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Due Inguaribili Puttane


di pamyzi1
01.02.2021    |    5.050    |    1 9.7
"Dolce bambina che sei, proprio una brava puttanella !" dice, mentre succhia il dito intriso degli umori di lei..."
Non faccio la puttana, ma lo sono nell'anima, perché mi piace. Non è un problema di soldi, ma anche...
Con ciò intendo dire che sarebbe pura ipocrisia affermare che preferisco la catena di montaggio per un salario da fame, piuttosto delle migliaia di euro che possono scaturire da pompini e prestazioni particolari.
Stasera ci siamo incontrate, io e Lory, nel locale più trendy della città, quello che lei stessa, puttana almeno quanto me e che cornifica il marito a tutto spiano, preferisce e definisce "il bordello di lusso".
Sono con Loredana, l'amica milf di cui ho parlato in "Samy, il sesso senza limiti 4" e ci stiamo scambiando effusioni, senza tener conto di chi ci guarda.
A noi piace divertirci e fare nuovi incontri insieme, per cui, quando lo vediamo, almeno io, gli rivolgo uno sguardo da maliarda.
Egli ci nota, si avvicina e ci dice che viene qui, perché le ragazze hanno due grosse qualità: sono belle e non ti appartengono, basta offrir loro una bottiglia di champagne, qualche sigaretta di quelle buone (Marlboro o erba?) e diventi il loro idolo. Ti passano la mano tra i capelli, ti infilano le unghie sotto la camicia, ti sfiorano la patta che si gonfia, e iniziano a sussurrarti oscenità nell'orecchio.
Raccogliendo la palla al balzo, gli dico:
"Sei troppo carino, posso farti un pompino?"
Egli sorride alla mia esplicita proposta ed io, rivolta a Loredana:
"Hai visto quant'è carino? Sono proprio curiosa di vedere che faccia fa mentre mi viene in bocca. Prendigli una mano e infilala nelle mie mutandine; fagli sentire quanto sono bagnata. Ho il clitoride che vibra... lo senti, con il dito, come pulsa?"
Lory non si è fatta ripetere la proposta: mi ha piantato un dito, il medio, nella vagina più che lubrificata; sembra ci fosse della crema scivolosa.
Mi piacciono le mani grandi del tizio e penso che, se tanto mi dà tanto, il suo cazzo sarà duro da succhiare e abbastanza lungo da prendere fino in fondo.
Lo sento rigido al tocco della mia mano e creo ulteriore momento di libidine, mordicchiando le labbra di Lory. Le lecco ed ingoio la saliva che ha il retrogusto della vodka appena bevuta, le insinuo la lingua in bocca e lei affonda la sua nella mia.
La mia lingua si è trasformata come un cazzo: la lecco e la penetro; gliela passo su guance, collo, occhi, sento che emette sospiri lievi, ed avverto il desiderio che sono riuscita ad instillarle. Allungo una mano sotto la sua gonna... sono certa che se lo aspetta: lo vuole il suo protendersi verso di me. Con l'indice le pratico alcuni giri sulle labbra della figa che sento vibrare e, nel contempo, la vedo socchiudere gli occhi e stringere il labbro inferiore, umido, tra i denti. Non c'è niente da fare: è proprio più puttana di me.
Il tizio guarda piuttosto stupito da tanta disinvoltura: allora decidiamo di far crescere ancor più la nostra eccitazione, prima di dedicarci completamente a lui.
Lory scosta le spalline del reggiseno. Il balconcino di pizzo lascia intravedere due capezzoli dritti e grossi come fragoloni. Io glieli stringo tra indice e pollice e, poi, a turno, tra le labbra, tra i denti. Le lecco l'incavo del collo; so che prova brividi, quando le affondo tutta la lingua nell'orecchio.
Il tizio ha il pacco che scoppia, ma deve soffrire ancora: vogliamo che gli tiri fino al dolore fisico.
La mia bocca ora scende sul ventre di Lory, le disegno piccoli cerchi nell'ombelico. Poi scendo decisa verso la sua figa, completamente depilata.

"Ti piace?" chiedo al lui, mentre gliela mostro e gli racconto che l'ho aiutata io, nel pomeriggio, a renderle la figa pulita e liscia come una pesca.
Abbiamo fatto il bagno assieme; le ho lavato energicamente le parti intime. Una volta uscite dalla vasca e, mentre stavamo vestendoci, ho avuto un'irrefrenabile voglia di passare la lingua tra le labbra della sua figa e, così, le ho strappato di dosso la gonna, che aveva già indossato con tanta cura. Lei, mostrando sorpresa, mi ha chiesto:
"Che intendi fare? Sei sempre la solita ninfomane", diceva questo ridendo e, forse, già immaginando quello che avevo in testa, ed ha lasciato fare.
Aveva ancora addosso gli slip ed erano divenuti madidi di succhi vaginali.
Allora le dico:
"Tu, però, sei una zoccola di prima categoria. Ti bagneresti anche se fosse il postino a farti delle avances", sbotto a dirle.
E lei, senza darmene avviso, mi sbatte sul divano, supina, e mi ha piazzato la figa sulla bocca, ancora coperta dagli slip. Avevo le braccia immobilizzate sotto le sue ginocchia. Potevo agire con la sola lingua; al terzo tentativo l'ho penetrata con almeno tre cm. di lingua. Pochi, direte, ma il clitoride era in fiamme e sentivo i suoi gemiti sotto i colpi che le assestavo. Mi ha inondato il viso di umori; speravo non venisse così in fretta, ma l'eccitazione era davvero tanta. Approfittando dei suoi spasimi, l'ho girata alla pecorina. L'ho leccata da dietro, ma era solo un pretesto per prepararla ad altro.
L'ho condotta nella cucina e lì, sul tavolo, senza che avesse modo di ribellarsi, le ho ostruito la figa con un cubetto di ghiaccio e, dato che si vanta di esser un'ottima cuoca, le ho proposto un dessert alla frutta per la nostra intima merenda.
"Deve sapere di te, dei tuoi odori e sapori - le ho detto - sei pronta?"
"Tu sei pazza... cosa vuoi fare?"
"Chiedi troppo e godi ancor più... che ne dici di una bella macedonia?"
Le infilo una banana senza buccia in quel foro di carne rossa e gonfia. Entrava ed usciva con la scioltezza di una guaina viscida.
"Non crederai di cavartela così, grande troia? Su, rispondi, cos'altro metteresti in questa macedonia? Uva, mele, pere, fragole, che altro? Ti è andata male, perché ho tutto questo in frigo".
La mela aveva sortito l'effetto solletico: ruvida e fredda l'ha fatta gridare prima piano, poi più forte. Ma la vera stranezza sono stati gli acini d'uva che le infilavo e lei espelleva come proiettili.
"Vedi che, dopo, dovrai mangiarla...?!"
Avevo aggiunto della panna liquida sulle piccole labbra devastate, per poi leccarla in modo convulso, fino a farla venire una seconda volta, orgasmo che ha esternato con un urlo, che le ha squarciato la gola.

