Gay & Bisex
Quel Container Quasi Inservibile 3
di scrittore
26.06.2022 |
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"Oggi è Sabato, io non lavoro ma neanche i tizi del container lavorano quindi posso andare a fare la mia corsetta in tutta tranquillità ed è un bene, il mio..."
Oggi è Sabato, io non lavoro ma neanche i tizi del container lavorano quindi posso andare a fare la mia corsetta in tutta tranquillità ed è un bene, il mio culo anzi il mio buco del culo è in protesta, non vuol sentire neanche la parola cazzo, basta, è stufo ed è stanco ed è spanato da fare paura!Sono rilassato perchè quando esco da casa so che posso stare tranquillo, un poco di moto, una bella sudata e poi a casa doccia e relax, chi sta meglio di me!
Il cuore mi ha palpitato un istante quando sono passato davanti al container ma avevo ragione, tutto è chiuso e sbarrato, il Sabato è giorno di riposo, tiro un sospiro di sollievo anche perchè nel malaugurato caso fossero stati lì avrei dovuto dire di no, sono stravolto di ieri e ho i postumi ma ce l'avrei fatta a negarmi?
Al ritorno sono più stanco e più rilassato, so che non corro pericoli quindi con una camminata veloce arrivo nei pressi del container senza neanche guardare convinto che è deserto e quando sento chiamare il mio nome di battesimo penso non sia rivolto a me o che mi sto sbagliando.
Alzo lo sguardo, oltre la recinzione scorgo un tipo con una divisa di colore arancio che sembra stia facendo un cenno nella mia direzione; mi fermo e cerco di capire mentre mi chiede con un gesto della mano di entrare, sentiamo cosa vuole.
E' un tipo magro, molto magro, poco colorato nel senso che la pelle è chiara e non scottata dal sole quindi non è un collega dei tizi che mi hanno scopato, loro sono scottati e abbronzati ed anche fisicamente più massicci, ora che siamo vicini ripete il mio nome chiedendomi se sono io!
Rispondo che quello è anche il mio nome ma immagino molto si chiamano come mi quindi forse cerca qualcun'altro ma lui accenna un no con il capo, è certo che cerca me perchè alcuni suoi operai gli hanno raccontato un paio do episodi accaduti in quel container e lui che è l'ingegnere del gruppo è venuto a controllare.
Arrossisco mentre prosegue dicendomi che sono filtrati alcuni particolari piuttosto scabrosi e che lui come loro capo ha il dovere di controllare.
Se vuole farmi domande chiedo rispondo volentieri ma cerca altro, le domande non servono, mi invita a d entrare dentro la struttura e dopo essermi detto che è uno solo, è magro, magari non cerca nulla mi convinco ad entrare.
E' caldo nel container, le finestra sono chiuse e lui accende il climatizzatore a cui non avevo mai fatto caso, l'aria fresca migliora l'ambiente e mi chiede di togliere i vestiti; l'ambiente è buio, la luce è quasi nulla con porte e finestre chiuse, potrei andarmene ma penso alle conseguenze, non vorrei rischiare che questa storia diventi di dominio pubblico, per carità nessuno ha mai minacciato qualcosa del genere ma meglio non rischiare quindi mi spoglio rendendomi conto che anche lui si è denudato.
Si accosta e mi bacia in bocca, questo non me lo aspettavo, la sua lingua cerca la mia e si intrecciano, con le mani ci tocchiamo, mi accarezza la schiena ei fianchi poi si attacca alle natiche restando sempre con le labbra unite, anche io lo tocco, è magro ma sodo, abbasso una mano in cerca del cazzo che pulsa anche se ancora non eretto, mi spinge in basso e mi inginocchio, la cappella rossa sembra fissarmi e comincio a succhiare, fin da subito sento una durezza in miglioramento, gli massaggio le palle con una mano e lui mi guida il capo con le mani; beh anche ìo sono come lui ovvero da moscio il cazzo è minimo ma cresce con l'erezione e il suo in effetti cresce ma non smette e diventa grande, troppo grande in quel corpo magro e chiaro, ce la farà a comandarlo?
Mi alzo e ci baciamo poi tocca a lui, prende il mio cazzo in bocca e mi regala belle sensazioni, mentre lecca mi stuzzica il buco del culo e mi piace, quelle mani che aprono le chiappe e poi un dito che mi stuzzica mi fa gemere.
Mi accompagna verso l'unico tavolo dove mi piego offrendogli il culo e lui affonda il viso tra le mie chiappe e lecca senza sosta, è bellissimo, mi sto rilassando e so che non avrò problemi a prenderlo nel culo, mi ha preparto davvero bene, gioca con la lingua e l'alterna alle dita che entrano dentro poi afferra il mio cazzo duro e solo il tocco mi da brividi.
So che è ora, so che mi vuole scopare e mi piego ancora un poco mentre la sua cappella mi sfiora il buco, spingo per agevolare la penetrazione e devo gemere, il cazzo è diventato un super cazzo, lo sento nella sua larghezza e resto meravigliato che un fisico così sia tanto dotato, mi apre lo sfintere entrando e poi mi scopa con lentezza ma senza mai rallentare, ogni volta che affonda lancio un gemito poi quando si piega e mi lecca il collo e la schiena vado in visibilio, fremo tutto, il cazzo nel culo è parte di me, cerco di afferrare con le mani i suoi fianchi perchè lo voglio tutto dentro, deve essere mio e lui non si fa pregare, è un atto d'amore incredibile, vorrei mi scopasse ore ed ore, potrei stare in quella posizione tutto il giorno.
Purtoppo tutto ha un tempo, dopo avermi impalato e toccato il cuore con il suo ardore esce fuori e io mi inginocchio all'altezza del suo cazzo, voglio il suo sperma, lo voglio tutto per me e lui si masturba mentre io a bocca aperta aspetto e con le mani lo accarezzo, le cosce e i fianchi, il petto, i capezzoli e alla fine capsico che ci siamo, sborra con un getto potente che mi finisce in gola, è calda e densa , è buona e bevo senza ritegno mentre i suoi schizzi sono infiniti e bollenti, fino alla fine lecco ogni cosa, ripulisco quel cazzo rendendolo lucido, tutto il suo piacere l'ho ingoiato, mi alzo e lui si mette alle mie spalle, in piedi mi incita a masturbarmi mentre mi massaggia culo e schiena e mi bacia sul collo, godo sborrando con violenza e tremando tutto, è un piacere che non aspettavo così forte, quasi mi devo piegare per la forza degli schizzi.
Domani è Domenica, sicuramente non ci sarà nessuno ma poco importa, non andrò a correre.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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