più delle volte le scopavo nei bagni.
Era luglio, caldo afoso, ero al passo del self service nella zona dei secondi e come sempre facevo la
spola con la cucina x rimpiazzare la pietanza ke finiva, e forse x la fretta, forse xkè stavo guardando una, ma più
xkè avevano fatto cadere acqua, finii lungo disteso battendo la nuca, la telia mi si rovesciò addosso con i polli, mi stavo
rialzando ma riandai giù svenuto, vennero dall'infermeria, ma visto ke non rinvenivo mi
portarono in ospedale a Vasto con l'ambulanza, questo lo seppi dai colleghi. Ripresi conoscenza su una brandina con la flebo, nel corridoio del PS, "ben tornato, come ti senti?" mi chiese un medico "stordito e mal di testa, ke e successo"
"sei caduto e hai battuto la testa, ti abbiamo messo una flebo di adrenalina, x non dormire, ora andiamo a fare la tac"
Nell'attesa cercai di ricordare cosa era successo, e vidi nella mente una bottiglia di acqua ke cadeva, quella delle pulizie
ke raccoglieva i vetri e più niente, intanto mi avevano messo in una stanza dove c'era un anziano,
"Hai la testa dura, non c'è niente di preoccupante, ma almeno fino alle 20 non devi dormire, hai capito, ora mettiamo un'altra flebo" "ok, grazie dottore" "se devi avvisare qualcuno l'infermiera ti porta al telefono" "mia moglie è a Bari con
i bambini, ma l'avviso quando esco."
Erano le 16, e la seconda flebo era finita, suonai il campanello, si affacciò alla porta un'infermiera ke sembrava una bambina, "ki ha suonato" "io, e finita la flebo" "un attimo ke arrivo," vorrei arrivare io insieme a te, pensai.
Venne con un carrellino con su l'occorrente "faccio la puntura a lui e sono da te" "non ho fretta" mi guardò e sorrise.
Ragazzi ke vi devo dire, capelli castano chiaro, occhi celesti, terza di seno, venne vicino, a togliere il vuoto,
i suoi fianchi all'altezza dei miei occhi, il camice con bottoni ogni 20 cm, si protese verso la sbarra x appendere la flebo e vidi il paradiso, delle mutandine rosse, ke fecero capolino da una piega ke aveva preso il camice,
non ci pensai 2 volte, anke rischiando uno schiaffo, lei era in obliquo ad appendere la flebo, io nonostante avessi
l'ago nel braccio infilai la mano fra i 2 bottoni e accarezzai il pube, "hei, ma ke fai, lo sai ke ti può uscire il sangue dal braccio" "scusa, ma ho visto il paradiso" "si si come no, devi essere un mandrillo, ci vediamo più
tardi, suona quando finisce" "come ti chiami" ma era già andata,
sul camice era scritto il cognome, ma solo l'iniziale del nome. Dopo un'ora senza ke la flebo fini suonai,
"e già finita, possibile" disse, "no, volevo vederti e dare un nome ai miei pensieri" accennò un sorriso "tu sei matto,
mi chiamo Ilenia, ma ho altri pazienti" "ok scusa aspetto ke finisce la flebo e tu finisci il turno" "fai il bravo"
Alle 18,30 passo il vitto, brodino ke non volli e mozzarella, alle 19 fini la flebo e suonai, venne a togliere tutto,
e delusione aveva messo un pezzo di cerotto da dove avevo messo la mano "hai paura ke scappa" "non si sa mai, con uno come te tutto può succedere" "a ke ora finisci" "alle 22, xkè mi vuoi portare a ballare, ho un fidanzato gelosissimo"
"magari, era solo x parlare un po" "poi vediamo, ora lasciami lavorare."
