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Puttana con il vicino di casa


di pamyzi1
03.03.2022    |    31.738    |    10 9.3
"Mi trapanò per bene a lungo, facendomi sentire la differenza enorme con quello di mio marito il cornuto , poi mi disse “Adesso ti apro il culo e te lo sfondo..."
Nel mio condominio è venuto ad abitare un egiziano, un omone alto e possente che fa il muratore , a vederlo anche con quei baffoni fa un po’ impressione , e ho cominciato a spiarlo.
Ho così ho visto che tornava dal lavoro sempre verso le 17 e poi se ne stava in casa;, io con la voglia di cazzo che ho sempre ,dal momento che nel pomeriggio sono sola fino a verso le 19 ho provato ad incrociarlo quando tornava dal lavoro e ho notato che oltre ad essere molto muscoloso davanti aveva anche un bel pacco
Un pomeriggio mi sono decisa, ho fatto una tortina dolce e quando è tornato gli sono andata incontro e prima che entrasse in casa gli ho detto:” Se l gradisce le ho fatto un dolce, visto che è sempre solo.”
Lui mi ha guardato un po’ stupito “grazie, lei è davvero gentile, come posso sdebitarmi? Entri che le offro almeno un caffè.”
Io indossavo una gonna molto corta e una maglietta attillata, un vero abbigliamento da troia e infatti lui mentre mi parlava mi osservava tutta ed io lo fissavo negli occhi abbozzando un sorriso malizioso.
“Grazie, volentieri giusto un caffè ci voleva a quest’ora.”.
Siamo entrati e la casa era un po’in disordine e lui si è scusato dicendo che quando arrivava a casa dal lavoro non aveva voglia di riordinare perché troppo stanco.
Mentre preparava il caffè io mi sono seduta sul divano letto, aprendo bene le gambe per mostrare la mia figa depilata, ormai le mutandine le ho abolite.
Lei mentre mi porgeva la tazzina non faceva altro che sbirciare tra le mie gambe, poi si è seduto vicino a me e abbiamo bevuto i caffè.
“ Lei è davvero sempre solo?”
“Si mi sono trasferito qui perché faccio il muratore e lavoro per una ditta qui vicino, e quando termino il lavoro torno a casa da solo e mi preparo d mangiare, non c’è nessuno che lo fa per me.”
“Allora siamo in due ad essere soli, mia marito è spesso via per lavoro ed io” così dicendo gli appoggiai una mano su una coscia vicino al suo cazzo che da sotto i pantaloni cominciva ad inturgidirsi, il mio sguardo era quasi di supplica e lui capì subito, mi mise un braccio attorno al collo e mi disse “Se ho ben capito noi due vogliamo la stessa cosa”
“Direi proprio di si”
In un attimo mi sfilai la maglietta e la gonna, mi abbassai davanti a lui e gli aprii la patta facendo uscire il cazzo, lo strinsi un attimo, ma lui mi fermo e si spogliò completamente.
Lui mi mise una mano sul culo e l’altra sulla figa completamente bagnata, mentre io mi impadronivo del suo cazzo che a malapena mi entrava in bocca, leccandoglielo tutto e facendoglielo diventare duro e tutto svettante un monumento di cazzo.
Lo pompai a lungo, poi mi fece mettere a pecora e leccandomi figa e culo mi disse ”Che bella figa e che gran culo, quanto sei buona.”
“Dai cosa aspetti, dammi il tuo cazzo, fammelo sentire tutto, scopami, allargami la figa” .
Mi trapanò per bene a lungo, facendomi sentire la differenza enorme con quello di mio marito il cornuto ,poi mi disse “Adesso ti apro il culo e te lo sfondo tutto”, appoggiò la cappella e mi entrò nel culo senza tanti complimenti facendomi anche male, ma lui mi aveva serrato per i fianchi per bene e mi aprì fino a forzare il mio sfintere ed entrò tutto fino in fondo e poi si fermò facendomi adattare all’ intruso.
“Adesso troia ti faccio vedere come si monta una femmina arrapata”
Cominciò a sbattermi sempre più con violenza facendomi venire di continuo, il dolore scemava e mi saliva un piacere che avrei voluto non finisse più, e lo incitavo a continuare, poi quando sentì che stava per sborrare mi venne sopra girandomi e riempendomi la gola di quel ben di Dio .che ingoiai con molta libidine, poi mi riassettai e, ci lasciammo col proposito di rivederci.quella sera quando tornai a casa mi sentivo ancora molto carica e tanto vogliosa di sentirmi scopare e poi farmi aprire il culo da quel bastone di carne e non trovavo pace e poi c’era mio marito al quale non gli veniva nemmeno pensato di sbattermi, che rabbia, così la mattina dopo attesi che il muratore uscisse per andare al lavoro e avvicinandomi
“Ciao, dormito bene? Io ieri sera non riuscivo a dormire pensando al tuo cazzo” e guardandolo mi misi una mano proprio sopra la figa.
