tradimenti
Il nostro pranzo
di Ladyice
19.07.2022 |
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"Non sapevo se rispondere a quell’uomo che aveva sempre la battuta pronta, che mostrava delle foto molto stuzzicanti , non volgari , dotato di una educazione..."
IL NOSTRO PRANZO
E’ cominciato tutto in una chat di gruppo, quelle dove si scrive, si mostra qualcosa (quasi sempre foto scaricate da internet) e non si conclude mai nulla.
Qualche battutina ed un messaggio in privato: “Sono Freud piacere di conoscerti, in chat, spero di non disturbarti ma se così fosse ti chiedo scusa e ti auguro una buona giornata”.
Non sapevo se rispondere a quell’uomo che aveva sempre la battuta pronta,che mostrava delle foto molto stuzzicanti , non volgari ,dotato di una educazione molto rara da trovare in chat; aveva dei modi di fare da vero signore ma con una personalità ed una furbizia che attiravano; naturalmente io non nascondevo l’interesse e facevo di tutto per provocarlo.
'Non disturbi, piacere mio sono Lady, ti ringrazio per gli innumerevoli complimenti che mi fai in chat , sei molto abile con le parole e sai come far sentire desiderata una donna.
Freud: "Figurati sono tutti meritati, sei una donna davvero molto intrigante oltre che molto simpatica e che sprigiona una sensualità ed una maturità fuori dal comune."
Con il passare dei giorni le conversazioni tra noi diventavano sempre più usuali ed in alcuni casi piccanti.
Tra una chiacchiera ed un'altra scopriamo che c’è poca distanza tra il lavoro di Freud e la mia abitazione ed il mio lavoro.
Un bel giorno Freud mi chiese a che ora uscissi da lavoro perchè se fosse riuscito sarebbe passato per un saluto veloce, prima di tornare a casa dalla moglie; ci mettemmo d'accordo , gli spiegai il posto e come ero vestita , infatti non ci eravamo mai visti in viso.
All’uscita dal lavoro vidi arrivare questo enigmatico signore che si fermò con la macchina, mi fece di nuovo i complimenti, dicendomi:" questo sono io e dopo circa due minuti andò via.
Da quel momento entrambi non siamo riusciti a fare a meno uno dell’altra. Messaggi continui, quando non eravamo con i rispettivi consorti, provocazioni, foto e chat a dir poco erotiche con tanto di telefonate hot.
La chat di gruppo non sapeva di questo nostro incontro fugace e sinceramente cominciavano a darmi fastidio i complimenti delle altre donne a Freud che faceva di tutto per provocarmi e farmi ingelosire magari mostrando anche le sue qualità nascoste.
Il tempo passava si fantasticava su caffè corretti con crema naturale, su massaggi, baci, carezze ecc
Cominciammo a vederci ogni tanto anche dal vivo sempre in modo molto fugace e veloce, iniziammo a scoprire le nostre intimità con le mani che toccavano la mia intimità e le mie mani sopra il suo pantalone a constatare la consistenza fino a quel momento vista solo virtualmente.
Dopo qualche incontro finalmente dietro una stradina in macchina gli faccio il primo pompino, interrotto e poi ripreso perché era passato un vecchietto che si era chiesto che ci facevamo lì dietro.
Sentire i suoi sospiri sempre più forti, la sua faccia piena di godimento ed i complimenti per come l’avevo fatto godere, non sprecando neanche una goccia, mi piacevano e mi eccitavano sempre di più.
Gli incontri erano sempre più frequenti, ci vedevamo sia prima di andare a lavoro, sia dopo quando lui portava il figlio a fare allenamento nei dintorni; ogni luogo era buono per parlare dei problemi familiari, per giocare , per coccolarsi, insomma una relazione clandestina a tutti gli effetti. Ma mancava sempre qualcosa… volevo sentirlo dentro di me, sentirmi presa da lui, essere scopata per bene..anche una volta sola dicevamo sempre.Col passare del tempo sono successe molte cose tristi nelle nostre rispettive famiglie ed in quei frangenti è venuta fuori quella che si può considerare una vera è propria amicizia con consigli, tirate su di morale ed anche cazziate se uno dei due non voleva capire che stava sbagliando.
