incesto
LUNEDI' MATTINA ( corro da ZIO)
di LISAGARL
11.09.2012 |
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"La fica è un vero lago, infila due dita in profondità facendole andare avanti e indietro, poi le tira fuori e punta il culetto, introducendole profondamente..."
Lunedì mattina saluto mia madre e uscendo da casa, incrocio mia zia, mi saluta a mi dirigo al negozio al campeggio.Sono quasi arrivata, quando mi accorgo di aver lasciato a casa la cassetta della banca, dove tengo le chiavi e naturalmente, il denaro, mi arrabbio con me stessa, ma, purtroppo non posso fare nulla devo tornare indietro, per fortuna vi è poco traffico.
Giunta sotto casa, ormai era trascorsa più di un’ora, l’auto di mia zia ancora stava lì parcheggiata, di solito fa un saluto e scappa, gli occhi mi vanno a finire sul finestrone della sala, di solito a quell’ora è sempre aperto per fare arieggiare l’appartamento.
Molto curiosa, salgo, una volta vicino al portone, sento della musica provenire dall’interno, anche questo molto strano, poiché mia madre mi ha sempre sgridato di avere il volume alto, accosto l’orecchio ma non sento altro che la musica, da buona figlia di putt…. Che sono infilo la chiave e lentamente faccio scattare la serratura, lentamente apro e in un baleno mi si presenta una scena che non avrei mai immaginato.
Lei, con mia zia nuda a modo di sessantanove e di spalle alla porta Samir che sta scopando mia zia.
Rimasi nascosta a origliare, quando poco dopo sentii dire da mia madre.
- Che ti dicevo, hai visto che cazzo che ha, può sostituire in pieno quello del tuo ex.
- Si avevi ragione, perché non ti ho dato retta dalla prima volta.
- Il tuo ex maritino non è da meno ma Samir ha qualcosa di più.
- Ti ricordi che belle trombate che ci siamo fatte?ora devono assolutamente ritornare, recupererò con questo mandrillo.
Non potevo crederci, la zia e mia madre si dividevano lo zio, una mista rabbia eccitazione mi stava crescendo dentro, quando vidi sparire tutto il cazzo nella bocca di mia madre rimasi senza fiato, un cazzo di 24 cm quasi completamente nella sua bocca.
Ormai la paura di essere scoperta prese la supremazia su tutto, lentamente uscì e richiusi la porta senza far rumore.
Presi l’auto e chiamai lo zio, mi rispose dicendomi che stava al mare a casa sua, gli chiesi se disturbavo, avevo bisogno di un parere, rispose che mi avrebbe attesa a braccai larghe, il porco forse presagiva in una scopata.
Ignorando i limiti di velocità giunsi a casa dello zio, mi stava ad attendere sotto la veranda, era in costume, quando lo vidi, mi s’illuminarono diverse lampadine, ma la rabbia della scoperta soprafece il resto.
- Ciao Lisa a cosa devo la tua visita?
- Siediti e ascoltami bene, stai da solo?
- Certo chi dovrebbe esserci
- Ascoltami voglio la verità su quello che andrò a chiederti.
Feci un respiro profondo, non sapevo da dove iniziare.
- Zio quando stavi con la zia, hai avuto relazioni con altre donne?
- Non credo che ti possa interessare la mia vita privata, cara Lisa.
- Zio, allora non hai capito, rispondi a ciò che ti chiedo.
- Ok, si ne ha avuta qualcuna ma solo sesso e niente più.
- Ascoltami queste donne che hai avuto io, le conosco?
- Rimase a pensarci, ma dopo, Lisa, dove vuoi arrivare.
Tutto a un fiato
- Zio, hai scopato con mia madre?
In quel momento silenzio tomba, non seppe rispondermi, bisbigliò alcune frasi senza significato.
- Si Lisa ho avuto un’incontro, ma ti prego perché tutte queste domande?
- Zio ma la zia era informata delle tue scappatelle con mia madre?
- Dai rispondimi cazzo
- Si lei sapeva
- Volevi dire, partecipava!
- Bene si, organizzavamo incontri a tre, ma ora è tutto finito, ma dimmi come mai tutte queste domande?
- Zio una storia troppo lunga,
Volevo raccontargli la verità ma poi inventai una storia.
- Sai zio, ho trovato una foto mezza rovinata in soffitta, dove eri tu e la zia, dietro stava scritto, come mi fate godere voi nessun altro ci riesce, ho riconosciuto la calligrafia di mia madre.
