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Gay & Bisex

Portiere e sorella


di scrittore
10.01.2025    |    20    |    0 6.0
"Sento la voce di lei ma non posso guardare perchè l'uomo mi tiene il capo affinchè io non smetta di succhiare e inoltre spinge ma è consapevole che oltre tanto..."
Quando scrivo una mia esperienza cerco di presentarla al meglio e di fare nascere qualche emozione che io ho già provato proprio nella storia che pubblico e sorrido quando il racconto non viene scelto tra i migliori dalla redazione perchè penso che chi decide forse è invidioso di chi, come me, della scrittura ne ha fatto un hobby oramai più che decennale con tanti libri pubblicati.
Detto ciò che mi sentivo dentro e volevo esprimere senza polemiche vi racconto la mia ultima avventura, ultima in fatto di tempo poichè è accaduta il giorno dopo l'epifania, il sette gennaio.
Se avete incontrato le mie ultime due storie di capodanno e affini sapete che sono sposato e che non disdegno nulla del sesso tantomeno il cazzo e alla mia età è un bel praticare con grande gioia e piacere ma posso anche affermare che non cerco nulla che non sia casuale perchè le vibrazioni sono sempre molto intense quando nasce un'avventura nel momento stesso in cui una persona la vive.
Il sette gennaio ho ripreso il lavoro dopo due settimane di ferie poichè l'agenzia dove sono assunto è stata chiusa per festività e sono ripartito con il mezzo aziendale per visitare i miei clienti comunque riposato e felice di essere utile con il mio operato.
Il pomeriggio mi avvio per tornare verso casa e so che devo fermarmi ad acquistare del pane e anche visitare un cliente proprio nella mia città; parcheggio e decido di camminare poichè devo recarmi al centro città chiuso al traffico in molte zone e piuttosto che girare con il mezzo e perdere tempo per seguire indicazioni e cercare parcheggio decido per la soluzione a piedi.
Effettuo la classica visita ed esco e per il pane intendo andare in un forno piuttosto rinomato che fa un gran bel prodotto e quando raggiungo la zona ed entro nel negozio, proprio davanti a me trovo il portiere nero che oramai conoscete, portiere dell'albergo sito nella piazza dove c'era la manifestazione per festeggiare l'anno nuovo, in compagnia di una donna, sempre di colore e piuttosto formosa con quel fisico pieno che fa nascere desideri piccanti.
Lui mi riconosce, e ti credo dopo tutto quello che mi ha fatto, e mi saluta presentandomi subito la persona in sua compagnia in segno di rispetto e stringo la mano a questa donna che ha una pelle liscia e fresca; è sua sorella, pensavo fosse stata la moglie e abitano assieme in un appartamento in affitto ed è proprio lei che mi chiede se mi va un aperitivo a casa loro e non so cosa dire ma il portiere mi spiega che siamo molto vicini e che sua sorella sa tutto e questa frase mi lascia perplesso, tutto cosa?
Con il pane in una busta di carta ci avviamo e in effetti sono pochi metri prima di attraversare un imponente atrio di un antico palazzo e salire al terzo piano, senza ascensore ovviamente, lei ci guida e ci invita ad entrare in una casa in penombra grazie alle tende e al sole che sta scendendo e piuttosto profumata e infatti noto che ci sono vari incensi accesi e anche delle candele profumate.
il caffè viene servito in un bricco di acciaio caldo, è una miscela molto speziata a cui non sono abituato e sento aromi di menta, cannella e qualcos'altro che non capisco eppure sono euforico come se la mia squadra del cuore avesse vinto una competizione importante e quando il portiere nero, siamo seduti su un divano verde scuro, comincia a spogliarsi non ci vedo nulla di strano ne quando mi ritrovo con il viso abbassato tra le sue cosce e il cazzo portentoso in bocca.
Sento la voce di lei ma non posso guardare perchè l'uomo mi tiene il capo affinchè io non smetta di succhiare e inoltre spinge ma è consapevole che oltre tanto non può andare, ce l'ha troppo grosso e quando mi lascia e alzo il capo tiro un sospiro piuttosto lungo e un respiro a bocca tutta aperta poi le labbra di lei si attaccano alle mie e ammetto che ha un sapore delizioso.
Lui adesso è completamente nudo e spoglia lei che presto si mostra nel suo fisico massiccio ma sodo, sodissimo direi e mentre il nostro bacio non ha pause spoglia anche me e presto sento le sue dita che cercano il sedere o meglio il buchetto in mezzo.
In un battibaleno lei è stesa sul divano, testa sula spalliera e gambe larghe, il suo sesso è coperto di peli scurissimi e soffici e sono bagnati, perde gli umori del desiderio e quando mi accuccio tra le sue cosce l'aroma colpisce i miei sensi oltre le narici e comincio a leccare delicatamente quel bocciolo scuro e rosso dentro; qualcun'altro sta facendo lo stesso alle mie spalle, la lingua lecca l'ano con insistenza mentre le mani allargano le natiche, sono troppo preso dalla leccata perchè questa fica scura si apre felice di avere emozioni continue e la donna vibra, si dimena e i suoi gemiti in crescendo aumentano man mano mi impegno per farla godere.
Preso dal mio impegno non ricordavo che il diavolo fa le pentole ma non i coperchi (o viceversa, non ricordo bene) e lancio un grido smettendo un istante di leccare quando il portiere si accomoda per l'ennesima volta tra le mie chiappe e mi apre il culo con il suo arnese grosso e duro a cui non mi sono di certo abituato.
Beh immaginate la scena, ho in bocca una fica succulenta e tra le mani una femmina assai provocante e lo sto prendendo nel culo da un nero enorme e super dotato, è tutta da godere.
Lei mi scosta allontanandomi, lui esce liberandomi, non capisco un cavolo ma so che la donna adesso si sta inginocchiando sul divano, testa sempre sulla spallera, chiappe alte e i suoi buchi che sono un invito pazzesco, quello del culo è un vero richiamo, una calamita che attrae e il mio cazzo è teso come non mi capita sempre, appoggio le mani sui suoi fianchi e mi accosto e senza perdere tempo spingo la cappella in mezzo alle natiche, cerco il buco super invitante e come sono in posizione non ci penso un attimo e vado dentro gustandomi un momento di vero piacere, subito comincio a spingere mentre le mani godono del tocco sulla sua pelle morbida e vellutata, affondo inserendo presto fino alla base il mio cazzo che non è poi così piccolo se non paragonato a quello del portiere nero ma pochi reggerebbero la sfida, mi godo questa scopata nel culo ma non devo dimenticare che non siamo soli e che le mani del portiere mi spingono verso la donna appiccicandoci come due calamite e lui affonda dentro di me cominciando immediatamente a dare spinte così forti che non devo fare altro che seguire il movimento per non perdere il ritmo che impone.
E' un sussegurisi di gemiti, grida, sospiri, piaceri che vengono poi lei grida come una pazza quando raggiunge il suo piacere e io non riesco a controllarmi, mi svuoto dentro il suo culo godendo in preda ai tremiti mentre il cazzo piscia sborra bollente poi il portiere si unisce e mi farcisce completamente.
Solo quando ritrovo il mio mezzo di locomozione mi rendo conto che ho lasciato il pane a casa loro.

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