Alle 22,15 dopo ke si era cambiata venne a salutarmi, madonna ke schianto, altro ke camice, mini 20 cm sopra il ginocchio e camicetta fina da cui si nota il reggiseno rosso come le mutandine "ciao ci vediamo domani alle 14" "aspetta, mi sento tanto solo, dimmi di te, io ho una moglie ke l'estate mi lascia solo e va a Bari dai genitori, e tu" "io ho 25 anni un fidanzato di 35, e abito con i miei" "stai con 1 di 10 anni di più" "ma non li dimostra" "vorrei vederti fuori di qui,
sei di Vasto?" "lui è gelosissimo, lavora alla SEVEL e siamo di Lanciano, spesso
fa le notti ke prende di più," "anke io Lanciano, allora una sera andiamo a cena insieme" "mi conoscono tutti, lui
ha tanti amici e parenti" "andiamo a Pescara Silvi mica qua" "dai poi vediamo ora devo andare se no mi riempie di domande quando ritardo" mi da un bacio inaspettato sulla guancia e va.
Il giorno dopo alle 13,45 prima di cambiarsi passò da me, "ciao, come stai" "ciao, ti ho sognata, mi fa male solo se la
tocco, sei bellissima," "grazie, vado a cambiarmi, e tu sei simpaticissimo"
Alle 17 passarono i medici x le visite insieme alle infermiere, "come ti senti? la
tac è negativa come ti ho detto ieri, domani puoi uscire, dopo ke ti faccio la lettera di dimissioni" verso ke ora posso
uscire?" "sempre dopo le 12" incrociai lo sguardo di Ilenia,
Alle 22,15 passò a salutarmi, "vai già via" "si alle 23 mi aspetta" "beato lui, mica sai se c'è un mezzo x San Salvo,
ho la macchina al posteggio della fabbrica" "io domani faccio dalle 6 alle 14, se vuoi ti accompagno" "sarebbe fantastico,
ma lui?" "fa dalle 14 alle 22 stai tranquillo"
Alle 14,30 ero sulla sua auto verso la fabbrica, indossava la stessa mini del giorno prima, ma con una camicetta diversa
e reggiseno bianco, e seduta alla guida la mini era su e le mutandine bianche erano in bella vista, mi venne spontaneo
metterci la mano "no dai sto guidando" "xkè non ti fermi, sono pazzo di te" intanto la mia mano era finita dentro le
mutandine e accarezzava le labbra della fichetta, aveva un triangolino di pelo ma sulle labbra era rasata, "sei tutta
bagnata" "fermati ti prego o non rispondo più di me" "entra in quella stradina" "ke vuoi fare?" mise la freccia ed entrò, spense il motore io abbassai il suo sedile e mentre la baciavo finii di masturbarla "oddio come sei delicato,
vengo siii hai delle dita stupende" si ricompose, abbassò il mio sedile mi sbottonò i pantaloni, ke avevo ancora da cuoco,
e salto fuori il cazzo ke era duro già da un po, lo prese in bocca e mi fece venire quasi subito, senza sprecare una goccia, mi sorrise, "andiamo ora ke è tardi" " xkè non vieni da me oggi, tanto sono solo" "più tardi ti faccio sapere ti telefono, però ho paura ke mi vedono" "lasci la macchina alla Petrosa e sali sulla mia, ti copro col telo mare ed entro
direttamente nel garage" "ok ti kiamo."
Scesi alla fabbrica andai a prendere i vestiti e tornai a casa, feci la doccia e un pisolino e alle 17 squilla il telefono.
"Ciao, sono io ke fai?" "ciao bambolina aspettavo ke mi chiamavi, dove sei ke arrivo" "no non uscire vengo io, ho pensato una cosa bambolotto ahahah, prendo un borsone e fingo di essere una ke vende libri" "sei un mare di idee, allora vieni in via......numero 4 il nome lo sai, ti aspetto" "però fammi mettere l'auto al garage, qualcuno può riconoscerla"
17,20 il citofono, scesi ad aprire il garage, jeans attillati, camicia bianca, giacca leggera, borsone, truccata poco, sembrava proprio una venditrice porta a porta, "fra 5 minuti sali" lasciai la porta socchiusa, come entrò e chiusi
la porta buttò a terra il borsone, tolse la giacca mi salto in braccio avvinghiandosi con le gambe alle mie e cademmo
sul divano con le bocche incollate, "aspè, ke hai fretta, andiamo di la" "l'antipasto di oggi mi ha lasciato una voglia
ke non hai idea, è da quando ti ho lasciato ke non faccio ke pensare a questo momento" disse "mi hai tolto le parole
di bocca, mi sembra di conoscerti da sempre."
