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Prime Esperienze

Le voglie di Rosy


di pamyzi1
14.05.2023    |    1.771    |    1 9.2
"Non potrei dimenticare volutamente, episodi o passaggi che mi facessero apparire poca cosa, o più semplicemente una troia..."
LA ROSY
La storia che voglio raccontare, inizia senza tanto clamore con il coinvolgimento dei soliti personaggi che scorrazzano tra Le sillabe del mio diario intimo: Quello che spesso mi fa arrossire.
Scrivo e, annoto proprio tutto.
Non potrei dimenticare volutamente, episodi o passaggi che mi facessero apparire poca cosa, o più semplicemente una troia.
Questo per affermare che son tutte cose vissute sempre nella più irregolare delle trasgressioni, così come è il mondo in cui amo gingillarmi.
GINGILLO PER GINGILLO….IL RISVEGLIO
È domenica. Con Simona si è deciso di trascorrere la giornata intimamente, lasciando spazio di tempo alle esigenze che le rispettive libidini, spesso mortificate, reclamano.
A dire il vero, Simona non sta più dimostrando entusiasmo per le mie tendenze.
Ma … “Al diavolo gli intralci e le incombenze della quotidianità:”
“Quando si mette a palpitare bisogna provvedere al più presto.”
Situazione che a me capita di frequente…
“Quel dolcissimo pulsare!”.
Erano giorni a cui la mia Simmoncina prestava sempre meno attenzione a queste mie esigenze.
Certo non si negava ai miei entusiasmi ma li affrontava come fossero parte dell’abitudine a vivere assieme.
Siamo in gennaio. Una giornata molto invernale, ma con un bel sole. La casa è gradevolmente riscaldata. Fuori deve essere un freddo birichino.
Le coperte del letto hanno creato una calda bolla entro la quale abbiamo consumato l’amore…un ben riuscito 69… a cui ha fatto seguito l’abbraccio di appagamento. Quello che ci aveva, poi, portate nel mondo di Morfeo.
Stamane non c’è motivo per cui ci si debba alzare a un’ora stabilita. La domenica è festa! L’alcova viene abbandonata a mattino avanzato.
La sveglia segna le 8 e qualche minuto. Mi guardo attorno: dalla finestra, i raggi del sole… Alla mia sinistra… lo splendido corpo nudo di Simo, che mi volge la schiena.
E’ quasi la mezzanotte, quando siamo venute a gusto, sborrando tutto il piacere del solito 69.
È abitudine che quando sborriamo all’unisono mettiamo a tacere i gemiti. Sì e no un bacio e asciughiamo le roride fighe… Ancora un bacio:

per poi affidarci al sogno.
L’OSSO SACRO E LA GOLIARDIA
Simo si è messa sul fianco sinistro, così come me la ritrovo ora. Slumo la sua schiena… ha pelle vellutata che si esaurisce nel nodo dell’osso sacro che, per la goliardia degli anni in cui frequentavo l’università:
.
Allungo una mano e non trattengo una carezza alle chiapperelle con porcelloso titillamento al buco del culo.

VADO A PISCIARE… STRONZA!
Nonostante nel gesto, abbia messo tutta la grazia perché assomigli di più ad un affettuoso invito, anziché ad un irragionevole e vigliacca palpata di culo. Simona risponde con uno sguardo insolente e adirato. Blatera qualcosa che interpreto come:

La guardo mentre, con passo altezzoso, nella sua affascinante nudità, si dirige al bagno.
“È veramente una notevole figa”.
TRA WATER E BIDET
Cresce in me un’irruenta voglia di lei. Do retta al mio istinto e le sono dietro.
Simona e già sul water e nella stanza risuona lo scroscio della sua piscia che si fonde con l’acqua.
Mi siedo sul bidet, accanto. Mi svuoto anch’io. È cresciuta in me un’eccitazione tale che tra un po’ le metto le mani tra le polpose cosce e, indubbiamente, seguirò il richiamo della mia libidine.
Chissà se quelle poche carezze la convinceranno a seguirmi nel box-doccia per qualche gioco sotto lo scroscio dell’acqua. Gli approfondimenti orgasmici li troveremo poi, figa a figa o, bocca a figa, nell’alcova: il mega-giaciglio a 4 piazze della stanza da letto.
TUTTO QUESTO PERÒ NON SI REALIZZA.
Le cosce di Simo, sfiorano le mie che allargo, fintanto le ginocchia si toccano. Un brivido, per quanto sto per stimolare, percorre tutto il sistema nervoso e va ad esaurirsi tra l’osso sacro e il buco del culo, che, anch’esso si mette a palpitare. Una situazione incantevole. Figa e culo danno battiti di gradimento. La mia carezzevole mano, dopo le cosce, sfiora il monte di Venere della mia Simoncina.
L’INSOFFERENZA
Nei tre anni di vita assieme, non avevo mai notato nel suo sguardo tanto astio nei miei confronti.
Sposta la carezzevole mano. Si alza dal water e pronuncia le frasi che rivelano il malumore che da un po’ di tempo mi addebita:

