tradimenti
Una sorpresa per la Troia
di pamyzi1
14.04.2020 |
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"Quando sposto le gambe, mi accorgo che ho la mutandina fradicia, una sensazione piacevole che mi accompagna per tutto il resto del pranzo ed aumenta ogni..."
La sveglia suona imperterrita. E presto ma devo alzarmi, ieri sera abbiamo deciso di andare a fare shopping, oggi.Svolgo le faccende domestiche mentre, mio marito, si alza si veste e fatta colazione, porta giù il cane.
Vado in bagno per una veloce doccia, mi asciugo, vado in camera apro il cassetto dell’intimo e prendo un completo, mai indossato prima, di colore vinaccio, molto sexy, lo slip è uno splendido perizoma merlettato, coordinato col reggiseno, senza ferretti, perché le mie tette, sono già abbondanti e non hanno bisogno di coadiuvanti per risaltare.
Mi guardo allo specchio e sono fiera di me, mi sento molto provocante, anche se non voglio provocare nessuno in particolare, ma mi piace sentirmi desiderabile e poi…. Non si sa mai.
Indosso una gonna stretta al ginocchio con uno spacco laterale, sopra una camicetta bianca, lascio i primi bottoni aperti senno mi stringe troppo.
Prendo un paio di calze autoreggenti a rete, con la parte superiore in merletto, di colore nero e in ultimo tiro fuori un bel paio di stivali lunghi senza tacco, dovrò camminare molto e vorrei restare comoda.
Sento il clacson suonare, è mio marito che mi intima di scendere, non vuole fare tardi
Scendo velocemente ma non prima di aver dato un po’ di trucco al mio viso, con uno splendido rossetto rosso fuoco, che mette in risalto la mie labbra carnose.
Abbiamo deciso di andare ad un outlet a circa un’ora da casa.
Appena arrivati troviamo un bar e prendiamo un caffè, e mi accorgo di aver attirato l’attenzione dei presenti , mi guardano sbigottiti, qualcuno accenna un saluto, ed io mi sento molto femmina e gratificata, devo confessare che non ho mai ricevuto attenzioni da mio marito, nonostante io sia sempre stata onesta e desiderabile … quasi non mi guarda e ora comincio a sentire il desiderio di essere apprezzata e desiderata … e magari far felice qualcuno, mostrandogli le mie qualità … ma aspetto la persona giusta.
Andiamo per negozi, troviamo tutto ciò che ci serve e in aggiunta mi fermo anche in un negozio di intimo per arricchire la già mia nutrita collezione.
Si è fatto tardi ed è ora di pranzo. Propongo la paninoteca del dell’outlet, ma mio marito non vuole mangiare un panino e propone di andare in un ristorantino di sua conoscenza.
Così ci avviamo e dopo un venti minuti giungiamo nel parcheggio del ristorante, apro lo sportello e scendo, girandomi noto un signore che, con gli occhi sgranati, mi fissa. Inizialmente, non capivo il motivo, poi abbassando gli occhi vedo lo spacco della gonna che si era aperto scoprendo la parte superiore delle autoreggenti.
Avrei dovuto sentirmi in imbarazzo, ma quella situazione, mi aveva un po’ stuzzicato. Facendo finta di nulla mi alzo, chiudo lo sportello, mi ricompongo e mi avvio al locale.
Entrati, vedendo la sala piena, veniamo accolti da un cameriere che, con un sorriso dolce e cordiale, chiede in quanti siamo, non rivolgendosi a mio marito, ma a me. Con un po’di timidezza gli rispondo solo “ tre “e ci invita a seguirlo in una saletta piccola dove eravamo solo noi.
Mi siedo di spalle, perchè non mi piace guardare la sala
Dopo poco tempo arriva lo stesso cameriere che ci aveva accolto, lo guardo meglio e posso dire che e davvero un bel ragazzo, alto moro, occhi scuri e intensi, ma quello che mi colpisce di più e il suo sorriso, stupendo e sicuro, quasi beffardo, che sapientemente non nasconde.
Mi accorgo immediatamente del suo interesse nei mie confronti. Inizialmente mi imbarazza, ma poi difronte alla cecità di mio marito, comincio ad apprezzare. Lo faccio celatamente, non voglio che capisca male, certo apprezzo ma non voglio che azzardi più di tanto.
