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Gay & Bisex

È Accaduto oggi: il giorno seguente


di scrittore
23.08.2024    |    218    |    3 7.1
"“Tranquillo” mi rassicura Luigi “è un amico che ho invitato” e in camera compare una figura che sento solo poi, il fruscio di vestiti che scendono e appena..."
La sera dopo aver cenato sono a casa con la famiglia a guardare un programma televisivo dopo aver trascorso le ultime ore del pomeriggio in modo piuttosto concitato, il sedere mi duole, non facevo sesso lì dietro da un bel po’ di tempo, come sempre del resto, un periodo di scopate e poi il nulla per mesi o addirittura anni quindi ora le conseguenze sono tutte mie.
Come avete letto ciò che è accaduto oggi non è normale, sono uscito dopo un taglio di capelli dal parrucchiere, un tizio, Luigi, mi dice qualcosa poi a casa mi scrive sul sito Annunci 69 e poi sul telefono e infine lo incontro perché sta diventando una rottura di scatole e infine mi ritrovo inginocchiato su una sedia di plastica e questo uomo maturo, più di me, che mi scopa il culo con molto gusto.
Vabbè, sembra una favola o comunque qualcosa di non troppo credibile, io stesso avrei stentato a credere alle mie parole ma è accaduto, strano, insolito ma è reale, vero e sorrido perché se queste sono le avventure di sesso ne avrei volute vivere più spesso, uomo o donna che sia.
Stamattina apro gli occhi intorno alle otto, la camera comincia a scaldarsi poiché oggi sarà caldo quanto ieri e non voglio sudare sul cuscino pertanto mi alzo, preparo il caffè, mia moglie ancora dorme, anche una delle figlie, l’altra è già al lavoro e mi godo la colazione abbinando un cornetto confezionato.
Accendo il telefono, ho l’abitudine di spegnerlo quando vado a dormire, non c’è nessuna notifica e tiro un sospiro, da come si è comportato ieri Luigi pensavo che anche oggi avrebbe disturbato poi mi siedo davanti al mio pc fisso e inizio a navigare ed eccolo lì, la notifica sul solito sito che so già di chi è e in effetti non mi sbaglio.
Ammetto che è bene scritta, si scusa se disturba e capirebbe se non rispondessi tuttavia se nel pomeriggio ho del tempo libero si trova al solito luogo verso la stessa ora di ieri; sono in ferie e non ho da fare, devo solo decidere perché posso immaginare cosa vuole ma penso anche che alla sua età forse ieri è stato sufficiente in ogni caso rispondo che è possibile che passi da quelle parti.
Ed è vero, quando arrivo con lo scooter lo vedo seduto su una panchina, anche lui mi scorge e si alza, sorrido e mi propone di fare due passi, qualche minuto e ci troviamo davanti casa sua; vive solo anche se il figlio con la compagna risiede nell’appartamento al piano superiore ma ora sono al lavoro.
Un appartamento non troppo grande ma luminoso quando entriamo, mi accorgo che lascia le chiavi nella toppa e lo faccio notare ma risponde che fa sempre così, è un’abitudine radicata; il divano nel salone è bianco e mi invita a sedermi mentre si allontana e si chiude nel bagno.
Esce con un accappatoio addosso e si reca nella camera da letto dicendomi di seguirlo, la stanza ha le tende tirate e Luigi accende la luce della abatjour, il letto a una piazza e mezza ha solo il lenzuolo, si toglie l indumento lasciandolo sull’unica sedia presente e vedo che è a riposo ma non del tutto, mi chiede di togliere tutti i vestiti e eseguo rapidamente usando la stessa sedia e mi guarda poi mi invita a stendermi a pancia in su, si accosta e con una mano accarezza il mio cazzo che cresce e poi, cosa inattesa, lo prende in bocca e lo succhia; mi aspetto che chiederà di ricambiare ciò che è accaduto ieri, ammetto che gli uomini maturi li prediligo attivi anzi gli uomini in genere li prediligo attivi comunque non posso tirarmi indietro anche se non ne sarei contento.
“Voltati” suggerisce “pancia sotto” e attende che mi sdrai per bene e le mani giungono veloci sulle mie chiappe; ora va meglio penso poi sento il rumore di un cassetto che scorre e poco dopo un unguento che mi viene spalmato, sembra olio, Luigi si scansa per portare avanti ai miei occhi, ho la testa rivolta su di un lato, un vibratore grosso, più di quelli di eri, più del plug e mi consiglia di rilassarmi.
Le sue dita lavorano penetrando, ruotando allargando, si muovono, due assieme, tre anche e mi lamento poi ripete che devo stare tranquillo e comincia a spingere il vibratore grosso dentro il mio culo e cerco di essere rilassato ma in effetti è bello grosso, Luigi spinge e ruota e ogni tanto allungo le mani per fermarlo ma è inutile, si sdraia sopra di me e come sfila il dildo, il suo cazzo duro entra senza ostacoli e affonda e grido, con tutto il peso sopra di me il cazzo arriva alla radice poi si muove leggermente, dondola con il cazzo piantato nel culo e io mugolo, tutto addosso a me non mi fa muovere e quando sento che il portone dell’appartamento viene aperto mi piglia quasi un infarto: “e se è il figlio di Luigi?” sto per morire, soprattutto di vergogna.
