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Le tue corna fanno male, ma sapessi le mie


di 50epiu
22.04.2025    |    17    |    0 8.0
"" Martedì mattina andai al super mercato, e combinazione incontrai un collega di mio marito "ciao come va?" "Ciao niente lavoro..."
Sono incazzata nera, ma anke molto ingenua, quando devo dire quello ke penso non mi escono le parole, sono cosi fin da piccola, quando subivo un torto sempre zitta.
Mi chiamo Beatrice, ma x tutti sempre Bice, ke danno a fare un nome se poi te lo cambiano boh, questa è la prima cosa ke non mi va, sono figlia unica, e già in tenera età quando venivano a casa i 2 cuginetti x giocare e mi rompevano qualche giocattolo piangevo, ma se mamma kiedeva ki fosse stato, io zitta, forse x paura di ritorsioni o ke il colpevole fosse castigato, e sono sempre stata così, una volta cresciuta, insieme a loro, mia cugina era della mia età 15 e il fratello 17.
A 15 anni ero nel pieno del mio sviluppo, avevo le mie cose, e mi bagnavo se vedevo scene spinte in tv, dai giochi di bambini eravamo passati alle passeggiate e ritrovo con altri amici, e mamma non perdeva occasione x dirmi di stare attenta e io rispondevano ke stavo coi cugini, ma era proprio di mio cugino ke
dovevo stare attenta.
Un sabato dopo cena andai al cinema con loro, la cugina, molto
procace aveva l'amico di 18 anni, e credo ke già non era più vergine, dopo il film ke aveva scene di sesso, si andarono ad appartare e io rimasi sola con mio cugino, era estate e indossavo gonna corta tshirt reggiseno da 2° e perizomino, d'altronte come tutte le ragazze, eravamo seduti su una panchina e lui non faceva altro ke guardarmi le cosce, "mi accompagni a casa x favore?" Kiesi, "certo andiamo, passiamo dal garage ke prendo il monopattino" casa mia era a 1 km e la sua a 200 metri dal cinema andando fuori città. Una volta al garage aprì la serranda "entra, non vorrei ke passano malpensanti, lo dico x te" entrai e lui abbassò la serranda "xkè abbassi" "passano auto e ci vedono, ce l'hai il ragazzo" "no ma ke c'entra, andiamo," "aspè, xkè non me la fai vedere?" "cosaaa! Ma sei scemo apri dai andiamo," x tutta risposta mi prese x le mani andando all'indietro dove c'era una sedia si sedette e mi mise a gambe aperte sulle sue e sentii il suo cazzo durissimo ke sbatteva alla mia verginella, "no ma ke fai fermati ke grido" ma mi chiuse la bocca con la sua baciandomi, la cosa non mi dispiaceva anke se ero inesperta, ma il proseguo all'inizio fu traumatico, io pensavo al bacio e mi sentivo umida la fighetta, lui mise una mano sotto la mini drizzò il cazzo sposto son un dito il perizoma e mi sverginò di colpo "no no xkè ke l'hai fatto e mo oddio mamma" sentivo ke mi colava qualcosa di caldo, era sangue, lui iniziò un movimento lento, ke iniziava a piacermi "xkè l'hai fatto mamma, e bello, fai piano, sento sento non so come dirtelo" "stai godendo ecco ke senti alzati e poggia le mani alla sedia" "si, ma è le prima volta, ke vuoi fare ora?"
"non voglio metterti incinta" sentii il cazzo sul mio buchino
"no li no x piacere fa male xkè xkè" lo sentivo picchiettare e dopo un po qualcosa ke mi sbatteva sulla fica, erano le sue palle, il suo cazzo era tutto dentro, in mezz'ora mi aveva aperto avanti e dietro, iniziò piano a scoparmi il culetto, aumentò il ritmo, facendomi godere di nuovo, ma non lo dissi, lo tirava tutto su e riaffondava fino a quando lo sentii schizzare irrorandomi x bene "come sei stata brava, tieni pulisciti" mi diede delle salvittine "e ora ke succede" dissi, "zitto io zitta tu, siamo amanti, ti va?" "non lo so ma è stato bello, anke dietro, x me come dici tu va bene." Da allora ogni momento era buono x scopare, ne provai anke 2 insieme, mi mise dietro il manico della scopa, e avanti il suo.
Gli anni passarono, i rapporti con mio cugino finirono col suo matrimonio, a 25 anni mi sposai anke io con uno di 30, sembrava molto innamorato, lui ragioniere in banca io segretaria da un notaio. Un lunedì pomeriggio il notaio a me e alle altre segretarie dette la bella notizia ke doveva partire e ke eravamo libere fino a tutto mercoledì, tornai a casa e lo dissi "amore sono libera fino a giovedì il notaio è partito, ke facciamo?"
