orge
Una signora per bene 5
di pamyzi1
17.02.2023 |
1.505 |
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"Che nessuno dei presenti rileva..."
Ora Sara, che ha messo il cazzo tutto dentro chiede a noi se abbiamo una sigaretta da offrirle… Le piacerebbe tanto fumareCon la voce un po’ rotta per quel tronchetto di arne che sta rilasandosinel mio intestino gli comunico che ho in serbo qualcosa di ben più approppriato che una banale sigaretta:
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Mi concentro e con il pensiero, mobilito ogni muscolo dello sfintere che li fa contrarre. L’uccello, lì a riposo riceve una sollecitazione che non può ignorare.
Sara riprende a scopare.
Una seconda stretta. Il dentro-fuori prende velocità, a cui si adegua la lingua di Marilù.
Alla terza, Sara si scatena. Il suo cazzo si è ingrossato a dismisura. Marilù è arrivata alla clitoride… la sta stuzzicando a colpi di lingua che la figa converte in goduriosi fremiti.
Il mio grido:
Informa che tutti i giochi sono fatti.
Il cazzo di Sara si mette a sborrare riempendomi il culo.
Quando lo sfila dal mio culo, parte della sborra lo segue per colare lungo le cosce.
Mi soffermo un buon po’ sulle tette di Sara a baciargliele quale ringraziamento per la bella inculata.
Marilù avendo verificato che l’uccello di Sara ha nuovamente bisogno di ritemprarsi, prima di pensare al suo culo. Marilù è Sfiduciata per non poter venire inculata come è successo a me. Si corica indispettita.
Le sono tosto fra le cosce e la mia lingua prova a rabbonirla. Sarà Sara stessa a prometterle una bella inculata, appena si fosse ripresa.
E questo succederà al risveglio: attorno alle sei del nuovo giorno!
Siamo tuttee e tre in bagno. Dentifrici e spazzolini hanno già fatto il loro lavoro.
Marilù si lamenta che Sara non l’abbia ancora inculata:
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Piagnucola Marilù. Senza che nessuno si offenda, trovo io un metodo per rinverdire le memorie.
Vado al box della doccia facendomi seguire da. Marilù.
Marilù, che per pudore non osava chiederlo mi dà retta, roteando sensualmente le natiche. Per essere maggiormente coinvolgente si mette anche a gemere libidinosamente.
L’impatto visivo è eroticamente attraente.
Sara che a poca distanza sta lavandosi i denti. Vede tutto ciò riflesso nello specchio che ha innanzi.
Si dà una pacca sulla fronte che sta per:.
“Cazzo! Il culo che avevo promesso di fare alla cccucciola”.
Abbandona lo spazzolino da denti. Colpisce la sommità del proprio uccello, a riposo, con un vivace cricco.
Quel pene, che pareva infingardo, reagisce con vigore. In un attimo è turgido ed eretto fra le mani di Sara che sta dirigendosi verso quel culo che, sta facendo di tutto… scorregge comprese… per farsi notare:.
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Marilù arresta le evoluzioni aeree del proprio culo.
Sara tira in basso la pelle del prepuzio e svela il glande… Virgulto nel portamento. Affascinante, nelle proprie gradazioni di fuoco.
Ambedue sono eccitate ed emozionate.
Lo sono anch’io che al cospetto di sì gagliardo priapo, farei fatica a non gingillarmelo nella bocca. Succhiarlo fino a farlo esplodere e deliziarmi del suo nettare.
Sara và subito al sodo… Le apre le chiappe. Appoggia il glande alla figa che pencola leggermente sotto.
Marilù che pensava a come accoglierlo in culo, si rilassa.
Sara no. Un colpo secco. È tutta dentro alla figa.
Cominciai uno scopare dolce. Delicata.
La figa che pensava di essere fuori dai giochi, si mette a secernere i propri umori del piacere che avvolgono il cazzo di Sara.
È proprio quello che Sara cerca.
Il tepore che aleggia in ogni fica, consolida la grossezza di cazzo.
Lo sfila dalla figa ben lubrificato
Marilù lo sente caldo e umido spingere contro l’apertura superiore.
Sa che deve trarre un bel sospiro. Rilassarsi.
Vi aggiunge un gridolino di gioia, quale Benvenuto.
Il glande… o cappella che dir si voglia… fa il suo ingresso nel culo di Marilù.
Io, resto affascinata dalla sensualità che ognuna delle ragazze sprigiona. Con il roteare del boffice di Marilù e la lenta e appassionata inculata di Sara. Quasi una danza.
A cui assisto appoggiata alla parete del box doccia. Con tre dita nella figa a sgrillettare. Che mi illudono di essere anch’io partecipe del gioco.
Un gioco che si fa sempre più intenso in cui mi inserisco con tre dita nel culo di Sara. Che apprezza.
È la mossa che comanda la sborrata conclusiva nella figa della cucciola. Lei vibra tutta, esternando con grida tutto il proprio piacere.
Le sue cosce diventano l’alveo del rivolo di sborra che il suo culo rigurgita non appena si libera del fallo di Sara.
A Sara resto attaccata io con le mie tre dita e le sue implorazioni:
Tutte facciamo una tonificante doccia assieme. Insaponandoci l’un l’altra con l’accortezza di mantenere ben viva in noi l’ebbrezza del godimento.
