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MARILENA ( 2 parte )


di LISAGARL
17.01.2013    |    15.908    |    3 9.4
"Lo smanetta, lo strizza; come a volermi fare una sega..."
Ormai si era creata una bella intesa con Marilena, quasi tutti i sabati sera li trascorrevamo insieme o in discoteca o al Pub.
Un giorno mi telefonò chiedendomi se volevo accompagnarla a fare shopping. Ci andai volentieri, ci fermammo a mangiare fuori. Mentre si gustava il bel pezzo di pizza, mi fece notare il negozio di INTIMISSIMI, teneva esposto un bel completino intimo molto sexi.
- Ti piacerebbe averlo, mi disse
- Spiegati meglio, gli risposi
- Voglio farti un regalo, finiamo di mangiare, e andiamo.
- Non devi
- Certo che devo, da quando ti frequento mi stai ridando una seconda vita, te lo devo.
- Entrammo e la commessa, una bella ragazza sui venticinque anni, ci accolse chiedendoci cosa poteva fare per noi, pensai, so io che farei a te, Mari gli disse che voleva vedere quel completino in vetrina, la commessa gli chiese la taglia.
- Scusami ma non è per me, è per la mia amica.
- Ok una terza dovrebbe andare, rivolgendosi a me.
- Sì una terza.
Pagammo e uscendo la commessa rimase a fissarci, mi girai e gli lanciai un bacio.
Un paio di giorni dopo, mi telefono Marilena invitandomi a cena da lei, era sola i genitori erano partiti per le Marche.
- Dai vieni da me e indossa quel completino dell’altro giorno, accettai l’invito.
Suono e mi viene ad aprire, un vestito corto elasticizzato bianco, non indossa il reggiseno.

- Lisa sei bellissima, adorabile
- Davvero mi trovi così bella? Sono contenta che ti piaccia.
- Dai entra è tutto pronto,
- Cavolo hai preparato tutto, non hai dimenticato nulla, pure l’aperitivo.
Occupiamo posto, spero che questa sia una serata indimenticabile, lo sai, per il mio amore mi butterei anche nel fuoco.

Dopo l’aperitivo mangiammo a sazietà tutto squisito, cucinato proprio ad arte, una cena a base di mare.
Dopo aver preso un goccino di grappa, andammo in salotto, inutile aggiungere che entrambe, eravamo alle grette.