“Tranquillo” mi rassicura Luigi “è un amico che ho invitato” e in camera compare una figura che sento solo poi, il fruscio di vestiti che scendono e appena dopo due ginocchia salgono sul letto di fianco a me; Luigi mi inviata a spingere mentre tenta di alzarsi in ginocchio aiutato anche dal losco figuro appena giunto e mi ritrovo in ginocchio sul letto, il cazzo del mio amico dentro il culo e un cazzo credo, qualcosa di molto scuro e gigante avanti gli occhi.
“Ti presento Josè” ride Luigi” ammira che cazzo ha” e in effetti non so cosa dire, il cazzo enorme è in posizione bassa tanto che Josè usa una mano per alzarlo e fare uscire il glande per poi giungere sulla mia bocca; quasi non c’entra, un cazzo scuro come il suo proprietario che scoprirò originario di Puerto Rico, non mi diverto neanche quando mi capita di succhiare qualcosa che non mi permette di muovermi come voglio, non mi sento a mio agio con la bocca tutta aperta e pochi movimenti da fare e Luigi ride e senza mai smettere di allargare il mio buco mi chiede se voglio provare il nuovo arrivato.
“Ma tu sei matto” dico “non entra nemmeno in bocca” ma capisco che non avrò fortuna, questi sono d’accordo e infatti Luigi dice:” Josè è curioso, ieri sera l’ho avvisato che avevo trovato un bel culo grosso e che a lui sarebbe piaciuto conoscerti quindi è qui per il tuo culo, non solo per la bocca” e dopo aver terminato mi dà un paio di spinte che mi fanno urlare poi esce dal mio culo che ha il buco indolenzito e invita l’ultimo arrivato a prenderne il posto.
“Lasciamo perdere” provo a dire ma è inutile, i due sono così eccitati che il cazzo di Josè ora sta dritto senza aiuti, la cappella è lucida della mia saliva, prende il posto di Luigi alle mie spalle, poggia le mani sui miei fianchi mentre Luigi sputa più volte in mezzo per agevolare l’incontro e quando il glande che fortunatamente non è gigante, il cazzo di Josè inizia non esagerato poi si allarga man mano giunge all’attaccatura diventando larghissimo, comincia a farsi strada stringo i denti, ammetto che la parte iniziale entra bene, Luigi mi ha aperto a dovere e mi rilasso quell’istante in cui penso “ok, più di così non va” e le speranze mie restano speranze perché se ho immaginato che una volta entrato Josè e Luigi si sarebbero accontentati beh, mi sbaglio, accidenti se mi sbaglio, il vecchio Luigi dal cazzo duro non fa che incitare il suo amico portoricano che a sua volta non necessita di incitamenti e il cazzo scuro si fa strada e inizio a capire che forse questi mi rovinano il buco, non posso muovermi perché Luigi, paraculo, si mette a cavalcioni sopra di me, sopra la schiena e non mi permette di fare nulla, le mani di Josè sono abbranchiate ai miei fianchi quindi anche se volessi provare a stendermi resta difficile farlo inoltre Luigi allunga un suo braccio dietro la schiena e con la mano si appoggia alla mia gola costringendomi a non muovermi e restare con il capo verso l’alto, decisamente bloccato mentre il culo mio si sta sfasciando perché adesso la spinta del portoricano è nel pieno della forza e ogni centimetro che va dentro lo sento tutto, il buco si allarga suo malgrado e sudo, goccio sudore, dico quattro parolacce, qualche minaccia ma non serve a nulla poi Josè invece che spingere adesso si muove essendo penetrato per oltre metà del suo enorme arnese e comincia la scopata reale, quella dove ogni volta che spinge mi sfonda il culo e ogni volta che esce mi prepara al successivo colpo, non riuscirei a fermare i due uomini neanche con le cannonate né con le urla, e quel cazzo adesso va a fondo e allargo la bocca spaventato mentre la carne cede e il portoricano sembra infuriato poi, d’un tratto, senza avviso la spinta che piazza dentro tutto e il liquido che esce e mi inonda il buco del culo, lo percepisco bene e Luigi si solleva liberandomi, Josè appena svuotato afferra le mie spalle e mi solleva, mi ritrovo a schizzare piacere che scappa via dal mio cazzo mentre Luigi , in piedi sul letto, mi gode in faccia e il suo sperma mi brucia il viso, non sono in me, sono sconvolto, stravolto, il culo che perde lo sperma portoricano, le chiappe sudate e doloranti per le spinte, la faccia lorda di sborra, il sudore che mi ricopre completamente.
A casa mia non c’è nessuno per fortuna, le mie condizioni sono poco ortodosse, la doccia mi rimette a posto ma il culo resta largo e il buco indolenzito.
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