lesbo
Un'amica speciale
di pamyzi1
27.01.2024 |
719 |
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"“Tu mi ha sempre detto che ti piacevano gli uomini, non sapevo che fossi lesbica..."
“Questa volta me ne vado e non torno più”.Facendo seguire alle parole i fatti, esci di casa sbattendo la porta con grande veemenza.
Prima avevi velocemente buttato qualcosa in un borsone senza neanche andare tanto per il sottile nello scegliere le cose dal tuo guardaroba, pur di non rimanere un minuto in più nella casa insieme a quello stronzo.
Appena sei fuori, respiri l’aria a pieni polmoni e provi a calmarti un po’.
Hai agito d’istinto e sei scappata come se ti stesse mancando l’aria, però adesso sei in mezzo a una strada e non hai la più pallida idea di dove andare.
“Chissà se Valentina può ospitarmi per questa notte” ti chiedi mentre sali sulla tua auto.
Valentina è la tua amica da sempre, fin da quando in prima media è venuta a sedersi al tuo banco.
Lei sa tutto di te, siete cresciute insieme, siete diventate donne insieme, avete condiviso ogni momento della vostra vita.
Comprese le prime esperienze , sì perché da ragazzine, visto che nessuno di voi due ci aveva ancora mai provato, avete deciso di imparare a baciare facendo le prove tra di voi.
In verità più grandi, quando andavi a dormire a casa sua, Valentina ogni tanto aveva anche provato ad andare oltre quel bacio, ma tu ti sei sempre tirata indietro all’ultimo momento.
Ecco, questo era il problema, avevi una grande curiosità verso il sesso, ma ne hai sempre avuto un po’ paura.
Questo è stato anche il motivo iniziale della tua furibonda lite con Giorgio, il tuo compagno, perché lui aveva iniziato la discussione dopo una veloce scopata, accusandoti di essere assolutamente disinteressata verso il sesso e che ti concedevi a lui, quasi come fosse un obbligo.
La discussione poi era degenerata prendendo strade completamente diverse e sempre più accese, fin quando lui con la voce piena di disprezzo, ti ha sbattuto in faccia il fatto che fosse costretto a cercarlo fuori dalle mura domestiche e con le tante donne con le quali andava regolarmente, quel sesso appagante che tu non sapevi fornirgli, dando anche a te la colpa dei suoi tradimenti.
È stato a quel punto che, incazzata nera, hai preparato il borsone per scappartene via.
Però qualcosa di vero c’era, perché anche non sei sicuramente disinteressata al sesso, sei decisamente frenata, quasi tu abbia paura di quello che gli altri possano pensare di te, per cui a volte ti senti giudicata anche per soltanto per i tuoi pensieri, che spesso sono assai più sconci di quanto Giorgio possa mai immaginare.
Non a caso, quando lui non c’è, cerchi da sola il piacere che con lui non raggiungi mai, chiudendo gli occhi e dando la stura alle peggiori fantasie erotiche.
Provi a chiamare Valentina che per fortuna ti risponde, percepisce la tua agitazione, prova a tranquillizzarti e ti dice che ti raggiungerla subito a casa sua.
Arrivi e suoni alla porta.
“Rossella carissima, ma che brutta faccia che hai: adesso ti calmi, prendiamo qualcosa da bere e mi racconti tutto”.
Tra le lacrime irrefrenabili le racconti ogni cosa, di come tu abbia deciso di farla finita con una storia che da tempo non ti soddisfa, dove lui ti tradisce e dove tu non conosci piacere.
“Non mi piace dovertelo dire, ma io l’ho sempre pensato (e te l’ho detto anche) che quell’uomo era uno stronzo, ma tu, il primo cazzo che hai conosciuto, hai subito pensato che dovesse essere quello della tua vita. Adesso però stai a sentire a Valentina tua, tolto quel peso, finalmente puoi divertirti e rifarti del tempo perduto. Intanto domani sera andiamo in qualche locale, ho appuntamento con Andrea e dopo vado a dormire a casa sua a mare. Tu invece puoi tornartene tranquillamente qua, questa casa è tutta tua: rimorchi il primo figo che vedi, lo porti qui e ti diverti tutta la notte”.