Ordiniamo e prima di andare via, mi versa il vino nel bicchiere, rivolgendomi un altro sorriso, ma questa volta un po’più malizioso.
Ricambio per un attimo, poi sempre più imbarazzata, abbasso lo sguardo. È possibile che abbia già intuito il mio gradimento … mi devo contenere non posso mostrarmi fragile.
La prima portata è un antipastino leggero fatto di verdure grigliate e qualche bocconcino di bufala, il primo piatto manco a dirlo, è per me poi serve gli altri e prima di congedarsi mi versa altro vino. Il primo bicchiere era già andato, cerco di sedare le mie tensioni, bevendo. Anche il secondo finisce subito e mi rilassa e penso di aver sedato le mie emozioni, ma quando ritira i piatti vuoti, involontariamente rispondo al suo ennesimo sorriso malizioso con un altrettanto malizioso sorrisetto.
Non mi rendo conto di come abbia potuto farlo, ma non mi dispiace e mi sento presa, ho solo paura che mio marito possa accorgersi di qualcosa, ma quando lo guardo e vedo che sta sempre con la testa sul telefono e risponde anche a delle chiamate, capisco che non potrà mai accorgersi di nulla.
Arriva il primo e quando il cameriere mi si avvicina, volontariamente accavallo le gambe, scoprendo le autoreggenti. Vedo che il suo volto cambia espressione ma solo per un attimo e prontamente sfodera un nuovo sorriso. Fa anche un cenno di gradimento con la testa.
Il respiro si blocca, sento il cuore battere fortissimo, mi eccito, anche se so che non dovrei, ma quella situazione così strana e altrettanto pericolosa mi manda in estasi.
Quando sposto le gambe, mi accorgo che ho la mutandina fradicia, una sensazione piacevole che mi accompagna per tutto il resto del pranzo ed aumenta ogni volta che il cameriere si avvicina. Il gioco di sguardi diventa sempre più intenso e pericoloso, ma il massimo lo raggiungo quando volutamente, nel ritirare i bicchieri fa cadere un po’ di vino sulla mia gonna e fingendo di essere dispiaciuto prende un tovagliolo e comincia a pulirmi. Con molta audacia accenna una carezza sulla mia gamba scoperta … il cuore mi scoppia e la figa comincia a pulsare freneticamente, mi fa male la pancia dalla troppa eccitazione … non riesco a contenermi, bevo un bicchiere di acqua ma non serve a placare la mia sete. Tutto questo sempre sotto lo sguardo distratto, di mio marito … questo non fa altro che aumentare la mia eccitazione quella situazione ambigua e sempre più pazzesca.
In un attimo di lucidità decido di andare in bagno per darmi una rinfrescata.
Mi alzo e mi avvio. Apro la porta e ne vedo altre tre, una il bagno dei maschi, una delle femmine e una era riservata al personale. C’è un grosso lavabo dove mi accingo a lavarmi le mani e il viso, per togliere l’evidente rossore.
Mentre faccio questo sento la porta aprirsi, penso sia un altro cliente, invece è il cameriere.
Si posiziona davanti a me e mi porge l’asciugamani, io con il groppo in gola lo predo e mi asciugo, curiosa di conoscere le sue intenzioni. Curiosità presto soddisfatta quando poggio l’asciugamani sul lavabo e vedo che lui mi si avvicina e con fermezza afferra il mio braccio, invitandomi a seguirlo.
Accenno una timida reazione ma nel guardare il suo viso sicuro mi lascio andare e lo seguo.
Prende le chiavi dalla tasca e apre la porta riservata, mi fa entrare e dopo essere entrato anche lui la richiude e fa anche un giro di chiavi lasciandole nel cilindro, per evitare che qualcuno potesse entrare, si gira verso di me e si avvicina, io cerco di dissuaderlo ma non mi ascolta è sicuro di se ha capito che mi piace e anche io voglio la stessa cosa.
Mi cinge, con un braccio dal fianco e tenta di baciarmi, sposto il capo, non mi sento pronta per questo.