Siamo andati avanti così per qualche anno perché lui aveva paura di vederci in albergo quando la moglie ed i figli potevano essere in giro.
Col passare del tempo sono successe molte cose tristi nelle nostre rispettive famiglie ed in quei frangenti è venuta fuori quella che si può considerare una vera è propria amicizia con consigli, tirate su di morale ed anche cazziate se uno dei due non voleva capire che stava sbagliando.
Siamo andati avanti così per qualche anno perché lui aveva paura di vederci in albergo quando la moglie ed i figli potevano essere in giro.
Ma finalmente era arrivata l’occasione che avevamo fantasticato per tanto tempo.
Ha portato la moglie in vacanza dalla sua famiglia con la scusa del lavoro e del figlio che doveva iniziare presto la preparazione per il campionato tenendolo con se a casa.
Mi dice… “ Che ne dici di inventarti un pranzo con le amiche ed andare via dal lavoro e non tornare a casa nel pomeriggio?” Naturalmente accetto e cominciamo, come due fidanzatini che non vogliono farsi scoprire, a cercare un albergo dove poter finalmente dare un seguito reale a tutte le nostre fantasie virtuali.
Dopo varie ricerche ci diamo appuntamento per le 14 in un albergo in zona..
Il fatidico giorno è arrivato, dico a casa che pranzo fuori con le amiche e metto in borsa l’occorrente per accoglierlo.
Arrivo prima io, lascio i documenti, e mi avvio in camera, mi spoglio e mi metto la lingerie che so che a lui fa impazzire.
Mi arrivano messaggi dicendo che sta arrivando e chiedendo in che camera sono.
Dopo qualche minuto, finalmente sento bussare, apro la porta e lo faccio entrare; sono emozionata ed eccitata
subito mi fa i complimenti dicendo che sono troppo eccitante così e mi da subito un bacio appassionato stringendomi le chiappe coperte solo da un minuscolo perizoma. Mi dice di aspettare un attimo che si va a rinfrescare, torna in camera dove finalmente dopo tanta attesa siamo da soli lontani da sguardi indiscreti per goderci i nostri corpi carichi di voglia.
Si avvicina al letto, sono sdraiata con la pancia sotto, comincia ad accarezzare la schiena, il collo , i capelli con una dolcezza meravigliosa fino a scendere con le mani sul micro perizoma e a prendersi cura dell’interno cosce le caviglie ed i piedi. Sono un lago, si stende tra le mie gambe da dietro e comincia a giocare con la lingua sul perizoma zuppo.
Mi sta mandando in estasi, voglio sentire e vedere la sua erezione, cosi gli abbasso il pantalone e comincio a mordergli il membro durissimo da sopra il boxer elastico,so che è una cosa che lo fa impazzire); nel mentre alzo un po’ le natiche e lui ne approfitta per infilarmi tre dita in figa in un colpo solo togliendomi letteralmente il fiato.Le dita entrano ed escono con semplicità visto il mio stato di enorme scivolosità finchè non dice “è arrivato il momento finalmente di entrare con qualcosa di duro e scoparti come desideriamo da troppo tempo”; si mette dietro di me nella più classica delle posizioni a pecorina e mi passa la cappella gonfissima tra le grandi labbra come una sorta di masturbazione ma il gioco dura poco perché spingo il mio culo indietro e lo faccio entrare tutto in figa ed emettendo un urlo per quanto mi ha riempita. Comincia a scoparmi forte come sa che mi piace e vista la grande eccitazione mi schizza tutta la schiena ed il culo con la sua crema calda e densa.
Ci sdraiamo vicini sul letto, saranno stati 10 minuti ma di un intensità che ci ha lasciato senza fiato dicendo che finalmente eravamo riusciti ad esaudire il nostro desiderio ma sapendo benissimo che non era finita già…
Mentre parliamo delle sensazioni provate, del lavoro, delle famiglie in modo molto amorevole, comincio ad accarezzare le palline e lui fa lo stesso con me con i capezzoli che stanno letteralmente scoppiando. Mentre parliamo e lo tocco mi bacia il collo, i capezzoli, le natiche sempre in modo molto coccoloso, mentre io dalle palline vado all’interno coscia, salendo sull’asta che comincia a prendere di nuovo vigore.