"le banche sono aperte e martedì abbiamo una riunione con cena"
"uff una volta ke sono libera" "non mancherà occasione dai."
Martedì mattina andai al super mercato, e combinazione incontrai un collega di mio marito "ciao come va?" "Ciao niente lavoro
oggi?" "no sono in ferie x una settimana" "ma ti tocca lo stesso la riunione stasera" "riunione! ke riunione, non so niente, di solito avvisano a ki no c'è" "forse ho capito male," e ci salutammo.
All'ora di pausa della banca mio marito venne a pranzo, io provai a stuzzicarlo x scopare, ma disse ke aveva mangiato troppo e non se la sentiva, alla chiusura quando tornò si preparò di tutto punto, doccia, barba, unghie, preparò un completo e lo mise sul letto "amore ke dici mi sta bene questo?" "dipende dal tipo di cena, ma questo va x tutte le occasioni" lo indossò mi baciò
"non aspettarmi sveglia ke si farà sicuro tardi," io ero già pronta x seguirlo con l'auto messa nella direzione della sua,
erano le 20, gente ke tornava dal lavoro e traffico sostenuto,
partii dietro di lui dopo 3 auto x non essere vista, lo seguii x
10 minuti, finch'è mise la freccia x fermarsi, e io feci uguale,
dopo altri 10 minuti uscì una dal portone ed entrò nell'auto,
mise la frccia e ripartì, e io dietro, passò mezz'ora e arrivo in un albergo ristorante in periferia, e mentre posteggiava io rigirai e tornai a casa con le lacrima agli occhi "questa me la paga il bastardo le riunioni non si fanno in 2 stasera mi scopo il primo ke incontro," dissi piangendo ad alta voce.
Una volta a casa mi spogliai e andai sotto la doccia mi truccai
da zoccola, smalto mani e piedi, occhi truccati di nero, rossetto bordò, e capelli fatti con la piastra ondulata, ma ero ancora nuda, misi un perizoma nero e autoreggenti nere, ricacciai una
mini molto mini di prima ke mi sposassi, camicetta senza reggiseno e giacchino fino alla vita, presi l'auto e via.
Girai a vanvera cercando uno x tradire mio marito, ma poi sarei riuscita a dire "ei tu mi vuoi scopare?" non credo proprio, poi mi ricordai ke tornando a casa dissi a mio marito d'avanti a una spece di bar "fermati ke devo fare pipì" "no, questo e un posto malfamato x soli maschi" rispose, andai sparata verso quel posto,
c'erano solo 3 auto, posteggiai ed entrai con un po di tremolio,
non sapendo ke dire, c'erano 2 anziani ke andarono via mentre entravo, 4 tipi a un tavolo con birra e patatine, sembravano proprio dei loschi individui come disse il futuro cornuto, barba non fatta camice sbottonate sigaretta e sguardo da paura, e il barrista, testa rasata orecchino tshirt aderente, sembrava mastrolindo, mi arrampicai sullo sgabello con difficoltà, x la mini, ma le mutandine sicuro si videro, ordinai una coca cola,
e udii il bisbiglio di quelli, ke non distavano molto, "secondo me è una puttana, no, io non credo, sembra più una ke ha fatto incazzare il compagno e quello l'ha scaricata, x me è una in cerca di cazzo" disse il più sboccato, e uno si alzò e si sedette allo sgabello affianco al mio, "ciao bella, sola, ti sei persa?"
"Avevo sete e mi sono fermata" la mia camicetta senza il
reggiseno si muoveva al ritmo del cuore, lasciando intravvedere una buona parte del seno, quasi a scoprire i capezzoli, "posso offrirti da bere?" "ho gia la coca grazie" "quella ti mette più sete, dai una birra alla bimba" disse al barrista "no guarda, ti ringrazio, ma sono astemia" "non ti fa male berne un sorso, ma
davvero ti sei fermata x bere?" Bevvi un sorso e un altro, "xkè, e vietato alle donne qua?" E il bicchiere si svuotò, ma x poco, lui lo fece riempire di nuovo, "no, ma tutta sola così vestita" e
allungò una mano in mezzo alla camicetta semi aperta "mi sembri più una incazzata con qualcuno" ero a metà del 3° bicchiere la lingua mi si sciolse, e scandendo le parole, "quello stronzo
di mio marito, la riunione si proprio, l'ho seguito, ha caricato una e sono andati in albergo" e tu ora ti vuoi vendicare, vero?" "tu ke dici se lo merita lo stronzo?"