Sarà il grande letto, con un infuocato trenino: Sara con la lingua saltellante nella mia fica e due dita nel culo. Marilù con la fighetta sulla mia bocca ad accomiatarci da questa dolce Notte di tango e…..
APPENDICE
È il lunedì successivo. Per tutti, un lunedì. Non per la Matther & Daughter SpA.
Sono le 9 e io sono già al computer a riassumere in una cartella per il Sindaco, come era andato il TangoTrasssgresivo/2023. In 37 righe relaziono tutto quanto lui avrebbe voluto leggere. Se le cose fossero andate proprio così. Ma questo glielo racconterà meglio Lidia che aggiungerà i nomi delle presenti, ora tutte socie dell’Associazione che lui auspicava.
Il Capo… Mamma… oggi non c’è. ho bisogno di distrarmi. Urlo:
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Marilù arriva agitando il suo inquieto culo. È allegra, sorridente. Il segnale che la notte le ha dato quanto si aspettava.
A dire il vero io ero accanto a lei. Ma l’appagamento che avevo raggiunto da quanto mi era stato donato, aveva blindato il mio sonno. Avevo dormito profondamente… senza percepire nulla di quanto accadeva accanto a me. Sul medesimo letto.
Cronometricamente alle 7 ero in piedi. Doccia… un po’ di trucco… Colazione nella sala del buffet…Qualche bacio a Lidia e Giuly… Poi con Marilù ci eravamo separate da Sara. Lei andava a riprendersi l’auto e a Firenze, dove vive:
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Strada facendo, incrociamo un bar che dall’aspetto promette buoni caffè. Vi spingo dentro la cucciola che invece si abbuffa su una coccolata in tazza, a cui ha aggiunto due abbondanti cucchiai di zucchero e panna:
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Le chiedo sorridendo.
La risposta porta a un fine che non ha niente a che fare col suo essere abbondante con tette e culo ridondanti:.
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E succede. La stringo a me con affetto. Ci scappa anche un bacio. che nessuno dei presenti rileva.
Pago. Ce ne andiamo.
Siamo nei pressi delle Due Torri. Il resto della strada la compiamo mano nella mano. Ogni tanto ci si guarda. Scatta un sorriso.
Passiamo innanzi alla porta del palazzo dove vivo. Sulla soglia Francesco, il portinaio, sta chiacchierando con Anghela, la coinquilina tedesca… Più lesbica di me ... Lui non l’ha ancora capito e continua a farle il filo. Quando sono loro di fianco li provoco:.
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. Sposta lo sguardo dal culo di Marilù che l’ha incantata. Sorride.
Mi viene un’idea.
Mi avvicino a un orecchio della cucciola per bisbigliarle:. .
Il sorriso di Marilù e un suo movimento del capo non lascian dubbi che a certe condizioni il rimorchio può avvenire:.
Di lui non c’è da preoccuparsi. Appena ha visto la truce moglie affacciarsi sulla soglia del civico 23 e cercarlo co lo sguardo, l’ha immediatamente raggiunta:
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Anche Anghela è entusiasta di fare del fighino di Marilù, un sorbetto per la propria lingua. in un’esplosione di allegria ci rinchiudiamo nell’ascdnsore.
Subito. Marilù lancia un eloquente segnale di quel che s’aspetta da noi che siam femmine da più anni dei suoi 16… Con mossa precisa sfila gli slip e ce li cosegna, dicendo:.
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Gli slip, un po’ sono umidi… Anghela li annusa… Ad occhi socchiusi ne carpisce ogni effluvio... Se li struscia su tutto il volto... Viene a me baciandomi per dirmi:
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Mezz’ora dopo eravamo nude, stese sul Buchara, in un trenino erotico.
avevamo pisciato... Ognuna aveva spogliata le altre... Fatto lingua in bocca con tutte le lingue.
Ce le siamo accarezzate con struggente passione.
Bagnate già lo erano... Sono divenute fradice e viscide… l’ideale per il ditalino comunardo.
Quelle di Marilù nella polposa fica di Anghela
Tre delle sue… con le nocche ben pronunciate… a far godere la fighetta della cucciola.
Le mie tre… molto affusolate e lunghe hanno forzato le teutoniche chiappe di Anghela che, con un profondo sospiro hanno permesso al suo buco del culo di spalancarsi. Lascio che il suo culo le inghiottisca poi giro più vmoLte le dita. Anghela scalpita. Sciorina litan.ie teutoniche.
Marilù si lamenta che non ci siano lingue in gioco. Mi fiondo tra le sue cosce…Gliele mordicchio. Faccio combaciare la bocca alla sua figa e mi metto a Leccare. Fa altrettanto Anghela, venendo. Va a sgocciolarla proprio nella bocca della cuccioletta che ingoia. Contenta:.
Non è che domenica che torna il io Sara a trovarmi possiamo passare qui da te a ripetere quanto stiamo facendo ora. Se poi volete approfittare del suo uccello. Io non avrò niente da dire.
Sia io che. Anghela la ringraziamo per la disponibilità con cui mette a disposizione il cazzo della sua amante e ci predisponiamo a prenderla assieme. Io dalla fica. Anghela per il buco del culo............................per commenti....................... ciccina5551ògmail.com
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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