Una frase che troneggerà nella mia testa a lungo.
Si asciuga la figa ed esce dal bagno indispettita.
UN CAZZO QUALSIASI
Finisco la mia pisciata ed esco dal bagno anch’io:
“Cazzo! indispettita com’era, Simona, è riuscita a rivestirsi e uscire di casa in una manciata di minuti. Era proprio inviperita. Starò a vedere come evolverà questa bizza. E dal momento che ho appuntamento in chat con Masturbatrice Sfrenata, mi dedicherò a lei e ai suoi artifici virtuali. Mettendo tempo al voler capire cosa comporterà la sfuriata della mia compagna.
Ri-cazzo! La focosa Masturbatrice non è presente. Peccato! Avevo proprio bisogno che mi portasse al gusto di un suo ditalino virtuale. Con quel buon po’ di miei sospiri sui suoi. Giusto per farmi passare l’incazzatura per essere rifiutata dalla propria compagna, ora all’annosa ricerca di un cazzo. Dico… non il cazzo di Xyz… Ma un cazzo qualsiasi”.
Provo con quella troia di Stefania, che svicola, dopo il ditalino che Le ha appena smenato Margherita: la lingua focosa del Gruppo Lesbo Emilia-Romagna. Un’ultima spiaggia virtuale per Lecca-fighe vogliose e disperate per la carenza di partner disponibili:
“Cazzo! La maggior parte della comunità Lesbo appartiene alla piccola e media borghesia e questa è quasi l’ora in cui siede al desco per la prima colazione. Quasi un dovere di casta!”.
FRENETICA VOGLIA DI CAZZO
Sono avvilita
Svegliatami con una sincera voglia di fica. Vengo rifiutata e piantata in asso dallafiga del cuore che da un po’ sento sotto tono nell’amore. Unicamente in quanto si è risvegliata in Lei, freneticamente, la voglia di cazzo. A suo tempo messo in soffitta.
Detto. Fatto!
Senza aggiungere altro, mi ha piantato in asso
UN’AMICA SINCERA
Per appagarmi e mettere a tacere il palpitare della figa posso o sditalinarmi in solitudine o sentire un’amica sincera’
Mentalmente passo in rassegna alle amiche, qui, dei dintorni e mi deprimo di più.
Allo stesso tempo mi raggiunge una telefonata di Simona che euforica mi comunica di aver già in pugno il cazzo che le darà l’agognata serenità. E non sarà solo una banale pugnetta!
Mi comunica inoltre che seguirà La sua famiglia in una settimana di sci a Cortina. Ovviamente sarà presente anche il fratello elargitore del cazzo della serenità.
La notizia di non avere per una settimana la sua presenza in casa, allarga le prospettive di risolvere il mio contingente ,problema: venire a gusto almeno nel giro della giornata.
ROSY AMORE
Il panorama che già prefiguro è estremamente eccitante ma coinvolge non solo un’ipotetica partner, che raggiungo subito telefonicamente.
Rosanna, ovvero: “Rosy Amore”… nei più alti momenti delle venute-a-gusto. Nella virtualità delle chat… mi mette sempre a disposizione la sua eccitazione… il suo raffinato erotismo. Nonché la dolcezza e l’affetto che prova per me e, reciprocamente, quello che io provo per lei. un Amore! Pur se fra di noi ci sono quei 120 chilometri e più o meno, tre ore di treno. Lontananza che impreziosisce la passione che esibiamo negli incontri. Che malgrado i 120 chilometri che ci separano, li percepiamo come momenti reali… avvolte dai rispettivi odori e sapori, eccitate dagli sfregamenti fra le nostre palpitanti epidermidi.
È una telefonata chilometrica in cui le spiego dettagliatamente la mia attuale situazione sentimentale e perché da quanto ipotizzato virtualmente, nella realtà, potrebbe determinare un primo passo per un vero cambiamento delle nostre vite… Tutto come in uno sperimentale viaggio cosmico alla scoperta di nuovi Corpi Celesti. Avremo la possibilità di conoscerci meglio e di sperimentare quanto, le nostre conoscenze trasgressive potrebbero convivere nel nostro futuro. Come già auspicato da lei, più volte… fra le coccole che seguono le venute a gusto… Ha detto che ci terrebbe assai provare questo piacere.
MAMMA: .
La risposta di Rosanna non lascia spazio al dubbio:.
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Intanto scendo da Mamma a darle la bella notizia.
Anche lei si eccita e io di rincalzo:
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Qualche giorno. Possiamo far tutto con calma:.
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