“ Se vuoi quando rientro da lavoro vieni da me, ti aspetto, ma devi venire già nuda””
“Devo attraversare il pianerottolo nuda? Va bene lo farò.” gli feci un sorriso leccandomi le labbra e mandandogli un bacio.
Quel pomeriggio verso le 17 quando lo sentii arrivare aspettai una decina di minuti, mi spogliai e completamente nuda. mi precipitai a casa sua, bussai e lui mi venne ad aprire, era in accappatoio bello aperto davanti e gli penzolava il cazzo ancora molle, ma ci avrei pensato io a farlo diventare di marmo.
Mi abbracciò dandomi subito un bacio e richiuse la porta, poi mi disse” Ti piacciono le sorprese?” ed io” quali sorprese? “ Giovanni vieni qui”.
Sentii dei passi e dalla camera da letto comparve un altro uomo molto grosso anche lui era in accappatoio anche lui.ma chiuso sul davanti.
“Lui è il mio datore di lavoro e vista quanta fame hai di cazzo ho pensato che con due cazzi avresti goduto di più.”
Giovanni si avvicinò anche lui a me “complimenti bella signora, sei uno spettacolo così nuda e da come mi ha detto lui sei una vera mangiatrice di cazzo” e mentre lo diceva mi aveva messo le mani sulle chiappe e strizzandole piano piano e poi più forte mi disse” adesso devi farci vedere come te la cavi con due cazzi insieme”.
Aprì il suo accappatoio e vidi un cannolo lungo come l’ altro e bello grosso anche questo da farmi restare senza fiato , mi si avvicinarono , si tolsero gli ’accappatoio e furono entrambi nudi e uno davanti e l’ altro dietro mi si avvicinarono tastandomi le tette e strusciandomi , uno sul davanti e l’ altro tra le chiappe.
I loro cazzi che si stavano indurendo e crescendo sempre di più poi mi baciavano e leccavano dappertutto fino alla fica e sul buco del mio culo e mi provocavano forti brividi di piacere, mi baciarono a turno in bocca, mi fecero abbassare e cominciai a cercare i loro cazzi con le labbra fino a incominciare un doppio pompino.
Li pompavo e ciucciavo a turni di almeno cinque minuti ciascuno mentre segavo l’altro mi incitavano dicendomi “Dai troia succhia, , mmm che brava continua sei una gran pompinara”
Mentre succhiavo Giovanni il muratore mi tirò su da dietro e a pecora tenendomi per i fianchi me lo sbattè tutto in figa e cominciò a scoparmi forte mentre io nemmeno potevo gridare con l altro cazzo in bocca e con le mani che mi premevano sulla nuca e mi obbligavano a restare tutto il tempo a pompare su quel cazzo mentre da dietro sentivo tutta la forza dell’ altro maschio che mi distruggeva la fica e mi faceva provare un piacere immenso, venivo in continuazione, poi dopo un po’ si diedero il cambio.
Io ero scossa da un continuo fremito ,poi non contenti ”Adesso ci dai il culo dato che ti piace tantissimo fartelo rompere.
Non finendo la frase quello di turno si sfilò dalla mia figa e me lo puntò sul buchetto e dicendo all’ altro “tu tienila ferma che adesso sfondiamo per bene questa troia”.
Mi serrarono immobilizzata tra di loro e poi da dietro lui con un colpo solo mi spinse il suo cazzo tutto dentro il mio culetto indifeso facendomi sobbalzare dal dolore.
“Noo così no mi fai male, mi rompi tutta”
“Le troie vanno trattate da troie senti cha cazzo ti ho sbattuto tutto dentro, adesso mi fermo e tu stai brava che poi ci divertiremo tutti.”
Io non potevo muovermi incastrata come ero con quel cazzone tutto dentro, l’ altro in gola e poi immobilizzata da quelle braccia che mi incatenavano tutta a loro, sentivo sbattermi quel cazzo dentro il culo e pian piano il dolore si mitigò e iniziò un piacere che mi travolgeva ,venivo di continuo.
Per almeno mezz’ ora mi inculò, ogni tanto si fermava a riprendere fiato ma poi ricominciava ed il mio culo cedeva sotto quei colpi sempre di più. Sì scambiarono anche qui i loro ruoli e poi dopo tanto mi sborrarono tutti e due in bocca.