Lui non si scoraggia e si butta sul collo, comincia a baciarmi e leccarmi dolcemente, provo dei brividi intensi che mi fanno sussultare e scostare ma sono bloccata dal su forte braccio.
Infila l’altra mano sotto la gonna e sale lungo la gamba, lentamente arriva a toccare la mia mutandina, io non respiro più il cuore ormai va da solo.
Si ferma per un attimo alza la testa e mi guarda intensamente e mi dice, con aria beffarda: “ sei fradicia…. Allora ho indovinato che non desideravi altro che essere presa, ho fatto bene ad azzardare”.
Io resto in silenzio accennando solo un timido sorriso di puro imbarazzo.
Continua a baciarmi sul collo e sento la mutandina spostarsi e in un attimo sento anche le sue dita accarezzarmi l’ormai scoperta figa, e quando ci infila un dito dentro non posso trattenere, un sussulto di piacere e mi esce dalla bocca anche un timido: “ohhh”.
Ormai sono in suo possesso e questa sensazione mi fa eccitare ancora di più, eccitazione che aumenta quando in un attimo di lucidità penso a mio marito li fuori, seduto al tavolo, ignaro di cosa io stessi facendo e di come sto godendo e di come godrò, quando il mio seduttore, mi scoperà con il suo enorme bastone.
Ormai presa dalla forte eccitazione stendo la mano e comincio ad accarezzare la sua natura, lo faccio per un po’ ma non sono soddisfatta voglio sentire il suo calore, freneticamente tento di sbottonarlo ma non ci riesco, lui capisce la mia difficoltà, si ferma, toglie la mano dalla figa, lasciandomi una sensazione di vuoto, si sbottona velocemente e lascia cadere giù i pantaloni stessa cosa fa con i boxer, così liberando in tutto il suo splendore quella enorme bestia che si ritrova fra le gambe. Per un attimo mi sofferma sorpresa ad ammirarlo era cosi grande, liscio e dritto, dalla forte erezione, puntava verso l’alto.
Non perdo più tempo e mi ci fiondo su con le mani, comincio a segarlo, il piacere pervade tutto il mio corpo inerme che comincia a desiderare di più.
Lascio la presa, mi giro alzo la gonna tenendola su con una mano, con l’altra mi appoggio sul lavabo difronte a me. Lui capisce che è arrivato il momento di scoparmi, così si avvicina e punta la cappella fra le mie grandi e gonfie labbra vaginali.
Mi preparo, con un po’ di timore, si perché non avevo mai preso un cazzo così grande e avevo paura di farmi solo male, ad accogliere quell’enorme cazzo.
In un attimo di lucidità mi rendo conto che e meglio se lui indossi un preservativo, non posso farmi scopare da uno sconosciuto senza precauzioni e prego, fra me e me che lui ne sia in possesso, perche' non voglio fermarmi sono troppo eccitata per dovermi fermare e magari accontentarmi di un pur bello ma semplice pompino.
Mi alzo e mi volto e con aria di timore, gli chiedo se ha il profilattico, lui mi guarda con aria sicura e con un bel ghigno sul viso e mi dice che c’è l’ha in tasca, gli dico di prenderlo in fretta, lo fa e me lo porge io senza perdere tempo con i convenevoli apro l’involucro, lo tiro fuori e dopo aver trovato la posizione giusta, lo pongo sul suo cazzo. Faccio un po’ di fatica a farlo scivolare, perché il cazzo e molto grande e non entra facilmente ma non mi perdo d’animo e come una navigata donnaccia, lo tolgo mi abbasso sulle ginocchia e insceno un veloce pompino attenta a lasciare un po’ di saliva su tutta l’asta. Mi rialzo e riprovo a infilare il preservativo, la mia intuizione e stata giusta mi e stato più facile posizionarlo e dopo una rapida sega mi giro di nuovo alzo sempre la gonna tenendola su con una mano e con l’altra mi appoggio nuovamente al lavabo e lo invito a fare presto, in fondo non abbiamo molto tempo, siamo pur sempre nel bagno di un ristorante e con mio marito di la che mi aspetta.
Non si fa pregare e in un attimo e vicinissimo alla mia figa con aria tremante lo intimo a fare piano lui mi accontenta e dolcemente comincia ad entrare.
