Lui & Lei
Che donna matura
di scrittore
14.04.2024 |
188 |
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"Fermo di fianco ad una lussuosa berlina mi volto perché vedo il vetro del finestrino abbassarsi e una donna, una normalissima donna matura con indosso un paio..."
Siamo apparentemente coetanei, non conosco la sua età ma capisco che nel suo passato ha vissuto gli stessi momenti vissuti da me, lo so perché parlando è facile riconoscersi in un certo periodo o in un episodio che ha fatto storia.Ieri mattina, era sabato e il sabato non lavoro, mi reco con il mio vecchio scooter a fare alcuni giri, commissioni che provengono da mia moglie e perché ho in mente di acquistare qualche prodotto che mi interessa quindi inforco il motorino e parto e nel centro città come è ovvio mi capita di fare qualche sorpasso a destra o a sinistra, lentamente, soprattutto in vista di semafori o stop ad incroci; so che non si può fare ma quando c’è traffico e tu guidi uno scooter è logico muoversi non sempre secondo i codici della strada, l’importante è stare attenti.
Fermo di fianco ad una lussuosa berlina mi volto perché vedo il vetro del finestrino abbassarsi e una donna, una normalissima donna matura con indosso un paio di occhiali da sole mi dice qualcosa muovendo il capo; “ non ho sentito” dico, il casco e la musica della sua autoradio non aiutano e sempre in attesa che scatti il verde del semaforo la donna dopo aver spento la musica mi ripete ciò che non avevo catturato un istante fa: “ smettila di fare lo spericolato con quel cazzo di motorino” e ci rimango male, mi sono avvicinato alla prima fila in attesa passando tra i varchi lasciati dalle auto in modo molto lento e senza creare disagi eppure a questa qui non le sta bene; “ fa la fila come tutti” insiste nell’attimo che scatta il verde e con la coda dell’occhio mi rendo conto che c’è il via libera, giro la manopola del gas e tanti saluti.
Parcheggio del supermercato, accavalletto lo scooter e tolgo il casco riponendolo nel bauletto, prendo la borsa per la spesa e rispondo ad un messaggio di mia moglie che mi invia una lista con altri prodotti da comperare; il tempo che perdo a leggere e rispondere è sufficiente alla donna della lussuosa berlina parcheggiare, scendere lasciando lo sportello della sua auto spalancato e avvicinarsi.
“Sei un gradasso” rivolgendosi con tono accusatorio e resto sorpreso, stai a vedere che ho incontrato una pazza penso mentre lei insiste: “se fossi un poliziotto ti toglierei la patente!”
La guardo senza rispondere, non voglio né creare un disguido né tantomeno perdere tempo, la guardo di sfuggita, leggermente sovrappeso, pesantemente truccata, capelli tinti biondi con mèche, ben vestita, si capisce che è benestante, tolgo le chiavi dal blocchetto di accensione e con un sorriso di cortesia mi allontano.
“Ma dove vai” dice correndomi dietro e poiché’ non vorrei dare spettacolo, o meglio che lei non lo dia, mi fermo e le dico:” a fare spesa e non ho intenzione di discutere con nessuno.”
“Io non sono nessuno” ed ecco che mi sale il sangue al cervello, questa frase tipo “io so io e tu non sei un cazzo” non mi piace ma so che devo tralasciare e andarmene però… però cazzo mi rompe e quindi rispondo: “ne sono certo, ora vorrei riprendere il mio itinerario senza interruzioni cortesemente” e so che non la prende bene.
Dentro il supermercato non troppo pieno me la ritrovo sul mio cammino varie volte, entrambi abbiamo un cestino con le ruote e io seguendo la lista della moglie tento di fare spesa in fretta; alla cassa non la vedo intorno, sorrido e pago e mi avvio verso lo scooter con la borsa della spesa piena; è qui, seduta sul mio scooter, ma come si permette e appena le sono accanto dico:” ancora? Speravo se ne fosse andata”!
