Gay & Bisex
Ricordati di me
di scrittore
13.02.2024 |
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"Presi dal coito non vediamo, io soprattutto, la porta che si apre e il tizio di prima che entra e la richiude, mi volto spaventato e Franco riprende a..."
Raramente capita che sono solo in casa, mia moglie o le figlie, una è sempre presente eppure proprio oggi ho la fortuna di un’ora tutto solo e come altre volte quando non c’è nessuno mi sfogo con il mio desiderio, stendermi sul letto e masturbarmi invece che, come solito, essere costretto chiuso in bagno e in piedi.
Chiudo gli occhi, nudo e la mano sul cazzo che già da qualche buon segno e la mente mi riporta a Franco, giuro che è stata una sorpresa perché proprio non mi ricordavo di lui e invece a volte i pensieri fanno strani scherzi.
Franco è, o forse era poiché non so più nulla di lui da qualche anno, un agricoltore, un uomo sui cinquanta con un corpo massiccio ma non grasso anzi, due gambe forti e belle dritte, ha un terreno grande in una località non troppo lontana da dove abito e oltre la terra c’è una specie di rudere di una vecchia costruzione dove comunque nei locali a piano terra ha un piccolo magazzino e un altro ambiente dove magari ripararsi quando piove e non può scarrozzare con il trattore.
Ci siamo conosciuti tramite il sito ed io che sono un costante etero curioso o forse un bisex curioso sono stato colpito dal fatto che senza mezzi termini mi ha chiesto quando potevo raggiungerlo per farmi scopare il culo.
Tre giorni dopo parcheggio nello spiazzo avanti la vecchia costruzione e lo conosco, un bell’uomo che si presenta con una maglia e un paio di pantaloncini ancora umidi; “ho fatto una doccia veloce che non ho acqua calda qui” e sorrido pensando che è stata una bella idea; accanto ad un trattore moderno c’è una vecchia roulotte ben tenuta e mi fa cenno di salire, pochi minuti dopo sto succhiando un bel cazzo , grosso il giusto e soprattutto duro, troppo duro, il glande mi riempie la bocca e mi attacco alle sue gambe, lui è steso sul letto e io sto sopra il suo cazzo per poter succhiare più veloce e mentre sono preso sentiamo del rumore, mi avvisa di stare fermo assicurandomi che la porta della roulotte è chiusa a chiave.
Si sbagliava, la porta non era chiusa e un tizio apre e vedendo la scena bestemmia e se ne va blaterando chissà quali frasi ma non di certo positive.
Franco mi invita a riprendere a succhiare poi quando si sente pronto mi fa mettere in ginocchio sul letto e la testa sul cuscino e mi apre il culo;” piano” urlo “cazzo, piano” e lui affonda prima di sistemarsi e scoparmi con foga, mi allarga il buco che non ha chissà quanta esperienza e va giù ad entrare tutto, attaccato ai miei fianchi mi scopa senza mai rallentare e il suo cazzo non ha cedimenti, durissimo come la pietra.
Presi dal coito non vediamo, io soprattutto, la porta che si apre e il tizio di prima che entra e la richiude, mi volto spaventato e Franco riprende a scoparmi dicendo al suo amico: “sbattiglielo in bocca”.
Non sarà un pomeriggio tranquillo perché si alternano ad entrare nel mio culo più volte, i cazzi duri, la bocca piena, il culo largo e sempre pieno equando alla fine sono steso a pancia in su si masturbano per poter sborrare addosso a me, sul viso, sul petto e godo anche io schizzando il mio piacere; mi fanno pulire con la lingua i cazzi e bere lo sperma per poi spalmarmi quello finito sul corpo lavandomi di liquido denso.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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