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Mara e la torta di compleanno...


di Eulalia
28.05.2024    |    8.922    |    13 9.7
"Mi sono bagnata fino a metà coscia, mio marito ha il naso fine..."
È il mio compleanno.
Quest’anno facciamo una cosa tranquilla, mi ha detto Pietro, mio marito. Una cena in terrazza fra amici, che poi si è ridotta a un’unica coppia amica sua, Lina e Marco e qualcuno che ci avrebbe raggiunto per il dopocena.
Sono simpatici, il tempo vola, si chiacchiera del più e del meno. Per me viene il momento di sparecchiare e Marco si offre di aiutarmi. Ho quasi finito di caricare la lavastoviglie che sento una mano sul culo che mi alza la gonna e due dita che mi entrano direttamente in fica.
Sono scioccata, non me lo aspettavo, ma mi bagno in un istante.
“Ma sei fuori?” mi esce in un soffio “C’è mio marito.”
“Sai, cosa dice di te tuo marito?”.
Vorrei rispondergli, ma non riesco ad articolare. Penso a tutte le volte che avrei voluto essere sorpresa da mio marito mentre mi facevo scopare da un altro uomo.
Marco continua con voce monotona “Dice che hai l’orgasmo facile, che basta poco, a volte anche solo la situazione. E io non ci credo.”
Quel tono mi fa colare, dice la verità. Sono un po’ zoccola e mio marito lo sa. Abbiamo condiviso molto e ci siamo confessati altrettanto e l’idea che lui possa entrare e vederci un po’ mi preoccupa, ma mi fa anche uscire di testa.
“Vedi di godere altrimenti ti aiuto col cazzo e ti rimando di là farcita.” Mi dice.
Che stronzo, ma l’idea di farmi scopare piegata a novanta qui in cucina mi fa subito godere.
Marco, sfila la mano, se la asciuga con il panno per i piatti e se ne torna in terrazza.
Come faccio adesso ad andare di là anch’io. Mi sono bagnata fino a metà coscia, mio marito ha il naso fine. Va a finire che sente l’odore di sesso. Cerco di sciacquarmi alla velocità della luce con una spugnetta di quelle dei piatti, almeno penso, avrò la figa che odora di Last al limone.
Sono eccitata come non mai mentre torno a tavola. Questi chiacchierano indifferenti delle ultime vacanze in puglia e io guardo gli occhi da cerbiatta di Lina e le sue labbra da troia. Mi immagino di morderle, di accompagnarle su e giù lungo il cazzo di mio marito mentre le impongo il ritmo delle pompate a suon di sculacciate. Chissà se ha una di quelle fichette strette
che si stringono quando le lecchi.
Mi devo distrarre!
Marco mi chiede qualcosa, interdetta non riesco a rispondere, ipnotizzata dalla voglia di cazzo cerco di balbettare qualcosa e vengo salvata dal campanello. Mio marito va ad aprire la porta, ma appena torna devo parlagli, devo riuscire a confessargli il peccatuccio in cucina, lo implorerò di scoparmi, solo una sveltina nulla più, altrimenti stasera va a finire male.
Marco infierisce “Tutto a posto, hai bisogno di una mano?” mentre mio marito rientra in terrazza con un certo Alex, suo collega d’ufficio.
Che disastro!
Alex è un marcantonio di quelli da perquisire con la lingua da capo a piedi, di quelli da cui vuoi essere inchiodata al muro istantaneamente.
“Vado a prendere un bicchiere.” Dice mio marito allontanandosi. Faccio per alzarmi, ma Alex mi trattiene con una mano sulla coscia. Marco si siede sull’altro lato.
Si chinano uno verso l’altro per confabulare con me schiacciata in mezzo, non ce la posso fare, sono caldi, sono maschi e mi stringo le mani in grembo per trattenermi.
Dietro alla mia nuca volano parole bisbigliate
“Allora?” Chiede Alex
“Un lago.” Risponde Marco.
Ma stanno parlando di me come se non ci fossi, ma peggio ancora sto esplodendo dalla voglia.
Sembrano tutti impazziti ed io mi sento come un coniglietto indifeso tra lupi mannari.
Devo parlare subito con mio marito o me li scopo tutti seduta stante, a partire da Lina che interviene ammiccando, con un “Voglio sapere anch’io. Cosa avete da bisbigliare?” Adesso quella bocca da femmina in calore mi incendia ancora di più.

Interviene Marco “Ho la conferma che la festeggiata è una gran zoccola.”
“Ma no.” Mi chino verso Lina “Non è proprio vero, è solo che mi piace un po’ il cazzo.” Non riesco a finire la frase, una mano si è infilata sotto al mio culo, premendo sulla fessura.
“A me risulta che il cazzo ti piace tanto, e non disdegni nemmeno una bella fica.” Mi interrompe Alex che per essere l’ultimo arrivato mi sembra fin troppo disinvolto e istruito su cosa fare e dire.
Marco risale con la sua mano lungo la coscia.
È troppo, una mano davanti e una dietro, perdo il controllo sotto gli occhi di Lina e mi lascio andare ad un piccolo orgasmo. Mi hanno già abbassato una spallina del vestito, che torna mio marito.
Mi fissa severo senza dire una parola
“Amore” balbetto” non è colpa mia, i tuoi amici hanno le mani lunghe. E sai come sono fatta che non riesco a resistere. E anche tu, però, cosa vai in giro a dire che mi piace sia il cazzo che la fica.”
Mi viene quasi da piangere un po’ per la voglia di essere scopata, un po’ perché non voglio ferire o deludere mio marito: io lo amo!
Mi alzo di scatto per allontanarmi dai due uomini per sedermi di fianco a Lina.
“E comunque non è successo nulla solo qualche palpatina e nemmeno un bacio.”
“Ma tu sarai bagnata come una troia. E l’idea era farti trovare a letto con un uomo, non in terrazza con due uomini pronti a chiavarti.” Constata mio marito ancor piú severo.
Questa descrizione arriva dritta alla fica che ormai pulsa come una supernova. Non riesco a preoccuparmi per mio marito e contemporaneamente prendere in considerazione l’idea di un’ammucchiata. Vince la voglia di cazzo e abbasso gli occhi.
Ma cos’hanno tutti da cercare sotto alla mia gonna, adesso ci si mette anche Lina che annuncia con voce cristallina “Fradicia.” Si lecca le dita e aggiunge “Anche buona.”