"certo, non si tradisce una bimba così bella, vero amici, se vuoi
ti aiutiamo noi a vendicarti" "ma ga ri, ma sono ti mi da" "ci pensiamo noi a sbloccarti, chiudi x stasera" disse al barrista "vieni con me" disse mentre gli altri 3 si alzavano "dove mi portate," "c'è una stanzetta col letto x riposare il pomeriggio,"
non ero ubriaca, solo un po stonata, ma capivo tutto, "mi volete scopare vero? Ma devo fare pipì prima" il barrista mi indicò una porta ed entrai, era molto pulito, c'era wc, bidet, lavandino e doccia, tolsi il perizoma, feci pipì, me la sciacquai e uscii,
fui subito circondata, uno mi tolse la camicetta, il giacchino era rimasto in auto, "ma siete tanti non so da dove cominciare" "comincia a inginocchiarti" disse quello conn cui avevo diagolato, feci come disse e mi ritovai 5 cazzi mosci attorno, timidamente ne presi uno in mano, lo portai alla bocca e dopo averlo leccato lo infornai, gli altri intanto nell'attesa si tolsero i vestiti e se lo menavano, non ci volle molto x indurire il primo ke un altro mi riempì la bocca "mmm ke grande, dai di
piscio mmm" gli altri 3 si misero seduti a bordo letto, mi alzai e andai con la bocca sui loro cazzi, uno mi tolse la mini e vedendo ke ero nuda "la troietta e già pronta, e mentre pompavo quello di centro e con le mani menavo i 2 di lato me lo sentii tutto in fica, avevano misure interessanti, il più forse 22, mi scopò mandandomi in avanti con la testa, pompai gli altri 2 e sentii quello esplodermi in fica "ah si sburratemi tutti dentro, ho preso la pillola, vorrei ke mi vedesse quel cornuto" il cazzo era cambiato, ma la foga era uguale, al barrista piaceva essere pompato e non mi usciva più finch'è non mi venne in ggola facendomi ingoiare tutto, gli altri si alternarono nella fica,e stando a 90° xkè pompavo, la sborra mi scendeva giù x le gambe, poi il mio interlocutore "basta fica, ora ti facciamo il culo" disse, avevo goduto con ogni cazzo, ma ora chissà se godevo ancora, mi mise a pecorina, si sputò in mano passandola sul buchino e avvicinato il cazzo mi inculò di colpo "aaah aahh lo tieni larghissimo ooh uuuh si mi piace sfondami" "preparo la strada agli altri" "ma tutti nel mio povero culetto" "siiiiii" risposero in coro, lo violarono tutti, ma senza sburrare, io invece ebbi 2 orgasmi, ma poi capii xkè non vennero, uno mi prese
impalandomi sul cazzo, mi tirò a se baciandomi in bocca e succhiando la tette e durante queste effusioni all'improvviso ero piena avanti e dietro, non avevo mai fatto la doppia con 2 cazzi veri, ma era stupendo, "si si oddio ke mi fate, è bellissimo si ancora, ho orgasmi a ripetizione," il primo mi sburrò in culo e sulla schiena, l'altro prese il suo posto e questa volta sburrò insieme all'altro, io avevo perso il conto degli orgasmi, dei 2 rimasti 1 mi fece entrare il cazzo in culo stando di spalle, mi prese x le tette e mi tirò a se e l'altro entro avanti, mi scopava e mi baciava tette e bocca, fu la posizione più bella e godetti godetti godetti, mentre loro mi riempivano di sborra.
Mi feci una mezza doccia senza bagnare i capelli mi rivestii
e tornai al bar, l'interlocutore si avvicinò x salutarmi, "la prossima volta non serve ke fai finta di essere ubriaca e astemia, telefona al barrista e ci organizziamo" "scusa, ma non sapevo proprio da dove iniziare x vendicarmi di lui ke non avevo mai tradito, ma ora lo so, e gli farò corna fino alla morte"
"il piacere sarà tutto nostro, e spero anke tuo."
E così me ne andai a casa tutta soddisfatta, erano le 23, lui non era tornato, ripiegai la micro mini mettendola sotto gli altri vestiti, misi mutandine normali e basta, era caldo, era mezzanotte, feci in tempo a spegere la luce e mettermi sotto il lenzuolo ke si apri la porta, mi misi di fianco facendo finta di dormire, lui entrò in camera, andò in bagno, mise i pantaloni corti del pigiama e piano entrò sotto il lenzuolo, io feci finta di svegliarmi "amore, sei tornato" lo baciai "si amore non volevo svegliarti, mi hanno fatto una testa di chiacchiere" "immagino, io sognavo ke mi baciavi la micia e ora ho voglia" mentii "ora no, ti prego, sono esausto, ho bevuto anke un po, domani dai"
"ok, ti capisco amore, certe cose stancano" e ci addormentammo
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