- Lisa metto su un po’ di musica, ti va?
- Certo ci mancherebbe, mi piace molto ascoltare musica.
- Vogliamo ballare insieme
- Sì, senza di altro
Marilena si alza e viene verso da me, le vado incontro. Lei allunga le braccia e mi circonda la vita, appoggio le mie sulle sue spalle, incominciamo a ballare ci fissiamo occhi puntati.
I nostri corpi si avvicinano quando sento il contatto dei nostri seni attraverso il vestito, costato la durezza dei suoi capezzoli, i miei non sono da meno. Il suo monte preme contro il mio. Marilena essendo più bassa di me, ma indossando sandali tacco 12inizia a baciarmi sul collo, ho un brivido, arriva al mio orecchio sussurrandomi.
- Sei bellissima, Lisa sono innamorata di te fin dal primo giorno che ti ho vista. Mi sei entrata nel sangue.
Quelle carezze mi piacciono, brividi percorrono il mio corpo, la mia cosina inizia a fare le bizze, avvicina le sue labbra alle mie e mi bacia tira fuori la sua lingua e la introduce nella mia bocca, cercando la mia lingua.
Le nostre lingue s’incontrano, s’incrociano s’intrecciano, ormai la mia fica è un lago in piena.
- Lisa andiamo in camera
Percorrendo il corridoio lei va avanti, la seguo penso dentro di me: Lisa ma che cazzi stia facendo, ti vuoi innamorando di una donna, questo non è più sesso, è amore, non voglio innamorarmi. Siamo due donne ed io non sono lesbica, ho avuto incontri ma solo di sesso non di amore, devo stare attenda a non ferirla, Marilena è troppo presa da me.
Una volta raggiunta la camera, si ferma facendomi entrare, lei è dietro di me, mi stringe baciandomi ancora sul collo e palpandomi il seno, questa cosa mi spiazza, è il mio punto debole, poco dopo il vestito scivola via, sono in intimo.
- Lisa questo completino ti sta che è una meraviglia, poi sbottona il reggiseno liberando le tette, lentamente arriva al perizoma e inizia a giocare con la fica, in un baleno resto con solo le calze autoreggenti.
Velocissima si denuda, indossavo solo il vestito niente intimo la porcellina.
Schiaccia il seno contro la mia schiena facendomi sentire i capezzoli duri, si gira e ci uniamo in un profondo bacio, la lingua si cercano, si coccolano, lei me la prende tutta in bocca, me la succhia a modo di pompino.
Una sua mano scende raggiungendo il mio sesso. Allargo le gambe, sento le dita farsi largo fra le grandi labbra, raggiungendo il clitoride durissimo. Lo smanetta, lo strizza; come a volermi fare una sega.
Questo movimento mi porta ad avere un primo orgasmo.
- Lisa sei adorabile, sono contenta che goda con le mie mani, sei morbida, non resisto più. Voglio assaporare il tuo seme con la bocca.
Ci sdraiamo sul letto, lei si mette in ginocchio fra le mie gambe. Le allarga e inizia a leccarmela,
- Mari continua lì mi piace, ti prego non smettere, è tanto bello.
Le sue labbra sono sul mio clitoride, lo bacia e lo prende in bocca. Lo lecca. Blocca le labbra intorno al clitoride e con la lingua lo stimola. Pare che stia facendo un pompino. L’orgasmo mi prende, i miei umori invadono la sua bocca lei li beve.
Poco dopo avermi prosciugata la fica, con la lingua risale lungo il mio corpo strusciando il suo contro il mio. Raggiunge la mia bocca ora sono io che infilo la lingua raccogliendo i residui dei miei umori.
- Mari, sei stata magnifica, mi hai fatto godere in un modo straordinario.
- Sono contenta che ti sia piaciuto
- Altro che, se mi è piaciuto, ora tocca a me.
Le infilo la lingua in bocca. S’incrociano, con le mani le stringo il seno.
Struscio il mio corpo sul suo scendendo all’altezza delle sue tette, con le dita stringo i capezzoli e li strizzo, lei geme avvicino le labbra e lo lecco, incomincio a succhiare.
Mentre lecco e succhio una mano, raggiunge la sua fica, grondante di umori.
Si fa strada e la penetrano, tre dita sono dentro di lei, inizio a scoparla, aumento il ritmo Sta godendo. Non mi fermo aumento il movimento, una serie di orgasmi si susseguono uno dietro l’altro, è un lago. Con un rapido movimento porto la testa tra le sue gambe, tolgo le dita sostituendole con la lingua.
Lecco e mi gusto quel succoso nettare che fuoriesce, Lo ingoio. Marilena sembra di impazzire mugola e urla, per il piacere che le sto procurando, il corpo s’irrigidisce, un nuovo orgasmo la assale, e nuovi umori raggiungono le mie labbra . dopo pochi minuti un urlo esce dalla sua gola, le sue mani afferrano la mia testa e la spingono con forza contro la sua vagina, contemporaneamente non la sento più, alzo gli occhi e la vedo rilassata sul letto ansimante.
Continuo nella mia opera, le lavo la figa con la lingua dentro e fuori, ingoio tutta la sua produzione di miele . poco dopo apre i suoi stupendi occhi che sprizzano felicità, prende le mie mani tra le sue, sorridendomi.
