Angela ragazzina svezzata

Il 1982 e uno di quegli anni ke ho vissuto intensamante, ora ve lo racconto, premetto
ke è tutto vero.
Come detto in altri racconti, vivevo coi nonni a Lanciano, genitori, 2 fratelli e 2
sorelle a Bari, (ma il xkè è storia lunga) a Marzo avevo compiuto i fatidici 18 anni,
e presi subito la patente; ogni anno passavo l'estate con i miei a Bari, e anke l'82
chiusa la scuola, una mattina alle 11,15 presi il treno da San Vito, e alle 15,30
arrivò a Bari, nessuno ad aspettarmi, ma già lo sapevo, dal sotto passo andai alla
ex corso Sicilia, presi il n° 4 e scesi al capolinea ci Carbonara Ceglie, proprio
avanti al cimitero, i miei abitavano a Valenzano e mi facevo spesso quando ero li i
3 km a piedi dal capolinea; ma quello si preannunciava un anno palloso, il fratello prima di
me aveva trovato lavoro come aiuto cuoco a Mottola, la sorella dopo di me era sempre
col ragazzo, e gli altri 2 erano troppo piccoli x uscirci insieme; morivo di noia;
poi un giorno di Luglio, nelle mie solite sortite a trovare i cugini, uno dei tanti
mi fece notare sulla Gazzetta del Mezzogiorno, un annuncio, "cercasi giovani di ambo
i sessi, bella presenza abili nel parlare e disposti viaggiare, ottima retribuzione."
Mi recai all'indirizzo, era un ufficio bello grande, altri ragazzi/e erano seduti,
un uomo e una donna, giovani, ne chiamavano 1 alla volta x il colloquio, qualcuno se
ne andava sconsolato, altri tornarono a sedere, quando toccò a me, dissi ke facevo
ultimo anno di liceo, ke avevo la patente, ero a Bari in vacanza, ma cercavo qualke
cosa da fare, mi fecero sedere; finiti i colloqui ci vennero vicino, "ragazzi, qui
serve convincere la gente ad acquistare prodotti, si tratta di 4 articoli x la
pulizia della casa e del corpo, voi dovrete presentarne 3 in omaggio e il quarto
un bagnoschiuma a 1500 lire, pensate di essere capaci?" ki rispose si, ki ma, ki
non so "ok, Vincenzo e Nicola, i capi gruppo vi lasceranno in vari quartieri, e poi vi
riprendono dove vi hanno lasciati, come prima volta sarete in coppia con un'esperta ke
vi farà vedere cosa dire e fare, potete andare."
C'erano ragazzi di ogni dove, anke del leccese, i pulpini wolkwagen erano da 11 posti,
compreso l'autista, io fui lasciato con una donna molto più grande, entrati in un
palazzo suono a 2 appartamenti facendomi vedere come fare, ma non acquistarono,
"prova tu ora" mi disse, mi aprì una signora, la mia maestra l'avevo alle spalle
col suo borsone pieno di articoli in mano, io posai il mio facendolo aprire di
proposito, "oddio signora mica mi darebbe un bicchiere d'acqua, sto morendo di caldo"
"certo" venne subito con bottiglia e bicchiere "come mai in giro con questo caldo"
"ho bisogno di lavorare x pagarmi la scuola" "oh poverino, ma ke hai nella borsa,"
"non so se vi può interessare, sono articoli x pulire" ci fece entrare, "volete un caffè?"
"si grazie" e intanto cacciai i 4 prodotti, deodorante ambiente, detersivo piatti,
e sapone da bucato gratis, e bagnoschiuma da pagare "questi in regalo, e paga solo
questo" dissi "si mi servono proprio, ne prendo anke x mia figlia" salutammo e via,
"ke gran paraculo, ora vai solo ci vediamo al pulmino" mi disse la maestra, vendetti
quel primo giorno un borsone da 10 più un altro, la provigione era di 400 lire e
guadagnai 8000 lire; in ufficio il titolare quasi non ci credeva, ki aveva venduto
di più ero io e 2 di Lecce.
Iniziai ad andare in trasferta, Barletta, Bisceglie, Monopoli, e tanti altri paesi;
poi i primi di Agosto il titolare ci kiamò, "ragazzi, è periodo di ferie e mi servono
9 di voi x una settimana in Calabria, ki se la sente?" i 2 di Lecce si fecero avanti,
io li seguii, 2 cugini di Bari, due amiche ke definii un po lesbiche e una ragazza
di 16 anni, a cui da un po facevo la corte, col ragazzo di quasi 18 un po imbranato,
"xkè 9 e no 10?" chiese 1 "xke Vincenzo si porta l'amica" rispose, tradotto, l'amante.
