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Lui & Lei

Le vacanze


di Eulalia
19.07.2024    |    11.439    |    16 9.4
"Abbassa il libro e mi fulmina con lo sguardo..."
Ho cinquant’anni, due figli già fuori casa e sono felicemente sposato.
Proprio adesso, sdraiato in spiaggia con le chiappe al sole, godo della vista della fica di mia moglie coperta solo da una misera e umida strisciolina di costume.
Sta leggendo, ma è da un po’ che non volta pagina. Segno che è distratta.
“Amore, tutto bene?” le chiedo.
Abbassa il libro e mi fulmina con lo sguardo.
“Lo sai benissimo.” Mi ringhia.
Sorrido, il problema è chiaro: ha bisogno di cazzo.
Ma non è solo quello, ha bisogno di novità, di cose inaspettate. Lei è una zoccola proattiva orientata al piacere.
Se non voglio rovinarmi la vacanza, devo trovare una soluzione al più presto.
Alla mia destra due giovanotti di forse trent’anni confabulano anche loro con gli occhi fissi fra le cosce di mia moglie, la quale non ha di meglio da fare che mettersi seduta a gambe divaricate per fissarmi.
I due deglutiscono e mi guardano.
Mi arrischio a fare un lieve cenno di assenso, a segnalare che è in corso un’emergenza: c’è una fica affamata di cazzo.
Forse è il mio giorno fortunato.
“Dimmi, amore.”
“Almeno vammi a prendere un gelato al baracchino.”
“Certo cara.”
Portafoglio alla mano mi avvio. Al bar perdo tempo, socializzo con la barista, chiacchiero col bagnino e calippo alla mano torno indietro.
La sdraio di mia moglie è ben equilibrata, uno si è seduto a destra e uno a sinistra e stanno chiacchierando amabilmente.
Il colpo di grazia lo da appena si infila il gelato in bocca. Lo sfila tenendo le labbra a O belle aderenti al ghiacciolo. Nel frattempo, ci presentiamo.
Loro sono Teo e Giaco, noi Linda e Dario.
Una parola tira l’altra, ma per quanto accavallino le gambe non riescono a nascondere i loro uccelli duri. Cosa che non sfugge a mia moglie.
“Amore ho caldo, andiamo a fare un bagno.”
“Linda, adesso proprio no, vacci tu.”
“Ma da sola?”
I due trattengono il respiro, non hanno il coraggio di offrirsi.
“Ma forse Giaco o Teo hanno voglia di un tuffo. Magari anche tutti e due. Dai, lasciami in pace.”
Una salva di "certo" accoglie la mia proposta.
Adesso tocca a me sedermi per godere dello spettacolo con il giornale ben aperto davanti al costume.
Linda mi fa ciao ciao da lontano e si tuffa fra le onde seguita a ruota dai due fortunati.
Sguazzano nell’acqua sempre più vicini, mi immagino i loro cazzi duri appoggiati al ventre e alla schiena di mia moglie. Percepisco la sua eccitazione, la voglia di essere scopata sotto agli occhi di tutti.
Da qua intuisco un movimento sussultorio: appoggiata a Teo che la trattiene per le tette, Giaco ci dà di cazzo. Poco dopo abbraccia Giaco e Teo la pecorinizza guardando il panorama. Forse vedo male ma Giaco e Teo si stanno baciando e il mio uccello impazzisce sotto al giornale.
Per lei questo è solo un aperitivo, come anche per me.

“Ti sei rinfrescata, amore?” Ma lei capisce che voglio sapere se si è fatta scopare come si deve.
La troia mi bacia e sussurra all’orecchio: “Due bellissimi cazzi giovani, grossi e duri, aperti a tutte le esperienze.”
A voce più alta aggiunge: „Però sai dovremmo invitarli a casa per pranzo, così ci conosciamo meglio.”
Ovviamente è un si e ci avviamo subito.
“Vi dispiace se ci portiamo anche un’amica, eravamo d’accordo di mangiare con lei.”
“Ma certo” e a mia moglie brillano gli occhi.