- Lisa, sei stata magnifica. Soltanto tu sai farmi provare certe emozioni, neanche da sola ci riesco, mi hai distrutta, ti amo. Dimmi che non ci lasceremo mai.
- Mari sono felice per te, anche tu mi fai godere in un modo pazzesco, però non posso dire che ti amo, non so neanche cosa significhi per me l’amore con la a maiuscola perdonami. Posso dirti solo che mi piaci e che stare tra le tue braccia stringere il tuo corpo tra le mie è qualcosa di favoloso.
Si avvicinò baciandomi sulla bocca.
- Perdonami, sono stata troppo veloce a dire certe cose, forse ero talmente presa dal godimento. Ti prego resta a dormire da me. Ho una sorpresa per te.
Esauste andammo a fare una doccia.
Durante la doccia ci alterniamo a lavarci i corpi. Sentire le sue mani percorrermi il corpo mi danno un’emozione favolosa, non andiamo oltre, ci baciamo spesso ma restiamo nel limite.
Ritornate in camera, nude, lei mi propone di prenderci una bibita fresca, entrambe ci rechiamo in cucina, ancora sempre nude, percorrendo il corridoio ci abbracciamo come due amanti, mi piazza una mano su una natica palpandomela.
Arrivati in cucina, apre e chinandosi mi mostro il culetto, resto stupefatto, non mi ero accorta che teneva infilato nell’ano un piccolo cuneo.
- Cavolo, quando te lo sei messo quel coso?
- Mentre ti stavi asciugando, ti piace?
- Non ho parole,
- Sai amore mio, voglio un buchetto elastico come il tuo, da quando mi hai fatto provare certe emozioni, non resisto più, ogni occasione è buona per infilarmi qualcosa dietro.
- Sei matta.
Bevemmo e ritornammo incamera, si sdraio a pancia giù e con le mani le allargai le chiappe, iniziai a giocare con quel dildo, notai che il forellino era abbastanza aperto, le accarezzo le chiappe, comincio a leccarle il sedere liscio come la seta, lei inarca la schiena ed apre le gambe per offrirsi meglio, la sento gemere come una troia ad un punto le infilo tre dita nella fica bagnatissima, le sue cosce si stringono alle mie avide mani, quasi a volerle intrappolare, si struscia e ansima, eccitata dalla situazione tre dita nella fica e il pollice nel culetto, avanti e indietro facendola impazzire dal piacere.
La mia bocca è sul buchetto, la lingua guizza all’esterno e poco dopo centra il bersaglio, lo lecco e lo penetro il più possibile, ormai è abbastanza elastico.
- Aspetta, ora ti farò impazzire dammi il tempo di andare a prendere il mio amichetto, nella borsa.
Tornai tenendo in mano il dildo nero che mi aveva regalato Claudia, alla vista gli s’illuminano gli occhi.
- Tenevi in borsa questo meraviglioso cazzo e non lo hai preso prima.
- Scusami ma volevo esserne certa che lo volevi.
Tenendolo nella mano lo accosto alla sua bocca, inizia leccarlo, poco dopo mi pongo dietro di lei inizio a giocare passandolo tra la fica e il culetto.
- Lisa aspetta ho paura che mi faccia male, vado in bagno a prendere del gel.
- Ok forse è meglio
Ritorna mettendosi di nuovo a pecorina, spalmo un po’ di gel e infilo due dita nel buchetto, poco ne spalmo ancora un po’ sul cazzo, lo avvicino al buchetto.
Al contatto s’irrigidisce dicendomi
- Lisa fai piano
- Sarò delicatissima lasciati andare,
Spingo emette un piccolo grido di dolore
- Tutto a posto continuo?
- Non fermarti, continua a spingere
Il muscolo incomincia a cedere il glande è passato si fa largo, meraviglioso vedere il dildo quasi tutto dentro, mi soffermo per farla abituare, ancora un po’ e ora finalmente è tutto dentro.
Inizio a incularla lentamente, il gioco ormai la presa, le piace, il forellino si è adattato al pene, mi viene in mente una delle mie, gli chiedo di cambiare posizione, lei si sdraia le vado su a modo di sessantanove, tenendole le gambe ben alzate ed essendo più alta di lei, posso stare benissimo con la fica sulla sua bocca e con le mani ritorno a muovere il cazzone nel suo culo, impressionante, entrambe stiamo godendo, si avventa sulle mie tette baciandole. I capezzoli sono duri dall’eccitazione, me li morde, ricambio inculandola e spesso leccandole il clito gonfio.
Lo succhio, a modo di pompino, Marilena è in preda a violente convulsioni. Uno spruzzo le esce dalla fica, colpendo la mia bocca.
- Stai squartando anche te. Hai visto?
Non mi risponde, è in estasi, con la lingua raccolgo quei gustosi spruzzi di liquido e li ingoio.
Alla vista di tutto ciò godo pure io, ho la fica in fiamme, sfilo il cazzo dal culetto di Marilena e lo avvicino alla sua bocca, la mia è li tiro fuori la lingua e ci baciamo, lecchiamo il dildo incurante di tutto.
Siamo sfinite, ma nonostante tutto voglio provarlo, lei è esausta, mi metto in ginocchio e mi penetro con il cazzo, pochi movimenti e me ne vengo come una scolaretta.
Appagate e distrutte ci addormentiamo.





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