Caricato il pulmino la sera, la mattina alle 5 partimmo; un po di chiacchiere, un
po di appisolati, musica da stereo 8, e Vincenzo ke macinava km accarezzando ogni
tanto l'amante; mi ero messo negli ultimi 3 posti con Angela a centro, così si chiamava
la sedicenne, e il ragazzo sulla destra, lei ruppe subito il silenzio, ma davanti,
"parla piano ke qualcuno dorme" disse una, allora a bassissima voce "io sono Angela,
il mio ragazzo Vittorio, e tu?" diedi la mano e mi prsentai, volle sapere tante cose,
il ragazzo si addormentò, "guarda! io parlo e lui dorme" A "è stanco poverino, e tu
non hai sonno?" "mi piace vedere il panorama" A, ma dopo un po si addormentò, con
la testa sulla mia spalla; alle 8 ci immettemmo sulla A3, e arrivammo a Reggio ke
erano passate le 11, andammo nell'albergo prenotato, vitto e alloggio era a spese
nostre, e ki non vendeva ci rimatteva di tasca propria.
Ma torniamo al viaggio, Angela era davvero carina a 16 anni, e col tempo sarebbe
di sicuro migliorata, indossava una t shirt con su Minnie, da cui si notavano i
capezzolini di un seno ke non arrivava alla 2° una mini leggera larga a pieghe ke
copriva solo mezza coscia e infradito, aveva capelli castani a caschetto come si usava
allora, e occhi celesti, era caldissimo e nonostante i finestrini aperti aveva goccie
di sudore sulle gote, Vittorio dormiva ancora col viso schiacciato contro il vetro,
mi venne la tentazione di accarrezzarla, ma le asciugai solo il sudore con un
fazzolettino "mmmh lasciami dormire Vittorio ho sonno" e la testa dalla spalla la
mise sulle mie gambe, con la nuca ke toccava il mio cosino nei calzoncini corti;
in quella posizione pigata di lato, la mini era salita e si vedevano le mutandine,
non ce la feci più, mi guardai attorno x cercare sguardi su di me, nessuno, e le
accarezzai il culetto, prima da sopra le mutandine e poi mettendo la mano dentro,
"mmmm mmmm" A, sapeva ke ero io, ma fece finta di dormide, allargò un po le gambe e io
lo presi come un invito, misi la mano fino all'inguine spostai le mutandine e le
massaggiai il clitoride, era tutta bagnata, "mmmm ke fai siii mmmm" A, il mio cazzo
era indurito e lei lo senti pulsare sulla nuca, si sollevo di scatto "a sei tu, dove
siamo, mi scappa pipi" A, nello stesso momento si svegliò anke Vittorio "ah ke
dormita, dove ci troviamo?" "ci fermiamo al distributore andate in bagno ke fra
mezzora arriviamo a Reggio," Vincenzo.
Nell'area di servizio andammo in bagno, Angela mi guardò facendomi capire ke mi
aspettava nel bagno delle donne, ma sfiga nera c'era nel corridoio una signora,
ke prendeva mance, e lo notò anke lei, facemmo colazione ki al banco e ki come
Vincenzo e l'amante, Vittorio e Angela al tavolino, poi un po di fortuna,
Vittorio tornò in bagno x un bisogno grande, avvisò, "ti aspettiamo nel pulmino,"
Vincenzo, si avviarono tutti al pulmino ke era coperto da TIR, Angela camminava
al mio fianco "vieni dietro quel camion" le dissi avviandomi, lei guardo verso il
bar se usciva Vittorio e arrivò, parlò tutta d'un fiato, " ma ke ti sei messo in
testa, e se si gir..." non la feci finire, la tirai a me e la baciai, la sua lingua
morbida duellò con la mia x più di 2 minuti, poi si stacco e corse al pulmino
un attimo prima ke uscisse Vittorio, "oh ti venivo incontro, ancora stavi male" io,
"no tutto bene, non devo bere latte" e si ripartì; Angela si era messa a posto di
Vittorio, ke protestò "voglio vedere il mare" disse lei, ma il motivo era un altro.
In albergo, ci diedero le stanze, 1 x Vincenzo e amante, 1 x i 2 cugini, 1 con
3 letti x le 2 amiche e Angela e 1 x me e Vittorio; Vincenzo kiese se c'era
un ristorante economico, e di mettere il pulmino in garage, xkè pieno di merce.
Sistemati i bagagli Vincenzo ci riuni "allora ragazzi, ke ne dite se a pranzo
ci arrangiamo e la sera al ristorante?" tutti acconsentimmo, "e so ke siete stanchi
del viaggio, ma se qualcuno se la sente può iniziare subito la vendita potete andare
in coppia o soli" "ke mi stai a prendere in giro" dissi "ahahah non ci avevo
pensato ke sei l'unico da solo, però vali x 10;" furono tutti d'accordo, a ogni coppia
furono assegnati 3 isolati, a me 2 xkè ero solo, ma presi 2 borsoni da 10, e in
2 ore li avevo smerciati, tornati in albergo si fece il resoconto, solo io e i 2
leccesi avevamo finito 2 borse, ma io da solo, gli altri un borsone in 2.