Lascio il mio posto accovacciata sulla sua spalla e con le labbra vado sul collo, scendendo e succhiandogli i capezzoli, il ventre e comincia a sussultare. La testa è ormai ad altezza cappella e lui mi accompagna la testa sul suo membro che si sta alzando sempre di più.
La testa è ormai ad altezza cappella e lui mi accompagna la testa sul suo membro che si sta alzando sempre di più. Comincio un pompino con i fiocchi (niente a che vedere con quelli in macchina), lo lecco, lo succhio , la lingua gioca con le palline, lo stringo tra le mani e con la lingua lecco le mie dita e la sua cappella, e vedo i suoi occhi indietro per il godimento che gli sto procurando.
Questo trattamento ha fatto si che il suo bel cazzo ha raggiunto di nuovo le dimensioni e la durezza giusta , senza dire una parola mi impalo su di lui in uno smorza candela da estasi, piegandomi in avanti per fargli leccare i capezzoli durissimi. Quella lingua mi manda fuori di testa, vorrei tenere un movimento lento per godermelo tutto, ma quando mi mette il dito nel culetto in quella posizione, vado fuori di testa e comincio a cavalcarlo come un ossessa finchè non godo e gli bagno tutto il cazzo che con i miei spasmi sopra non resiste e schizza per la seconda volta.
Ci rimettiamo vicino come 2 innamoratini e cominciamo di nuovo a parlare del più e del meno accarezzandoci e baciandoci in continuazione. Freud mi dice di non muovermi in quella posizione distesa sul materasso con la schiena e le gambe aperte e piegate sulle ginocchia. Va sull’orecchio, sul collo e si sofferma sui capezzoli, le mani mi sfiorano i fianchi facendomi sobbalzare , scende sul ventre e si avvicina alla figa gonfia di eccitazione e comincia a dare dei colpetti di lingua. Poi mi “ordina” di fare ciò che mi dice senza poter replicare.
Freud : “ Lady comincia a masturbarti davanti a me “ mentre la sua lingua fa capolinea sul clitoride gonfio; non me lo faccio ripetere 2 volte, e inizio un ditalino con i suoi colpi di lingua che mi fanno venire in continuazione. Gli tengo la testa per fargli assaggiare il mio sapore che gradisce molto. Gli dico “ti prego scopami ancora cosi voglio sentirti dentro sopra di me “. Lo invito praticamente a nozze, mi batte l’asta dura sul clito come se me lo schiaffeggiasse col cazzo e mi guarda con aria di sfida di chi non vuole infilarlo ma solo farmi impazzire. Lo tiro verso di me e gli sussurro nell’orecchio “lo so che sei un porco e ti diverti ma ora scopami a missionaria e sborrami addosso che dopo te lo pulisco”. Naturalmente è entrato dentro di me scopandomi con vigoria anche se non con la stessa durezza delle prime 2 volte (credo sia normale), ma comunque sempre con una bella consistenza finchè non mi ha detto “eccoti accontentata ti sborro tutta”.
Mi ha imbiancata la pancia e poi passando la cappella sui capezzoli l’ha portata vicino alla mia bocca dove mi sono gustata il suo sapore misto al mio.
Ci siamo dati un bacio appassionato e sudati ed appagati ci siamo abbracciati a lungo per non far finire mai quel momento.
Questo è stato quello che noi chiamiamo il “nostro pranzo”.
Per la cronaca, siamo a luglio, le vacanze della moglie si avvicinano ed abbiamo già preparato il prossimo menù del pranzo (che forse descriverò appena sarà effettuato)
Se siete curiosi vi do un anteprima si comincia in doccia con bagno di prosecco e ci sarà una cura particolare al lato b che stavolta per il piacere di entrambi non resterà inviolato. Ogni promessa è debito.
Lady
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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