Appena arrivati a casa noi tre ci piazziamo sul divano e mia moglie prepara una brocca di spritz e uno spuntino in attesa dell’arrivo di Miki.
È scandalosamente bella mentre entra in salotto con una gonna a filo culo.
I capezzoli turgidi segnalano l’assenza di reggiseno.
Mia moglie, una vera troia provocatrice, non ci pensa due volte e aggancia il fiocco dietro alla nuca e fa cadere il vestitino.
Sotto non c’è nulla, se non una donna da scopare in ogni dove.
Noi tre come cretini guardiamo a cazzo duro, aperitivi in mano, loro due che si baciano. Miki, altrettanto abile, lascia mia moglie in slip.
Intervengo e con una mossa mia moglie è nuda, le alzo la gamba esponendo la fica vogliosa alla vista di tutti. Lei si appoggia al mio torace per resistere meglio all'assalto della lingua di Miki. Spingo il mio cazzo duro fra le cosce di mia moglie per avere la mia parte di bocca anch’io.

Non c’è alternativa dobbiamo andare a letto.
“Ci occupiamo noi delle voglie di tua moglie” mi dice Miki a cavalcioni del viso di Linda. Le tiene le gambe divaricate per permettere a Giaco di sfondarla come si deve accompagnato da quell’inconfondibile rumore di coglioni che sbattono sul bagnato.
Adoro quando mia moglie da il meglio di sé.
Ho il cazzo che mi sta per esplodere e non riesco a levare gli occhi dal culo di Teo, bello per aria mentre aiuta mia moglie a leccare Miki.
Non so cosa scegliere da questa composizione scopatoria, infine decido di infilare il mio uccello come un segnalibro fra il bacio che Miki e Gian si stanno scambiando sopra mia moglie.
Come succhiano bene, sono proprio due troiette affamate e alterno la bocca dell'una, con la gola dell'altro tenendolo come si deve per la nuca.
Di fianco a me Teo scodinzola con il culo per aria, mi guadagno un "si" prolungato quando gli infilo due dita.
Mugola "Ancora!"
"Sei più troia di mia moglie!" é la constatazione che accompagna la mia nerchia nel suo culo.
Mi piace sentirlo uggiolare, mi implora di scoparlo di più, di spaccarlo. Mi piace l'effetto che fa sui nostri compagni di gioco, mi piacciono gli schiocchi delle mie mani su questo culo giovane.
"Fottimi, sono la tua puttana!"
Sentirselo dire da un uomo é impagabile, atavico, mi sento maschio fino in fondo, maschio che sottomette e fa godere un altro maschio. Mi sembra di impazzire mentre entro ed esco con tutta la mia potenza.
Ma non voglio venire, non ancora.
Voglio battezzare la Miki che finora non ha fatto altro che venire in bocca a mia moglie.
La obbligo a piegarsi, a offrirmi la sua fica grondante.
Affondo in un istante e sento la lingua di mia moglie accarezzarmi le palle.
Da qui in poi è un turbine di braccia, gambe, fiche e cazzi, un circo di lingue e mani e culi sfondati. Gemiti, sospiri e desideri fatti di “Scopami”, "Sborrami in faccia”, "Bevi, troia" finiscono con mia moglie che bacia Gianc e cui ho appena riempito la bocca.
Felici ed esausti ci distribuiamo sul letto toccandoci appena.
Iniziano le trattative per chi va prima in doccia, ed è mia moglie che ci va, vuole controllare se tutto è a posto e preparare gli asciugamani per gli ospiti.
Certo, che questi giovani sono fantastici, Teo la segue il cazzo nerboruto di nuovo in tiro.
Sento solo la sua voce che dice “Apriti il culo!” e lei che risponde “Spaccami!”
Potrei alzarmi per andare a guardare, ma non ho voglia di sfilare il mio cazzo dalla bocca di Miki, voglio godermi questo pompino così rilassante.
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