La sera tutti a cena, fra chiacchiere e risate, "c'è un cinema vicino all'arbergo,
ki ci viene" i leccesi, i cugini di Bari si accodarono, Vincenzo e amante avevano
di meglio da fare, le amiche andavano a letto, "ci andiamo Angela" Vit, "no, sono
troppo stanca, vai tu," e mi guardò sottecchi, "io ho venduto a doppio e camminato
tanto con 2 borsoni, vado a letto ke x domani devo essere carico" io; cosi finita la
cena ki andò al cinema e ki tornò in albergo.
Il percorso x l'albergo no era lungo e lo facemmo a piedi, Vincenzo e amante avanti,
le amiche dietro, io e Angela in ultimo, "io non avrei mai preferito il cinema a te"
"e questo è niente, preferisce gli amici a me, spesso va in discoteca da solo,
dice lui" A, "ma da quanto state insieme" "fra un mese è un anno" A "ti sei offesa
ke ti ho toccata mentre dormivi e quando ti ho baciata" io, "no, ma avevo paura
ke lui si girava, baciarti è stato bello, lui li evita" "tu meriti di più di un
bacchettone, e il vostro rapporto com'è" "vuoi sapere se facciamo l'amore!" A
"puoi anke non dirmelo" io, "non c'è niente di male, lui mi tocca come hai fatto
tu, e io glielo prendo in mano, qualke volta lo sfiorato con la bocca, lui gode
sempre, io quasi mai, pensa ke l'altra settimana voleva sverginarmi, ma come e
entrato nella mia passerina x 2 cm e venuto subito, io sono corsa in bagno x
lavarmi e lui ora è convinto di avermi sverginata" A "ahahah e non a visto ke non
sanguinava," "no, se ne schifava e dopo messi un pannolino x dargkiela più a credere" A;
in albergo ki non era al cinema ando in camera con l'ascensore, io e A salimmo a piedi,
"ho visto ke c'è un bel terrazzo, xkè non ci andiamo" io "e ke dico a quelle 2?" A "ke vai
al salone a vedere la tv, e non mettere le mutandine" io "oooh scemo xkè" A
"scherzavo!" e lei rise; sul terrazzo c'erano delle panchine, e la luna piena,
mi sedetti ad aspettare, e arrivò dopo 10 minuti, mi alzai a indicare la luna, ma
a lei fregava meno di niente, mi si avvinghiò al collo e mi baciò, la strinzi
forte, fu un bacio lunghissimo, scesi con le mani sul culetto le misi sotto la mini
e non sentii le mutandine, "sei contento, ho ubbidito e ora ke mi fai?" A,
la misi a sedere mi inginocchiai allargandole le gambe, e con la lingua andai
in quella fessurina inviolata "oddio ke bello, ancora ti prego, non l'ha mai fatto
se ne schifa, ke bello si sto a godere," A, mi tirò su x la testa e mi bacio, ero in
piedi davanti a lei, mi abbassò la zip lo tirò fuori, "a lui non l'ho mai fatto,
ma tu sei diverso" A, lo leccò prima, dalla punta alle palle e come tornò su lo prese
in bocca, era inesperta, ma dopo un po capito il sistema era già brava, mi fece
godere, e mentre le riempivo la bocca "si brava cosi vengo, sai ke molte lo
ingoiano" io, sputò dietro la panchina "un po lo ingoiato, ma non è male" A,
mi si mise in braccio, avevo jeans e slip ai piedi, massaggiò la passerina sul
cazzo moscio, mi baciò e ribaciò, le sollevai la t shirt e succhiai le tettine
"si e bello mi piace, ma sento una cosa sulla passerina" A, "è pronto x lei
se vuoi" io "si lo voglio con tutta me stessa, prendimi" A, la misi
in piedi, addrizzai il cazzo e la calai piano "ah ah fai piano ah, sta entrando,
si lo sento, è passato oddio si si non sono più vergine, fammi godere" A, il
sangue mi colava sulle palle, non ero più io a muovermi ma lei ke andava su e giù,
"ah come godo, si, queto si kiama amore, ho goduto 3 volte, e tu?" A "solo 1, ma
non voglio metterti incinta" io "hai ragione, non ci avevo pensato, vuoi venire di
nuovo in bocca?" A, "no, alzati e poggiati con le mani alla panchina" io "ke vuoi
fare?" si poggiò, le sollevai la mini, sputai nel culetto e sul cazzo, lo posai
all'ingresso "no no 2 in un giorno" A, "si ti svergino tutti i buchini" io
"piano però" A, le entrai un colpetto alla volta fino a toccare il suo culetto
con le palle andai sempre più svelto "non fa male, mi piace tutto quello e mi fai
sto godendo anke da li si e bello" A, ormai era fatto anke quello, lo cacciavo
tutto e riaffondavo e le piaceva tanto, le sburrai tanto, "e la prima volta ke
sento venirmi dentro e bellissimo" A, "anke x me è stato tutto bellissimo."
