orge
Sofia cercava l'amore...
di Eulalia
18.10.2024 |
3.544 |
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"Li sceglieva pure liberi, senza moglie o compagna da cui tornare, anche se un paio avevano spudoratamente mentito pur di averla, ma lei l’aveva presa come..."
… e regolarmente rimaneva delusa.Non si capacitava di quei teneri baci dati sulle soglie delle camere di albergo, delle carezze dolci fra le lenzuola. Non capiva nemmeno dove andavano a finire tutte quelle meravigliose parole che dedicavano ai suoi occhi di cerbiatta, alle sue curve, alla pelle setosa. Addirittura, sentiva in questi partner la voglia di costruire con lei, dichiaravano la loro nostalgia eppure dopo poco, di solito subito dopo amplessi soddisfacenti, si dileguavano. Alcuni le dicevano che lei era troppo e loro, che non la meritavano oppure che lei si meritava di meglio, altri proprio sparivano senza aggiungere altro.
Li sceglieva pure liberi, senza moglie o compagna da cui tornare, anche se un paio avevano spudoratamente mentito pur di averla, ma lei l’aveva presa come un complimento. Erano carini, educati, puliti e abili a letto, forse era lei ad essere sbagliata.
Magari doveva essere più sexy, più porca oppure osare di più con la biancheria.
L’unica cosa che otteneva con questi cambiamenti erano delle eiaculazioni precoci, alle volte nemmeno seguite da un bis.
La conclusione era semplice: non riusciva a capire cosa non andasse di lei.
Non ultimo suo marito, di cui si era fidata ciecamente, l’aveva lasciata per un’altra, dopo averla tradita per un certo periodo con la sua segretaria.
Non sapeva nemmeno bene con chi confidarsi. Non aveva il coraggio di dire alle sue amiche che per lei il problema principale era il cazzo, e che ne desiderava uno solo per lei, da prendere il più spesso possibile fra le mura di casa. Le sue amiche, peggio di lei, erano intrise di sogni romantici, di uomini che si prendessero cura di loro, come se fossero le loro principesse. Ma il tema scopare e cazzo non veniva mai trattato durante i caffè pomeridiani.
Che non funzionasse così, Sofia lo aveva già capito. Oltretutto le sue amiche nemmeno avevano tanta voglia di sesso. Si sentivano delle dee del letto quando il sabato sera concedevano un pompino senza ingoio e si scandalizzavano un pochino quando magari una di loro raccontava della pecorina che effettivamente si sentiva di più, come era scritto su Cosmopolitan.
Sofia invece adorava succhiare il cazzo, le piaceva sentirlo pulsare, fermarsi un momento prima che le esplodesse in bocca. In modo particolare le piaceva quando sapeva della sua fica.
Certe volte, nella sua vita da single, si chiedeva come dovesse essere avere due uomini a disposizione che si dedicassero completamente a lei. Non aveva mai avuto il coraggio di confidarsi con suo marito, e con tutti gli altri non c’era mai stata una seconda o terza volta in cui prendere coraggio e dire: „Sai che vorrei provare due cazzi.” Proprio così si immaginava di dire, piatta, piatta.
Anche adesso mentre beve il caffè è immersa in questi pensieri e quasi non si accorge che la ex segretaria ed ex amante dell’altrettanto ex marito è seduta al tavolino di fianco. Appena la inquadra, questa abbassa gli occhi, ma a Sofia viene un’idea audace.
Forse Lorella, la segretaria, poteva avere qualche consiglio per lei.
Senza pensarci due volte, Sofia cambia tavolino.
“Ciao Lorella”
Visibilmente imbarazzata Lorella ricambia il saluto.
“Ti posso offrire un caffè, avrei delle cose da chiederti?”
E così Sofia nella mezz’ora seguente racconta le sue vicissitudini, i dubbi e problemi che la perseguitano. Conclude dicendo:” Secondo me tu sei più esperta, mi potresti dare una mano, perché da sola non ne vengo fuori.”
“Vieni a cena stasera a casa mia e parliamo bene su come funzionano gli uomini.”
Alle otto in punto Sofia suona alla porta di Lorella.
L’appartamento è piccolo, ma molto curato. Al centro del soggiorno-cucina c’è la tavola apparecchiata per due illuminata da candele. Un po’ di soft jazz fa da sottofondo.
Sembra più una cena seduttiva che un incontro fra amiche.
Lorella è molto carina nel suo vestitino e Sofia è contenta di aver curato a sua volta il proprio aspetto.
Cenano chiacchierando del più e del meno e senza rendersene conto, finiscnoo la bottiglia di rosso che accompagnava il filetto.
“Hai voglia di limoncello per concludere?”
Sofia si accomoda sul divano, mentre Lorella prende la bottiglia dal frigo.
“Mi sono dimenticata i bicchierini” esclama Lorella appena seduta di fianco a Sofia.