“Quanto tempo hai disposizione” chiede e non capisco dove vuole arrivare; “perché?” dico e la risposta non si fa attendere, “sali nella mia auto” e mi colpisce questo invito e decido di non chiedere nulla pertanto ripongo la borsa della mia spesa sul sedile posteriore e salgo; nei pochi minuti del viaggio parliamo di vari argomenti, cose semplici e leggere e quando parcheggia nello spiazzo antistante una villetta so che siamo giunti a destinazione.
Seduto sul divano attendo poi esce da un’altra stanza e indossa intimo nero e un body altrettanto nero, le tette sono scoperte con i capezzoli grossi in vista, indossa degli stivali neri e sorridente mi fa cenno di seguirlo entrando in una camera da letto spaziosa, si stende appoggiando la testa sul cuscino e allarga le gambe: “lecca” e scosta lo slip e con le mani apre la fica rossa e già bagnata; non dico di no ad una fica e poi sono eccitato dalla situazione.
Lecco a fondo e la sento mugolare, le ficco le dita dentro, anche nel culo e si muove gemendo poi la masturbo con velocità e ritmo e quando viene sembra una fontana, lo zampillo del piacere vola per aria e i capezzoli sono due cilindri tesi e duri.
“Spogliati” ma ero già in procinto di farlo, nudo mi stendo e lei subito si accuccia con il viso tra le mie cosce e comincia un bocchino davvero importante, ci sa fare, lecca, succhia, sbava, il cazzo mi duole per quanto tira poi mi ficca un dito nel culo e capendo che non mi ribello gioca a suo piacimento aumentando a due le dita e allargando il buco del mio culo, ha una forza mascolina perché non mi permette di muovermi o divincolarmi anche se non intendo farlo ma capisco che se lo avessi voluto sarebbe stata una battaglia che avrei perso.
Si sposta, dal cassetto del comodino escono vari vibratori, lunghi, larghi, colorati, dritti e storti e so che sono il suo svago stamattina.
Io sono un tipo obeso, passo i 100 kg anche se ogni giorno cammino e corro ma lei a sistemarmi come vuole ci mette un istante; testa sul letto schiena dritta al contrario, sedere all’aria che guarda il soffitto e lei alle mie spalle che può sia masturbarmi sia giocare con il mio culo e lo fa; mi lecca il buco e parte con il vibratore che ha scelto, nero, lungo, largo, boh, so solo che lo accosta spinge e mi scopa il culo mentre con la mano libera mi fa una sega che non finisce mai; io sono uno difficile a venire, anche quando mi masturbo raggiungo l’eiaculazione una volta su quattro o cinque seghe pertanto non so cosa aspettarmi ma il movimento della sua mano sembra magico e mentre sento che il culo si apre e si allarga la mia eccitazione adesso cresce, qualche mia amante ha giocato con il mio culo in passato e anche qualche cazzo di maschio è entrato dentro fino alle palle ma quello che mi sta facendo provare è diverso, intenso e resto meravigliato quando con il vibratore tutto piantato nel culo e lei che lo tiene fermo facendo pressione raggiungo un orgasmo che lo sperma mi lava la faccia e mi va in gola perché ho la bocca spalancata per quanto godo, la sborra calda mi scotta la pelle mentre gli schizzi perdono forza e con il respiro affannato aspetto che mi liberi ma ho fatto male i conti, riprende a scoparmi con forza e stringe il cazzo fino a quando non accade l’incredibile, almeno per me, comincio a pisciare e mi lavo la faccia e il petto con l’urina che non si placa facendomi un bagno di piscio, i capelli sono mantidi e così il mio viso, anche in bocca mi è entrata e ho gli occhi sbarrati sottomesso a questa femmina che come termino di pisciare mi libera e sale sopra di me per baciarmi a lungo in bocca; sono estasiato ma esausto.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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