Tornammo alle stanze, lei si mise fazzolettini fra le cosce x non colare, io mi
lavai un po di cacchina sulla punta e anke i slip prima ke tornasse Vittorio.
La mattina tutti al lavoro, la sera tutti a cena, e nei momenti ke non la vedevano
e sentivano, mi diceva piano, "a ke ora torniamo su?"
Quello fu un anno bellissimo, ma no x Vincenzo, il capo gruppo; in una settimana,
da Reggio Calabria, andammo a Paola, Diamante, Praia a mare, Vibo, ecc; la notte
aspettavo ke Vittorio russasse e andavo in terrazza, con Angela eravamo daccordo,
ke ki prima arrivava aspettava dall'1 a l'1 e mezza e se l'altro/a no veniva andava
a dormire, ma ci vedemmo tutte le notti, e una di queste arrivò tutta nervosa,
"ke ti succede," kiesi appena la vidi "mi fa schifo, quello stronzo di Vittorio, dopo
cena a voluto ke lo facessi godere, mi ha portata nel bagno ke sta giù nel salone,
prima a voluto ke lo segassi, poi a detto leccalo un po e mi ha schizzato in faccia,
non pensa minimamente ke ho la fica, pensa solo a se" A, "vieni qua, ci penso io
alla tua passerina" mi abbracciò e baciò e quella notte godette 4 volte;
l'ultimo giorno caricata la poca merce rimasta, la smaltimmo a Crotone, dove la
mattina alle 11, scopai la moglie di un giudice di Milano in vacanza con la suocera,
ma in quel momento sola; come suonai non chiese nemmeno ke volevo, mi fece entrare,
e dopo avermi offerto il caffè "cosa vendi, di dove sei?" Io provavo a rispondere,
ma non mi dava tempo "sei fidanzato, e ke fai con lei?" rinumciai a rispondere,
indossava una vestaglia quasi trasparente sbottonata fino all'ombelico e senza
niente sotto, mi venne fra le gambe e si sedette su 1, doveva aver passato i 40
"ti piaccio, accarezzala un po" ubbidii mentre lei con una mano mi abbassava la zip,
lo tirò fuori a fatica xkè era cresciuto, si inginocchiò e prese tutto in bocca,
mi fece venire subito e ingoio fino alll'ultima goccia "vieni in bagno prima ke
torna la vecchia dalla messa" me lo leccò un po rifacendolo crescere, si appoggiò
con le mani al bidet, "scopami dai fammi godere" la scopai x 15 minuti senza
venire, lei ebbe 2 orgasmi "come sei duro a venire, beata la tua ragazza, lo vuoi
mettere dietro? Si inculami porco" disse senza ke io rispondessi, le entrai dietro
e la scopai forte, facendole sbattere la testa al muro, le spruzzai tutto dentro
"si e caldissimo godo anke da dietro" e mentre me lo lavavo, "dai fai presto
vai via;" ke bella giornata ahahah.
Ma tornando a Vincenzo; durante il ritorno a Bari decise di fermarci a Cirò marina
x mangiare qualcosa, prendemmo dei panini e andammo tutti in spiaggia, facemmo tutti
il bagno, ma con l'intimo, non avendo i costumi e Vincenzo x fare lo spaccone con
L'amante "amò quarda ke tuffo" e si buttò di testa in 30 cm d'acqua, rimase bloccato,
lo credevamo morto, dal bar l'amica chiamò l'ambulanza, venne portato all'ospedale
di Cirò, l'amica ando con lui, io essendo l'unico con parente li seguii col pulmino,
lo tennero fino alle 18, dopo i raggi lo ingessarono come Cristo in croce, "Cercate
di tenerlo fermo in macchina, ke a ogni colpo lo risente, ho fatto l'antidolorifico,
ma non dura molto" disse l'ortopedico; lo caricammo sul sedile centrale con 2 ke
lo reggevano ai lati e 1 dietro, non superai mai gli 80 all'ora, ma ad ogni sbalzo
si lamentava, portammo prima lui a Biscglie dove abitava, io spiegai alla moglie,
dicendo ke era caduto x le scale, e di portarlo la mattina in ospedale.
E Angela vi chiederete, fece tutto il viaggio seduta avanti, mentre dietro si davano
il cambio a mantenere Vincenzo.
CONTINUA