- Ben ora che sai la verità cosa vorresti fare.
- Non lo so vorrei raccontare tutto a mio padre ma ho paura ti ferirlo troppo.
- Ora te lo dico io cosa devi fare
Mi prese in mano e mi portò dentro, mi prese la testa tra le sue mani e mi baciò, con la lingua m’invase tutta la bocca, iniziammo a scontrarci, con le mani mi palpo il seno, lo liberò facendo balzare fuori le mie belle tette dure.
Prese a leccarmele, erano dieci giorni che non mi toccavo, avevo una voglia di godere, dimenticai anche di andare ad aprire il negozio, mi concessi a lui pensando solo a godere.
Le sue mani mi strizzano i capezzoli poi me li lecca, succhia, allungo le mani in cerca del suo cazzo, le infilo dentro il costume e con entrambe afferro il suo cazzo durissimo.
Liberandolo dal costume, alzatami quel po’ di mini che indossavo, sposto lateralmente il filo del mio tanga, spingo la mia lingua nella sua bocca, apro le gambe porto la figa sul duro cazzo, inizio a strusciarci sopra, il mio clito va in fiamme s’indurisce e inizia la danza.
Mi afferra le chiappe alzandomi, sento quell’asta passarmi tra la fica e il culo, mi ci continuo a strusciare sopra, lui mi butta sul divano, fa scivolare la mano tra le mie gambe toccandomi, ero tutta bagnata.
Le dita me le infila nella figa umida iniziando a spingere, divaricai al massimo le gambe così potevano masturbarmi alla grande . dalla fica me le mise in bocca per farmi leccare i miei umori, le succhiai.
Mi baciò la figa, con la lingua me la leccò tutta fino ad arrivare al forellino posteriore, poi si dedicò al clito lo succhiò, sembrava che mi stesse facendo un pompino.
La voglia di cazzo cresceva sempre di più, ero un lago, mi ritrovai in mano il cazzone enorme, era grosso e lungo, con un’acrobazia riuscii a leccargli la punta, la insalivai per bene, poi scesi giù per leccare le palle.
Mentre leccavo le palle e menavo il cazzo con la mano, diventava sempre più duro e grosso, non lo ricordavo di queste dimensioni, la cappella era enorme.
poco dopo mi fece tornare sdraiata, mi allargò le gambe e appoggiò il cazzone sulla mia figa spingendo lentamente iniziò a introdursi dentro di me.
Man mano che entrava, incominciai a godere, ora si che ricordo le dimensioni, mi sentivo riempita del tutto.
Iniziò a muoversi aumentando la velocità delle azioni.
Il solo pensiero di avere un cazzo così grosso dentro mi faceva eccitare ancora di più.
Cambiammo posizione, la mia preferita, io sopra di lui, spinse la punta del suo cazzone sulla mia fessura e mi entrò senza nessun aiuto manuale.
Sentivo quel cazzo che mi riempiva, che sensazione indescrivibile, una volta raggiunta tutta la penetrazione mi fermai ad assaporare quella bestia dentro di me, poco dopo sentii una spinta da sotto, iniziai a fare su e giù ogni volta che lo prendevo tutto, era un orgasmo.
Stavo godendo come una porca, un orgasmo esplose dentro facendomi a momenti svenire.
Ero venuta diverse volte ma quest’ultimo orgasmo mi aveva letteralmente sfiancato, mi sfilai e tornai con la bocca, sentii le sue mani giocare con il mio forellino, segno che voleva assaggiare anche quello, quando un dito mi entrò, mi sciolsi come schiaccio, ne segui un secondo, ero pronta, difatti mollai la presa e messami a pecorina, lui puntò diritto al mio culetto.
Lentamente iniziò a entrarmi, lo tirava fuori e poi ritornava alla carica, ogni colpo che accusavo sulle chiappe era una sensazione di goduta, stavo godendo di nuovo, questa volta come piace a me con il cazzo nel culo, urlavo come una depravata.
Rallentò i colpi, segno che stava per venire.
- Zio non fermarti proprio ora, dai spingi riempimi non posso crederci,i che bello inculami.
Incomincia a muoversi con sempre maggior vigore, con colpi decisi.