Fai un sorriso di circostanza e annuisci, anche se sai perfettamente che non hai assolutamente alcuna voglia di andare in nessun locale e tantomeno di rimorchiare nessuno. Giorgio è stato il primo e unico uomo della tua vita e non hai intenzione di iniziare alcun’altra relazione.
Sei una ragazza decisamente attraente, anzi proprio bella, e anche se il seno non è molto prosperoso, in compenso il culo è tondo e ben tornito e attira gli sguardi degli uomini, benché tu non ci abbia mai tenuto ad esaltarlo per come meriterebbe.
Sei stanca, per cui dopo un toast e un bicchiere di latte, decidete di andare a letto.
“Senti Rossella, non ti aspettavo, per cui nella stanza degli ospiti c’è un po’ di confusione e poi sei così agitata che non mi piace saperti da sola di là. Vieni qui in camera mia, il letto è grande, dormiremo insieme come quando eravamo ragazze”.
Ti dà una camicia da notte, vi mettete nel letto, poggi gli occhiali sul comodino e finalmente cominci a essere meno tesa.
Riparlate di quando eravate ragazze e finalmente ti sciogli e ti rilassi, quindi cominciate a ridere senza riuscire a fermarvi ricordando alcuni situazioni particolarmente imbarazzanti che vi sono capitate nei primi contatti con i ragazzini.
“Che imbranate che eravamo, ma ti ricordi, Ross, che il mio primo bacio io l’ho dato a te?”
“E chi se lo dimentica…”.
Valentina si sporge verso di te, si ferma a guardarti e la sua voce cambia intonazione, diventando quasi roca.
“Ti ricordi, mi sono avvicinata al tuo viso, tu hai chiuso gli occhi – dai chiudili – ti ho dato una carezza…”.
“No, non mi hai dato nessuna carezza”.
Ma oramai Valentina è lanciata a ripercorrere quanto successo un bel po’ di anni prima.
Tu stai lì stesa con gli occhi chiusi, ma la senti, percepisci che è vicinissimo a te eppure stranamente rimani lì.
Le sue labbra sono così vicine alle tue che senti il suo respiro e la sua mano ti sta accarezzando dolcemente il viso.
Alla fine senti che le sue labbra si poggiano sulle tue, la lingua che prova ad entrare e ancora una volta tu non ti sottrai.
Apri leggermente le labbra e, quando le vostre lingue si uniscono, senti una scarica violenta.
Sembra che siate tornate ragazzine, ma oggi siete delle donne mature, per cui a differenza di tanti anni prima, il bacio è lungo e nessuna delle due sembra intenzionata a fermarsi, come successe anni prima.
Non ti sottrai neanche quando lei da sopra la camicia ti accarezza il seno.
Quando però la sua mano scende verso il basso, si posa sulla gamba e fa risalire l’orlo della camicia da notte, hai un sussulto e provi a scostarti, anche perché come d’abitudine non porti biancheria e lei ha iniziato a sfiorarti i pochi peli sulla tua figa come sempre ben curata.
“Ma sei scema, adesso basta Vale, che ti è preso?”
Lei si mette su di te, ti blocca entrambe le mani e ti tiene lì ferma.
“Non abbiamo più quindici anni Ross, adesso siamo donne, non ti consentirò di scapparmi ancora una volta come facevi da ragazza, adesso ti voglio e non vai da nessuna parte!”
Tu sei lì inebetita, non riesci a muoverti, la stessa cosa che è sempre capitata con Giorgio: quando lui voleva prenderti, non hai avuto mai la forza di dirgli di no, pure quando non ne avevi proprio voglia.
Anche quando vi eravate conosciuti da poco e lui ti aveva messo le mani addosso, tu non eri riuscita a sottrarti.
Era la seconda volta che uscivate insieme e quella sera dentro la sua auto, lui cominciò a toccarti e a spogliarti.
Tu eri ancora vergine e non avevi messo assolutamente in conto che potesse succedere quella sera e in quel modo, però neanche in quel caso riuscisti a sottrarti.
Quindi lui ti prese lì in macchina, in modo sbrigativo e, come spesso succede, quella tua prima volta non fu sicuramente un’esperienza memorabile.