“Possiamo bere a canna!” ribatte l’altra ridendo.
“Ti faccio vedere una cosa che fa impazzire gli uomini.”
Lorella prende un sorso di limoncello, senza preavviso appoggia le sue labbra su quelle di Sofia e con la lingua le dischiude le labbra, prima di lasciar fluire nella sua bocca il liquore.
“Questo li stende proprio.”
“Stende anche me. Posso provare a farlo anch’io? Non credo di esserne capace.”
Sofia non aveva mai preso in considerazione l’idea di baciare una donna, men che meno di farci sesso. Del resto, essendo le donne prive di cazzo non erano affatto interessanti.
Ma quel bacio al limoncello ha smosso qualcosa in lei, un qualcosa che chiede attenzione non appena Sofia ricambia il bacio.
“Ma sei un po’ bisex?”
Sofia nega a parole, ma le sue mutandine parlano chiaro.
“Secondo me dobbiamo fare una prova.” Insiste Lorella accarezzandole un seno.
Come in un gioco di riflessi allo specchio Sofia imita tutti i gesti di Lorella, occhi negli occhi, bocca a bocca. Così nel giro di poco si ritrovano in mutandine sul divano.
Una si alza in ginocchio imitata dall’altra, l’altra infila le mani nell’elastico delle mutandine, l’una le abbassa, l’altra risale le cosce. È quasi un peccato che nessuno possa osservare questo armonioso gioco di mani e lingue che ha un attimo di sospensione quando tutte e due hanno la mano piatta sulla fica bagnata dell’altra.
Sarebbe impossibile vedere il medio e l’anulare di Lorella che scattano verso l’alto per violare la fessura di Sofia, ma un rantolo dal fondo della gola tradisce il gesto.
“Adesso ti faccio godere, dolcissima troia.”
Bastano pochissimi movimenti che già Lorella si porta alla bocca le dita al sapore di Sofia.
Ridacchiano come due ragazzine, si abbracciano e spintonano un poco, come uscite da una festa. L’eccitazione non è passata, anzi, si è forse trasformata nella voglia di fare di più.
“Sai che facciamo? Adesso chiamo Sergio, così ti mostro davvero come funzionano gli uomini.”
Sofia non può che essere d’accordo, così mentre l’altra è al telefono studia da vicino le proprie dita che svaniscono in una fica che non è la sua. Guarda il color corallo dell’interno gonfio e umido.
Mentre Lorella parla “Sai, sono qui con una mia amica che mi sta sditalinando, ma che dice di essere etero. Quindi, mi chiedevo, se volessi fare un salto qui.” Silenzio. “Si, è molto carina e da come me la sta leccando, secondo me succhia anche bene il cazzo.” Di nuovo silenzio. “Sei già sotto? Non mi hai detto che eri già in macchina. Ti apro.”
Le due si sono infilate i vestitini sui corpi nudi e accaldati, per darsi un minimo contegno.
“Smettila di toccarmi il culo!” ma per Sofia è quasi impossibile smettere di accarezzare quelle rotondità così diverse dalle chiappe nervose di un maschio, mentre aspettano che l’ascensore arrivi al piano.
Si aprono le porte e un ragazzo prestante con un bel rigonfio viene loro incontro.
Appena entrato nell’appartamento Sergio esordisce con un: “Mi hai raccontato una balla per farmi venire subito!”
Lorella alza l’abito quel tanto da mostrare la sua fichetta curata. “Cosa stavi facendo Sofia prima?”
Sofia intimidita allunga una mano e senza esitare riprende a masturbarla con decisione sotto agli occhi avidi di quel bel pezzo di maschio.
Sergio ha un evidente problema di spazio e non gli rimane altro che slacciarsi i pantaloni e sfoderare il cazzo. Davanti a tanta disinvoltura non è certo lui a fare il timido.
Per prima cosa controlla che anche la fica di Sofia sia nuda e poi trascina le due amiche sul divano.
Se ne piazza una a destra e l’altra a sinistra e nel silenzio, interrotto solo da rumori umidi e di risucchio, le due iniziano a viziarlo. Allacciano le lingue sulla sua cappella e a turno se lo ingoiano fino ai testicoli.
Sofia ha le idee chiare “Me lo scopo prima io?”
Lorella ribatte “Solo se intanto me la lecchi come si deve.”
Lo squillo di un cellulare le interrompe in questa fondamentale trattativa.
“Non posso venire Alberto, sono impegnato. Davvero!” Pausa in cui Sergio spinge giù la testa di Sofia. “Hai indovinato: mi sto facendo succhiare il cazzo da due amiche. Giuro!”
Cambia tono “Ragazze, Alberto non ci crede, posso passare alla videochiamata?”
Annuiscono tutte e due ed è fatta.