Il tizio, rivelatosi come Maurizio, ci ha detto:
"Credo che siate due lesbicone non male; che ne dite di spostarci a casa mia? Vi compenserò con 200 euro, 100 per ciascuna", davvero poco, pensai tra me e me, ma l'importante era che ci aveva intrigato entrambe.
Appena a casa sua, Maury infila un dito nella figa di Lory, passandolo poi sulla sua lingua.
"Che brava e... dolce bambina che sei,proprio una brava puttanella !" dice, mentre succhia il dito intriso degli umori di lei. Intanto gli avevo sfilato i pantaloni e scopro il suo cazzo davvero imponente e mi viene da pensare: "Che bello...!" sento i crampi in vagina... aiuto... e, quindi, mi faccio largo tra le sue gambe con la bocca ed il naso. Aspiro il suo odore acre, di sesso. E' un attimo: apro la bocca e comincio a leccare e succhiare. Lecco piano il prepuzio, turgido, che inizia ad emettere il precum, che vedo filare fra la cappella e la mia lingua.
Poi mi stacco e dico:
"Dai... fotti questa puttana della mia amica... non vedi che non aspetta altro?"
Non me lo fanno ripetere una seconda volta.
Lory, ormai completamente nuda, si sdraia sul letto a gambe aperte. Scorgo il luccichio dei suoi umori tra le labbra della figa, che sembra una bocca desiderosa di baci. Mi siedo accanto a loro e mi accarezzo adagio.
Pian piano vedo il palo di Maury affondare nella vagina e scomparire in essa, inghiottito.
"Guardaci fottere, Samy... guardaci fottere" ripete Lory con la voce tremante di libidine, per poi riprendere:
"Fatti un ditalino, guardando come fotto con Maury".
La schiena del maschio si alza e si abbassa nel movimento decisamente osceno e le sue mani afferrano il culo di lei per sostenere dal disotto il galoppo della chiavata.
Allora mi fiondo a prendere, dalla borsa di Lory, il suo cellulare e chiamo il marito.
"Ciao, sono Samy, l'amica di Loredana... lo sai che hai una moglie grande "puttana"? In questo momento ti sta facendo "cornuto" con uno sconosciuto, che pagherà entrambe come due puttane. Sei contento? Ti piace? Allora segati, perché ti faccio sentire come gode quella che credi di conoscere come moglie, ma, in realtà, è una grande "Zoccola".
Mi sposto con il cellulare e lo avvicino ai due chiavatori. In quel momento, ella dice: "Fotti, caro, fotti... chiavami tanto, mentre Samy ci guarda... fammi godere molto... oh sì, il dito nel culo?... sì così... INCULAMI...".
Era quella la scena che si svolgeva sotto i miei occhi, ma era anche ciò che poteva agevolmente prefigurarsi il marito di Loredana, udendo, in viva voce, le parole che essa rivolgeva al suo chiavatore.
Il mio ditalino, allora, diventa sempre più frenetico perché sento Lory che sbatte la figa contro di lui come un'ossessa, mentre continua a parlare:
"Vengo... tra poco vengo, Maurizio... sto per venire tanto... chiava, caro...
fa vedere a Samy e sentire al cornuto di mio marito come mi rompi la figa.
Dai... ancora un po'... che vengo... godo... oh, Dio... godo... ancora più forte... GODOOOOOOO"."La senti come gode la "zoccola"? - sottolineo al marito dell'amica - Evidentemente vuole dare il meglio di sé, perché lo sconosciuto ci ha pagato scambiandoci per puttane da strada".
Al che lui: "Oh, Samy, non puoi immaginare il regalo che mi hai fatto chiamandomi e mettendomi a parte di una estemporanea chiavata di mia moglie. Lei, tra gli amici ed i conoscenti del quartiere, è considerata "puttana", ma addirittura "da strada", questa proprio mi mancava. >Ti prego, rimandamela a casa ben farcita, sia davanti che dietro, perché voglio ripulirla con la lingua".
"Eh, no, amico mio. Adesso la ripulirò io, davanti e dietro;la mia amica puttanella, ti prometto che la prossima volta, potrai farlo tu. Contento Cornuto?".........................commenti ............................ciccina5551@gmail.com-------------------------------



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