Adesso ti trovi lì stessa sul letto, presa quasi con forza, come faceva Giorgio, però, a differenza sua, le mani di Valentina, che hanno lasciato le tue braccia e sono tornate verso il basso, ti provocano un piacere che lui non si curava di darti.
Ti accarezza l’interno coscia e ti sfiora delicatamente le labbra provocandoti un brivido.
Nel frattempo ha ripreso a baciarti e tu hai capito che questa volta lei andrà fino in fondo e la cosa ti terrorizza da una parte, ma ti eccita anche dall’altra.
Apre i bottoni della camicia e scopre il tuo seno, quindi con la bocca scende fino ad accarezzati i capezzoli con la lingua e poi prende a mordicchiarli.
La mano nel frattempo si occupa sempre più direttamente della tua figa: è una donna e sa come toccarti per farti arrivare al piacere e infatti la tua eccitazione sale sempre di più.
Il tuo respiro comincia a farsi affannoso, ti sta piacendo, è inutile che continui a dirti bugie.
Non protesti neanche più quando lei si ferma, ti solleva un po’ e ti sfila la camicia.
Sei completamente nuda davanti a lei, non è certo la prima volta con Valentina, da ragazze è capitato frequentemente, ma è la prima volta che tu sei nuda mentre lei sta palesemente facendo sesso con te.
Avvicina nuovamente le sue labbra alle tue e prende a baciarti, ma questa volta tu ricambi il bacio con slancio e passione, le vostre lingue si intrecciano e la cosa ti provoca piacere, anche perché la sua mano continua a toccarti la vagina e a sfiorarti il clitoride.
Scende con la bocca, ma stavolta, dopo aver giocherellato con i tuoi capezzoli, riprende il suo cammino verso la porta del tuo paradiso.
È un’esperienza nuova, la sua lingua esperta sa come muoversi, scorre lungo le labbra, poi entra un po’, infine mordicchia il clitoride e ti fa impazzire di piacere.
Cambia posizione, si spoglia anche lei e si gira, cosicché le sue gambe lunghe e perfette ora sono vicine al tuo viso, mentre la sua faccia si è rituffata in mezzo alle tue gambe, riprendendo quel gioco che ti stava piacendo così tanto.
Quasi meccanicamente poggi la mano sulla sua coscia e lei, dopo qualche istante, te la prende e la fa salire verso la sua figa.
È completamente depilata, sembra ancora quella che vedevi quando eravate bambine e anche da grande ricordi che i pochi peli biondi non nascondevano nulla alla tua vista.
La senti fremere sotto i tuoi tocchi, anche lei è completamente bagnata, la cosa ti piace, allora continui con più convinzione, mentre avverti che il tuo piacere sta arrivando al culmine grazie alla sua lingua.
Sei percorsa da una scarica e ti lasci andare a movimenti scomposti che ti portano a godere.
È la prima volta che avviene con un’altra persona, solo le tue mani erano state capaci di portarti al piacere.
Valentina si ferma, si gira e viene verso di te che stai ancora ansimando e prende a baciarti.
La sua lingua sa di te e ti fa un po’ senso, però non riesci a sottrarti dopo quello che ti ha fatto provare.
Poi senti la sua mano sulla testa che ti spinge dolcemente verso il basso fino a a farti arrivare al suo seno che prendi a baciare, giocherellando con i suoi capezzoli, come aveva fatto lei prima con te.
Le piace è palese.
Dopo un po’ la sua mano riprende a guidarti sempre più verso il basso fino ad arrivare al suo ventre.
Ti fermi a pensare a ciò che stai facendo, vuole che tu ricambi quello che lei prima ha fatto con te e, come tutte le tue prime volte, sei restia a farlo.
Anche quando Giorgio per la prima volta ti ha piazzato il suo uccello vicino alla tua bocca, ti sei bloccata, avevi paura anche di ciò che lui avrebbe potuto pensare di te, se avessi fatto quello che allora ti sembrava sconveniente, ma che invece è un gesto naturale e bellissimo in amore: baciare i rispettivi sessi.