Mi rendo conto che c’è qualcosa che non va.
Per sbloccare la situazione mi lancio in un “Andiamo dentro a bere un amaro.”
Entrano tutti, ma appena tocca a me Pietro mi blocca sulla porta.
“Amore” e mi stringe per i fianchi “Lo sai vero che sei la mia troia? Adesso da brava, vai a sederti sul divano in mezzo ai miei amici che sono il mio vero regalo di compleanno per te e mi fai guardare.”
Come faccio a non amare quest’uomo che realizza tutti i miei sogni.
Li guardo tutti e tre e come davanti ad una scatola di cioccolatini non so da che parte iniziare.
Alla fine, decido per Lina. Mi siedo fra lei ed Alex, rivolta verso di lei.
Le abbasso le spalline chiedendole se fossero proprio tutti d’accordo a scoparmi.
Senza parole mi bacia calda e troia, mordendomi leggera il labbro. Il suo seno mi riempie una mano e sento il suo capezzolo duro sfregarmi contro il palmo. Impossibile non stringere. Alex fa risalire il mio vestito lungo le cosce, mi tira su di lui spalancandomi le cosce. Quel dito sul clitoride mi fa impazzire, ma ancora peggio è che si aggiunge la lingua di Lina.
Quando apro gli occhi vedo Pietro che si sega in poltrona con un sorriso malandrino e contemporaneamente il cazzo di Marco si appoggia alla mia bocca.
Sotto Lina continua a trafficare, mentre sulla schiena sento il torace di Alex alzarsi e abbassarsi. Sono alle porte del paradiso, quando Lina mi allarga la fica con due dita e poi ci accompagna il cazzo di Alex. Impossibile non venire dopo pochi secondi, davvero impossibile con Lina che succhia il mio clitoride e questa nerchia che mi riempie completamente.
In modo quasi naturale Marco mi tira su per mettermi a pecorina e iniziare a sbattermi.
Mi piega proprio sul cazzo di Alex che sa del mio orgasmo. In un batter d’occhio anche Lina è piegata a novanta verso di me, e ci baciamo mentre veniamo pompate senza soluzione di continuità. Godiamo una nella bocca dell’altra se non fosse che un cazzo ci separa.

Pietro vuole partecipare e si alterna fra me e lei. Non ce la può fare e si svuota nella bocca di Lina.
“Pulisci!” mi ordina.
Lecco tutto dalla bocca di Lina e dalla sua asta che non da segno di cedimento.
“Brava la mia gran zoccola, si merita un premio, vero ragazzi?”
Mi rendo conto che erano già d’accordo da come si rimescolano i corpi.
Pietro si siede sul divano, mio marito mi ci fa salire a gambe aperte fino a farmi prendere questo cazzo fino alle palle.
Una sculacciata decisa mi interrompe proprio mentre me lo sto scopando, mani divaricano il mio culo mentre lingue si inseguono lungo la fessura.
“Adesso te la apro come si deve.” È la voce di Alex seguita da un rantolato “Vai” di mio marito.
È davvero un calibro notevole quello che si sta aggiungendo nel mio culo e che attraverso una parete interna si sta strofinando a quello di Marco. Sono travolta dal piacere, Lina mormora sulla mia bocca che mio marito la sta inculando a sua volta. Riallacciamo le lingue e perdo il controllo. Non so più se mi sto facendo sbattere o se li sto scopando io, so solo che mi devo muovere per non perdere un centimetro del piacere che mi riempie, ed è quasi un miracolo raggiungere l’apice in tre, sentire come si svuotando dentro di me.
All’improvviso ho un’urgenza, una cosa di cui non credo di poter fare a meno adesso.
Ho una voglia incontenibile di leccare la fica di Lina mentre mio marito la scopa, ho il desiderio irrefrenabile che Lina si abbeveri degli umori che mi colano ovunque.
Scivolo sotto di lei, lasciando una scia di saliva sul suo corpo. I testicoli di mio marito sono duri e pieni mentre sbattono sulla sua fica. Ci infilo due dita e sento le contrazioni del piacere attorno alle nocche. Basta una punta di lingua e Lina urla il suo orgasmo fra le mie cosce seguita a ruota da mio marito che la impala fin dove può.
Quando riemergo vedo Alex e Marco che si sono goduti la fine dello spettacolo bevendosi l’amaro promesso. Pochi minuti dopo compare mio marito con la torta di compleanno. Al posto delle solite candeline 5 cazzi di cioccolato neri nel centro con gli stoppini accesi.
“Ora cara, Devi superare il tuo ultimo tabù…” mi dice Pietro costringendomi ad accovacciarmi a gambe spalancate sopra quelle particolari candeline accese…
È una scena decisamente grottesca, 5 persone nude che dopo aver intonato buon compleanno si mangiano con grande soddisfazione una fetta di questa Saint Honoré dal gusto decisamente particolare e brindano con le bollicine.
Ma peggio, sento ancora un certo languorino e un brivido scorrermi lungo la schiena, mentre una domanda si fa largo nei miei pensieri.
Non si saranno mica già stancati di farmi la festa?
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