Sullo schermo vedono un bel ragazzo che le osserva allibito mentre si imboccano a vicenda l’uccello lucido di saliva.
Sofia biascica “Però se venisse qua, non avremmo da litigare sul cazzo, non trovi?”
“Avida come sei te li prenderesti tutti e due tu, lasciandomi a bocca asciutta!” obietta l’altra prima di passare la lingua dalla radice alla punta dell’uccello teso all’inverosimile.
“Sono già in macchina” risponde Alberto dal cellulare “e se, alle signore non dispiace, mi porto Luigi così hanno a disposizione cazzo in abbondanza!”
Va da sé che nemmeno un quarto d’ora dopo Alberto e Luigi si trovano davanti uno spettacolo da capogiro. Sul divano la padrona di casa cavalca il cazzo di Sergio dandogli la schiena. L’abitino è attorcigliato in vita, il seno balla al ritmo degli affondi, accompagnato da gemiti di puro godimento.
Sofia, che per sua natura è piuttosto educata, si presenta ai due. Alberto improvvisa un baciamano che risale il braccio per finire direttamente sulla bocca. Come bacia bene! Solo l’idea di quella bocca attorno ai propri capezzoli o sulla fica, fa quasi venire Sofia.
Alberto, che da parte sua è un cavaliere, riconosce subito quando una signora è in difficoltà e senza pensarci due volte la sbatte al muro sfoderando solo il suo uccello nerboruto e duro che in men che non si dica trova la via della fica.
Per un attimo Sofia pensa di essere davvero una gran troia, nemmeno buona sera che già si fa pompare come se non ci fosse un domani; ma d’altra parte il bisogno di cazzo in quel momento è alle stelle e Alberto gliene da esattamente quanto ne ha bisogno. Quindi, conclude dentro di sé, pazienza e si lascia andare al suo primo straripante orgasmo da cazzo.
Anche Luigi è un bravo ragazzo e dopo aver offerto la sua verga tozza e grossa alla bocca di Lorella, saluta Sergio. “Come va?”
“In maniera fantastica con queste due zoccole in calore. Ficcaglielo in gola fino in fondo!”
In effetti, per un breve momento sembra che i cinque abbiano raggiunto una specie di equilibrio orgiastico, ognuno alla ricerca del proprio piacere, incitandosi a vicenda.
Il profumo di sesso e i gemiti amplificano l’eccitazione e Sofia, che nel frattempo cavalca Alberto come un’amazzone, spera che qualcuno noti il suo culo che quasi urla dalla voglia di essere sfondato.
È Sergio che lo vede aperto e bisognoso di una gran mazza che lo soddisfi. Lascia Lorella a Luigi che senza soluzione di continuità dalla bocca passa alla fica calda e bagnata per trovare il proprio angolo di paradiso.
“Adesso te lo apro!” Per Sofia sentirselo annunciare, significa sbrodolare sul ventre di Alberto inarcandosi fra le sue mani. Un istante di sospensione, uno sputo ben mirato e il cazzo lubrificato si fa strada con decisione.
I due uomini si scambiano uno sguardo di intesa e con una sculacciata bene assestata mettono in moto i fianchi di Sofia. È un vero rodeo su questi due uccelli marmorei che si strofinano dentro al suo ventre.
Non le pare vero, senza chiedere niente a nessuno il suo sogno erotico si realizza: due vigorosi cazzi solo per lei, due uccelli da cavalcare senza remore, libera di godere di tutti gli orgasmi che vuole.
Non si risparmia certo. I movimenti del suo culo sono uno spettacolo di per sé e gli effetti sui due maschi non si fanno attendere, quando lei, in preda ad un orgasmo strepitoso urla di riempirla di sborra.
Alle volte l’universo è molto generoso e i cinque godono spruzzando quasi contemporaneamente. Un coro di gemiti e sospiri, di sì troia, vai zoccola, non risparmiarti porco.
“Oddio, sto colando sul divano!” è Sofia che a gambe spalancate con una mano sta cercando di trattenere inutilmente lo sperma che fuoriesce da culo e fica, dopo che i due si sono sfilati.
Per fortuna Lorella ha i riflessi pronti e si lancia a leccare tutto, lasciando gli orifizi di Sofia lustri e soddisfatti. Per concludere degnamente si trascina a carponi sulla bocca Sofia e pretende lo stesso servizio.
I tre uomini soddisfatti e rilassati si godono lo spettacolo e osservano le coccole che le due adesso si stanno facendo con tenerezza, probabilmente pensando di scoparsele ancora appena si riprendono.
Ma a loro sfugge ciò che Lorella bisbiglia a Sofia:” Le donne sono nate per amare ed essere amate. Ama me, che insieme possiamo avere tutti i cazzi che vogliamo.”
Un bacio, come solo le persone appena innamorate sanno dare, suggella questo nuovo amore.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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