Gay & Bisex
I medici
di scrittore
26.09.2024 |
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"Capita a molti uomini etero che avanzando apprezzano anche altro, il mondo omosessuale li attira come una calamita e chi, dentro, ha sempre avuto un’indole..."
Questo racconto mi è stato richiesto da una persona che non conosco ma che a grandi linee mi ha detto cosa cercava, spero resti piacevole a chi legge.I medici.
In amore tutto è concesso, se si è in accordo ogni estensione del termine sesso ha valore in qualsiasi situazione e in luoghi variabili; uno di questi luoghi è il posto di lavoro dove, costantemente, nascono, si intensificano, spesso muoiono, amori che a prima vista sembrano nascere da un desiderio sessuale e solamente quando si è maturi per capirlo si modificano, non così frequentemente, in vero sentimento se non, purtroppo capita, in ossessione.
Di ossessione tratta questa storia, un poco fuori dalle righe, un poco anomala, un poco anche credibile ma decisamente intensa e per molti versi eccitante soprattutto perché i protagonisti sono due persone di notevole spessore, utili alla società, professionali nella loro funzione, hanno conoscenza ed esperienza in quantità assai elevata e sono stimati, riconosciuti ma insoddisfatti, un lato della loro indole che tendono a nascondere ma a 70 anni, con i capelli brizzolati, gli occhiali spesso sulla punta del naso con la cordicella intorno al collo, non sempre riesce.
Se nell’arco della loro esistenza questi due scienziati nel loro campo lavorativo, questi uomini di cultura e di pronto intervento essendo due medici di rango elevato si sono già scontrati per motivi a volte futili, altri di invidia e altri ancora per essere arrivati secondi dietro il proprio rivale si percepisce che non scorre di certo buon sangue né si intravede qualche segnale di amicizia.
La loro età di signori ben distinti, svegli, arzilli e stimolati li ha condotti dopo anni di sesso da matrimonio o di accompagnamento, sesso come minestra dallo stesso sapore, ha tentare altre strade, a convincersi che l’età non è un ostacolo soprattutto grazie a certi ritrovati farmacologici e si sono resi conto che molto più di quanto sia possibile credere, amare un bel ragazzo giovane e ancora in piena attività ormonale apporta dei benefici così intensi da averne quasi timore e il rischio che si corre in un rapporto completo è proprio quello di sfibrarsi, di perdere energie e di rischiare chissà cosa eppure quel corpo che ricorda loro stessi a quell’età, quella pelle ancora elastica, le natiche alte e pienotte, il pelo sull’addome nero come il carbone, le ascelle ricoperte di una peluria morbida, il contorno dell’inguine così scuro e a volte biondiccio o, perché no, rossastro è una droga a cui rinunciare resta difficile.
Capita a molti uomini etero che avanzando apprezzano anche altro, il mondo omosessuale li attira come una calamita e chi, dentro, ha sempre avuto un’indole da donna, si lascerà andare tra le braccia di maschi muscolosi ed attivi scoprendo che l’essere puttana non è solamente un aspetto femminile.
I nostri dottori o meglio scienziati della medicina hanno optato per quel ruolo attivo che lo sentono congeniale, chi per un verso e chi per un altro hanno avuto la loro prima avventura con un essere dello stesso sesso e si sono resi conto che era la strada da intraprendere, agli inizi hanno provato con l’occasione capitata poi si sono svezzati rendendosi conto che ciò che cercano è carne fresca e giovane, soda, profumata, il maschio che dai venti a quarant’anni dimostra di essere una preda perfetta.
Hanno soldi, potere, cipiglio, carattere e un dizionario interno per rendersi interessanti, hanno imparato cosa dire e cosa fare, quali atteggiamenti riconoscere, chi dover pagare e chi invece avere completamente gratis, hanno capito che si po' consumare sesso se lo si desidera e che ostacoli non esistono.
Durante la loro carriera spesso si sono ritrovati nello stesso luogo di lavoro, abitano nella stessa città e il rapporto non è mai stato esemplare anzi se non fosse per la professionalità acquisita starebbero sempre a fare a cazzotti e infatti all’esterno se capita di incontrarsi neanche si salutano e magari cambiano strada e pensare che se si fossero uniti con la loro professionalità avrebbero fatto faville ma quelle rare volte che hanno dovuto operare assieme è stato un disastro, le infermiere e gli assistenti sanitari non ne potevano più, era una parolaccia dietro l’altra, uno sfottersi e prendersi in giro, povero malcapitato il degente.
C’è sempre una goccia che fa traboccare il vaso e stavolta quella goccia ha la forma di un giovane specializzando, un ragazzo fisicamente piacevole, un sorriso affabile, un’educazione improntata al rispetto, un corpo da leccare e baciare e fare sobbalzare sotto le spinte di un rapporto anale teso all’inverosimile, una figura eccelsa per i due medici che stavolta nella frequentazione della loro recluta sentono che oltre al desiderio potrebbe nascere del sentimento e questa situazione si sta presentando ad entrambi e nello stesso tempo o forse solo ad uno e l’altro per ripicca non vuole, concedere spazi sta di fatto che la situazione è giunta talmente al limite che durante un turno di notte durante un operazione di appendicectomia dove e sono entrambi presenti si arriva alla situazione peggiore e i due medici nel loro camice sterile e con la mascherina si ritrovano ad azzuffarsi lanciandosi cazzotti e sberle, urlando parolacce e bestemmie, un odio rancoroso che doveva esplodere e succede in una sala operatoria in piena attività.