Quando sento esplodere inondarmi dal suo liquido raggiungo un orgasmo da morire. Sento dentro di me il cazzo che pulsa ed erutta sperma, il mio orgasmo accompagnato da liquidi a gran carretta, il divano diventa una spugna intrinseca di sudore e umori vaginali, restando avvinghiati, rotoliamo a terra sul tappeto, io distesa con la schiena e ancora il cazzo mezzo moscio nel culetto sulla sua pancia, con le mani lui non sta fermi prende a strizzarmi i capezzoli.
Entrambi sfiniti, ma ben soddisfatti, mi alzo sfilandomi il cazzone dal culetto, lo prendo in bocca e inizio ad assaporare tutti i vari gusti, con mio stupore il cazzo iniziò a crescere di nuovo.
- Zio, sei insaziabile
- Ci credo con una troietta come te starei tutta la vita a scoparti.
Mentre pompo quel cazzone, sentirlo crescere in bocca, da dell’eccitazione enorme, le sue mani iniziano a esplorarmi tra le gambe, mi eccita sentirle, poco dopo mi propone un sessantanove, lui sotto ed io sopra, mi apre le chiappe e inizia a leccarmi fica e culetto.
Nel frattempo proprio da quest’ultimo inizia a uscire un filo di sperma, sconcertata ,lui la raccoglie nella sua bocca, per poi sputarmela sulla fica in profondità, una cosa nuova, non si finisce mai di imparare, inizia a leccare e succhiare il clito, lo fa vibrare, con la punta della lingua lo martella, torna a leccare l’ano infilandoci la lingua come se stesse cercando qualcosa, poi ritorna alla fica infilandola lì in profondità.
La fica è un vero lago, infila due dita in profondità facendole andare avanti e indietro, poi le tira fuori e punta il culetto, introducendole profondamente e muovendole mi fa impazzire e urlare di piacere. M’infilo il suo cazzo in bocca e continuo a succhiarlo e a muovermi su e giù, lo voglio dentro.
- Zio scopami riempimi di nuovo non resisto.
Non se lo fa ripetere due volte, si fila dal sotto il mio corpo e prendendomi per i fianchi mi penetra in un sol colpo.
Cazzo presa con violenza in questo modo mi fa godere, lui spinge, con colpi violenti grido e vengo ancora, cavolo non posso crederci godo come una troia, si ferma giusto il tempo di raccogliere con la punta del cazzo, un po’ di umori, che stanno colando dalla fica e alla allargandomi ancora di più le chiappe, me lo infila con un colpo secco nel culetto.
Questa volta urlo di dolore, mi brucia, ma ben presto il dolore è sopraffatto dal piacere, i colpi sempre più decisi e profondi mi portano a un fantastico e scombussolante orgasmo anale, mi sodomizza, voglio sentirlo godere, essere riempita di nuovo dallo sperma, ma pensandoci questa volta la voglio in bocca, mi sfilo con forza e facendolo sdraiare ci vado con la bocca e inizio a succhiarlo, sento crescere l’orgasmo, eccolo arriva.
Il primo spruzzo potentissimo, mi arriva direttamente in gola, tossì mi era andato di traverso.
Poi serro le labbra e tanti altri spruzzi cremosi mi riempiono la bocca e il condotto orale . che bello ingoiare lo sperma. Continua a sborrare, come se fosse la prima volta, non riuscii a trattenerla tutta in bocca, mi uscì scivolando sull’asta, mi gustavo il suo sapore, infilai di nuovo tutto il cazzo in bocca raccogliendo le gocce che erano andate perse, ripulii tutto il bel cazzone.
Mentre ero intenda a farlo, ogni tanto uscivano delle gocce di sperma, naturalmente pronta a raccoglierle con la punta della lingua. Appena finito, ci baciammo intensamente, e gli feci sentire il suo sapore.
Solo allora mi accorsi che era mezzogiorno e dovevo andare al negozio,feci una veloce doccia, uscendo lui mi blocca dicendomi
- Dove credi di andare porcellina, ora siediti ci mangiamo qualcosa.
- Zio, devo andare al campeggio
- Ormai è tardi andrai ad aprire nel pomeriggio.
- Ok come vuoi
- Lisa sei grande, ho avuto tantissime avventure ma tu superi anche tua madre, il tuo modo di fare sesso è inimitabile.
- Zio . mi confondi,
- No Lisa, è la verità, vedi ora sei vestita, se pur hai un top e una mini, ma solo fissandoti me lo fai rizzare di nuovo, non lo so descrivere hai qualcosa di più delle altre.
- Grazie zio.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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