Il male che va, il bene che viene.

È vero, non lo nego, ho un tumore al polmone, l’ho scoperto un paio di mesi fa e adesso so che c’è.
Alla mia età è una notizia devastante e tra le varie cose che mi fanno soffrire c’è la mancanza di sesso; si, perché non hai neanche voglia, non subito ma io sono abituato a fare sesso, ho avuto donne, ho fatto sesso in tre, in gruppo e anche con i maschi e inizio a sentire che ho necessità di qualcosa.
Mi masturbo ma spesso smetto perché mi viene l’affanno, non è piacevole sentire che sei vicino all’orgasmo e dover smettere, da qui l’idea di pubblicare un annuncio su un sito di incontri dove spiego cosa ho e cosa desidererei.
Posso sicuramente ammirare chi fa sesso, essere un semplice spettatore sarebbe comunque un diversivo importante e un’iniezione di fiducia, forse potrei anche fare altro che non comporti sforzi come leccare una vagina o succhiare un pene, non so se potrei fare la parte del maschio passivo ma magari in determinate posizioni si può provare, per scopare da attivo invece per ora la vedo davvero dura per la mancanza di fiato.
Capisco che leggere il mio annuncio potrebbe avere effetti diversi, c’è chi si allontana subito, il cancro non si trasmette comunque per vostra informazione, c’è anche chi legge e mi invia un messaggio di buona guarigione e di avere la forza per lottare, fino ad oggi nessuno però ha avviato un contatto per il sesso.
È anche vero che quando esco solo per passeggiare rispetto certi orari anche perché essendo in malattia dal lavoro ci sono regolamenti da rispettare e anche la distanza è importante, non posso stare fuori ore e poi dire a mia moglie che sono stato a camminare.
Avrei dovuto immaginare che non sarebbe stato facile o addirittura irrealizzabile questo desiderio quindi l’annuncio resta lì, non lo cancello e magari chissà se prima o poi, chissà…
Direi prima, direi ieri pomeriggio, direi un ottimo inizio, direi soprattutto grazie ad una risposta all’annuncio di un utente del sito dove mi informa che se posso arrivare al centro della mia città mi indica un indirizzo appena dopo l’orario di pranzo dove potrei trovare qualcosa che mi potrebbe piacere.
Esco dicendo che vado a passeggiare lungo il fiume quindi prendo l’automobile perché il fiume non è troppo vicino a casa mia e mi reco dove mi è stato detto; un palazzo di quelli antichi, il portone di legno è chiuso e suono il campanello indicato dove una voce di donna mi dice di salire.
Una voce di donna, la cosa si fa molto interessante.
È sull’uscio, sorride, indossa un vestito a fiori che sembra estivo, fine e trasparente, saluto cordialmente e la seguo dentro dove mi fa accomodare su una sedia del salone poi mi fa cenno di attendere.
Da una stanza appare di nuovo lei che stringe la mano ad un uomo di colore, un uomo piuttosto massiccio con un po’ di pancetta e due cosce grosse, li guardo.
“Salve” dice lui e rispondo anche io con un “salve”; “se ti fa piacere puoi assistere, siamo una coppia e ci piace fare sesso pertanto se sei d’accordo noi cominciamo”.
“Certo” rispondo, avoglia se sono d’accordo mentre sento il calore farsi avanti.
La donna sorride e mi fa cenno si spostarmi e sedere su una poltrona, loro occupano il divano e cominciano a pomiciare, non vedo l’ora.
I suoni sono le prima avvisaglie di un pomeriggio interessante, le mani si muovono, quelle della donna sembrano molto nervose nel senso che toccano e si spostano veloci poi man mano la camicia dell’uomo viene sfilata via e la bocca di lei si indirizza verso il petto muscoloso e nero, la lingua lascia una prima scia e poi le labbra succhiano i capezzoli e lui si sta eccitando decisamente molto.