Attaccata com'era la portai sul letto, le sbottonai i jeans, li sfilai, lei sbottono la camicia, e restò in mutandine e reggiseno, ma x poco, la misi a pancia sotto slacciai il reggiseno le baciai il culetto, massaggiai la fichetta
già zuppa da sopra le mutandine, le tolsi e le passai la lingua x tutto il solchetto da un buchino all'altro, "oooh sei
fantastico, così mi fai già godere, non resisto si si vengo siiii" godendo alzava e abbassava il culetto, uno spettacolo,
mi si mise sopra baciandomi, mise la lingua nell'orecchio, una cosa ke mi fa impazzire, baciò il collo, succhio i
capezzoli facendomi urlare di dolore e piacere, scese giù, leccò l'ombelico, dove arrivava anke il cazzo, ke cominciò
a leccare dalla punta alle palle, prese una pallina x volta, le succhiò, le prese insieme, le lasciò e torno al cazzo,
ke sparì tutto nella sua bocca, usciva tutto e riaffondava fino alle palle "ti vuoi vendicare xkè ti ho fatto gooodeeree
suubiito eh, vengooo sii bravaaa aaahh" pulì tutto con la lingua, "hai un sapore buonissimo, senti" e mi baciò.
"sei stanco? mi piaci da morire, il mio fidanzato mi scopa in 5 minuti e io non vengo quasi mai" "i maschi sono
egoisti pochi pensano alla donna" "e tu come sei" "vedrai."
La baciai x tutto il corpo, succhiando le tette, la cosa la mandava in estasi, poi fu lei a spingermi sul letto, si
mise a cavallo e si penetrò, cominciò un movimento ondulatorio, salendo e scendendo fino a sbattermi con
le labbra sulle palle, "è bellissimo lo sento sbattere in fondo, andrei avanti x ore tenendoti dentro" "io vengo a comando,
dimmi tu quando vuoi, ma posso venirti dentro!" "si si, oddio quanto e bello, prendo la pillola, con lui non ho mai provato
un piacere così, ooohh ooooh tu vieni a comando, ma con me comanda lei, e quando gode non si ferma, come adesso si si dai amore, veniamo insieme," aumentai la velocità "si cosi ti sento tutto godo godooooo aaaaah e bellissimoooooooo,
stai venendo, ti sento e caldissino si riempimi" e si accasciò su di me, "hai una fica stupenda, stretta e caldissima, mi
hai chiamato amore, ti stai innamorando" "xkè ti dispiacerebbe amore?" "certo ke no, xke ti vesti, già vai via," "si più tardi
lui mi telefona ed è meglio ke mi trova a casa" "ah ok, e quando ti rivedo" "lunedì fa il turno di notte,
io lavoro la mattina e martedì o riposo, se vuoi dormo da te lui prende il bus alle 21, lo accompagno io alla fermata,
alle 21,05 sto da te," "bellissimo mangi da me, e poi xkè hai detto ke dormi da me, ti devo scopare tutta la notte"
" certo, è un modo di dire, vorrei fosse già lunedì."
Alle 21,05 di lunedi arrivò, mi saltò al collo "come sono stati lunghi questi 2 giorni, ma recuperiamo vero amore," certo
bambolina, ma ora mangiamo, ti ho preparato scaloppine, pomodori e un rosatino fresco," "mmmh così mi vizi."
Mangiammo, fra un boccone e un bacino, lavò anke i piatti. Cazzo si è proprio innamorata, pensai, e mo!.
Sul letto si spogliò subito, "ti va di vedere un filmetto porno" "e dai, non li ho mai visti, ma non ti spogli"
misi la cassetta nel video, mi spogliai e mi allungai di fianco a lei, accesi e mentre scorrevano i titoli le accarezzai
la fichetta, lei si chino sul cazzo e lo baciò.
"Di ke parla" mi kiese "il titolo è 'la sorella del mio amico' ma non l'ho visto" "sarà una sorpresa allora."
