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Lui & Lei

Per cominciare


di scrittore
24.07.2024    |    74    |    0 6.0
"Comunque la scopo ma non sono al massimo della forma, il cazzo si è indurito ma non è di pietra come voglio e mi rompo che non faccio la mia bella e porca..."
Mi ero prefissato di scoparla e la mia mente elaborava continue immagini mentre la fottevo in mille modi e anche se il sesso non mi mancava ero costretto spesso a masturbarmi per calmare la lussuria che mi attanagliava quando la pensavo in certe angolazioni.
Sapevo che avrebbe ceduto, in quel tempo se la faceva con uno sbarbatello più giovane di lei e capivo che la voglia di cazzo non era sempre soddisfatta.
Quel pomeriggio passando a negozio dove lavoriamo, lei era in ferie, ammette che aveva in previsione qualche giorno di vacanza ma il birbantello giovane il giorno prima si era dileguato senza scuse o giustificazioni; era ora che mi muovevo, sapevo che ci sarebbe stata perché i segnali non si celano ed erano evidenti.
Come rientra al lavoro vado all’attacco, appena mette piede per andare a cambiarsi la blocco e guardandola negli occhi le dico che il fine settimana passeremo una serata assieme, mi guarda fisso e sorride e allora la bacio con le labbra semichiuse ma con una decisione che non ammette rifiuti; siamo solo a lunedì e domenica è lontana ma tant’è!
Il giorno di festa è libera mentre io sono al lavoro e la sera le scrivo un messaggio per vederci, mezz’ora dopo sale sulla mia auto.
Inutile raccontare scemenze, entrambi sappiamo che finiremo per scopare quindi chiedo cosa vuole bere e al primo locale acquisto due birre fresche.
Scelgo un posto casuale, tra stradine di breccia e olivi maturi trovo una piazzola quasi nascosta e parcheggio; propongo di sedere dietro e in effetti la mia wagon è spaziosa, due chiacchiere e poi suggerisco: “ci spogliamo?”
Beh, sembrerà strano ma il mio fratellino o se preferite il mio cazzo non ha quasi reazioni, sembra stia ad un funerale o in fila alle Poste invece che mettersi sull’attenti, ma che fai, mi tradisci proprio stasera?
Vabbè, non è che posso dire “è stato bello ora andiamo” quindi in attesa di una reazione almeno normale mi adatto e mi tuffo tra le cosce di lei assaporando quel cespuglio dolce e salato; è difficile crederci ma in un futuro lontano mi confiderà che quella leccata di fica del primo incontro l’ha fatta capitolare completamente e che proprio grazie a ciò me la sono potuta scopare per anni e quasi ogni giorno, a volte anche con un’amica per provare emozioni diverse.
Comunque lecco la fica e lei singhiozza, tendo un orecchio per capire e quando sta godendo sembra un pianto dirotto tantoché, per comprendere, mi fermo e alzo il capo; capisco che è un suo modo di godere, dovrò fare in modo che cambi, mi dà fastidio che sembra che pianga, voglio che urli e rida altroché strani suoni.
Comunque la scopo ma non sono al massimo della forma, il cazzo si è indurito ma non è di pietra come voglio e mi rompo che non faccio la mia bella e porca figura; lei gode poi con la bocca le do il colpo finale facendola quasi svenire ma sono insoddisfatto.
“La prossima sarà migliore” dico sperando non mi risponda di andare a fanculo e in effetti accenna un sì e il martedì successivo dopo una riunione a negozio, verso mezzanotte siamo al solito posto quasi nascosto.
Beh, ve lo giuro il mio cazzo mi duole per quanto duro, non riesco neanche a comandarlo o dirigerlo e dopo la prima lunga, lunghissima, leccata di fica, la scopo come Dio comanda, sopra, sotto, di fianco, in ginocchio, il cazzo scorre nella fica senza tempo e poi mi approprio di quel culo dove affondo duro come acciaio e la costringo ad urlare e giù che la scopo con forza poi ancora la fica e poi la lecco e stavolta davvero mi pare che sviene realmente, mentre gode scivolo sopra e di muovo dentro la fica, ma che ho stasera? Il cazzo non cede, mi duole addirittura, potrebbe spaccare una montagna e dopo due ore ho ancora tutte le energie a disposizione; se non fosse che mia moglie a casa potrebbe insospettirsi, la scoperei tutta la notte tra fica, culo, leccate e bocchini, strizzate di tette, dita nel culo e poi in bocca ma non c’è tempo, aspetto l’ultimo suo lungo orgasmo e poi mi svuoto masturbandomi sul suo meraviglioso viso, inondandole le guance, la bocca, il naso poi le chiedo di pulire via tutto lo sperma che beve avidamente; questo è l’inizio di un periodo lungo oltre un lustro e colmo di scopate.
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