Si muove solo lei, lo bacia anche sul collo poi lo spinge via costringendolo ad alzarsi e subito le dita affusolate cercano i bottoni dei pantaloni che escono dalle asole permettendole di abbassarli assieme agli slip e mostrare un pene scuro, grosso, con due testicoli pieni; lo afferra con la mano alzando gli occhi verso il suo uomo e poi, inaspettatamente, verso di me con un sorriso birichino e fa scomparire quel bastone di carne nella bocca dando vita immediatamente ad un bocchino di alta classe costringendo l’uomo a gemere e mugolare.
Ho il cazzo tesissimo, non mi accadeva da tempo, erezioni sì ma mai con questa energia, la pelle tira e il glande quasi mi dà fastidio, non so se posso fare oppure no ma mi tira così tano che slaccio i pantaloni e li abbasso fin sulle cosce mentre il mio sesso svetta come se avessi vent’anni, io stesso non ci credo, la mano lo afferra perché mi sembra un sogno irreale.
Il maschio di colore ha i piedi ben piantati in terra ed è concentrato, il trattamento che subisce è eccellente e capisco che se non fosse attento rischierebbe di cedere presto, troppo presto; lei muove anche il capo, o capelli sciolti le donano maggiore femminilità quando si muovono fruscianti, è vestita ma comunque eccitante, si capisce che ha un corpo fatto per l’amore, un fisico da femmina verace e inizio lentamente a massaggiarmi perché è un movimento naturale che non posso trattenere.
I lamenti, positivi, sono nell’aria oramai, ogni sospiro è piacere, lei si alza e sorride, anche a me, lentamente si toglie ogni abito e la pelle che scopre è calda, noi tutti siamo caldi, presto resta nuda e il maschio in un batter d’occhio toglie i propri pantaloni per poi prima darle un delicato bacio sulle labbra e appena dopo afferrarla facendola gridare e posizionarla in ginocchio sul divano e tuffarsi con tutta la faccia tra quelle natiche perfette.
Lei urla ridendo e io mi masturbo a tutto spiano.
La fa godere, la lingua ha lavorato a man bassa su quella fica e su quel culo e lei si lascia andare urlando il suo piacere e mi sembra il più bel concerto che io ricordi, c’è un momento dove il tempo si ferma, una paralisi immediata poi tutto scoppia in un battibaleno, il maschio sale sul divano con i piedi, si posiziona come un cavallo sopra di lei e la prende, la penetra, la scopa in quella fica che gronda umori, subito entra deciso mentre lei si dimena e si lamenta ma è tutta finzione, non vedeva l’ora di sentirsi piena e colma, la fica aperta da quel cazzo grosso che occupa ogni spazio e che va sempre più dentro.
Sto per godere, non mi vergogno, è da un bel po’ che non succede, fisso la coppia ascoltando e vedendo tutto, anche annusando quegli aromi del piacere, sono molto soddisfatto.
Il culmine mi fa smettere un istante e il piacere si blocca ma sta accadendo qualcosa di meraviglioso, quell’attimo in cui il cazzo grosso e scuro si sfila da quel buco burroso e si alza appena per poi ridiscendere senza mai fermarsi in quel paradiso che è il culo, dentro il buco che si apre sotto la forza del maschio, lei grida, geme, quasi dice una parolaccia ma è in estasi e nel momento che la sento godere io stesso non mi trattengo più e il mio piacere scappa via come una liberazione.
Ho il fiatone, per forza, ma lo controllo, sono calmo e ancora eccitato poi si sciolgono, lei ride, lui ha il cazzo che sta per esplodere, mi ritrovo lei alle mie spalle e con la guancia appoggiata sulla mia e un attimo dopo il cazzo pieno comincia a sborrare fiumi di sperma e ci lava la faccia con le gocce bollenti e dense mentre il maschio si svuota le palle conoscendo un piacere intenso.
Quando li saluto provo una gratitudine immensa per questa coppia.