A pensarci bene, adesso ti viene in mente che, mentre tu lo hai fatto diverse volte sempre solo su sua richiesta, Giorgio non ti ha mai leccato la figa, al massimo te la toccava: stasera è stata la tua prima volta quindi, come perdere un’altra verginità, anche se, a differenza della tua vera prima volta, questa volta hai provato piacere.
L’odore del suo sesso, lì oscenamente aperto davanti a te, è molto forte e assai simile a quello che senti sulle tue dita le volte che ti tocchi. Tiri fuori la lingua e impacciata e riluttante, provi leccare.
Una scossa elettrica attraversa il suo corpo e quasi in preda ad uno spasmo si regge aggrappandosi ai tuoi piedi.
È decisamente bagnata e i suoi umori ti impregnano la lingua.
Mentre tu, prendendo confidenza, continui, lei all’improvviso fa una cosa che non ti aspettavi assolutamente:
avvicina i tuoi piedi al suo viso e si infila l’alluce in bocca.
Adesso siete in due a leccare, tu la sua figa, lei i tuoi piedi e la cosa stranamente ti piace.
Continuate fin quando lei non raggiunge l’orgasmo, poi stremate vi stendete sul letto.
Dura poco però, perché lei si riposiziona e ti mette a sua volta i suoi piedi vicino alla bocca spingendo perché tu la apra, cosa che fai proprio mentre lei ha ripreso a giocherellare col tuo sesso infilandovi le dita.
È strana questa cosa dei piedi, in alcune delle tue fantasie era anche comparsa, ma mai immaginavi che l’avresti realizzata, eppure adesso, mentre lei ti sta dando nuovamente piacere, trovi eccitante anche questo gesto di baciare i suoi piedi.
Ti fermi un attimo e interrompi quello che stanno facendo, pensando solo a godere dei tocchi che lei ti sta facendo, ma subito la tua amica ti riprende seccamente.
“Chi ti ha detto di smettere, riprendi subito a baciarmi i piedi!”
Resti un attimo basita, ma non glielo fai ripetere e riprendi a leccare le sue estremità.
Hai ubbidito senza fiatare e questa situazione anomala contribuisce ad aumentare ancora di più la tua eccitazione: ti è piaciuto essere comandata e fare ciò che ti veniva chiesto.
Le sue dita stanno sortendo l’effetto desiderato e senti montare un nuovo orgasmo e questa volta ti lasci andare con gemiti che avranno sentito anche negli appartamenti vicini.
Adesso siete nuovamente sdraiate vicino e lei ti accarezza i capelli con un gesto di intima complicità che ti piace tantissimo, mentre stai ripensando a ciò che è appena successo.
Non ti era mai capitato di avere due orgasmi così ravvicinati, con Giorgio non se ne parlava proprio e quelle volte che invece ti toccavi da sola, dopo aver raggiunto l’orgasmo finiva tutto.
Quando il respiro e tutto il resto diventa quasi normale, le chiedi.
“Tu mi ha sempre detto che ti piacevano gli uomini, non sapevo che fossi lesbica. Ma secondo te sono diventata lesbica anch’io, oppure forse lo sono sempre stata e non lo sapevo?”
“Ma non essere sciocca, mi andava di farlo con te, era una cosa che desideravo da quando eravamo ragazzine, ti ho odiato anche per avermi rifiutata, ma non sono certo lesbica. Mi è capitato di avere qualche storia con delle ragazze a volte, è bello e delicato, ma a me fondamentalmente piace il cazzo”.
“Secondo te quindi non sono diventata lesbica, perché io con Giorgio non ho mai raggiunto l’orgasmo, mentre stasera…”.
“Addirittura! Te l’ho già detto, domani sera andiamo a divertirci, agganci il primo ragazzo bono che incontri, te lo porti qui, ti attacchi al suo cazzo e ti fai scopare per tutta la notte. Non provare a catalogare una cosa così bella come il sesso, nel sesso non ti devi porre limiti, puoi andare con chi vuoi, uomo, donna, l’importante è che ti diverta, perché il sesso è fatto per farci divertire”.
Malgrado fosse iniziata decisamente male, quella sera dormi serena, quasi felice tra le braccia della tua amica-amante.............e fu felice di essere li'
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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