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Racconto a quattro mani


di Liliana1980
03.11.2021    |    2.248    |    2 8.9
"Le tue mani scendono ancora sulle natiche e fra le cosce..."
Salve amici e amiche vi sono mancata?
Spero tanto di si, vuol dire che i miei racconti vi sono piaciuti e ne aspettate degli altri.
Oggi desidero pubblicare un racconto scritto, si fa per dire, a quattro mani, in questo modo vi farò conoscere il prossimo personaggio dei miei racconti.
Ve lo ricordate, vi avevo scritto che avrei provato ad immedesimarmi in un’uomo e raccontare delle storie dal suo punto di vista, logicamente saranno tutte di fantasia, cosa che metterò come premessa ad ogni inizio di racconto.
Oggi comincio così, ditemi voi se posso continuare a scrivere come fossi un’uomo.

Alvin:
Siamo in piedi uno davanti all’altro completamente nudi, immaginiamo entrambi quello che sta per succedere, non abbiamo fretta,sappiamo che più faremo durare la “tortura” più grande sarà il piacere alla fine.
Ti desidero e non posso nasconderlo,mi guardi, quasi con tono di sfida, per farmi capire che ancora una volta darai il meglio di te per incrementare il mio desiderio e goderne a tua volta.
Sai perfettamente quello che vuoi e lentamente ti inginocchi, incrementando la tensione del membro,che non aspetta altro che te…

Lilly:
Sono in ginocchio davanti a te, non per implorarti.
La tua meravigliosa banana mi stuzzica "l'appetito”.
La prendo delicatamente sollevandola un poco e avvicinandola alla bocca, sento il suo profumo, le lancio intorno dei leggeri soffi e con una mano ti palpo i testicoli, con l'altra porto alle labbra il glande è umido,lo lecco, mi piace il suo sapore, la spingo fino ad entrarmi quasi completamente in bocca, un po’ alla volta, su e giù, dentro e fuori, facendo attenzione ai denti.
Chiudi gli occhi dal piacere,ti ecciti sempre di più,continuo a succhiarla,si ingrossa sempre di più,sembra quasi chiedermi di voler andare altrove.
Allungo le braccia lungo il torace,fino ad arrivare a sfiorarti i capezzoli che son diventati più turgidi dei miei.
Scendo giù da dietro con i polpastrelli che quasi danzano sui tuoi fianchi, fino ai glutei.
“Stop”.
Dici mi fermarmi perché ti faccio il sollecito!
“Ah! ne soffri, scusami!”

Alvin:
“Continua,continua”
Ti ho detto di fermarti, perché soffro il solletico,ma non fermarti ti prego, sono in estasi e la “sofferenza” non fa che incrementare la mia eccitazione.
Le tue mani scendono ancora sulle natiche e fra le cosce.
La tua lingua percorre lentamente e dolcemente tutta l’ asta,fino alla base,ti aiuti con le mani e vai a baciare i testicoli, quasi coccolandoli e ingerendoli con delicatezza.
Mi sto sciogliendo,fatico a rimanere in piedi, te ne accorgi.

Lilly:
Vedo che desideri distenderti,te lo lascio fare e seguo anch'io il tuo corpo, per fortuna c'è un bel tappeto,sarà il nostro giaciglio.
Siamo totalmente distesi,i miei lunghi capelli massaggiano la tua pelle che sembra quasi avere il colore dell'ambra,per caso ti sei già abbronzato?
Io invece ho addosso ancora i segni del due pezzi,mi restano sempre i "segni del mare",anche dopo parecchi mesi..
Mi soffermo sul tuo ombelico,vi infilo la lingua,la rigiro una,due,tre volte.
Mi viene un'idea pazzesca, ho con me una tavoletta di cioccolata, la vado a prendere, nè spezzò un po’ è al latte, la lascio ammorbidire in bocca e poi avvicinandomi alla tua bocca,la condivido con te.
Oh! Le nostre bocce nè son piene.
Che buoni questi baci al cioccolato.
Sta per finire,né prendo dell'altro,il gioco continua,ti piace,mi piace, ci impiastriamo ben bene, bocca, mani,seni
Ti giri poggiando la pancia sul tappeto.
Con le dita ti disegno lunghe linee di cioccolata e partendo dalla nuca arrivo fin giù in fondo alla tua lunga schiena.
Mi siedo sui glutei,chinandomi in avanti con la testa, ripercorro le lunghe linee di cioccolata che avevo disegnato,pulendole con la lingua.
Su è giù, su è giù facendo un lungo massaggio.

Alvin:
Oggi hai preso tu l’iniziativa e ormai sono completamente tuo, in questi momenti potresti chiedermi e farmi qualsiasi cosa, l’eccitazione è tale da superare qualsiasi limite.
Sei seduta sui miei glutei, impedendomi di muovere il bacino, sento l’umidità della passerina sul sedere e la cosa mi eccita da impazzire.
Con meticolosità disegni linee di cioccolato lungo la schiena che poi ripulisci con la lingua, lentamente, partendo dal collo e scendendo sempre più giù.
Nei pensieri ci sono solo i nostri corpi, tutto il resto del mondo non esiste in questo momento.
Mi sento dominato da te e desidero essere posseduto,con la lingua scendi ancora fino alle natiche e anche fra di esse,qui sì che soffro il solletico, ma taccio perché so dove vuoi arrivare, quando la tua lingua arriva a bagnare il buchetto, un brivido infinito mi corre lungo la schiena vuoi farmi capire che sei tu che domini e che sono il tuo schiavo.
Quando appoggi il dito sul buchetto il respiro accelera e il cuore inizia a battere ancora più forte, quasi con violenza mi penetri, provocandomi quel misto di fastidio ed estrema eccitazione che non mi fa capire niente è come se ci fossimo invertiti i ruoli,mi sento tuo, completamente, totalmente, mentre il corpo si strofina sul tappeto muovendosi ad un ritmo sempre più incalzante,sento di essere il tuo schiavo.

Lilly:
Non c’è la fai, mi prendi per la vita e mi rigiri..
Vuoi essere tu a starmi sopra, le linee di cioccolata sono scomparse, sei pulito.
No, un momento, c'è nè ancora un po da consumare,sarebbe un peccato non finirla..
Che facciamo?
Si hai capito, nè mettiamo,un pò lì sulla banana ed un po’ nella patatina,si proprio lì tra le grandi labbra..
Ora tocca a te leccare la cioccolata che è sulla patatina.
Io ho altro da fare,ho assaporata la tua meravigliosa banana al cioccolato è sublime, sta diventando sempre più prepotente, non vuole starsene più "all'aperto", ha una voglia pazzesca di penetrare nel meraviglioso tunnel, palpita, vibra, brucia di passione, bussa contro il corpo.
Ti faccio capire che puoi fare quello che vuoi, sono tua, voglio avere un contatto nudo a pelle.
Tocca a te decidere.
Fa presto,pulisci l’entrata, lecca, lecca la cioccolata ..
Se vuoi sarò completamente tua.

Qui ci fermiamo è impossibile scrivere, troppo concentrati a fare qualcosa di più bello.
Amici/ e amiche, aspetto i vostri commenti o il vostro voto, posso continuare a scrivere come fossi un’uomo?
Tranquilli non smetterò di scrivere come Lilly, lo farò sempre, solo qualche volta, mi trasformerò in Alvin.
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