Avevo la bocca piena di sborra e poi mi intimarono di ingoiarla tutta ed io feci la brava e ingoiai a più riprese e mi sentivo lo stomaco pieno, poi si fecero ripulire i cazzi e io lo feci con molta devozione, poi mi portai alla porta, controllai che non ci fosse nessuno e nuda tornai nel mio appartamento.
Avevo la figa e il culo in fiamme ma ero ancora vogliosa e mi sentivo una vera puttanai mio marito è stato in trasferta per lavoro ed io ho passato la notte con il titolare di Giovanni ei suoi muratori.
Erano in sei e si davano il turno tre alla volta dalle 21 fino alle tre di notte senza tregua, mi sembrava alla fine di svenire sono riuscita a pompare su tutti quei cazzi e loro mi accarezzavano e dicevano” Brava, succhia troia, succhia i nostri cazzi puttana, vedi come ti rompiamo la figa e il culo, ti scopiamo tutta la notte, dai cagna , muoviti e facci godere.”
Io continuavo a passare da un cazzo all’ altro, sia di bocca che di figa che di culo senza fine, ..mi sto bagnando anche adesso mentre scrivo.
Alla fine ero ricoperta tutta di sborra e mi portarono loro sotto la doccia e mi lavarono per bene, mi asciugarono e mi misero nel loro letto con loro vicini, erano scapoloni e potevano rimanere li quanto volevano così io mi addormentai in mezzo a sei maschi e la mattina poi verso le dieci mi svegliai e anche loro che poi mi invitarono a colazione e pretesero che facessi una colazione sostanziosa per le energie spese la sera passata fu una colazione a base ancora di una buona dose di sborra,, fu tutto bellissimo.
Io con una donna? Certo l’ho fatto con Sandra , lei mi disse un giorno che eravamo a casa sua , se avevo mai leccato una donna ed io le dissi di no , allora mi disse “guarda che si da e si riceve molto piacere leccarsi a vicenda”.
Io vedendola molto decisa le dissi “ se lo dici tu proviamo”. Mi viene vicino mi fa sedere sul suo divano , e poi mi si accosta e mi posa una mano sulle tette da sopra il vestito avvicinandosi con la sua bocca alla mia baciandomi sulle labbra e stuzzicandomi con la lingua , allora io d’ istinto rispondo al bacio e cominciamo a limonare stringendoci l’un l’altra e piano piano lei spoglia me ed io a lei, rimanendo nude solo con le mutandine che dopo poco volarono via.
Le nostre mani indugiavano una sulla figa dell’ altra , così lei cominciò a baciarmi dal collo a scendere sulle tette a succhiarmi i capezzoli che in poco tempo mi si indurirono poi continuò a scendere fino a farmi sentire la sua lingua sul clitoride mandandomi in estasi e mentre io mi allargavo le cosce lei mi si volta a 69 e mi fa avvicinare la testa con le mani alla sua fica slabbrata e cominciamo a leccarci e a succhiarci a vicenda iniziando a gemere entrambi e a bagnarci e venire più volte.
Ci mordemmo anche lì e ci leccammo pure il culetto e notai che il suo buco al tocco della mia lingua si apriva e questo mi fece molto eccitare anche al pensiero di quanti cazzi c erano già passati li dentro e leccai anche con più gusto poi lei mi infilò due dita in figa sempre leccandomi e sditalinandomi sempre più forte ed io feci lo stesso con lei fino a sfinirci a forza di venire e poi ci leccammo tutte e finimmo a scambiarci baci molto salivosi col sapore dei nostri umori
Poi lei mi dice sorridendomi “adesso cazzo o figa non ti tirerai mai indietro e godrai in ogni modo, i maschi vanno pazzi anche a vederci leccare tra di noi”
Ho pensato che magari poi io le lecco il buco del culo e uno di loro poi gielo sbatte tutto dentro di brutto sino a farle male, questo a lei piace molto, vuole sentire prima male e poi piacere e anche io dovrò poi subire lo stesso trattamento.
Mi ha anche detto che questi maschioni che si porta a casa dovremo farli eccitare anche facendogli vedere come lesbichiamo tra noi due, e che poi dovrò essere brava a scambiarci la sborra di bocca in bocca, cosa mai fatta ma dato che la sborra mi piace così ci gusteremo un mischio delle loro sborrate e ce la passeremo più di una volta per poi ingoiarla ,vedremo ,già sono eccitata e non vedo l’ ora che mi avvisi ........................commenti [email protected]
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