Sento la figa dilatarsi man mano che lui entra dentro mi sento piena ed allargata, stranamente non avverto alcun dolore ma solo forte piacere, saranno i miei abbondanti umori che facilitano lo scivolamento.
Il massimo del piacere lo raggiungo quando sento che il cazzo è tutto dentro, me lo sento nella pancia, sono pienissima e questo mi manda fuori di testa, sensazione che aumenta quando lui comincia a sbattere e più i movimenti si intensificano e più godo. Comincio a mugolare, lui capisce il mio piacere e sbatte sempre più forte, comincio ad urlare non riesco a trattenermi sono ormai in preda ad una forte emozione mai provata prima, amplificata dal momento, dalla condizione e sempre dal fatto che mio marito e fuori, un mix di piacere e timore che mi provoca un piacere indescrivibile, solo chi l’ha provato può capire.
Lui mi mette una mano sulla bocca per evitare che qualcuno ci sentisse e continua a pompare, avverto il suo piacere ed anche questo mi porta un senso di soddisfazione, finalmente sono riuscita a deliziare qualcuno con le mie doti, fin lì nascoste, mi volto per un attimo e vedo il suo sguardo perso nel nulla intento solo a godere, sorrido e continuo a godermi il momento, interrotto da lui che con risolutezza sfila il cazzo dalla figa e si tira un po’indietro, inizialmente non capisco cosa fosse successo ma mi rendo conto quando mi giro e lo vedo mettere della saliva sulle dita di una mano, sgrano gli occhi e apro la bocca, ho realizzato che vuole anche il mio culo. Intimorita lo prego di non farlo ma lui non mi da ascolto, mi passa le dita insalivate sul buchino e comincia a massaggiarlo e anche se avverto un certo piacere continuo a dissuaderlo ma lui e ormai deciso a soddisfare la sua voglia. Mi allaga con una mano le natiche e punta la cappella sul buchino io cerco di sottrarmi ma con l’altra mano mi tiene bloccata, e convinto che mi piace e chela mia resistenza e una cosa normale.
Continuo più timidamente a fermarlo ma l’unica cosa che mi limito a fare e semplicemente dire: “ no no no ti prego no dai mi farò male nooooooooo hoo ho”. Non mi sente neppure e comincia ad entrare, lascio, con la mano la gonna e la posiziono sul suo ventre per frenare la sua spinta.
Non serve a nulla perché con una spinta secca fa entrare il resto del cazzo, sento il culo dilatatissimo e indolenzito e anche un forte bruciore, lo prego di restare per un po immobile, tento di abituarmi a quella dimensione, ad un tratto passo dal dolore ad una piacevole sensazione e inizio a muovere il culo, un chiaro invito a farmi pompare, lui accoglie l’invito e prima dolcemente va avanti e dietro poi consapevole del mio gradimento inizia a pompare più forte. Sento il culo collassare ma ormai sono in preda ad un enorme piacere e non voglio che si fermi anzi lo incito a spingere più forte non sono pi in me e l’unica cosa che mi esce dalla bocca sono dei tremanti: “ siiiii daiiii siiii cosiiiii scopami daiiii mi piaci daiiii stallone no fermarti siiiiiii uuuuhhhhh che bello daiiiii spingi spingi “.
Questo mio godimento loporta ad arrivare al massimo piacere, sento il suo cazzo gonfiarsi e pulsare, capisco che sta per sborrare, ma proprio in quel momento si ferma tira fuori il cazzo lasciando una voragine fra le mie natiche, sfila il preservativo e con il fiato corta, dalla fatica, mi dice che vuole sborrarmi in figa.
Sono troppo eccitata e mi piace tantissimo sentire la sborra calda invadermi la figa desiderio che mi ha accompagnata per tantissimo tempo, sono tentata dall’accontentarlo, ma mi rendo conto che non e possibile allora gli dico di no e di sborrare sul culo.
Li annuisce e dopo una brevissima sega poggia il cazzo sulla parte alta del mio culo e comincia a sborrare, i primi schizzi mi sporcano la gonna e il resto si posa tutto li sul mio culo.
E tantissima, la sento colare lungo il solco delle natiche attraversa il buco ancora dilatato, e corre verso la figa dove mischiata ai miei umori comincia a gocciolare a terra e una parte cola lungo le gambe fino a posarsi sulle auto reggenti macchiandole tutte.