La carenza di medici specialisti li salva dal licenziamento, viene proposto un trasferimento ma entrambi oramai sono legati ai propri agi e non intendono spostarsi e il nosocomio accetta di trattenerli entrambi cercando di farli incontrare il meno possibile.
Per qualche mese tutto procede al meglio, turni alternati, a volte reparti diversi, quasi una tranquillità raggiunta se non fosse per quel specializzando che ogni giorno entra sempre più nella, testa e nel cuore dei due dottori.
Uno specializzando che nella sua educazione e nel suo essere bello non è di certo stupido, ha capito fin da subito che fare carriera potrebbe dipendere da certi suoi atteggiamenti o concessioni e che la strada può farsi breve, sa di essere desiderato e sa anche che concedersi potrebbe essere un errore o comunque non deve farlo troppo presto; quando ne parla con qualche amico intimo spesso ridono e poi si scoprono a cercare quali carte giocare per avere un beneficio.
I suoi atteggianti dolci e docili, quel suo muoversi e piegarsi in modo che la stoffa dei pantaloni bianchi tiri sulle natiche sode, il suo toccarsi ogni tanto il sesso sopra il camice, il cambiarsi e indossare in stagione calda pantaloncini e canotta e poi passare a salutare il medico di turno con quelle cosce nude e tornite, abbronzate e poi lo spogliatoio, già perché lo spogliatoio è il culmine per i dottori che quando sono a conoscenza che il giovane va a cambiarsi, entrano di corsa nel loro spogliatoio riservato ai medici primari e scienziati sapendo che la finestra è di fronte a dove sta il giovane che, con grande espressione e consapevole di essere spiato, si muove come un modello e si mostra nudo, si volta verso la finestra con le spalle e si massaggia le natiche, le apre, a volte avvicina un dito e dall’altra parte una mano lavora sul cazzo teso che non resiste.
Quel turno in cui uno inizia e uno finisce non è ancora capitato ma stasera, sono le ventidue, capita e capita quando uno dei due entra nello spogliatoio per cambiarsi e trova l’altro cazzo in mano a fissare il giovane specializzando.
“Quel ragazzo è mio, lo amo, non devi neanche guardarlo” urla sbattendo la porta; “vattene, tu non sei nessuno, sarà mio e ti farò crepare di invidia” e passare alle mani è un istante, si avvinghiano cadendo in terra e colpendosi, sono due leoni pieni di astio che lottano per la stessa preda, alla loro età il rischio di farsi realmente male esiste ma non se ne curano, la mancanza di fiato li fa traballare e poi smettere, il dottore con il sesso ancora fuori dai pantaloni, moscio in questo momento, si alza per primo e se ne va sbattendo la porta, l’altro con esasperata lentezza si cambia per cominciare il turno.
Lo specializzando ha notato cosa è accaduto, sa che sta rischiando che se uno dei due primari lo esalta l’altro potrebbe provare delusione e quindi prendersela con lui mettendo bastoni tra le ruote per la sua carriera, deve intervenire e farlo con coerenza e intelligenza e l’occasione capita dopo una settimana quando per un’emergenza piuttosto seria entrambi i primari devono essere presenti, il giovane che era già di turno coglie al volo l’occasione propizia e quando finalmente il lavoro allenta e le necessità sono state risolte chiede ai medici, uno per volta di potersi incontrare nello spogliatoio dei dottori; i due giungono assieme e si guardano in cagnesco ma lo specializzando chiede di entrare dentro e subito dopo senza dire nulla comincia a spogliarsi inventando uno strip-tease che lascia i medici senza fiato, il suo corpo giovane ricoperto di un olio luccicante è meraviglioso, le gambe e la schiena, il sedere, i piedi, il petto, tutto è un eccitamento assoluto, non deve neanche suggerire che i medici si calano i pantaloni e cominciano a masturbarsi, sono incantati e ipnotizzati da questa magnifica preda e dopo che l’aria è bollente lo specializzando si accosta, si inginocchia, bacia i sessi duri e dritti , li bagna con la sua saliva poi alzandosi prende la mani occupate e le scambia, ogni dottore si ritrova a masturbare il suo nemico, il giovane sorride, lecca i loro visi, scambia baci poi si allontana appena e inizia anche lui a masturbarsi, il piacere è un’apoteosi che si presenta ed esplode contemporaneamente, gli schizzi di orgasmi troppo a lungo trattenuti sono bollenti, si gode e si gode nella molteplicità; seguiranno latri incontri simili fino a quando sarà necessario poi sotto al prossimo specializzando, magari anche lui saprà come comportarsi in certe situazioni.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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