La storia era ke un ragazzo bussava a casa del suo amico, ma apriva la sorella ke era solo col reggiseno e una mini senza le mutandine e diceva ke il fratello aveva dovuto sostituire un collega ammalato, gli offrì un caffè poi si abbassò a raccogliere il cucchiaino mettendo in mostra culo e fica, lui essendo vicino mise la mano, e da li la scena passava
a far vedere ke scopavano con lei appoggiata al lavandino, poi lui le allargava le chiappe e la inculava.
"Poverina, kissà ke male" "da come gode non si direbbe" "tu l'hai mai fatto" kiese ingenuamente" certo, anke a mia moglie," "io no l'ho mai fatto, però se vuoi!" "abbiamo tutta la notte, se ti sentirai pronta allora!" "spegni vieni qua tienimi stretta, voglio stare sempre con te." Facemmo sesso fino alle 2, poi lei andò in bagno, tornò sul letto e andai io,
quando tornai in camera era a pancia sotto con le gambe un po larghe ke dormiva, un corpo bellissimo, un culetto tondo e sodo e una fichetta stretta, l'accarezzai nel solchetto, e mi addormentai anke io con la mano fra le sue cosce.
Mi svegliai alle 4, lei dormiva, ma girata con il culetto
verso me, andai a fare pipi tornando la vidi in tutta la sua
bellezza ranicchiata e il culetto all'insù, il cazzo mi diventò duro, ora ci provo, pensai, il cazzo mi colava tanto ero eccitato, mi misi dietro di lei e lo avvicinai al buchino, lo spalmai di liquido senza entrare, ma la voglia era tanta,
lei non si muoveva, cominciai a picchiettare, il cazzo si stava facendo strada, era entrato un paio di cm ed era strano ke lei non si muovesse, ma poi il culetto venne verso di me, e il cazzo entrò tutto, "mmmh e bellissimo amore" "ma non dormivi" "sono sveglia da prima di te, mi sono messa apposta girata x vedere ke facevi" "e ora sei arrabbiata ke ti ho sverginata" "stai zitto e scopami il culo, se sapevo ke era così bello l'avrei fatto prima, mi piace si spingi dai" spingeva all'indietro, ma ne voleva di più, lo cacciai "no xkè stavo x venire" "aspetta vieni al bordo del letto" "ke vuoi fare" "vedrai e sentirai"
misi il cuscino sotto il culetto sollevai le gambe "mantieni così le coscette" avvicinai il cazzo al buchino ed entrai di colpo lasciandola senza fiato "oddio mi sfondi madonnina lo sento sbattere, ke mi stai facendo aaah" "vuoi ke mi fermo!" "no, ma
sei matto continua non ti fermare, si dai scopami il culo e bellissimo" con una mano intanto le massaggiavo la fica
infilando 4 dita dentro, era un lago viscido, le 4 dita entravano facilmente, avrebbe potuto fare la doppia senza problemi, ma la volevo tenere solo x me, e mi dissi ke avrei comprato un dildo.
"Sto x godere si la senti come e larga la fica, ci entrerebbe un altro cazzo" mi ha letto nel pensiero pensai, "si e beeeliissimoooo godoooo sii non pen saa vo foo sse co sììì" "vengo anke io si si ti riempio" diedi gli ultimi possenti
colpi e le rimasi dentro finchè si ammosciò.
Mi baciò da tutte le parti come una forsennata, "ho provato con te in una notte quello ke non ho mai provato, sono pazza di te non vedo l'ora di stare si nuovo fra le tue braccia, ora vado, non vorrei ke lui passa da casa quando torna" "e magari ti vuole scopare" "se lo può scordare, sono distrutta, dico ke sto male"
Con Ilenia duro tanto, poi dopo 2 anni si sposò e un giorno disse ke era incinta, ma non ho mai saputo se era mio, ma il dubbio rimane anke xkè noto un po di somiglianza, cmq la fabbrica chiuse e io ho lavorato x 10 anni in un hotel a Val di Sangro. Con Ilenia feci di tutto e di più, ma tutte le storie iniziano e finiscono




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