Quando mi rendo conto che ha finito prendo la borsa vicino a me rovisto dentro e tiro fuori un pacco di fazzolettini di carta, che porto sempre con me per andare in bagno. Ne prendo un paio e li paso a lui, ma non li prende ed io sorpresa cerco di capire il perché, dubbio immediatamente tolto quando afferra la mia mutandina, con un colpo secco la strappa e inizia a sfilarmela io favorisco il movimento, sono troppo felice ed appagata per arrabbiarmi.
Lui la tira su e si ci pulisce il cazzo, nel frattempo io mi sono voltata e vedere quella scena mi fa eccitare nuovamente, tanto che gli afferro la mano e lo fermo e con un sorriso malizioso gli dico: “ fermo , ci penso io “.
Mi inginocchio tiro fuori la lingua e comincio a pulire sapientemente tutto, parto dalla cappella e scendo lentamente lungo l’asta, risalgo sempre lentamente, spalanco la bocca più che posso e con molta difficolta me lo infilo dentro e mi fermo solo quando sono sicura di aver pulito fino all’ultima goccia, alzo la testa e con aria maliziosa tiro la lingua fuori e la passo sulle labbra e poi ingoio tutto.
Questa scena lo lascia di stucco ma poi mi mette una mano sulla testa e mi accarezza in segno di gratitudine io invece per la stessa gratitudine gli accarezzo le gambe e le palle .
Restiamo così ancora per un attimo poi realizziamo che è tempo di darsi una scrollata.
Io mi alzo prendo i fazzoletti che avevo preso per lui alzo la gonna poggio il culo al lavabo allargo le gambe e li passo sulla figa, in un attimo si inzuppano e li devo cambiare, ne prendo altri e continuo a pulirmi poi ne passo un po’ anche sulle gambe e sul culo, poi prendo dalla borsa delle salviettine umidificate e mi do anche una rifrescata su entrambi i buchi, indolenziti e ancora aperti, poi tento di ripulire anche le autoreggenti e quella parte di gonna schizzata all’inizio.
Arrotolo tutto e li butto nel cestino vicino, raccolgo da terra la mutandina sporca e la metto in un sacchetto e in borsa, mi abbasso la gonna, nel frattempo anche lui si è ricomposto, ci scambiamo una bacio profondo e poi lui si gira verso la porta, la apre si affacci per vedere se e tutto libero ed esce, esco anche io ma entro subito nel bagno delle donne, mi siedo sul vaso e faccio una bella pipi, non potevamo mica uscire insieme e poi mi serve anche per trovare una scusa con mio marito, nel caso si fosse accorto della mia prolungata assenza.
Sono pronta ed esco avviandomi al tavolo ripetendo nella mia mente le parole che avevo pensato, ma una volta al tavolo vedo mio marito ancora parlare al cellulare, non si era neppure accorto della mia assenza.
Mi siedo e per un attimo rivivo tutte le scene e le emozioni provate, sento un leggero fastidio perchè non ho più le mutandine ma non mi importa mi aiuteranno a pensare, durante il viaggio di ritorno a tutto ciò che avevo vissuto.
Con aria stizzita intimo mio marito a chiudere la telefonata e a pagare il conto, si era fatto tardi volevo tornare a casa per darmi una bella rinfrescata indossare un nuovo slip e mettermi comoda.
Ci alziamo dal tavolo e ci accingiamo ad uscire e alla porta incontro il mio amico cameriere che prima saluta con la mano mio marito poi si volta verso di me e con il suo solito sorrisetto malizioso dolcemente saluta anche me ed accenna un silenzioso, grazie, lo ringrazio anche io e andiamo via.
Quando mi siedo in macchina sento un bruciore piacevole ad entrambi i buchi, li sento diversi, sento la figa ancora aperta e un grande vuoto che mi porterò per tutto il viaggio ma anche per il resto della serata e non nascondo che quella bella sensazione è rimasta anche per il giorno successivo, ed ogni volta che restavo sola rivivevo attimo per attimo quei momenti e non disdegnavo una dolce toccatina che mi regalava una bellissima sensazione.............per commenti............. [email protected]
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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